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venerdì 6 marzo 2015

LA VENERATA MADRE AGNESE ( PAOLINA ) DI GESU' CARMELITANA SCALZA - LA " PICCOLA MADRE " DI SANTA TERESA DI LISIEUX - PARTE DICIASSETTESIMA .



La Venerata Madre 
Agnese (Paolina)di Gesù 
Carmelitana Scalza 
La “piccola madre” di Santa Teresa di Lisieux  
“Il secondo Priorato di Madre Agnese” 

Nel 1896 Madre Agnese di Gesù era stata nominata prima Clavaria. Poi, ci fu un momento che si parlò di inviarla al Carmelo di Saigon che sollecitava un rinforzo dal Monastero di Lisieux, sua culla. 
Ma caduta questa idea, nel 1899 divenne Sottopriora e nel 1902 succedette alla Madre Maria di San Luigi Gonzaga nella carica di Priora. Ecco con quale sentimento di umiltà si presentò alla Comunità nel primo capitolo conventuale: 
“Care consorelle, questo primo capitolo che ci vede qui tutte unite sotto lo sguardo del Signore e degli Angeli suoi, non ha che lo scopo di ringraziarvi delle molteplici dimostrazioni di religiosa benevolenza di cui mi avete circondata dal momento della mia elezione. 
Se continuerete in queste disposizioni, non lavorerete esclusivamente a mia soddisfazione, ma soprattutto alla vostra. Perché Iddio non manca mai di donare in sovrabbondanza le sue grazie alle anime che nei superiori vedono Lui, chiunque essi siano. 
Per queste anime il cambiamento della Priora non ha significato. Esse riconoscono sempre l'autorità divina, sia che si manifesti in apparenze sante e perfette, sia che si celi nelle forme esterne più umili. E nel secondo caso, quale non sarà la ricompensa della loro fede! 
Riconoscere Gesù per loro Dio negli splendori della Trasfigurazione, non fu meritorio per gli Apostoli. L'esempio del buon ladrone è assai più utile ed istruttivo. Per aver confessato la divintà e la regalità di Cristo sul Calvario, proprio quando lo vedeva spoglio di ogni bellezza e sprezzato da tutto un popolo, egli, che pur aveva consumata la vita in una catena di delitti, meritò di fare, in un'ora, il suo purgatorio e di sentire dalla stessa bocca del Salvatore quelle parole così piene di misericordia e di amore: <<Oggi stesso, sarai con me in Paradiso>>.
Se mi considerate come il campanellino del Signore, senza badare se esso sia di rame o d'oro, se suona bene o suona male, io vi dico che Gesù stesso, e non altri, risponderà alla vostra chiamata, sia per istruirvi, sia per provarvi, sia per sgridarvi o per confortarvi. Con quanto più spirito di fede suonerete, altrettanto più diritto acquisterete alla risposta divina, e maggiore speranza avrete di vedere e di udire eternamente, da vicino, e senza intermediari, Colui che tante volte avrete invocato con fede e riconosciuto sulla terra attraverso i veli, talvolta così fitti, delle più povere creature”. Nel 1903, per riscattare dei beni della Comunità, i Superiori obbligarono la Priora a recarsi nella Manica, accompagnata da Madre Maria di San Luigi Gonzaga. Durante il viaggio, durato due giorni, Madre Agnese di Gesù ebbe il permesso di visitare la tomba di Suor Teresa del Bambin Gesù: 
“Mi pareva – scrisse poi – che gli Angeli, come alle pie donne che cercavano Gesù nel sepolcro, dicessero anche a me <<Perché cerchi fra i morti colei che è viva?>>. Provai un'emozione dolcissima ad avvicinarmi a quell'angolino di terra dove riposava la <<piccola busta>>  di Teresa, con il suo germe d'immortalità. Passando per Caen, ottenni il permesso di fare una sosta anche alla Visitazione. Quanto fui felice di rivedere Leonia! La trovai molto fervorosa: era raggiante di vedermi”. 
Dentro il Monastero, Madre Agnese di Gesù si cattiva sempre più l'affetto delle sue figlie e la loro confidenza. Si presentavano, chiedendo, l'ammissione, anime veramente elette, come la Madre Angela del Bambin Gesù, la Madre Isabella del Sacro Cuore e la Madre Teresa dell'Eucarestia, virtuose e brillanti conquiste di Suor Teresa del Bambin Gesù, che davano tanto bene a sperare per l'avvenire. Con quanta generosità seppe accettarne più tardi il sacrificio, quando l'una dopo l'altra le furono strappate da una morte prematura. 
Ella confortò altresì gli ultimi giorni di colei, il cui carattere ombroso l'aveva fatta tanto soffrire: 
“Ero Priora – scrive – quando Madre Maria di San Luigi Gonzaga morì. Nell'ultimo periodo della sua vita, torturata da una crudele malattia (un cancro alla lingua), i giorni le scorrevano tristissimi; capiva che l'unico suo appoggio ero io, che le Suore le si allontanavano sempre più. Ricorreva a me in ogni cosa; mi amava come lei poteva amare ed io la ricambiavo con un amore disinteressato e sincero, riconoscente anche, sotto un certo aspetto, perché certamente dovevamo a lei, al suo ascendente sulle Consorelle e persino sui Superiori, se abbiamo potuto essere accettate tutte e quattro al Carmelo, e specialmente Suor Maria dell'Eucarestia. Fummo noi ad assisterla la sua ultima notte”. 
La morte la colse il 17 dicembre del 1904. Prima di morire diede segni commoventi di un cuore sinceramente contrito e umiliato. Tutta la sua fiducia era nell'intercessione della “sua” piccola Teresa. Rivolgendosi a Madre Agnese di Gesù, disse con tenerezza: 
“Nel lasciare questa vita, il mio rimpianto è solo per la mia piccola cara Madre”.  
Quasi quarant'anni dopo, Nostra Madre, scriveva ancora ad una delle sue figlie: 
“Domani ricorre l'anniversario della morte della Madre Maria di San Luigi Gonzaga. Preghi per quella povera Madre: aveva dei grandi difetti senza dubbio, ma non sempre era responsabile. Sarò felice di ritrovarla in Cielo. Aveva anche delle belle qualità, bisogna riconoscerlo, e a volte era tanto simpatica. E poi, la nostra piccola Teresa deve a lei il suo ingresso al Carmelo, nelle sue mani emise la professione e per lei scrisse pagine meravigliose”. 
 La Reverenda Madre Maria di San Luigi Gonzaga

Fine capitolo 17 
Madre Agnese di Gesù, la “piccola madre di Santa Teresa di Lisieux, Editrice Ancora, 1956. A cura della Procura delle Missioni dei Carmelitani Scalzi – Roma. 


LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano