SANTA MARIA MARAVILLAS DE JESUS , Carmelitana Scalza
“ Cerro de los Angeles ”
PARTE SECONDA
Cerro ( Colle ) de los Angeles è considerato il centro geografico della Spagna . Ma è un colle pelato , vicino a Getafe , nei pressi di Madrid , con un Eremo dedicato alla Vergine degli Angeli che gli da il Nome .
Fin dai tempi passati qualcuno aveva pensato di costruirvi qualcosa .
Nel secondo decennio del secolo XX prese corpo l’idea di erigervi un monumento al Cuore di Gesù . E l’Idea venne Realtà .
Sorse un monumento piacevole , opera di Aniceto Marinas , e la sua inaugurazione fu splendida . Il giorno 30 Maggio 1919 era presente
Re Alfonso XIII , con la sua famiglia , il governo e diverse rappresentanze per la Consacrazione della Spagna al Sacro Cuore . Un Atto forte del Re e un giorno di Gloria . Dopo questa Grande Festa , però , il Monumento rimase lì , esposto a tutte le intemperie , isolato . Per la Spagna Cattolica quell’Atto ebbe una risonanza profonda e intensa . Ma c’erano due spagne ! Lo stesso Atto di Consacrazione che il Re leggeva lo faceva intendere . Si era sulla cresta dell’onda dell’anarchia che seguì la prima guerra mondiale e la situazione politica e sociale si faceva sempre più incerta . Il Monumento del Cerro era una sfida all’ “ altra “ Spagna .
Non ci meravigliamo che , dopo la breve pace di Ribera il Monumento venisse sacrilegamente distrutto . Però prima , come abbiamo detto , era là , solitario . Gli mancava qualcosa che invitasse a far pellegrinaggi in quel luogo , che gli desse una vita spirituale , che offrisse accoglienza per Celebrazioni , per Atti Religiosi . Era necessaria , soprattutto , una Congregazione che Rivolgesse al Sacro Cuore un Amore Riparatore , che facesse del Cerro un centro Vivo di Preghiera , che Chiedesse il Suo Dominio Effettivo su “ tutta ” la Spagna , sul mondo .
Ed Egli Stesso Ispirò l’idea di Fondare un Carmelo , come una Lampada sempre Accesa presso la Sua Effige . Suor Maravillas di Gesù , nel giugno del 1923 , ebbe questa viva penetrante Ispirazione , che coincise con un’altra avuta ripetutamente in Settembre da Suor Rosaria di Gesù , dello stesso Monastero .
“ Perché voglio che tue quest’altra Religiosa vi immoliate continuamente per la Gloria del Mio Divino Cuore ” .
Siamo nell’ambito delle rivelazioni private , evidentemente . Comunque le due Religiose parlarono con la Madre Maria Giuseppa che ne fu Entusiasta e si Dichiarò disposta a Prendervi parte e ad Appoggiare la Fondazione . Incominciarono le consultazioni di norma : il Provinciale dell’Ordine , il Priore di Madrid e il noto Padre Lopez S.J. , il Padre Matteo Bradley , l’Apostolo della Consacrazione al Cuore di Gesù , che tanto s’era interessato per l’erezione al Monumento . Tuttavia approvarono l’idea .Però altra cosa era realizzarla . Madre Maria Giuseppa volle consultare il Padre Alfonso Torres , che era allora al culmine del suo Apostolato in Madrid . Egli non si era mai dedicato a Confessar Monache , però uscì dal Convento deciso a far qualcosa . E la conclusione fu di andare il giorno seguente a parlare con un suo amico , il Vicario Generale di Madrid Don Antonio Garcìa ( futuro Arcivescovo di Valladolid ) .
Sul momento sembrò loro qualcosa di impossibile : delle Monache là , sole , senza mezzi… Ma vollero dirlo al Vescovo Don Eijo Garay che - temevano - avrebbe respinto il progetto . Invece il Monsignor Eijo rimase entusiasta dell’idea : “ Le figlie di Santa Teresa sul Cerro degli Angeli ! Come non posso volerlo ?
Qui c’è la Mano di Dio ! ” Dopo aver fatto tutt’è tre una Novena allo Spirito Santo , unanimemente accordarono il sì . Bisognava però passare dall’ideale Mistico al lavoro Ascetico . Si affittò una casetta in Getafe per stabilire un Monastero in miniatura , dove le Fondatrici rimanessero quel tanto che occorreva per la costruzione del Monastero . In tutto fu di aiuto il Vescovo , Vero Fondatore del Monastero del Cerro . E il giorno 19 Maggio 1924 uscirono per il cerro quattro Religiose , le tre già note , più Suor Giuseppina di Santa Teresa , sorella di Padre Silverio . Le aspettavano sul Cerro il Vescovo , il Padre Torres , Don Antonio Garcìa , la madre di Suor Maravillas , ecc . Subito scesero alla Casetta di Geatfe e incominciò la Vita del Carmelo , con tutta serietà .
Il 30 Maggio di quell’anno 1924 , Suor Maravillas potè fare la sua Professione Solenne . I lavori del Monastero del Cerro cominciarono il 12 Aprile 1925 e già il 31 Ottobre 1926 le Suore poterono entrare nell’edificio . Però prima , il 28 Giugno 1926 , il Vescovo Nominava Priora della Fondazione Suor Maravillas ( fino ad allora faceva da presidente la Madre Maria Giuseppa ) .
Non valsero le sue scuse . E l’essere Priora fu per lei una carica pesante , che Dio andò esigendo da lei fino alla sua morte .
“ IN VEDETTA SUL CERRO ”
Per lei fu una sofferenza la carica dei Priorati : al Cerro , a Mancera , Duruelo , Arenas di San Pietro , La Aldehuela . Gli inizi dovettero essere duri . Faceva da Priora in Getafe la Madre Maria Giuseppa , e sembrava logico che dovesse venire nominata lei sul Cerro : era la più anziana , la Fondatrice dell’Escorial , da cui nasceva questa nuova fondazione . Suor Rosaria era anch’essa più adulta .
Ma il Vescovo , che aveva già cominciato a rendersi conto del Valore di Suor Maravillas , preferì questa quasi Novizia . Attraverso lettere della Madre Maravillas al Padre Torres ci rendiamo conto di quanto le sia costato questo incarico , “ il peggio che possa capitare a una Carmelitana ” , scrive . Era sicura che il Monastero era stato fondato , si , per Ispirazione Divina ( di questo non dubitò mai ) , ma non vedeva il motivo di porvi lei alla testa . Le sembrava di recar danno alle Consorelle . Quando vide col tempo che queste riuscivano Monache Eccellenti dalle sue mani Formatrici , lo attribuì al fatto che Dio le aveva accettate per poter Realizzare la Sua Opera , nonostante lei . Da ciò , il suo sforzo di liberarsi dal Priorato ogni volta che c’erano nuove elezioni ; e il suo desiderio di andare lontano , in Missione , in Inghilterra , in un Monastero Povero e Sconosciuto , dove non ci fosse nulla e venisse disprezzata , dove la temessero per il fatto che aveva comandato . O pensava di tornare all’allesso , dove la ritenevano una “ leggerina ” e pensavano che era da disprezzare , perché non era stata eletta , e così via… ( Si vedano le lettere di Luglio e Agosto del 1926 , del Gennaio , Giugno e Luglio del 1927 , del Gennaio e Maggio del 1929 , del Maggio del 1930 , del Marzo 1931 ecc. ) .
Il suo Ufficio nel Convento del Cerro fu , il primo luogo , quello di formare le sue Novizie . Le Vocazioni già in Getafe affluivano numerose . Madre Maravillas ebbe questo un Carisma Speciale : “ l’accordo dei testimoni unanime ” . Fu la Maestra “ Perfetta ” . A volte persino a me questa affermazione pareva esagerata , ma le sue Monache vi hanno insistito ripetutamente . Come faceva ? Ella non tracciò mai un programma sistematico sul tema . Ma lo conosciamo attraverso le sue lettere alle varie Priore . Innanzitutto , logicamente , era la prima in ogni cosa : Preghiera , Sacrificio , Lavoro , Abnegazione senza limiti… Secondo ( come conseguenza ) , voleva “ essere amata per essere obbedita ” , secondo il consiglio della Santa Madre Teresa nelle sue Costituzioni .
In questo modo intendeva radicare bene le Novizie nell’ideale del Carmelo , cioè cercar sempre il Volto sconosciuto e Amato di Cristo , nostro Bene , e dimenticarsi di sé per darsi a Lui , senza condizioni , e agli altri : la Chiesa i sacerdoti , le sorelle , le anime tutte . Così faceva la Madre Maravillas . Quelle che hanno vissuto con lei hanno potuto sperimentare sia attraverso mille fatti impercettibili di ogni giorno , sia attraverso fatti speciali e persino eroici che l’immagine della Madre che si era fatta non era un mito senza fondamento , ma una evidente realtà senza astruse esagerazioni . Ottenne per tutto il tempo dei suoi anni di Fondatrice il Miracolo di essere AMOROSAMENTE OBBEDITA senza COMANDARE , come abbiamo appena detto . E tutti i Monasteri che in seguito andò fondando e in cui non era Priora la ritenevano come “ Madre ” , per l’unione dei cuori che riuscì a realizzare in tutte le sue Carmelitane ( salvo alcune rare eccezioni , che ci furono , come sempre ci sono , ovunque ) .
Ho detto prima che lei non scrisse un “ Trattato ” sopra il tema : non ce n’era bisogno perché Santa Teresa lo lasciò già scritto : è il CAMMINO DI PERFEZIONE , il prontuario che dà vita alle Costituzioni delle Carmelitane . Da parte sua ella insegnò alle sue Figlie con la vita , le parole , le lettere e i biglietti ( piccole note o foglietti per ciascuna , in determinati momenti ) .
Sottolineiamo pure che questa FORMAZIONE Amabile era a volte necessariamente esigente , però senza un inutile rigore :
l’AMORE RENDE POSSIBILE TUTTO , e lo rende dolce .
Certo l’osservanza del Carmelo domanda molto ; e basta , se è vissuta con Amore , per far delle Sante .
Soprattutto le delicatezze ( quelle che Santa Teresa chiamava “ las piedades ” ) di Madre Maravillas per le inferme e per le bisognose erano qualcosa di inesauribile .
Non faceva caso alcuno invece a ciò che riguardava lei stessa : e questo poteva farlo perché era Priora . Molto intelligente , prudente e assai riservata , nascondeva i propri guai . Con tutto questo le sue infermità a volte si sviluppavano anch’esse . Già dai primi anni del Cerro il suo stomaco soffrì seri disturbi e cosi altri acciacchi . Molti anni dopo soffrì frequenti polmoniti , che “ curava ” avvolta da un mantello , seduta per terra , , aggrappata al tavolato . Così passava sempre le notti . L’intervento dei suoi direttori , che l’obbligarono a riguardarsi , risolse alcuni problemi in certe occasioni , come potremo vedere più avanti .
Ma il Cerro ebbe anche altre preoccupazioni . Il Monastero era stato fondato per porre un SEGNO d’AMORE FORTE per RIPARARE a nome di tutti le offese al SACRO CUORE .
La situazione politica andò peggiorando fino a diventare anticlericale e ostile alla Chiesa e sfociare nella Repubblica . Tutte le notti una Suora , da una finestra che permetteva di vedere la Sacra Immagine , vegliava perché nulla accadesse . In due si davano il turno e Madre Maravillas c’era tutte le notti . Molte volte faceva il modo di incontrare quella che vegliava per allentare la paura . Giunse perfino a chiedere a Roma il permesso che ottenne , di poter - in caso di attacco - uscire a circondare il Monumento con le proprie persone per difenderlo . Sarebbe stato per loro il più duro MARTIRIO , più GRANDE che perdere la vita , il lasciarlo solo fra i nemici .
“ Se deve ascoltare grida di odio , che possa ascoltare le nostri Lodi ” , scriveva .
Sorsero così le compagnie dei LAVORATORI DI SAN GIUSEPPE e le LAVORATRICI DI NOSTRA SIGNORA DI PILAR , che passavano le notti di fine settimana in ADORAZIONE nella Chiesa del Carmelo e occupavano alcuni locali annessi la Monastero che la Madre lasciava loro . Fu la principale opera di donna Catalina Urquijo de Oriol , appoggiata dalla Madre . Questa signora aiutò la Maravillas in ogni circostanza e necessità . Ma quanto ad aiuti , notiamo pure che Madre Maravillas nelle sue fondazioni volle vivere la POVERTA’ ESTREMA .
Cercava di fare Monasteri piccoli , con orto coltivabile , piccoli pollai , telai e confezioni di Rosari profumati con petali di rose ( ci vollero degli anni per procurare macchinari adatti per farli ) , lavoretti vari , come oggetti religiosi , immagini : tutto perché le Suore potessero vivere del lavoro manuale e PROVVIDENZA DI DIO , senza CHIEDERE per sé e dando quello che potevano a chi ne aveva bisogno . Questo impegno di vivere di lavoro manuale , che Santa Teresa già sottolineava , Madre Maravillas lo attuò e lo fece vivere energicamente nei suoi Monasteri , come poi venne ribadito in tutti i Monasteri di Clausura .
Le sue lettere erano cosparse di questi desideri . Scriveva :
“ Che desiderio ho della Vera Povertà che Nostro Cristo e di approfittare del poco che mi resta da vivere per praticarla secondo
il suo ESEMPIO ” .
FINE DELLA PARTE SECONDA
LAUS DEO .
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano
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Santa Maria Maravillas de Jesus
La sua Vita è stata scritta dal Padre Baldomero Jimènez Duque Carmelitano Scalzo “ Cristo unica Ragione di vivere ”
traduzione del Padre Vincenzo Prandoni a cura della Postulazione Generalizia OCD .