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venerdì 24 maggio 2013

CONTEMPLAZIONI MARIANE DI DOM AUGUSTIN GUILLERAND MONACO CERTOSINO - PARTE TERZA .

Vita di Fede.

La parola << Grazia >> è la più bella di quaggiù e il suo significato è magnifico. Essa significa la vita stessa di Dio diffusa nelle nostre anime . Che cos’è questa vita ?
Noi , quaggiù non lo sapremo mai completamente . La parola di San Paolo è verissima :
<< L’occhio dell’uomo non ha visto , il suo orecchio non ha udito e il suo cuore non potrà mai presentire ciò che Dio riserva ai suoi eletti >> (1 Cor. 2, 9. – Is. 44,4.) .
Tuttavia noi cerchiamo di parlarne e facciamo bene. Questo sforzo indica come le realtà celesti co interessino e come noi desideriamo conoscerle per quanto è possibile quaggiù e un giorno possederle in Cielo . Cerchiamo quindi nelle cose terrene dei paragoni che ci diano qualche idea di queste realtà . Noi diciamo : << La grazia è una luce >> , ed è giusto . Ma si tratta di una luce specialissima . Entrate in una cappella in piena notte : tutto quanto voi vedete d’abitudine è al suo posto , l’altare con i suoi ornamenti , le statue , i quadri , i banchi , la disposizione delle cose.... Ma voi non lo vedete .
Manca la luce . Premete l’interruttore e , in un istante , vi appaiono . La luce fa vedere ciò che è . Senza di essa , ciò che è per noi come se non fosse ; la luce ci mette in rapporto con le cose ; la luce fisica ci mette in rapporto con le cose corporali ; la luce dell’intelligenza, della ragione , ci mette in contatto con le verità dell’ordine naturale ; ed esiste una luce più elevata che ci mette in contatto con il mondo superiore , soprannaturale , il mondo di Dio .
La Grazia è questa luce che illumina per un’anima il mondo di Dio , mostra ciò che egli è , la sua verità , la sua bontà , il suo amore , la sua sapienza e la sua potenza , tutte le perfezioni ch’egli stesso contempla , che lo rapiscono eternamente in estasi , che noi contempleremo un giorno in lui e che ci estasieranno per sempre . L’anima che vive veramente la vita di grazia , vede Dio . Lo vede in tutto , dappertutto , lo scopre negli uomini , nelle cose , negli avvenimenti , non vede che lui . Questo compito delle cose è grande . Noi siamo legati ad esse , dipendiamo da esse , così come esse dipendono da noi . Dio si nasconde in tutte , perchè noi ve lo scopriamo . Noi le mettiamo in contatto con il Creatore , esse ci rendono il medesimo servizio . Senza di noi sarebbero mute , e senza di esse noi saremo inerti .
La luce della nostra intelligenza non si desta che vedendole , essa è bella di per se stessa , ma la sua bellezza non diventa percettibile che sulle cose ch’essa illumina .
San Paolo della Croce , in una sera di primavera , passeggia nella campagna , attraversa i campi di erba medica in fiore e la sua anima si eleva da queste bellezze naturali alla Bellezza infinita di Colui che le ha fatte , che le fa ad ogni istante ; si ferma , cade in estasi e ci resta a lungo perduto in Dio , trasportato , rapito dalla divina luce di grazia .
San Francesco d’Assisi , di fronte ai fiori e agli uccelli , di fronte agli animali anche crudeli come il lupo , di fronte a tutte le creature , vede il Creatore e dice : << Mia sorella colomba , mio fratello Lupo >> . Avete notato , nel Vangelo , come l’anima di Gesù fosse completamente immersa in questa vera Luce e com’egli vedesse tutto in questa chiarezza ?
Guardava i magnifici anemoni d’oriente , chiamati da lui i gigli dei campi e diceva :
<< Guardate questi gigli . Salomone , in tutto lo splendore della sua gloria , non era vestito come uno di essi ; il Padre Celeste li riveste incessantemente di queste magnifiche vesti >> (Lc. 12, 27) .
Vedeva gli uccelli del cielo , così liberi nei loro voli , così poco preoccupati del loro nutrimento e diceva : << Essi non seminano , non ammassano nei granai e mio Padre Celeste prepara ed assicura loro gli alimenti di cui hanno bisogno >> (Lc. 12, 24) . Vedeva le viti sviluppare i loro rami e ricoprire la terra e diceva ai suoi Apostoli : << Io sono la vera vite , voi siete i tralci >> (Gv.15,5) ; il tralcio vive della linfa che gli proviene dal ceppo ; restate uniti al ceppo , restate in me , restate nel mio amore , per vivere la mia vita . Vedeva le greggi che il pastore conduceva ogni mattina ai grassi pascoli e riconduceva ogni sera all’ovile e diceva : << Io sono il buon Pastore ; conosco le mie pecore e le mie pecore mi conoscono come mi conosce il Padre e come io conosco lui.....e io dò la vita per le mie pecore >> Gv. 10,14-15) . Potrei moltiplicare all’infinito questi esempi : il Vangelo ne è pieno .
Il divino Maestro vedeva in tutto suo Padre e ne parlava a proposito di tutto ; ogni cosa gli ricordava i misteri della vita divina , perchè egli viveva , era immerso nella Luce ; non cessava di ricordarlo e di riversare sulle cose e sulle anime il fiotto dei suoi raggi .
C’è un’anima in cui la divina luce di grazia ha brillato di uno splendore eccezionalmente vivo ; è quella della Vergine di cui egli ha voluto fare sua madre . La grazia e il raggio di grazia hanno invaso la sua anima dal primo istante della sua concezione ; nessun’ombra , nessuna minaccia in quest’anima .
La Vergine ha compreso e vissuto tutto ciò meravigliosamente . Nelle cose che la circondavano , nei movimenti che animavano queste cose , negli avvenimenti della propria vita in genere , ella vedeva Dio , l’azione di Dio ; e lo benediceva .
Viveva quelle pagine della Scrittura in cui lo Spirito Santo ha tradotto queste disposizioni :
<< Opere del Signore , benedite il Signore...>> .
I Salmi , il << Benedicite >> , tutta la Scrittura , assumevano in lei una pienezza di significato e di movimento . Quando il suo piccolo corpo si formò nel seno di Anna , per un privilegio unico ma assolutamente sicuro , ella possedette la Luce , visse di fronte a Dio che era in lei , si donava a lei , le comunicava la sua vita . E quando nacque , questa Luce non soltanto si mantenne , ma crebbe , si sviluppò incessantemente e assunse delle proporzioni che lo spirito umano deve rinunciare a misurare .
Il pensiero di Dio riempie il suo pensiero , il ricordo della divina presenza , dell’azione di Dio in tutto e ovunque , la segue sempre.... ella vede in Dio Colui che è tutto e non vuole occuparsi di nulla all’infuori di lui . Tutta la sua vita si sviluppa in questa chiarità .
Chiamata a diventare la madre di Dio , al momento di dare la nascita al Cristo , deve lasciare la sua casa , il suo paese , fare un lungo percorso , tre giornate di cammino . Arrivando a Betlemme , piena di stranieri , non trova rifugio per il Dio che porta al mondo . Ne soffre... Il lungo cammino affatica il suo corpo , il rifiuto dell’ospitalità martirizza il suo corpo , il rifiuto dell’ospitalità martirizza il suo cuore....ma la divina Luce brilla nella sua anima , ella vede la volontà divina che permette ciò , l’adora, si sottomette ad essa e la sua sottomissione l’unisce a Colui che per lei è tutto . La stessa Luce la segue in esilio , l’accompagna sulle strade d’Egitto , la sostiene durante gli anni che deve vivere in un paese straniero , tiene la sua anima nella pace superiore . Quando Gesù ha dodici anni , ella lo perde tre giorni .
Colui che è doppiamente il suo tesoro , il tesoro della vita naturale e di quella soprannaturale , suo Figlio e suo Dio , scompare ai suoi occhi , la lascia sola.... E quando lo ritrova , invece di consolarla , egli le ricorda di essere del suo Padre Celeste , di essere venuto per procurare la sua gloria , le ricorda che questa sparizione di tre giorni non è che un annuncio , una preparazione : un giorno egli dovrà abbandonare definitivamente sua madre , darsi completamente agli interessi di questa gloria....
E la Vergine porta e conserva nel suo cuore queste parole . Il suo cuore è triste , ma la stessa Luce brilla su questa ferita , consola il suo cuore infranto : ella vede Dio e il suo divino volere , l’adora , si sottomette ad esso . Ella lo vede , lo adora, l’ama al Calvario , di fronte al martirio supremo , di fronte al corpo torturato di suo Figlio .
Le tenebre coprono la terra , coloro che assistono sono atterriti , tutti tremano , invasi dall’inquietudine e dal terrore . Maria è calma , la sua anima è sempre più inondata di luce : più ogni cosa appare scura agli occhi della sua sensibilità e della ragione , e più la Luce divina l’illumina , appare scintillante allo sguardo della fede .
Ecco ciò che l’Angelo vede quando la saluta : << Piena di Grazia >> ; ecco ciò che loda in lei .
Ecco ciò che noi dobbiamo vedere e lodare quando ripetiamo così spesso, ogni giorno : << Ave , o Maria, piena di grazia >>.
Noi viviamo di questa pienezza ; il tesoro inestimabile della nostra grazia , le luci su Dio e il cielo che rischiarono i nostri spiriti e sostengono le nostre volontà , arrivano a noi per mezzo di lei ; ella è la madre delle nostre anime , la nostra anima .


SEGUE



                                                                                   LAUS  DEO

                                                                                  Pax et Bonum


                                                                    Francesco di Santa Maria di Gesù
                                                                            Terziario Francescano