Pace e Bene ! Questo blog ha come autore un Terziario dell'Ordine dei Francescani Minori Cappuccini che vive a Ferla, piccolo centro dei Monti Iblei, sovrastante la splendida valle dell'Anapo. Il blog è consacrato al Crocifisso ligneo, opera di Fra Umile da Pietralia, venerato nella Chiesa di Santa Maria di Gesù di Ferla e vuole umilmente diffondere tra i lettori la conoscenza dei testimoni della fede in Gesù poco conosciuti o talvolta dimenticati. Deus meus et omnia.
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mercoledì 7 novembre 2012
FRA MANSUETO DA COMISO LAICO CAPPUCCINO .
MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .
FRA MANSUETO DA COMISO LAICO CAPPUCCINO .
Il SOMMO IDDIO che nella sua INFINITA SAPIENZA si degna di mostrarsi SEMPRE GLORIOSO nei SANTI , comunicando loro la SUA GRAZIA e partecipando la SUA POTENZA col DONO DEI MIRACOLI , si è compiaciuto di RENDERSI AMMIRABILE in Fra Mansueto da Comiso umile Fraticello Cappuccino .
Costui infatti , ricevuta una educazione tutta cristiana , era attento al lavoro ed alla PREGHIERA , e sino all’età di 29 anni conduceva ai pascoli sui monti Erei l’armento del suo padrone .
Là nella solitudine e nel silenzio , non turbato dai rumori del secolo , pensava alle vanità del mondo che tutte finiscono nella cenere e ai pericoli dell’anima in mezzo al turbine delle passioni umane .
Assorto in tali Meditazioni SENTIVA LA CAMPANA DEL CONVENTO DEI CAPPUCCINI che chiamava i religiosi o a porgere Preghiere a DIO , o a rendergli GRAZIE del parco nutrimento RICEVUTO per CARITA’ dai Benefattori , o a per solvere
le DIVINE LAUDI .
Mansueto allora sentiva nel suo cuore una VOCE POTENTE che L’INVITAVA AD ENTRARE IN QUELL’ORDINE e assicurare la sua Eterna Salvezza .
Ben presto corrispose alla Grazia che operava efficacemente nel suo cuore , risolvette , affidò agli altri l’armento , camminò , frettoloso , si PRESENTO’ alla porta del Convento e con le LACRIME agli occhi domandò , pregò , scongiurò il Padre Guardiano , perché l’accettasse nel numero dei Laici . Il Superiore a tali istanze e per gl’Interiori Lumi della Grazia Benevolmente l’accolse , e prima di tutto gli disse :
<< Va , licenziati dal tuo padrone e ritorna e sarai accettato >> .
Mansueto non se lo fece ripetere , seguì tosto quando gl’imponeva il Guardiano , ed eccolo di nuovo innanzi a lui con lo stesso modesto e supplichevole atteggiamento .
Il Convento dei Cappuccini di Comiso era allora luogo di Noviziato .
Mansueto fu ammesso all’Ordine , Vestì la Serafica Lana ed entrò nel tirocinio .
In questa nuova palestra egli tosto divenne la MERAVIGLIA dei Religiosi che componevano quella numerosa Comunità , giacché invece di mostrarsi incipiente nella Via della Virtù , si rivelava in tutte le sue Opere UOMO PERFETTO .
In quel tempo si trovava nel Noviziato Fra Giuseppe da Comiso , inteso il Cavaliere di Malta .
I cuori dell’uno e dell’altro subito si compresero : si UNIRONIO nel reciproco DESIDERIO della Virtù :
<< Formarono una sola cosa in CRISTO , Emulando l’uno la PERFEZIONE che VEDEVA RISPLENDERE l’altro >> .
Terminato il Noviziato , fu ammesso alla Santa Professione . Ed ho ! Qual gioia provò il suo cuore in quel giorno memorando , in cui calcate tutte le vanità della terra , si legò il più arcano modo al SUO DIO , che aveva proposto di farne
un UOMO SECONDO IL SUO CUORE .
Compiuto un tale Atto Sublime NON INDIETREGGIO’ NELL’OSSERVANZA delle fatte PROMESSE , ma continuò nella cultura delle Sante Virtù , principalmente nei VOTI .
IDDIO intanto a DISTINGUERLO dagli altri Religiosi lo arricchiva di non comuni Doni Celesti , mentre Fra Mansueto per umiltà si ingegnava a nasconderli ; ma quanto più egli li occultava , tanto meglio L’ALTISSIMO LI RENDEVA PALESI .
Un giorno il Superiore lo mandò per la questua in campagna ove Fra Mansueto , cammino facendo , trovò un fanciullo che dirottamente piangeva innanzi ad una mula e due barili vuoti .
PERCHE’ PIANGI FIGLIO MIO , egli domandò ?
PIANGO , egli rispose , AVEVO COMPRATO QUESTO VINO IN COMISO , INTANTO LA MULA CADDE E IL VINO SI E’ SPARSO SULLA TERRA ; ORA CERTAMENTE SARO’ RIMPROVERATO , CASTIGATO E MANDATO VIA dal mio padrone .
CORAGGIO , gli disse Fra Mansueto , INVOCHIAMO INSIEME LA NOSTRA MADRE IMMACOLATA , ED ELLA TI CONSOLERA’ . Prostrati a terra RECITARONO L’AVE MARIA , il Buon Frate prese i due barili , li RIEMPI’ DI ACQUA LI’ VICINA , E POI FATTO IL SEGNO DELLA CROCE LI POSE SOPRA LA MULA , E , VA , disse al fanciullo , SPERA NELLA MADONNA CHE ESSA TI PROTEGGERA’ . L’ACQUA PRODIGIOSAMENTE FU MUTATA IN VINO CHE , provato dai coloni , fu rivenuto del tutto eccellente e superiore ad ogni altro .
IL MIRACOLO FU SAPUTO DA TUTTI , E LA FAMA DI FRA MANSUETO ANDAVA SEMPRE PIU’ CRESCENDO nel popolo Comisano .
Egli però che amava di essere sconosciuto , si lamentava con la Madonna , perché veniva esaltato , mentre desiderava umiliazioni e disprezzi .ad ottenere questo scrisse pure al Provinciale , pregandolo di essere collocato di Famiglia in un altro Convento .
Fu esaudito , e a malincuore dei Religiosi e degli abitanti di Comiso partì per Piazza Armerina .
In quel Convento noi lo vediamo primeggiare nella bontà della vita fra tutti quei Fervidi Religiosi e in un assidua Orazione innanzi alla MADONNA , una Immagine della quale era situata in un muro , in mezzo alla scala del Convento .
I Frati conobbero ben presto la SANTITA’ di Mansueto ; il Guardiano particolarmente col suo occhio non cessava di AMMIRARE LA PERFEZIONE di un tanto uomo . Un giorno in tempo d’inverno era caduta copiosissima neve , ed il claustro n’era pieno a zeppo .
I religiosi erano congregati per la refezione meridiana , quando il Superiore in un modo piuttosto scherzevole cominciò a interloquire col SERVO DI DIO :
<< FRA MANSUETO GLI DISSE : QUANTA RICOTTA E’ CADUTA NELLE CAMPAGNE DI PIAZZA ARMERINA ! Che sarebbe se riempiate una fiscella , la deste ai Frati che sono stati questa notte a mattutino ! ANDATE PURE , CHE VI DO IL MERITO DELLA SANTA OBBEDIENZA ! A tali parole Fra Mansueto non sofistica , non frappone dimora , MA INTETO SOLO AL MERITO DELL’OBBEDIENZA , PRENDE LA FISCELLA , LA RIEMPE DI NEVE DEL CLAUSTRO , RECITA DEVOTAMENTE “ L’AVE MARIA ” ED ECCO IL MIRACOLO . LA NEVE E’ GIA’ MUTATA , E’ DIVENUTA CALDA RICOTTA CHE , DIVISA TRA I RELIGIOSI , FA DA TUTTI AMMIRARE LA LIBERALITA’ DEL SIGNORE E IL VALORE CHE HA PRESSO LUI L’OBBEDIENZA UMILE E PRONTA >> .
Egli frattanto , perché nulla attribuisce a sé stesso e si riguarda come un grande peccatore , si porta nella scala del Convento , ove si venerava la detta Immagine della Madonna in pittura , che ora è Onorata nella nostra Chiesa , a ringraziare la Vergine , perché lo aveva fatto degno di eseguire Prontamente L’Obbedienza impostagli dal Guardiano .
Allora la DIVINA MADRE , che come FIGLIO DILETTO teneramente lo AMAVA , per confermare la SANTITA’ DI LUI si compiacque Operare un altro MIRACOLO , dandogli dal piccolo quadro , innanzi al quale egli si sfogava il Suo Amore una guanciata e redarguendolo , perché altra volta non dovesse forzarla a fare Prodigi .
D’allora in poi quella Immagine cominciò ad essere tenuta in maggior Venerazione , e già ogni Sabato tutti i Frati della Comunità , accesi alquanti cerei , le Cantavano devotamente le Litanie .
Intanto il popolo Comisano era ansioso grandemente del ritorno del loro Fra Mansueto , onde spediva continue suppliche al Provinciale , pregandolo a restituirlo nel Patrio Convento .
Come infatti successe con immensa gioia di tutti i concittadini , i quali si portarono ad incontrarlo , mentre egli a piedi , col bastone in mano e gli occhi bassi , come per nascondersi da quella dimostrazione di affetto , transitava il paese e si portava in Convento .
Intanto IDDIO continuava ad Operare MERAVIGLIE per mezzo del suo Servo fedele .
Era un anno di DOLOROSA CARESTIA , quando il Guardiano , vedendo venir meno la questua del frumento , impone al Buon Fraticello di portarsi dai Benefattori a domandarne per Carità qualche poco in pro della Religiosa Famiglia .
Egli aveva per speciale Benefattrice la moglie di un certo proprietario Curcio ( inteso Canterone ) onde si presenta a quella signora , chiedendo del frumento per elemosina .
Sebbene essa non fosse solita a negare cosa alcuna al Devoto Frate , pure in quella circostanza rispose di non poterlo accontentare , perché lo sposo aveva fatto la provvigione per i coloni e per la messe , onde non poteva darne .
Allora il SERVO DI DIO FIDUCIOSO NEL PATROCINIO DI MARIA :
EBBENE DISSE , ANDIAMO AL MAGAZZINO A RECITARE UN AVE MARIA ALLA VERGINE , CHE CI DARA’ FRUMENTO SUFFICIENTE . LA DONNA , CHE CONOSCEVA LA SANTITA’ DI FRA MANSUETO , SENZA ESITAZIONE PARTE CON LUI , TENTA DI APRIRE IL MAGAZZINO E LA PORTE RESISTE . SI APPRE PER FORZA , E IL MAGAZZINO SI TROVA PIENISSIMO DI FRUMENTO . ALLORA LA SIGNORA GRIDA AL MIRACOLO , IL POPOLO ACCORRE A VEDERE QUESTO NUOVO PRODIGIO , CHE MIRO’ CON I PROPRI OCCHI .
Riferisco altro Prodigio .
Si trovava Fra Mansueto per la solita questua nel feudo di Dirillo , quando si presentò al proprietario di quel fondo , domandando l’elemosina . In un vicino poggio vi era un toro fiero che se ne stava libero , perché nessuno poteva avvicinarlo , né frenarlo .
ANDATE , disse il padrone a Fra Mansueto , E SE POTETE CONDUCETOLO VIA . QUESTI RIPONE LA SUA FIDUCIA NEL SOCCORSO DELL’IMMACOLATO , RECITA LA SOLITA AVE MARIA, E SI PRESENTA A QUELLA BESTIA FEROCE , A CUI INTIMA IN NOME DI DIO AD ANDARE SECO . IL TORO SI ARRENDE COME UN MANSUETO ANIMALE , E IL FRATE LO LEGA E LO CONDUCE COME SUOL FARSI DI UN ASINELLO . I COLONI E IL PADRONE RICONOSCONO IN CIO’ UN MIRACOLO , ESALTANO LA POTENZA DI DIO E ACCOMPAGNANO FRA MANSUETO AL CONVENTO CON SEGNI EVIDENTI DI ALTO STUPORE .
<< DI ALTRI FATTI , CHE BREVITA’ TRALASCIO , SI RILEVA CHE GODEVA PURE DEL DONO DEL DONO SOVRUMANO DELLA PROFEZIA >> .
Ricco di virtù e onusto di meriti all’età di 54 anni e 23 di Religione , con DOLORE di tutta la Cittadinanza , e PIU’ della Religiosa Famiglia , passò a miglior vita il 26 Giugno del 1749 .
Il Suo Corpo è posto in cassa separata nella sepoltura dei Frati . Il popolo Comisano NUTRE immensa fiducia nelle PREGHIERE di FRA MANSUETO PRESSO IL TRONO DI DIO .
<< IL CORDONE DI LUI SI SPERIMENTA ANCORA AMMIRABILE DALLE DONNE PARTORIENTI ; GRAZIE EMMENSE CONCEDE IDDIO AI FEDELI PER SUA INTERCESSIONE , E AMMIRABILE E’ QUELLA AI FEDELI DELLA MOGLIE DI GIUSEPPE CITRELLA , LA QUALE DICHIARATA DAI MEDICI PERDUTA , PER L’INVOCAZIONE DI FRA MANSUETO RECUPERO’ LA SALUTE , E IN RINGRAZIAMENTO FECE CANTARE UNA MESSA SOLENNE >> .
Buona parte dei Comisani posseggono con Devozione qualche Reliquia del suo Abito ; la lampada al suo Sepolcro sta quasi sempre accesa . Un iscrizione posta appié del suo ritratto nel Convento di Comiso ricorda le sue Belle Virtù :
Frater Mansuetus a Yhomiso fuit omni virtute insignitus . Praecipue resplenduit in eo humilitas , obedientia atque amor erga Beatissiman Virginem Mariam . Miraculis clarus amnibus se praebuit perfectionis exemplare . Sanctimonia qua vixit obbormivit in Domino anno reparatae salutis 1749 , die 26 Iunii , aetatis suae 54 , Religionis vero 23 .
FINE
LAUS DEO
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano
MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .
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