Don Mattia Nobile
Sesta Parte
“ Paternità Spirituale ”
Il compianto Don Vincenzo Sozzi così descrisse Don Mattia : “ I suoi luoghi preferiti erano il Confessionale e il Tabernacolo ” . Il suo Direttore Spirituale , il Cappuccino Padre Eugenio da Ferla scrive : “ Don Mattia fu Direttore d’anime assai ricercato ” . A Suggellare queste Testimonianze sono le parole di Monsignor Jacono , poi divenuto Vescovo di Caltanissetta : “ …Illuminato Confessore e Direttore d’anime ” . Parole tanto autorevoli Coronano con Precisione la Stima Universale che al Riguardo Godeva questo Santo Sacerdote . Don Mattia venne Autorizzato ad Ascoltare le Confessioni delle donne dopo tre mesi dall’Ordinazione Sacerdotale , il che a quel tempo non era facile ottenere un permesso simile . La ressa attorno a Lui fu subito eccezionale e sulle labbra dei fedeli correva questa frase : “ Quant’è Buono Don Mattia nella Confessione ! ” . La gente accorreva anche da Ragusa Ibla . Nel 1893 la sua salute diede le prime avvisaglie di cedimento , confessava un numero considerevole di fedeli e non si faceva negare mai a nessuno . L’Arcivescovo di Siracusa , Monsignore Benedetto La Vecchia lo richiamò Paternamente a maggior discrezione , perché : “ dobbiamo adattarci alla miseria di Fratel Asino che si chiama corpo ” . Era molto giovane Don Mattia nel 1893 e si riebbe subito , la debolezza proseguì . Il Parroco della Chiesa dell’Ecce Homo scrisse : “ Per rendersi idoneo al Ministero delle Confessioni , consultava i Grandi Maestri dello Spirito : lesse e studiò le Opere Ascetiche e Mistiche e il resto del tempo lo impiegò nel raccoglimento e nella preghiera ” . Suor Vincenza della Congregazione ragusana del Sacro Cuore di Gesù dice : “ Poco tempo prima che io entrassi definitivamente in convento , non essendoci in città il mio Confessore , la Superiora del mio Istituto Religioso mi invitò a Confessarmi con Don Mattia Nobile . Ne avevo sentito parlare bene ma non mi era mai capitato di rivolgermi a lui , avevo già un Direttore Spirituale . Decisi di seguire l’invito fattomi dalla Superiora e quando fui davanti a Don Mattia , mi convinsi che era un uomo Infiammato di Dio . Dopo la Confessione con lui , tornai a casa e i miei familiari mi chiesero con chi mi ero confessata e risposi : con Don Mattia . I miei fratelli guardandomi esclamarono : è un Santo ! ” . La sua particolare Vocazione e Missione era di spingere le alla Santità e alla Perfezione . L’Arcivescovo di Siracusa , Monsignor Benedetto La Vecchia , gli scriveva il 26 Novembre 1893 :
“ Mi piace che lavorate per la Gloria di Dio , Serviamo questo Gran Padrone che paga con beni temporali ma Eterni , degni di Lui ” . Sapeva anche Prevedere se ciò che Consigliava nel Confessionale potesse portare disturbo nella famiglia dei penitenti . Provava le anime affidate a lui . E questo dice molto , perché la buona Direzione è dotata del Senso della Misura per non creare inconvenienti o imbarazzi . Egli guardava Dio nelle anime e quindi per la loro formazione e il loro Nutrimento Spirituale Avrebbe dato la sua stessa vita per ogni Anima a lui Affidata . Spronava alle Virtù , all’Umiltà, alla Purezza , alla Semplicità , all’Obbedienza. Era sempre fermo, forte , serio e Padre , sempre Padre ! Chiaro , efficace , pieno di bontà e non stupisce che i suoi penitenti , anche uomini e donne illustri , lo Circondassero di Santo Affetto . Talora diceva ad un’anima : “ Figlia mia , vuoi consolare veramente il Cuore di Gesù ? Allora distacca l’anima tua dalla terra , ama la Purezza Verginale , sii sottomessa , docile , paziente dinanzi a Dio che è Luce Divina ” .
Aveva le sue Massime preferite che i suoi penitenti ricordavano a memoria:
- Fra cento anni non ci saremo più ! Fortunata l’anima che indovina la Via di Dio ! Facciamoci Santi !
- Ami tu il Signore ? Tutto è apparenza sulla terra . La vita è una nave e l’anima è il nocchiero : dal porto del tempo navighiamo verso l’eternità.
- Ama Dio e gusterai il Paradiso in terra .
- Usa sempre la stessa Misericordia che userebbe Dio per te .
- Fuggi l’ozio e riempi la tua giornata di Sante Giaculatorie a Gesù .
- Non mormorare mai e pensa a guadagnarti il Paradiso .
- La vita terrena dura quanto un giorno ; la Vita Eterna per sempre .
- Non attaccare il tuo cuore al mondo , non vi troverai Dio .
- Vuoi essere felice ? Ama il Signore .
- Confida solo in Dio e in Lui troverai la Pace e la Felicità .
- Prega , prega sempre . Il Signore aspetta il tuo Amore .
- Ama la Santissima Vergine Maria ed Ella ti riempirà il cuore con la Sua Dolcezza .
- Non tralasciare di dire il Rosario , ti condurrà fino in Paradiso .
- Lotta contro le tentazioni e invoca il Santissimo Nome di Gesù .
- I tuoi occhi siano sempre sul Santissimo Sacramento dell’Altare .
- Ai Piedi della croce imparerai ad essere figlio di Dio .
- Vuoi dare il tuo cuore a Gesù ? Lui te lo ha già dato il Suo !
- Cammina sempre dritta per la via della Perfezione .
- Prudente sì ; diffidenti almeno in principio , sì ; avversi mai !
- Consacrati a Cristo per il tempo e per l’Eternità .
- L’Amore malamente amato è peccato .
- Abbi fiducia nel Sacro Cuore e sii buono .
Una penitente testimonia che da pochi giorni non stava tanto bene in salute e tuttavia volle andare a confessarsi da Don Mattia e con una sua richiesta : “ Un Venerdì Santo andai a chiedere a Don Mattia il permesso di fare qualche penitenza , ma Don Mattia mi rispose : invece di penitenza , figlia mia , voglio che tu vada a casa subito a prendere del buon latte . Questa è la tua Penitenza ! ” . Egli s’avvide - dice la testimone - che io non stavo affatto bene anche se non gli avevo detto nulla della mia salute . Ne tanto impressionata che tornata a casa bevvi del latte e cominciai a stare meglio . Una suora , desiderosa di alzarsi nel cuore della notte per recitare la terza parte del Santo Rosario , si sentì dire da Don Mattia : “ Figlia mia , la notte si dorme ! ” . Usava particolare diligenza per le Penitenze Spirituali e in modo particolare per far morire la volontà mediante l’Obbedienza. Non accondiscendeva mai alle richieste delle anime “ troppo zelanti “ e poco inclini ad Obbedire . Scriveva ad una Suora : “ Amiamo Gesù e per AmarLo bisogna che il nostro cuore sia vuoto di noi stessi . Sì , vuoto ! Perché Gesù vedendolo così , subito lo riempie di Sé ” . Una sua penitente ci rivela : “ Talvolta Don Mattia sembrava disprezzarci e ci faceva levare dallo sportello del confessionale rimandandoci senza assoluzione e dicendoci : Vai da Gesù !
- E noi , ben consapevoli del gesto del nostro Padre Spirituale , ci ritiravamo sempre consolate e con pace , molto più che ci avesse confessate . Sapevamo che egli agiva così per il bene delle nostre anime : ci voleva tutte Sante ! ” . La signora Maria Pluchino così testimonia : “ Un giorno entrò nella Chiesa dell’Ecce Homo una povera donna prossima a dare la luce , desiderava di confessarsi e mettersi in Grazia di Dio prima di affrontare il parto . Andata in sacrestia , la poveretta ebbe una risposta negativa da un Sacerdote e quindi tornò indietro mortificata , ripetendo da sola : nessuna somiglia a Don Mattia che non si nega mai ! - Così dicendo , chiese al sacrista dove avrebbe potuto trovare Don Mattia . Il sacrista le rispose di guardare attentamente dietro l’Altare del Crocefisso che era il luogo preferito del Padre per Meditare e Pregare a lungo . Questo posticino dietro l’Altare del Crocefisso era una piccola cameretta con una porticina . - La donna seguendo l’indicazione del sacrista , andò e aprì la porticina della cameretta ma , grande fu la sua sorpresa perché trovò Don Mattia in Preghiera , con le braccia aperte e Sollevato da Terra . - La donna ne ebbe tanta paura che , richiusa delicatamente la porticina , stava per andarsene , quando Don Mattia usci fuori dalla cameretta e senza lasciarla parlare le disse con un tono pieno di Bontà e Compassione : Va figlia mia . Mettiti vicino al confessionale che vengo subito da te , va figlia mia ,va ” . La sorella Maria , che ormai abbiamo imparato a conoscere con il nome di Maruzza , così lasciò scritto sul Fratello : “ Mattia era il mio Confessore da più di 24 anni , in confessione lo Guardavo come Gesù e non come un Fratello , ma io ero spesso per lui un motivo di angustia . Un giorno mi disse : “ Senti Maruzza , se vuoi stare fuori casa tutto il giorno , fai pure , se fai del bene ; ma voglio che all’Ave Maria devi trovarti a casa . Mi fai contento ? ” - Io promettevo e volevo anche farlo , ma affari di famiglia o anche per cose di Chiesa , spesso mancavo . Quando rincasavo , mi domandava : “ Sei stata in Chiesa per la Benedizione ? ” - Io rispondevo di no . Egli se ne affliggeva e notando che mi dispiacevo pure io , mi avvicinava dicendo : “ Maruzza , non ti angustiare , stasera faremo l’Orazione insieme . Va bene ? “ - Infatti spesso la sera , dopo il Rosario , ci intrattenevamo a pregare e a meditare insieme . Quando mi capitò di essere ancora fuori casa , mi rispose : “ Maruzza , sai come sei tu ? Sei come i carri vuoti che correndo stonano la testa della gente con il gran rumore , ma essi nulla guadagnano , niente , niente , niente “ . - Detto ciò si ritirò nella sua camera . A me faceva impressione quando diventava serio e non mi lasciava riposare . Avevo il desiderio di rimediare . Andai quindi a bussare alla sua porta : “ Aprimi Mattia, aprimi ti prego “ . - Lui aprì e io mi inginocchiai davanti a lui : “ Mattia , mi devi Benedire , ti prometto che non lo farò più , altrimenti non posso dormire ” . - E lui : “ Senti Maruzza , ti dico che il Signore ti possa Bruciare con il Suo Amore , ti voglio Buona e Santa . Vedi ? Io lavoro tutto il giorno per Santificare gli Altri , immagine te ! Ti Benedico , si ti Benedico… “ - Allora andavo a dormire e mi sentivo la più felice del mondo ” . La nipote Vincenza Nobile così ricorda lo zio Don Mattia e la sua Testimonianza è davvero Preziosa: “ Sono Vincenza Nobile , chiamata più affettuosamente dai miei , Vincenzina . Avevo 13 anni , età in cui si incomincia a perdere la semplicità infantile . Desideravo tante piccole cose che valessero a farmi divertire . Smaniosa , imparavo tutte le canzoni che sentivo e cercavo di soddisfare tutte le mie leggerezze . Di tanto in tanto, ecco presentarmi alla mente la figura di mio zio Don Mattia . Lui non abitava con noi e intanto mi sentivo rimproverare le mie sciocchezze come se lui stato presente . Durante l’estate ci raggiungeva in campagna a villeggiare e siccome la sua casa era attaccata alla mia , io lo vedevo spesso . Ma il sol pensiero di essere sua nipote , mi generava uno stato d’animo che non so spiegare . Dopo il pranzo o dopo cena , zio Mattia andava sempre nella Chiesetta della Madonna del Rosario di Pompei , voluta dalla buon’anima di sua Madre . Io mi aggiravo intorno facendo tanto chiasso con le mie canzonacce e poi stavo in mezzo agli operai che lavoravano nei campi e non cessavo di far chiasso . Però il ricordo di lui tornava a tormentarmi . - Zio Mattia non mi rimproverava mai , ma io mi sentivo oppressa come mi avesse rimproverata . Tanto che ero disturbata dalla sua presenza che talora imprecavo che la morte se lo portasse via ! - Durante una sera d’estate , mi attiravano i racconti profani degli operai stagionali , ma il pensiero dello zio Prete avvelena i miei pensieri . Nel frattempo , da un po di giorni , proprio verso mezzogiorno , si scatenava una tempesta paurosa e che angustiava i poveri contadini intenti alla trebbiatura dei cereali . Accadde che in uno di quei giorni di tempesta , più furioso ; l’aia di mio padre , che era piena di frumento , venne ad essere colpita da vento , tuoni , lampi , pioggia . - Mio padre affranto mormorò: “ Spero che mio cognato Mattia farà qualche preghiera… , se continua questo tempo , perderemo tutto per questa stagione ! ” - In me però , cresceva l’antipatia per zio Mattia .
- D’un tratto vidi zio Mattia camminare nell’aia di mio padre : “ Lui era lì e non saprei dire da dove fosse sbucato fuori e per di più con quella brutta tempesta !
- Non so quale Preghiera dicesse zio Mattia in quel momento , fatto sta che si fece improvvisamente sereno , come per incanto si quietò la tempesta , la pioggia cessò le grosse nuvole nere scomparvero .Tornò il sereno , il sole caldo della nostra estate siciliana e l’aia di mio padre fu salva ! Ma zio Mattia non era più nella nostra aia , non lo vedevamo più . - Rimasi ammirata da quel Prodigio che commosse molto mio padre e gli operai e la gente dei dintorni , tant’è che papà raccontò quel Prodigio sino alla sua morte . Da quel momento Amai Dio e Dio solo ,
iniziai a voler Bene a Zio Mattia e dopo i miei 19 anni , con il consenso dei miei genitori lo scelsi come mio Confessore ” .
(Foto dell’Ecce Homo di Ragusa )
FINE DELLA VI PARTE
LAUS DEO
Pax et Bonum !
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano
__________________________________________________________________FONTE : PADRE SAMUELE CULTRERA , Un Sacerdote Santo
DON MATTIA NOBILE . IL MASSAIA , ROMA 1942 .
Testo riadattato e aggiornato parzialmente a cura
Di Vincenzo Digrandi . A.D. 2011.