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martedì 22 ottobre 2013

IL SANTO PAPA PIO X , TERZIARIO CAPPUCCINO - PARTE QUARTA .

  
IL SANTO PAPA
PIO X
TERZIARIO CAPPUCCINO

 LA FIAMMA ARDENTE .

Abbiamo inteso mostrare come tutta santa la vita dell’uomo . Dobbiamo ora dimostrare che la SANTITA’ del Papa non fu da meno . Quella che lo stile protocollare chiamò Santità come termine d’un denominatore comune per tutti , fu in Pio X SANTITA’ VERA , fiamma cocente , che investì , mise in foco la PERFEZIONE INFALLIBILE E DEL SOMMO SACERDOZIO . 
Gl’ignis ardens come figurazione della PROFEZIA di SAN MALACHIA , INSERITO NEL STEMMA DEL PAPA , 
significa la somma delle opere Pontificali compiute nei dieci anni del suo governo , alcune delle quali d’importanza incommensurabili nello spazio e nel tempo . 
Ci fu chi disse a Pio X , quando si scherniva dall’accettare il Papato , accusando la sua insufficienza e l’ignoranza delle lingue straniere : Il Signore vi illuminerà .  
Queste parole ci fanno venire in mente che anche Pietro e gli Apostoli furono investiti dallo SPIRITO SANTO quando uscirono dal Cenacolo e cominciarono la loro FRUTTUOSA PREDICAZIONE non sapendo altra lingua che la loro . Chi vaticinò questo vide assai chiaro nel futuro . Pio X ebbe , in sommo grado , l’ASSISTENZA DELLO SPIRITO SANTO . 
Ed è questo che non fallì mai , per questo che riuscì uno dei più GRANDI PONTEFICI .
Uno sguardo alle sue opere conferma pienamente questa opinione . La Comunità dei Cristiani aspettava da lui parole di verità e di vita .  Ed egli , col coraggio che dà la fiducia illimitata nell’aiuto di Dio , annunziò il suo Programma con le grandi parole di San Paolo :  Instaurare omnia in Christo . 
<< Poniamoci all’opera - dice nella sua prima Enciclica - appoggiati alla virtù di Dio , proclamando di non avere , nel supremo Pontificato , altro programma se non quello di restaurare ogni cosa in Cristo , affinché Cristo sia tutto in tutti >> . Non è neppur di pensare - a meno di essere degli stolti - di trattare in queste poche righe tutte le GRANDI OPERE che Pio X ha compiuto per il bene della Chiesa . Accenneremo soltanto le più salienti . Non vi è campo di giurisdizione ecclesiastica in cui no siasi fatta sentire la sua mano energica ed esperta . Per farsi un’idea esatta dell’opera ammirabile di restaurazione da lui compiuta , basti dire che della raccolta degli Atti Ufficiali della Santa Sede risultano pubblicate , dal 4 Agosto 1903 al 20 Agosto 1914 , ben tremila trecento ventidue documenti , diretti al fine dell’Apostolato della restaurazione .

< LE GRANDI ENCICLICHE > 
Di questi Atti che ebbero più grande risonanza nel mondo sono : L’Enciclica << Instaurare Omnia >> , la prima del suo glorioso Pontificato , annunziata il 4 Ottobre 1903 , nemmeno due mesi dopo la sua elevazione alla tiara ; il Motu Proprio sulla Riforma de Canto Gregoriano che il Papa volle far coincidere con la celebrazione del XIII° centenario dalla morte di San Gregorio Magno ; il decreto per la Codificazione del Diritto Canonico , l’Enciclica sulla separazione della Chiesa dallo Stato in Francia e in Portogallo ; il rescritto per l’insegnamento religioso al popolo ; i due decreti sulla Santissima Eucaristia e sulla Comunione dei fanciulli ; l’Enciclica sulla partecipazione dei cattolici italiani nella vita pubblica ; il Sillabo e l’Enciclica sul modernismo ; il decreto per la revisione della Volgata e per la riforma del Breviario . E’ una mole immensa di lavoro che avrebbe spaurito chiunque e non è che una parte , la più importante , ma una parte . 
Compiuto nel breve spazio di dieci anni , questo lavoro è PRODIGIOSO . << E’ caratteristica di questo Pontefice - scriverà il citato P. Albrecht , - l’avere intrapreso Opere il cui pieno svolgimento richiederà non solo decine di anni , ma centinaia . Pio X non appartiene agli uomini moderni che tutto affollano e condensano nel breve spazio della loro vita mortale . Egli estende i suoi disegni e i suoi calcoli fino nell’eternità >> . 
Tuttavia , non subito né unanimemente fu riconosciuto . Al contrario fu osteggiato , deriso e perfino vilipeso dagli avversari , l’Apostolo e l’Apostolo . Come suole avvenire , la grande personalità di Pio X fu riconosciuta dai suoi detrattori soltanto dopo la morte .  
E , bisogna aggiungere , man mano che il TEMPO PASSA , SEMPRE LA SUA FIGURA GRANDEGGIA .
Degli Atti Pontificali che abbiamo citati , alcuni , lo ripeto , hanno una importanza universale , decisiva . 

< INSTAURARE OMNIA… > 
L’Enciclica << Instaurare… >> è basilare . Tutti gli Atti che vengono dopo di essa riboccano dello stesso grande pensiero , mirano ad attuare il gran piano di rinnovare tutto in Cristo , ricondurre l’umanità alla soggezione di Dio . A questa finalità convergono in modo ammirabile e particolarmente efficaci l’Enciclica per la Santa Comunione , quella per l’insegnamento religioso al popolo , l’Enciclica sul modernismo , l’esortazione al clero cattolico . 

< LA SANTA COMUNIONE >
Pio X è stato chiamato per l’antonomasia il << Papa della Comunione frequente >> .
Infatti , è l’Apostolato che fu più caro al suo cuore . Si può dire che questo amore fu la polpa sostanziale del suo Sacerdozio . La riforma di lui introdotta nella vita Eucaristica è di una estensione e d’un benefizio che nessuno arriva a misurare . 
Per suo ORDINE , il 20 Dicembre 1905 veniva promulgato il Decreto , sulla Santa Comunione quotidiana , che richiamava all’osservanza del decreto in materia , promulgato dal Concilio di Trento . Il quale consigliava che i fedeli , ascoltando ogni giorno la Messa , anche si comunicassero . La pratica , andata in disuso , non era stata mai abrogata , né modificata dalla Chiesa . Ma questa iniziativa di Pio X non si fermava qui . Essa prescriveva anche che i fanciulli ammessi alla prima Comunione , la rinnovassero frequentemente . Spavento dei circoli quietisti e abitudinari , che , nella riforma di Pio X vedevano il sovvertimento di una usanza inventerata ! Ma c’è di più . La questione dell’età dei fanciulli , per essere ammessi alla prima Comunione , non era stata mai definita . Ogni regione seguiva consuetudini particolari d’ambiente . Il limite d’età variava secondo usanze tradizionali . Così mentre in alcuni luoghi i bambini venivano ammessi alla prima Comunione a 12 , 13 ed anche a 14 anni , in altri questo limite d’età veniva abbassato fino agli otto e anche a sete anni . Venne il Decreto di Pio X e questa difformità d’uso e d’opinione cessò di colpo dappertutto . L’ordinanza Papale stabiliva che i bambini potevano fare la prima Comunione nell’età di discrezione , che è quanto dire l’età , in cui il fanciullo sa distinguere il Pane Eucaristico dal pane ordinario e corporale e può quindi accostarsi con devozione all’Altare . E in questo Pio X si faceva forte delle parole di San Tommaso d’Aquino : << Allorchè i fanciulli cominciano ad avere un certo uso della ragione , in maniera da poter concepire della devozione per l’Eucaristia , questa si può amministrare loro >> .
Quando sancì questa regola , Pio X aveva per sé l’esperienza dell’uso della discrezione della fanciullezza - anche quella meno precoce - da un gentile episodio occorsogli quand’era Patriarca di Venezia .  
Il Patriarca ricevette un giorno una mamma con una bambina . La piccina che non aveva che sette anni veniva a chiedere il permesso di far l’indomani la Comunione . Il Cardinale le fece una sola domanda : - Quante nature vi sono in Gesù Cristo ? - Due - rispose pronta la bimba - la natura Divina e la natura umana . Il Cardinale si volse senz’altro al suo segretario e gli disse : - Scriva al parroco di San Silvestro che domani ammetta questa piccina lla prima Comunione . Io stesso la Comunicherò . << I decreti Eucaristici di Pio X - scrive il Bazin - sono uno dei più grandi atti del Papato di tutti i tempi . Li dobbiamo chiamare OPERA DI GENIO >> . Il Bazin ci da questa pagina commovente : << Una delle testimonianze più commoventi di riconoscenza della bontà del decreto Eucaristico la diede al Papa un pellegrinaggio di 400 fanciulli francesi . I piccoli furono ricevuti dal Santo Padre nella Cappella Sistina ; ed essi , fatti arditi dalla bontà del Pontefice , accostatisi a lui , lo toccavano e gli dicevano : Santo Padre , guarite mia sorella ! Convertite mio padre . Santità , voglio farmi prete . E Pio X , che era commosso fino a piangerne , rideva fra le lacrime e li accarezzava . Poi diede a ciascuno una medaglia d’argento dov’era scritto : << cattolici e francesi sempre . Dio protegga la Francia >> .

< IL CANTO LITURGICO , LA MUSICA SACRA… > 
Nei primi mesi del Pontificato il 22 Novembre 1903 , festa di Santa Cecilia , Pio X firmava il Motu Proprio della Musica Sacra che egli stesso chiamava << Il Codice giuridico della musica sacra >> . 
Egli nel 1895 , quand’era Patriarca di Venezia , aveva emanato norme per richiamare , nelle Chiese della sua diocesi , la musica e il canto liturgico alle pure tradizioni della liturgia , da Papa in pienezza di AUTORITA’ , intese disciplinare finalmente tutta la musica di Chiesa .
Per la stretta unione che ha con la liturgia e col testo liturgico , la musica sacra deve avere in sommo grado tre qualità : santità , bontà dell’arte , universalità . Ora , con l’alterazione del gusto e col funesto influsso dell’arte profana e teatrale , la musica sacra era degenerata , divenendo ignobile , frivola e perfino sensuale . Queste adulterazioni erano difficili a sradicarsi .  
Ma anche di questo Pio X non si sgomentò . Gli abusi , le riluttanze non lo impressionarono . Deplorando le infiltrazioni profane , proscrisse la musica volgare e inquinatrice della Santità della Chiesa e volle che fosse riportato in onore il vero il VERO CANTO LITURGICO , che prese il nome di San Gregorio Magno , che eleva lo spirito e infervora l’anima , destando l’ammirazione dei vari cultori della disciplina musicale e dei fedeli . Costituì commissioni speciali per l’edizione genuina del canto liturgico e fondò la SCUOLA SUPERIORE DELLA MUSICA SACRA . Indi , per provvedere alla Chiesa Romana e a tutte le Chiese del Rito , con testo comune delle melodie gregoriane liturgiche , decideva di far intraprendere dalla Tipografia Vaticana la pubblicazione dei libri liturgici contenenti il canto gregoriano . Dava incarico ai Monaci Benedettini della Congregazione di Francia e del Monastero di Solesmes della redazione delle parti che contengono il canto . La riforma ebbe il mirabile risultato di unificare il canto nelle Chiese di tutto il mondo . Chi , anche una volta , si è sentito venire i brividi e il pianto alla gola ascoltando la Messa degli Angeli , la Salve Regina nell’officiatura del Coro , la liturgia della Passione e l’Officio dei Morti , così soltanto può giudicare e dar ragione a Pio X della sua riforma . La riforma incontrò il plauso entusiastico di quanti sono intelligenti e cultori delle pure armonie , che la pietà degli antichi compose quali interpreti fedeli della Sacra Liturgia . Nel 1904 il Papa tenne un solenne pontificale in San Pietro . Grande era la gioia del Pontefice nel poter dare di nuovo alla Chiesa questa parte importantissima ed essenziale della liturgia . L’effetto di quel CANTO MISTICO E SUBLIME , eseguito magistralmente da mille quattrocento allievi dei collegi di Roma , restò indimenticabili .

< ...E DON LORENZO PEROSI >
Fu fortuna di Pio X di aver trovato un interprete della sua volontà e un collaboratore prezioso di Don Lorenzo Perosi . D’altro canto più grande ancora fu la fortuna per il Perosi di aver trovato in Pio X il suo benefico protettore . Fu infatti il Sarto , allorquando era Vescovo di Mantova , che spronò il giovane prete a continuare per la splendida via , per la quale lo chiamava la natura . E fu sempre Pio X che lo confortò a seguire la sua Vocazione ecclesiastica e ad iniziarlo agli Ordini Sacri e progettarlo e aiutarlo negli studi . Quando poi il Cardinal Sarto divenne Patriarca , il Perosi fu da lui chiamato a Venezia ; e quando il Sarto fu eletto Papa , lo volle ancora con sé a Roma dove gli affidò la direzione della Cappella Sistina .

< LA CONDANNA DEL MODERNISMO >
 La SAPIENZA e il CORAGGIO di Pio X culminarono nella condanna del modernismo .
Il modernismo , eresia serpeggiante già sotto i pontificati di Pio IX e Leone XIII e da questi colpito di condanna , toccò il massimo dell’esasperazione ed ebbe il più grande travaglio sotto il pontificato di Pio X
Fu allora che esso sferrò la più grande offensiva che mai avesse sferrata , sembrando essersi collegate contro la dottrina cattolica le potenze malefiche di tutta l’Europa . L’eresia modernista mirava a sradicare l’edificio della Chiesa attaccandola nel suo MINISTERO INFALLIBILE , nell’autorità dei suoi libri , nella verità dei suoi Dogmi , nella disciplina del clero . Ed era tanto più insidiosa inquantochè ostentava la più grande deferenza per le persone e il maggior rispetto per l’Istituto della Chiesa . Anzi con esibizioni d’una certa unzione insinuava di volersi fare zelante difesa del bene contro il male e attivo coefficiente dell’incremento della Chiesa stessa . Intanto insinuava il discredito , introduceva sofismi , ingombrava il terreno di teorie ereticali , ingenerava incertezze e confusioni , traendo in inganno così gli ingenui e i semplici come gli uomini di scienza e meglio agguerriti . Il secolo di Lutero , il giansenismo , l’enciclopedia , la rivoluzione francese avevano sferrato i loro assalti contro la SANTITA’ DELLA CHIESA . Ma pochi secoli come il XIX° atterrarono con maggior pervicacia il domino di Dio ; ma i suoi nemici serrati si erano serviti con più abilità di tutti i mezzi atti allo scopo , letteratura , arte politica , filosofia . Pio X avvertì prontamente il pericolo e con l’Enciclica 
<< Il fermo proposito >> del’11 gennaio 1905 , costituì l’opera ufficiale dell’Azione Cattolica , che estese anche alla Francia , all’Inghilterra , alla Germania , alla Polonia ecc. Tutti questi provvedimenti valsero a destare un mirabile risveglio di fede nel clero e nel laicato straniero . Ma non bastavano a combattere il modernismo . 
Anzi l’eresia sembrava fatalmente rinvigorirsi . Allora il 3 Luglio 1907 comparve il Decreto del Sant’Uffizio nel quale venivano condannate 65 tesi sopra la dottrina della Chiesa , il contenuto di verità delle Sacre Scritture , sopra la Fede e la Rivelazione , sulla Persona e l’opera di Cristo , sui Sacramenti , sulla costituzione della Chiesa e sulla immutabilità e pregresso della Dottrina Cristiana . Ma l’opera del Papa non si limitò a questo . Più tardi il 7 Settembre dello stesso anno , con una ispirazione che trae origine dalle FONTI DELLA VERITA’ , con un CORAGGIO che pare stupefacente , lanciò la più potente delle sue Encicliche << Pascendi dominici gregis >> . 
Questa Enciclica ha la potenza investitrice d’una catapulta . Il testo in 95 pagine svela l’estrema abilità degli avversari . Come il modernismo aveva attaccato la Chiesa nella sua autorità di depositaria della tradizione e maestra di verità , così l’Enciclica Papale condannava il modernismo in tutte le sue manifestazioni , lo arrivava nei più reconditi laberinti
E << dove il modernismo già si era annidato in qualche angolo della Chiesa , Pio X , sull’esempio del Salvatore Divino , dà di piglio al ventilabro e caccia via senza pietà i venditori e i compratori che profanavan la Casa di Dio >>
Fu una meravigliosa disposizione della Divina Provvidenza che il colpo mortale alla falsa scienza moderna fosse inferto da colui che non pochi avevano giudicato un Parroco di campagna , messo per forza sulla Cattedra di San Pietro . Le opposizioni furono tremende . Il mondo rigurgitava d’invettive taglienti contro l’Enciclica e il Papa che veniva accusato di reazionario , oscurantista e avversatore delle conquiste del genio scientifico nel campo della critica e della cultura . Ma il tempo detronizzò questi tiranni acciecati e superbi e diede piena ragione alla chiaroveggenza di Pio X
Fu insigne fatica , lotta gigantesca quella sostenuta dal GRANDE PONTEFICE per rintuzzare il modernismo e ridurlo all’impotenza . L’esito finale non fu semplicemente una vittoria , fu un trionfo . 
L’Enciclica << Pascendi >> , un monumeto di SAPIENZA e di SAGGEZZA , stroncò l’eresia alle radici .

< IL CODICE DI DIRITTO CANONICO >
Fra le opere più grandi del Pontificato di Pio X c’è la compilazione del codice di diritto canonico . Con l’andar dei secoli le leggi della Chiesa cattolica si erano talmente moltiplicate e aggrovigliate che anche a coloro che avevano pratica del diritto canonico accadeva di ignorare se in questa materia di contesa esistevano particolari giudicature che potessero far testo . Quindi il generale desiderio dei canonisti che la Sede Apostolica pubblicasse un codice canonico a somiglianza dei codici civili per le civili ligislazioni . La Provvidenza , anche questa volta , volle che adempiesse il voto la mente illuminata di Pio X .
La direzione dell’immenso lavoro fu affidata alla mente poderosa del cardina Gasparri . Senonchè Pio x morì prima che la grande opera fosse terminata e la promulgazione del codice di diritto canonico fu fatta dal successore Benedetto XV . Il 1° Dicembre 1916 Benedetto approva il nuovo codice con queste espressione : 
<< Il Signore voleva riservare il merito e la gloria di questa OPERA al nostro Venerato Predecessore . Che se non gli concesso di condurla a termine , pur tuttavia deve egli solo ritenersi l’autore di questo codice per il quale il suo nome resterà illustre nei secoli avvenire come quello di Innocenzo III , d’Onorio III , di Gregorio IX , PONTEFICI CHIARISSIMI NELLA STORIA DEL DIRITTO CANONICO . Ci conforta però la speranza che anche dal Cielo Pio X possa allietarsi dell’opera sua >> .
La codificazione , con grande ammirazione del mondo dei dotti , fu in gran parte compiuta dal Cardinal Gasparri in soli 14 anni e naturalmente formò la maggior gloria dell’insigne Segretario di Stato di due Papi , Benedetto XV e Pio XI . Questi furono gli Atti e le date più rilevanti del Pontificato di Pio X .

< PRECURSORE DELLA CONCILIAZIONE >
Nel campo più strettamente politico il tatto e la saggezza del Papa furono messi a prova nei rapporti con le autorità italiane e nelle varie circostanze . Prudente , conciliativo , deferente usò e sempre consiglio rispetto alle autorità costituite , ben sapendo che ogni POTERE viene da DIO . Sapeva poi ben distinguere fra persone e principi e quindi se spesso la sua carità lo spingeva a transigere con quelle , non transigeva coi principi . E se trattò sempre da gentiluomo con coloro che erano agli antipodi delle sue idee , non sacrificò mai queste e la verità , come tutti gli uomini che hanno convinzioni nette e precise , la disse sempre in faccia a tutti . Fin dal principio del suo Pontificato era assai preoccupato riguardo alla situazione ostile e penosa nei rapporti con l’Italia , non dipese certo da lui . Con la famiglia reale e con gli altri principi della Casa Savoia fu sempre in ottimi rapporti e , quando , dopo l’ascensione al trono , Vittorio Emanuele III fece la sua visita ufficiale a Venezia , il Cardinal Patriarca andò ad ossequiarlo , ricevuto con precedenza assoluta e con gli onori dovuti al suo grado . All’annunzio dell’esecrando delitto compiuto a Monza la sera del 29 Luglio 1900 sulla augusta persona del Re Umberto , il Cardinale Sarto ordinò funzioni d’esequie in tutte le parrocchie dipendenti e il 4 Agosto ordinò solenni funerali nella Basilica di San Marco che riuscirono imponentissimi . Lo stesso Patriarca diede l’assoluzione al tumulo . Tale il Pontificato di Pio X veduto appena in iscorcio .
E non avesse fatto che questo ce n’è quanto basta per ricoprire di gloria non uno ma più Pontificati . Bellissimo il giudizio su Pio X da Emilio Ollivier . Uscendo un giorno dall’udienza privata concessagli dal nuovo Pontefice , l’antico ministro di Napoleone III , espresse le sue impressioni con parole entusiastiche : << Un vecchio amico - disse - poteva trattarmi così . Dignità regale , affabilità incantevole . Ciò che mi ha colpito sono le qualità superiori della sua intelligenza . Intelligenza fatta di chiarezza , di luce , di precisione , e quel che mi ha colpito ancora di più è la sua bravura . Egli possiede la vera bravura , dolce calma , priva di spavalderia . Egli non griderà mai non possumus ; ma quando dovrà dirlo lo dirà con voce sommessa e , quando l’avrà detto , lo manterrà sempre >> . 


TESTO TRATTO - IL SANTO PIO X - OPERE DELLE BIBLIOTECHE FRANCESCANE 
ALESSANDRO FRANCINI BRUNI 
UNIONE FRANCESCANA , VIA DEI CAPPUCCINI 28 - FIRENZE . 1936 .



LAUS  DEO 

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano