Don Mattia Nobile
QUINTA PARTE
“ PERFETTA LETIZIA ”
Don Mattia Nobile fu stimato da tutti e in particolare del Clero .
Scrisse il Sacerdote Don Rigananti : “ Per le sue virtù e per la sua Santa umiltà , Don Mattia si conquistò l’Amore e la benevolenza del Clero e del laicato ” . Ma Don Mattia aveva anche dispiaceri e le incomprensioni a suo riguardo non erano poche , ma lui non rispondeva mai né reagiva . Tra il Clero avvenivano , certe volte , alcuni malintesi in cui - suo malgrado - restava coinvolto ingiustamente . La sorella Maruzza se ne doleva : “ Mattia, ma è mai possibile che tu non apri bocca per difenderti nelle cose giuste ? ” . - Rispondeva lui modestamente : “ Hanno ragione , io sono come Giona , roba da buttare a mare ! ” . Qualche volta Maruzza soffrendo malvolentieri un simile stato di cose , replicava : “ Mattia, lascia tutti i tuoi impegni e rimani a casa tua . Perché ti maltrattano in questo modo ? È troppo ! Non ti curare di nessuno ” . E lui : “ Maria , senti… : sono buoni amici e mi trattano così perché sono amici . Perché ti angusti così ? Prega piuttosto per il peccatore di tuo fratello ” . E qui la signorina Maruzza Nobile fa a noi una confessione : “ Purtroppo devo accusare me stessa d’averlo amareggiato senza volerlo per dar retta ad alcuni miei parenti . Mio fratello mi ha sempre risposto : si Maria , hai ragione . Spero di diventare buono . Ci pensi tu al Paradiso ? Pensa Maria , quando saremo lì…… Lascia parlare chi vuole noi dobbiamo dar conto , solo a Dio ! ” .
La Perfetta Letizia ! Non per nulla si era reso Figlio del Serafico Padre San Francesco d’Assisi nel suo Terz’Ordine .
Il vero Ministro di Gesù fa i propi Dolori degli altri , Piangendo con chi Piange , Soffrendo con chi Soffre , Gemendo con chi Geme . Don Mattia sentì molto questo sentimento e lo manifestava costantemente con le Opere . Il suo Amore per gli Ammalati era Speciale . Nei casi più gravi non temeva il contagio , si avvicinava al letto del Sofferente con affabilità , confortandoli , conferendo insieme all’Assoluzione una Pace da trasformare il loro Volto Angelicamente .
Più di un suo confratello Sacerdote ricorderà che Don Mattia si recava spesso a Confessare i malati e sapeva disporli , quand’era necessario , a una Santa Morte . Nel suo prossimo vide sempre Dio e Dio solo .
Non si fermò mai a notarne i difetti , perché i difetti sono per sé ripugnanti , ed egli invece voleva vedere negli uomini l’Opera di Dio . Ripeteva spesso questa Massima : “ chi guarda in se stesso i propri mali , conserva i propri beni ; il vero Umile non si inquieta mai dei difetti degli altri , ma li compatisce ” . Chi sa soffrire sa Amare , anzi , la Sofferenze sono Misura dell’Amore . Don Mattia ricordava spesso ai suoi Figli Spirituali una frase tratta dall’Imitazione di Cristo: “ Senza Dolore non si vive d’Amore ” . Don Mattia seppe praticare bene questa Luminosa Dottrina , era paziente in mille occasioni che mettono a dura prova i nervi e la suscettibilità d’ognuno . Non ebbe mai scatti d’ira anche in quei casi di grave contrarietà . Per ciò che concerne la sua ultima malattia , di cui parleremo più avanti quando si trovò per lunga degenza in ospedale , diede un Luminoso esempio di Pazienza e tutto il personale ne fu ammirato . Se la sua salute non fosse stata , malferma , avrebbe lavorato ancora più Operosamente nell’Apostolato quotidiano . Seguì con particolare Amore l’Azione Cattolica di Ragusa , per la quale non cessò mai di pregare .
Era solito dire nei suoi Sermoni rivolti agli iscritti dell’Azione Cattolica Ragusana : “ E’ bello sapere che l’Azione Cattolica è gradita al Santo Padre , sarebbe più bella se si fosse tutti virtuosi ! ” . All’Azione Cattolica di Ragusa Don Mattia Nobile donò tutte le sue forze migliori , ebbe per essa una cura Paterna Speciale e volle che tutti gli associati coltivassero il Santo Vincolo dell’Unità Fraterna . Per tale ragione Don Mattia citava spesso le parole di San Cipriano da Cartagine : “ Vale più l’Orazione concorde di pochi , che quella discorse di molti ! ”. E' nella Preghiera , infatti , che si rivela l’unità dei cuori e la vera comunione fraterna . L’Azione Cattolica di Ragusa , fin dai suoi inizi , diede alla Chiesa tante anime che praticarono e vissero con generoso slancio le Sante Virtù Cristiane . Quanti giovani in essa formati ed educati si Consacrarono alla vita Religiosa , Monastica , Missionaria . Quanti giovani scelsero il Sacramento del Matrimonio e formarono esemplari famiglie Cristiane , le quali con la loro Fede in Gesù , la loro laboriosità , il loro costruttivo impegno sociale Onorarono Dio , edificarono i propri fratelli nella Fede e furono vero Vanto per la città di Ragusa e per tutto il suo territorio ! Nelle scuole statali s’inoculava il veleno anticlericale aggiunto a quello non meno nefasto del modernismo e vi si lavorava per allontanare i giovani della Chiesa . Fu Grazie alla Sollecitudine di Don Mattia Nobile e dei suoi Penitenti e Amici Fraterni Don Vincenzo Licitra , Don Giovanni Leggio che i Rev.mi Padri Salesiani vennero a Ragusa . I Figli di San Giovanni Bosco fondarono nella città Iblea un Istituto per l’educazione e la formazione dei giovani .
Don Mattia contribuì alla fondazione Salesiana coinvolgendo tutti i suoi Figli Spirituali per cui poté lasciare ai Salesiani la somma di £ 1.200 .Prima del 1900 a Ragusa Superiore non vi era un Convento dei Frati Cappuccini i quali tuttavia , già si erano insediati fin dai primi del Seicento a Ragusa Ibla . Sappiamo quanto Don Mattia fosse legato all’Ordine Serafico di cui si sentiva Vero Figlio . Per questo , come abbiamo scritto , egli incoraggiò in tanti a professare nel Terz’Ordine Cappuccino e si interessò in prima persona alla loro formazione Spirituale Francescana . Devotissimo alla Vergine del Monte Carmelo , istituì con molti Sacrifici a Ragusa il “ Terz’Ordine dei Carmelitani Teresiani o Scalzi ” e lo curava con molta diligenza . Aveva già conosciuto e stimato la signorina Marianna Vitale , la quale nei primi anni del 1900 , progettò di fondare un Monastero di Teresiane nella sua città natale : Ragusa . La signorina Marianna Vitale riuscì ad entusiasmare a tale progetto altre sue coetanee . Nel 1906 , con il beneplacito dell’Arcivescovo di Siracusa , Monsignor Luigi Bignami , iniziarono a vivere insieme da “ Carmelitane Scalze “ , ospite nella Casa Madre della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù ( fondata dalla Beta Maria Schininà ) . Nel 1907 si iniziò a costruire il Monastero delle Teresiane in Corso Italia . Alcune Terziarie Carmelitane , formate da Don Mattia Nobile , entrarono in Monastero ed egli stesso ebbe modo di recarsi spesso in visita dalle Carmelitane Scalze alle quali diceva : “ Abbiamo bisogno di Parafulmini contro la giustizia di Dio ” . Don Mattia conobbe le due Monache inviate dal Rev.mo Padre Preposito Generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi , dal Monastero di via Arco Mirelli di Napoli a Ragusa : la Rev.da Madre Maria Immacolata di San Giuseppe e Suor Letizia . La prima assunse il ruolo di Priora nella nuova fondazione e di formatrice alla Regola Teresiana . Fu amico del Sacerdote ragusano Giorgio La Perla che fu Consigliere , Confessore , Padre Umile ed efficace della comunità Monastica Carmelitana . Don Giorgio La Perla si Interesso Attivamente anche per le fondazioni di Carmelitane di Chiaramonte Gulfi ( 1925 ) nell’ex convento dei Padri Cappuccini dove lo stesso Don Mattia tante e tante volte era andato in ritiro mentre vi erano ancora i suoi Amati Frati Cappuccini . Di Enna ( 1931 ) ; di Vizzini ( 1932 ) ; di Siracusa , ma coadiuvato da Madre Maria Candida dell’Eucaristia , più volte Priora del Carmelo di Ragusa ( Beatificata da Giovanni Paolo II il 21 Marzo 2004 ) e probabilmente conosciuta da Don Mattia tramite l’Amico Don Giorgio La Perla che fu Direttore Spirituale della futura Beata . Queste “ Fondazioni “ Carmelitane ci attestano di quante numerose , belle e Sante Vocazioni ebbe il Carmelo di Ragusa e quanto fu generoso nel prendersi carico di queste nuovi “ Giardini di Maria “ invidiando alcune delle proprie Monache . A questo punto ci è di obbligo far notare al lettore , quanto meravigliosi sono i Doni del Signore elargiti alla città di Ragusa e quanto è commovente sia la possibilità dataci dall’Alto di poter accomunare l’esperienza di Vita Santa di Don Mattia Nobile con altre Figure Splendide di Autentica Santità del ‘900 e del nostro nuovo millennio nella città Iblea e nel suo territorio diocesano . Sappiamo come Don Mattia Nobile e altri suoi Confratelli Sacerdoti , come Don Giorgio La Perla , Don Licitra , Don Leggio , Don Liuzzo , Monsignor Jacono , Don Tumino , Don Boscarino ; fossero degli “ Innamorati del S.S. Sacramento ” . Quante e quante volte Don Mattia trascorse ore e ore dinanzi al Santo Tabernacolo in Contemplazione. E a Ragusa , proprio nella Chiesa Monastica delle Carmelitane Scalze ( trasferite ormai dal Monastero di Corso Italia al nuovo in via Marsala , 64 ) in tempi a noi vicinissimi : un Miracolo Eucaristico . I fatti : “ Il 15 Febbraio 2007 , si recò a Celebrare la Santa Messa al Monastero Santa Teresa di Gesù delle Carmelitane Scalze di Ragusa , un Sacerdote , Monaco della Comunità dei Figli di Dio , iniziata da Don Divo Barsotti , al posto di un Padre Carmelitano Scalzo che è normalmente Cappellano del Monastero . La Monaca Sacrista aveva pensato di rimuovere il Santissimo il giorno 16 Febbraio nell’anniversario della nascita della Beata Maria Candida dell’Eucaristia ( i cui resti mortali riposano nella suddetta Chiesa Monastica sotto l’Altare ) . La Monaca Sacrista vedendo che ce n’erano una ventina di particole , ne aggiunse 4 particole e solo 4 nella Pisside del Sacerdote Celebrante , tenendo conto del numero dei fedeli che ordinariamente partecipano alla messa della comunità Carmelitana nei giorni feriali . All’inizio della Santa Messa , le Monache accorgendosi dal coro alto che il numero dei fedeli era più alto del previsto , la Rev.da Madre Priora e la Monaca Sacrestana chiesero “ finalmente ” alla Beata Maria Candida dell’Eucaristia che Intercedesse perché tutti potessero comunicarsi . Lo stesso fece l’accolito , un medico di 57 anni , quando tolse il coperchio alla Pisside e scoprì che le particole non sarebbero state sufficienti .
Il Miracolo si ebbe nel momento in cui il Celebrante cominciò a distribuire la Santa Comunione con meno di 30 particole , mentre si comunicarono più di 40 persone e avanzarono più di 50 Sante Particole . Attualmente si può parlare solo di “ presunto Miracolo “ della moltiplicazione dei Pani Eucaristici in quanto si attende , dopo la chiusura favorevole dell’inchiesta diocesana , il responso definitivo del Santo Padre ” .
Sia Lode a Dio per ciò che Lui continua a Donare alla città di Ragusa .
FINE DELLA QUINTA PARTE
LAUS DEO !
Pax et Bonum .
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano
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Fonte : PADRE SAMUELE CULTRERA , Un Sacerdote Santo .
Don Mattia Nobile . Il Massaia , Roma , 1942 .
Testo riadattato e aggiornato parzialmente a cura di
Vincenzo Digrandi . A.D. 2011 .