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venerdì 9 dicembre 2011

il Divino Olocausto della Santa Croce .



Il Dolce e Divino Olocausto della Santa Croce


Comandò alle nubi dall’alto e apri le porte del cielo ; fece piovere su di esse la manna per cibo e diede loro il Pane del Cielo:
“ l’uomo mangiò il Pane degli Angeli “. ( Salmo 77,23-25 ).
Cosa più preziosa , che Lui Crocifisso, si sia donato Tutto in un pezzettino di Pane azzimo , il quale nella vigilia della Passione prese il pane nelle sue Sante e Venerabili Mani e alzati gli occhi al cielo , a Te Dio Padre suo Onnipotente , rendendoti grazie , lo benedisse , lo spezzo e lo diede ai suoi Discepoli , dicendo : Prendete e mangiatene tutti .
Hoc est ènim còrpus mèum . ( questo è infatti il mio Corpo ).
Le sue sofferenze al di là del nostro pensare , sono state esclusivamente per la salvezza delle anime , la sua Potenza Salvatrice come scrive L’Evangelista San Luca : tutta la folla lo cercava di toccarlo , perché da Lui usciva una forza che sanava tutti . ( Luca 6,19 ).
La Forza dell’Amore del Dolce Olocausto , inizia con il pane e il vino , in unione con il Sacerdote , attraverso la Consacrazione delle Santa Mani del Ministro , perché Gesù ha dato ai suoi Sacerdoti e Ministri , più potere degli Angeli , cioè :
“ dare Vita con la Consacrazione al proprio Corpo e al proprio Sangue , durante il santo Sacrificio della Passione Morte e Resurrezione , attraverso la Mano del Sacerdote con il segno della Croce " .
Questo tuo alimento manifestava la tua dolcezza verso i tuoi figli ; esso si adattava al gusto di chi l’inghiottiva e si trasformava in ciò che ognuno desiderava . ( Sapienza 16,21 ).
Il Serafico Padre San Francesco , ardeva di amore in tutte le fibre del suo essere verso il Sacramento del Corpo del Signore , preso da stupore oltre ogni misura per tanta benevolenza degnazione e generosissima Carità . Infatti essendo colmo di riverenza per questo venerando Sacramento , offriva il sacrificio di tutte le sue membra e , quando riceveva l’Agnello Immolato , immolava lo spirito in quel fuoco che ardeva sempre sull’Altare del suo cuore .
Voleva che si dimostrasse tanto rispetto alle mani del Sacerdote , perché ad esse è stato conferito il Divino Potere di Consacrare Questo Sacramento . FF 789,790 .
Una volta , addirittura , volle mandare alcuni Frati con delle pissidi per tutte le provincie , affinché dovunque trovassero il Corpo del Signore riposto in modo sconveniente lo collocassero con Amore in quelle pissidi . E anche volle mandare altri Frati per tutta la regione con molti e buoni ferri da ostie , per fare particole
belle e monde . FF 1658 .

Anelo a Te mio Dio , desidero dissetarmi di Te , fonte d’acqua viva , di Te fonte d’Amore e di Vita , le mia labbra dal desiderio e tutto il mio essere , vibra al pensiero di cibarsi di Te , mio Signore e mio Dio , sei la mia umanità , ho bisogno del cibo materiale , la mia anima vuole solo Te , e così forte il desiderio di Te che spesso sento il disgusto del cibo del corpo , e dopo aver gustato Te , come si può desiderare qualcos’altro , niente e Te mio Dio , tu solo nell’intima unione d’Amore : “ mi dai pace , quando ti dai a me nella Specie del Pane , non sono io a riceverti ma sei Tu che prendi me , sei tu mio Santo Amore , che prendi possesso del mio essere , e nei palpiti infuocati d’Amore , estasiata , mi abbandono a Te .
Elisabetta di Santa Maria di Gesù .

Né in cosa alcuna si trova , ne si riceve Grazia tanto copiosa , quanto in questo Divinissimo Sacramento : onde tutte le Grazie , e sentimenti dell’anima divisi s’uniscono per l’efficace virtù della presenza corporale di nostro Signore Gesù Cristo . E particolarmente i deboli diventano gagliardi , i distratti si riducano alle cose interiori , i liberi dagli impedimenti delle cose temporali , sono infiammati di desideri celesti , e infatti forti nelle cose Divine del Santissimo abitatore dell’anima sua : e finalmente il corpo è restaurato , e rinnovato dal Santissimo Corpo del Signore . Oltre a questo siamo per virtù di questo Sacramento trasformati in Dio , ed uniti seco di perfetta unione , di maniera che le cose Sue diventano nostre :
e’l corpo , e’l cuore suo si fa per Grazia una cosa stessa col nostro , il simile fanno i sensi , e le membra ; l’amore , la volontà e tutte le nostre forze si riportano tanto direttamente a Lui , che si fanno sentire nell’anima e nel corpo . Quando poi l’uomo si ritrova pieno di miserie , e peccati , conoscendo la sua povertà , vada umilmente a questo Tesoro , in cui sono tutte le ricchezze , prosperità , e diletti , e senza dubbio conoscerà che può farlo ricco e liberarlo da tutti i suoi bisogni , ed accostandogli , pensi e dica fra se stesso : “ o più che dolcissimo Signore Dio mio ecco che la grandezza delle mie iniquità è tanta , che io non sò emandarle , ne soddisfare per quelle . Perilché desidero ricever il Tuo molto Amato Figliolo ,
il quale ha offerto per me perfetto Sacrificio in Croce e adesso l’offrirò per i miei peccati , accioche egli soddisfacia per me : Sapendo che nissuna cosa è tanto amata da Te nei Cieli e nella terra e che nessun altro può soddisfare in alcun modo per me . Desidero similmente , o Padre Celeste , ricevere medesimo Tuo Figliolo, accioche per questo mezzo io possa ringraziarti , e lodarti , come io sono obbligato di tutti i doni , Grazie e benefici i quali ho ricevuto , e dei quali non posso abbastanza ringraziarti “ .
Padre Luigi Granata dell’Ordine
di San Domenico.

Sia Lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento , oggi e sempre sia Lodato Gesù mio Sacramentato .
Renderti grazie è sempre poco , ma nel cibarmi di Te oh Santa Ostia , d’Amor m’infuochi , l’anima su ogni Tuo frammento , oh Santissimo Divinissimo Sacramento , è la Vita che entra nell’alma mia , oggi e sempre sia Lodato ,
desiderandoti in quel Divin momento , Santissimo Sacramento ,
dopo la Morte alla Santa Croce , oggi e sempre ,
nell’essere Benedetto il Tuo proprio Corpo nel Sacramento ,
il Tuo proprio Sangue , lasciandoci tutto Te stesso , e Ringraziato ogni momento ,
oh Signore : Hoc est ènim còrpus mèum .

LAUS DEO .

Pax et Bonum

Francesco di Santamariadigesù
Terziario Francescano