PADRE INNOCENZO DI AVOLA LETTORE CAPPUCCINO .
Questo Padre oltre a possedere le scienze Sacre necessarie al suo Ufficio , FU CONOSCITORE SOTTILE DELLE LETTERE LATINE ED ITALIANE , e per parecchi anni INSEGNO’ nella Provincia con VERO PROFITTO degli alunni che lo Stimavano ed Amavano come Padre .
Ebbe pure dei discepoli Secolari , che facevano a gara per essere ammaestrati da lui , del quale poi dicevano i più grandi ELOGI .
Alla scienza e alle lettere aggiunse l’arte Oratoria per la quale aveva attitudine particolare , onde fu PREDICATORE ELOQUENTE che riportava applausi e FRUTTI di CONVERSIONE e di SALUTE per le anime che giacevano nel vizio .
Più volte Predicò la Quaresima nella Chiesa Maggiore della sua Patria , in quella di Ragusa e nella Cattedrale di Siracusa , sempre con sua lode e con PROFITTO per gli uditori , che uscivano dai Sacri tempi persuasi e commossi .
Nel 1829 il 19 Maggio fu Celebrato il Capitolo in Caltagirone , nel quale egli fu eletto Definitore .
Il Provinciale Padre Angelo da Sortino , che andava a terminare il suo Ufficio , lo invitò a RECITARE in quella Cattedrale il Panegirico di San Giacomo Patrono della città , il quale fu così ben tessuto che venne inteso con molto gradimento , ove egli vi LASCIO’ FAMA IMMORTALE .
Alla Dottrina accoppiava l’Osservanza regolare e la Rigidezza dei costumi .
Ma quando era nel bel mezzo della sua carriera Religiosa ed Oratoria , ancora giovane colpito da gravissima malattia morì in Avola nella Carica di Definitore il 18 Febbraio 1832 , lasciando di sé BUON ODORE e grave rammarico nella Provincia che in lui PERDEVANO un Ottimo concittadino e un ESEMPLARE DI RELIGIONE e di PIETA’ .
PADRE VINCENZO DI AVOLA LETTORE CAPPUCCINO .
Questo Venerabile Padre insieme al concittadino Padre Salvatore fece il suo anno di prova e poi completò i suoi studi nel continente nei primi anni di questo secolo , quando in Sicilia erano chiusi i Noviziati . Ritornato poi in Provincia , fu tenuto da tutti in MOLTO PREGIO ed ebbe affidate diverse cariche , come quelle di Superiore in varie Comunità , di Maestro dei Novizi e di Lettore della nostra Studentesca .
In ognuna di esse si regolò con quella Religiosità che lo RENDEVA CARO A TUTTI E LO MUOVEVA AD OSSERVARE E FAR PRATICARE LA DEVOZIONE E IL DOVERE .
Non possedeva una scienza alta e sublime che tante volte fa insuperbire , ma la sufficiente .
Ebbe però la CARITA’ che certamente E’ la MIGLIORE di tutte le scienze CHIAMATA perciò dall’APOSTOLO :
<< Supereminentem scientiam IESU CHRISTI >> .
In prova della quale si oda questo fatto .
L’anno 1846 fu assai funesto , specialmente per i POVERI , a causa di una grande carestia che allora venne a visitare la Sicilia .
In Avola come altrove , molte persone perivano di fame , perché il frumento che era scarso e si vendeva a carissimo prezzo , onde erano costretti a cibarsi , quelle che potevano averle , di sole carrube .
Altri per sfamarsi raccoglievano erbe nei prati e le mangiavano cotte e condite con il solo sale .
Le strade , più di tutto la sera , si vedevano gremite di ragazzi e di poverelli affamati , che appena si reggevano in piedi e con voce fievole , andando di porta in porta , chiedevano mercè .
Era uno spettacolo lacrimevole e straziante . In tale doloroso frangente rifulse l’ardente CARITA’ del nostro Padre Vincenzo .
Questo FERVIDO Religioso infatti si vedeva allora , da mattina a sera , girare per tutte le vie della città con la bisaccia sulle spalle , appoggiato , perché molto avanzato negli anni , con una mano al suo bastone , e presentarsi all’uscio dei ricchi a chiedere ELEMOSINA di ogni sorta , pane , legumi , denari , quali poi con benevolenza e discrezione distribuiva agl’indigenti , tenendo presenti le famiglie bisognose che , arrossendo di cercare elemosine , perivano d’inedia nelle proprie case .
IL PADRE VINCENZO OPERO’ QUESTO QUOTIDIANAMENTE , SENZA STANCARSI MAI , QUANTUNQUE DEBOLE E VECCHIO ; FINO A CHE IL BISOGNO DURO’ .
Era poi MIRABILE il SENTIRLO PREDICARE al popolo , in quelle infauste congiunture raccolto a PENITENZA nella nostra Chiesa .
Proferiva brevi discorsi con quel suo linguaggio semplice e rozzo , ma ANIMATO con tanto FERVORE di SPIRITO e con tanta compunzione d’AMMOLIRE i cuori più duri e da stemprarli in lacrime .
Per la bontà dei suoi costumi e per queste OPERE DI MISERICORDIA era VENERATISSIMO DA TUTTO IL POPOLO , E SPECIALMENTE DAL DOTTO SIGNOR POMPEO INTERLANDI PRINCIPE DI BELLAPRIMA CHE LO VOLEVA SPESSO AL SUO FIANCO , RIGUARDANDOSI ONORATO NEL TENERE A SE’ VICINO UN SI’ OTTIMO RELIGIOSO , POVERO DI COSE TEMPORALI , MA RICCO DI CELESTI VIRTU’ .
Lacrime e LUTTO GENERALE si sparsero nel paese nel giorno della MORTE del Padre Vincenzo , divenuto già carico di anni e ONUSTO DI MERITI DAVANTI A DIO e innanzi agli uomini .
Tutti facevano a gara per BACIARGLI LE SACRE MANI , contato benefattrici del popolo , ed aversi qualche pezzettino di tonaca per conservarlo come RELIQUIA e come RICORDO di questo FEDELE Servo di DIO .
Il sullodato Signor Principe volle per sé il ROSARIO di cui egli si serviva per RECITARE la CORONA alla VERGINE , e il BASTONCELLO che usava nella sua nella sua vecchiezza ; lo fece seppellire nella stessa tomba ove riposavano le ceneri della Principessa sua madre , morta tre anni avanti e , a perpetuarne la memoria , ordinò che sue spese ne fosse dipinto un ritratto che finora si conserva con semplice iscrizione :
<< Rev. P. Vincenzo d’Avola Ex - Lettore e Maestro dei Novizi ; Cappuccino : Morì a 12 Aprile 1853 . Di età 84 - di Religione 66 >> .
FINE
LAUS DEO
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano
MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .
Per Ulteriori Informazioni Visitare il Sito :
www.fraticappuccinisiracusa.it/fragiuseppemaria/