MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .
“ IL M. R. P. BIAGIO RABITO DA CALTAGIRONE SACERDOTE CAPPUCCINO ”
<< Nato da Filippo e Caterina Di Martino , dopo una educazione più che mai Religiosa , ricevuta sin dagli anni più teneri , s’iniziò allo stato chiesastico . Ordinato Diacono come vennero in Caltagirone i Cappuccini , e ne prese l’ABITO , e per la sua ESEMPLARITA’ , appena Unto Sacerdote ebbe affidato il MAGISTERO DEI NOVIZI . Umilissimo e Prudente con l’Affabilità e con la CARITA’ Addolciva i rigori del suo Zelo . Tutto il tempo che fu MAESTRO DEI NOVIZI digiunò quasi sempre a pane ed acqua , PARTICOLARMENTE QUANDO AD ESSI INGIUNGEVA SIMILI PENITENZE ; e già vecchio non lasciò la vita comune , i digiuni e il Coro dove per la Recita dell’Ufficio , non si reggendo sulle gambe stava appoggiato al bastone . UBBIDIENTISSIMO PAREVA NON AVERE PROPRIA VOLONTA’ , COSI’ PRONTO ED ILARE PRESTAVASI AI PRECETTI DEI SUPERIORI .
Per non svagar lo spirito e per ESERCITARSI NEL SILENZIO AMAVA LA SOLITUDINE E PERCIO’ DI GIORNO LA PASSAVA IN CHIESA O NELL’ORTO A LAVORARE , E GRAN PARTE DELLA NOTTE SI TRATTENEVA INNANZI IL VENERABILE SACRAMENTO DI CUI ERA PARTICOLARMENTE DEVOTO .
Quando sciolto dalle cure del governo si ritirava in Cella , vi rimaneva delle ore intere Pregando , con le BRACCIA APERTE in forma di CROCE , e con la BOCCA sulle PIAGHE d’un CROCIFISSO che BAGNAVA con le sue LAGRIME .
Patì per anni molti gli scrupoli e si CONFESSAVA UNA DUE VOLTE AL GIORNO , ma era MERAVIGLIOSA L’OBBEDIENZA , che prestava al suo DIRETTORE . Pregando una notte innanzi AL DIVINISSIMO SACRAMENTO , VIDE COMPARIRSI L’ANIMA DI UN LAICO MORTO DA FRESCO , CHE LO PREGO’ DI SUFRAGI . DOPO QUALCHE TEMPO GLI COMPARVE A RENDERGLI LE DOVUTE GRAZIE , PER AVERLO SALVATO DALLE TERRIBILI PENE DEL PURGATORIO .
Il SIGNORE GESU’ anche in vita lo ILLUSTRO’ di MOLTI MIRACOLI .
Una volta che un FANCIULLO ERA CADUTO IN UNA FORNACE DI CALCE , NON DUBITO’ EGLI D’ENTRARVI PER SALVARLO , ED USCIRONO DALLE FIAMME AMBEDUE . GUARI’ MOLTI INFERMI DISPERATI DAI PRATICI , ED ERA COMUNEMENTE TENUTO PER SANTO . Nel 1575 , l’anno fatale della peste , non avendo più pane in Convento , per averlo dato la mattina da alcuni passeggeri Siracusani , e non potendo andare a provvedersi in Città , esortò i suoi Frati a sfamarsi d’erbe nell’orto ; MA ALL’ORA STESSA COMPARVE ALLA PORTA UN GIOVINETTO , CHE CONSEGNANDO AL PORTINAIO UN CANESTRO CON DODICI PANI BIANCHISSIMI , SPARI’ .
Un altro giorno di simile stremo disse ai Frati di CONFIDARE NEL SIGNORE GESU’ e di lì a poco s’udì il campanello della porta e vi fu trovato del PANE ancora caldo , senza che apparisse vestigio d’uomo che l’avesse portato .
EBBE RIVELATO DAL SOMMO E INFINITO BENE L’ORA DELLA MORTE , ed egli la Predisse un mese prima a un tal Frate Felice da Caltagirone e 3 giorni prima a un suo Fratello . PRESE IL VIATICO IN GINOCCHIO E CON UNA FUNE AL COLLO DOPO AVER DOMANDATO PERDONO AI SUOI CONFRATELLI . L’ULTIMO SUO GIORNO DISSE TUTTO L’UFFICIO , E UN’ORA PRIMA DI SPIRARE DISSE ANCHE LA COMPIETA .
<< SPIRO’ PLACIDAMANTE NEL BACIO DELLE PIAGHE DEL NAZARENO >> .
Una Pioggia Dirotta Scrosciò In Quell’Ora E Molti Uccelletti Entrarono Nella Sua Cella CANTANDO ALLEGRAMENTE .
<< LA SEGUENTE NOTTE MENTRE IL SUO CORPO ERA NELLA BARA IN MEZZO ALLA CHIESA ,
IL M. R. P. BARTOLOMEO BOSCARELLI , UOMO DI CONSUMATA VIRTU’ , LO VIDE SOLLEVATO IN ARIA IN ATTO DI PREGARE , CHE INDI TORNO’ A RICOMPORSI AL SUO LUOGO >> .
Il Popolo Ne Tolse A Furia Le Reliquie E Innumerevoli MIRACOLI Lo GLORIFICARONO Meglio Che In Vita , cosicché dopo tre giorni lo seppellirono ; fu trovato INTATTO ED AL TOCCO DELLE SUE RELIQUIE , FU RISANATO UN PARALITICO E MONDATO UN LEBBROSO .
Morì il 1 Maggio 1617 .
Si raccolsero i SUOI MIRACOLI IN MODO AUTENTICO e nel 1634 il M. R. P. Innocenzo Marcinò ( Oggi A. D. 2012 il Padre Innocenzo Marcinò per la Santa Madre Chiesa Cattolica Apostolica Romana è VENRABILE ) ne scrisse la vita e ne mandò copia all’Archivio del Convento di Siracusa .
Sotto il suo Ritratto , fu apposta l’iscrizione seguente riportata dal Moretta :
Venlis P. F. Blasius Calatayeronensis Sac. Sanctimonia clarus , regularis observantiae cupidus , orationi assiduus , jeiunio deditus ; charitate ardens in calcis fornacem , ad liberandum puerum ingressus incolumis prequel egressus ; spiirtu prophetico multa praedixit : panem e coelo fratribus impetrat ; animam sibi apparentem a Purgatorio sacrificiis liberat . Quinquaginta quatour annis in Religione peractis , in ultima infirmitate corpus eius odorem suavissimum efflavit . In ora obitus sui rorante coelo , aves dulciter canentes cellam eius obvolvunt . In vitaet post mortem miraculis claret . Hic obiit anno Dni 1617 ( v. Aprile Cron. Universale f. 563 ) ( 1 ) >> .
FINE
LAUS DEO
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano
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MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .
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Pace e Bene ! Questo blog ha come autore un Terziario dell'Ordine dei Francescani Minori Cappuccini che vive a Ferla, piccolo centro dei Monti Iblei, sovrastante la splendida valle dell'Anapo. Il blog è consacrato al Crocifisso ligneo, opera di Fra Umile da Pietralia, venerato nella Chiesa di Santa Maria di Gesù di Ferla e vuole umilmente diffondere tra i lettori la conoscenza dei testimoni della fede in Gesù poco conosciuti o talvolta dimenticati. Deus meus et omnia.