PADRE RAFFAELE DA MALTA PROVINCIALE CAPPUCCINO
Nell’anno medesimo la nostra Provincia soffrì una grave perdita per la morte del M. R. P. Raffaele da Malta , che con le VIRTU’ e la DOTTRINA l’aveva ILLUSTRATA .
Nato da onesti genitori e CRISTIANAMENTE EDUCATO , dopo gli studi della grammatica e delle belle lettere passò in Napoli per attendere alla filosofia .
Concluse il corso di questa scienza , ed egli mosso dal DESIDERIO DI UNA VITA MIGLIORE , ABBANDONO’ il mondo e si SOTTOMISE all’umile Istituto dei Cappuccini nella stessa Provincia di Napoli .
Terminò con Lode il Noviziato , si applicò allo studio sino alle Teologiche discipline , e fece l’ESAME di PREDICATORE .
Frattanto Giovanni Lopez Generale Prefetto di Malta , DOMANDO’ per quell’Isola una Comunità di Cappuccini , e il MINISTRO GENERALE PADRE GIAMMARIA DA NOTO , LO SODDISFO’ NEI PIETOSI DESIDERI , VI MANDO’ ALCUNI RELIGIOSI NATIVI OD ORIUNTI DA MALTA , PRIMO DEI QUALI FU IL PADRE RAFFAELE , i cui Meriti appena conobbe la Siracusana Provincia , di cui allora faceva parte quell’Isola , gli AFFIDO’ lo studio di filosofia e teologia , nel quale Officio durò per 20 anni . Oltre alla Carica di Lettore ebbe quella di Guardiano , di Fabbriciere , di Definitore , di Provinciale e di Visitatore Generale nelle Provincie di Messina e di Palermo , e in ognuna di esse si DIPORTO’ con quello ZELO , Regolare Osservanza e Religiose Virtù , che a tutti lo Rendevano Caro e Amabile .
Il suo ESEMPIO allettava i sudditi al bene , e come egli era il primo al Coro , alla Ritiratezza , all’Orazione , così facevano gli altri per IMITARE UN UOMO DI TANTA PERFAZIONE .
Era Perito nel Governo dei Frati e avendo 75 anni di età , non potè di esser libero da ogni Prelatura , e già si trovava Guardiano nel Nostro Convento di Siracusa , quando venne a colpirlo la morte .
Ma quanto funesta non fu ?
Egli era in Coro Salmeggiando insieme ai Religiosi in Tempo di Vespro , E ALL’ISTANTE SI SOLLEVO’ UNA TERRIBILE TEMPESTA , SI OSCURO’ L’ARIA , S’INTESE UN VENTO IMPETUOSO , ATTERRI’ TUTTI IL FRAGOR DEI TUONI , MENTRE UNA FOLGORE ENTRATA IN CORO PROSTRO’ A TERRA I RELIGIOSI , I QUALI , DOPO DI ESSERE TORNATI IN SE’ , TROVARONO CHE IL SOLO PADRE RAFFAELE IMPROVVISAMENTE AVEVA ESALATA L’ANIMA IN QUELLA SVENTURA .
Allora si STESE UN LUTTO GENERALE , nel Convento , nella Città , nella Provincia , E TUTTI PIANSERO L’UOMO GIUSTO , Retto , Zelante che era stato RAPITO ai viventi con morte improvvisa .
Non mancarono coloro che , non potendo penetrare gl’imperscrutabili GIUDIZI DI DIO restaron dubbiosi della ragione perché una tale sventura aveva colpito colpito il Padre Raffaele .
Era egli , dicevano , in Grazia o no ?
Fra costoro si trovava il Padre Vincenzo da Calascibetta , il quale ripensando tale morte subitanea , FU RAPITO IN ESTASI E VIDE IN CIELO L’ANIMA DEL PADRE RAFFAELE IN MEZZO A UN CORO DI ANGELI E DI BEATI , E ALLE PORTE DEL PARADISO LESSE SCRITTE A CARATTERI D’ORO QUESTE PAROLE , PERCHE’ AMO LA GIUSTIZIA , TROVO’ LA MISERICORDIA : Quoniam dilexit iustiziam , invenit misericordiam .
Colla quale Visione che fece palese alla Comunità di San Filippo D’Agira , della quale era Superiore , venne ASSICURATO DELLA GLORIA CON CUI IDDIO AVEVA RIMUNERATO LA GIUSTIZIA DEL FEDELE SUO SERVO .
Aveva il Padre Raffaele PREPARATO per le stampe molte cose , per lo più materie Teologiche , nelle quali era MAESTRO ; ma non solo si conservò sino ad un certo tempo un SUO PREZIOSO MANOSCRITTO col titolo “ Lectiones in Libros Sententiarum ; e questo oltre a molte altre Lezioni di filosofia scolastica e morale avute in Pregio dai Dotti .
FINE
LAUS DEO
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano
