SANTA MARIA MARAVILLAS DE JESUS ,
Carmelitana Scalza .
PARTE DECIMA
“ ITINERARIO SPIRITUALE ”
Quale fu l’itinerario spirituale intimo della Madre Maravillas ?
In realtà , possediamo pochi documenti per tracciarlo in una maniera rigorosa e precisa . Sono sufficienti tuttavia quei pochi documenti per poter affermare che il suo vivere di Dio e di Cristo fu RIGOROSAMENTE MISTICO .
Ha sofferto l’esperienza del “ marchio infuocato di Dio ” . Diciamo subito : fu un’esperienza senza fenomeni esterni , senza fenomeni fisici . Conobbe profondo raccoglimento , intimità assai sentita , sensibilità spirituale e niente più .
In questo fu sanjuanista più che teresiana . Cioè , la vita Mistica della Madre Maravillas rientra nella semplicità di tutta la sua vita . E ciò indica già favorevolmente la sua autenticità .
Ebbe Grazie Intime , intellettuali , parole sostanziali , che sono la stessa unione , secondo San Giovanni della Croce . Ebbe anche tocchi vivi , che subito proiettò attraverso i suoi meccanismi psicologici e i suoi “ archivi ” concettuali e immaginativi , tanto sobri ed esatti . Ricordiamo che questi tocchi di Dio nell’anima di ogni persona li traduce poi in un linguaggio umano , attraverso quelle forme di pensiero e di fantasia che ciascuno di noi possiede . Sono la traduzione umana di una Grazia ineffabile , DIVINA , che è per sé intraducibile .
Tutto questo lo visse in un clima di PURA FEDE , ancora secondo i SEVERI e sicuri INSEGNAMENTI di San Giovanni della Croce , secondo le LEZIONI di quel CAPOLAVORO che è il secondo libro della “ Salita al Monte Carmelo ” . “ All’oscuro , di nascosto ” , ripeteva Madre Maravillas , con quella FEDE PURA , che è chiamata radicale e che è la risposta , la donazione da parte dell’uomo .
In questo clima di Fede Pura e Profonda e si svolse e fiorì la vita Spirituale della Madre Maravillas . Attraverso le lettere al Padre Alfonso Torres e al Padre Fiorenzo del Bambino Gesù dell’anno 1938 possiamo renderci conto che la sua vita Spirituale si caratterizzò con un alternarsi di AMORE PURIFICANTE , “ schivo ” , direbbe San Giovanni della Croce , e di Amore Fiammeggiante , gioioso in ogni caso unitivo . Si pensi alle “ Seste mansioni ” di Santa Teresa , si pensi alla Madre Maria dell’Incarnazione , la famosa Orsolina di Québec . Oppure a San Giovanni della Croce che afferma come là , alla metà della notte , si dà “ un influsso d’amore allo Spirito , in cui , nel mezzo di queste oscure angustie, si sente che l’anima viene ferita vivamente e acutamente , in un forte Amor Divino…
Si sente qui lo SPIRITO APPASSIONATO di grande AMORE , perché questo INFIAMMARSI SPIRITUALE reca PASSIONE d’AMORE , che per quanto questo Amore sia INFUSO , è più passivo che attivo , e così genera nell’anima una FORTE PASSIONE d’AMORE ” . ( N 2,11) .
E’ il FUOCO che TRASFORMA il legno in brace viva e rovente , che riduce poi in cenere tutto che ciò che disturba questa meravigliosa relazione . Perciò queste sensazioni Spirituali , un giorno di dolore e un giorno di esultante gioia , sono in definitiva due effetti distinti di una stessa azione Divina .
Scelgo alcuni frammenti delle lettere della Madre . Nell’anno 1931-32 al Padre Torres : “ Mi trovo così un niente , così incapace per ogni virtù ! Ma ho la sensazione come se il Signore volesse che lasciassi perdere tutto questo nulla in Lui , ed essere Lui che vive in me . E da tempo che sento come un’attrattiva di starmene ad amare e adorare il Signore , lo sento forte , anche se così in oscurità e così di nascosto nel più intimo dell’anima . E’ una cosa che sembra manifesta per se stessa . E’ questa la differenza delle mansioni dell’anima di cui parla la Nostra Madre . Padre , sarà vero ciò che chiede il Signore da me , ciò questo restar così , amando e adorando con maggiore e minore vuoto , nel dolore e nel godimento , non soffermandosi in altro che in ciò che Lui può fare in questo tempio dell’anima mia quanto vuole , lasciandolo operare ? ”…
“ E’ un qualcosa che sente l’anima là nel più profondo, che non c’è niente per poterlo esprimere , ma che è per lei molto . Avviene all’oscuro , senza poter distinguere nulla : è un pretendere qualcosa da parte del Signore , che , senza essere questo o quello , presuppone un donarsi , meglio , un lasciarsi prendere del tutto . E ciò che sente l’anima produce un’intensa sofferenza , per vedersi da una parte così fortemente attratta e stimolata e , dall’altra parte , così lontana dal Signore . E tuttavia questa sofferenza sembra che costituisca la sua vita e il suo maggior dolore sarebbe che finisse ” .
“ Andandomi a comunicare ieri notte , rimanendo totalmente arida durante tutto l’Ufficio - è la notte di Natale del 1931 - sentii d’improvviso ravvivarsi la fede , e mi sembrò , non so in che modo , che la Santissima Vergine mi consegnasse in quel momento il Bambino , però questo era così chiaro e così forte , che istintivamente liberai le mani incrociate e feci come se realmente lo prendessi in braccio ; tornai la mio posto con affanno . Lì non so che cosa avvenne .
Questa volta , molta dolcezza e molto amore .
Sentivo la grandezza di Dio e allo stesso tempo , in maniera confusa , la sentivo al di sopra di tutto questo mondo . Sentivo che a Lui nulla può arrivare ( non so come spiegarmi ) e nello stesso tempo il dolore per le offese che solitamente commettono le sue creature . Mi sembrava di vedere , sentire , non so , l’amore del Signore per la mia anima , che si consumava nella sua miseria ” .
Perché “ mi vedo molto più miserabile , ancora più un nulla , senza paragone , di tutte le creature che sono esistite , che esistono e che esisteranno . Questo è certamente sicuro . Non so come , poiché ero disfatta , e non facevo altro che affidarmi a Lui , chiedere senza parole di soffrire , offrire tutto ” .
“ Ah , Padre ! Le dico tutte queste cose prima , e non è questo , è un’altra cosa , è molto di più di ciò che posso dire…
Quello che provo è così grande e d’altra parte così semplice… mi sembra che noi , io , per lo meno , lo renda tutto complicato ed è così una sola cosa essenziale…
Che fatica , Padre , per spiegarmi ! Infine , vostra Reverenza supplirà e mi dirà per carità se mi sbaglio , perché non posso dirle niente sulle virtù , che sarebbe la cosa buona ; al contrario , mi trovo assai capace di maggior peccati , se il Signore mi lasciasse un momento , ciò fino a che punto…
Altre volte non c’è niente di tutto quello che dico , se non soltanto un’immensa amarezza , una sofferenza così grande senza nient’altro che questo , e allora solo posso , come abbassando la testa , accettarlo , e restare così perché lo vuole il Signore . La vigilia e il giorno della nostra Santa Madre sono stati ricchi di tutto questo . Che vergogna dirle queste cose ! ” .
“ Senza che ci sia quella sofferenza di cui le parlavo questa mattina , è come se si fosse acceso nell’anima un fuoco d’amore così forte che ad ogni passo non si possa sopportare ” .
Questo è il tono incessante delle lettere di questi anni ( 1931 - 1932 ) dirette al Padre Alfonso Torres : un alternarsi , come si vede , di dolore e di amore .
Notte passiva dello spirito che si fa più acuta nell’anno 1938 , durante la sua permanenza a Las Batuecas . Tale notte passiva , la purifica fino alle stesse radici dell’essere . Trascrivo certe frasi delle lettere scritte allora al Padre Fiorenzo :
“ Padre nostro , non ne posso più… nemmeno scrivere , il che mi servirebbe almeno di sollievo… non so quello che mi capita . Io voglio soffrire , questo sì .
Il Signore sa che lo desidero con tutta l’anima , perché , siccome non posso nulla , questo mi sembrava che mi avvicinasse sempre più al Signore . Per questa e altre ragioni lo desideravo e lo desidero con ardore . Malgrado la mia povertà e la mia miseria , non voglio altro che si compia in me la volontà di Dio , nel grande e nel piccolo , e nel suo compimento incontrare la massima felicità . Di tutto cuore desidero e dico al Signore che mi tolga tutto , tutto quello che vuole , esteriore e interiore , corporale e spirituale , perché ciò che soltanto voglio e desidero e Lui . Però sta di fatto , Padre , che ho perso veramente tutto , e io così non posso vivere . Ma giustamente mi rifiuta e mi abbandona . Non posso spiegarle quello che soffro e che è senza speranza di rimedio ” .
E in un’altra lettera , queste frasi impressionanti :
“ Padre nostro , durante l’orazione pensavo di morire… Sono di sicuro che il Signore molto giustamente mi ha abbandonata per sempre ” .
“ Accetto tutto , Padre , anche l’inferno , se lì potrò per caso amare Dio . Scrivo questa breve lettera senza sapere se faccio male , ma no ne posso più . Se vedesse come sto , certamente avrebbe compassione di me ” .
E questo sublime abbandono , a cui giungono le anime in quella notte passiva dello spirito , in cui Dio purifica fino al midollo dell’essere e che andò poi in lei manifestandosi sempre più come luce e gioia nella sua anima . Così alcune lettere posteriori troviamo :
“ Generalmente rimango fino all’una ( in orazione ) e qualche giorno un po’ di più , quando ho meno da fare o quando mi sento fortemente attratta ai piedi del Tabernacolo . Allora non faccio altro che rimanere accanto al Signore in un profondo silenzio interiore , e amarlo ” .
E altrove :
“ In conseguenza di ciò non ho altro desiderio che quello di unire del tutto la mia volontà con quella di Dio , né maggior pena che quella di averlo offeso e di aver perso così il tempo che egli mi ha dato per amarlo e servirlo ” .
E finalmente in questo testo :
“ Dall’altro giorno ho un tormento , dolcissimo , questo sì , che non vorrei finisse , ma se dura , io non so come posso vivere , soprattutto se devo nasconderlo e attendere a tante cose che non sono Dio . So bene che tutto è per Lui , che in ogni cosa si può piacere a Lui , ma se non smette di alimentare questa fiamma del suo amore e del desiderio di possederlo , veramente credo che non potrò resistere molto ” .
Riassumendo , ella aveva una profonda vita interiore con esperienza della stessa , una viva coscienza della sua vita in Cristo , in Dio , con gli inevitabili momenti brucianti , laceranti , che purificano perché la Carità Divina possegga sempre più il cuore , perché unisca , perché divinizzi , perché rapisca con la fiamma che “ consuma e no dà pena ” . Viveva tutto molto nella fede , molto in clima spirituale , semplice , teresiano , sanjuanista , giovanneo e paolino , cristallino : insomma , in modo molto Cristocentrico .
E che dire dell’itinerario delle “ mansioni ” teresiane ? Sicuramente il suo fu più semplice , meno riducibile a quelle e più alla maniera di San Giovanni della Croce . Ma per me è evidente che Madre Maravillas giunse all’unione trasformante , all’unione abissale : e tutto velato dal suo sorriso semplice , umile , attraverso il suo dominio interiore ed esteriore . Lei non era “ nulla ” .
Si capisce meglio , per tutto questo , la sua bontà così umana , perché soprannaturale , il suo influsso penetrante ed efficace su tante persone , non solo sulle sue Figlie , ma persino sugli intellettuali che ebbero relazioni con lei , come il dottor Maranòn , il dottoe Vega Dìaz . Grande era la sua forza irradiante e straordinaria l’intuizione che possedeva nel conoscere le situazioni delle anime . Ho saputo di qualche caso di giudizio realmente sorprendente e soprannaturale della Madre circa la possibilità di Vocazioni al Carmelo di qualche giovane .
Questa vita mistica aveva ogni garanzia di autenticità . Ortodossa sulla base dottrinale e con un profondo senso ecclesiale fatto di fede , la vita di Madre Maravillas fu approvata da uomini illustri nella dottrina e nello spirito che la conobbero . Si riconosceva poi in una vita piena di equilibrio e di saggezza nei giudizi , nei comportamenti , in ogni realizzazioni . Le sue virtù erano solide ed eroiche . Possedeva una grande capacità di formatrice : lo provano i suoi Carmeli , le sue Figlie , le sue Opere .
Un capitolo interessantissimo della sua biografia è quello della Madre Maravillas formatrice . “ Dai suoi Frutti li riconoscerete ” .
MADRE MARAVILLAS è per tutto ciò una MAGNIFICA TESTIMONIANZA di DIO tra noi , nel mondo d’oggi .
LAUS DEO .
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano
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La sua vita è stata scritta dal Padre Baldomero Jimènez Duque , Carmelitano Scalzo “ Cristo unica Ragione di vivere ”
Traduzione del Padre Vincenzo Prandoni a cura della Postulazione Generalizia OCD .