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martedì 28 febbraio 2012

Santa Maria Maravillas de Jesus , Cristo unica Ragione di vivere , Parte Decima .





SANTA MARIA MARAVILLAS DE JESUS , 
Carmelitana Scalza .

PARTE DECIMA


“ ITINERARIO SPIRITUALE ”

Quale fu l’itinerario spirituale intimo della Madre Maravillas ?
In realtà , possediamo pochi documenti per tracciarlo in una maniera rigorosa e precisa . Sono sufficienti tuttavia quei pochi documenti per poter affermare che il suo vivere di Dio e di Cristo fu RIGOROSAMENTE MISTICO .
Ha sofferto l’esperienza del “ marchio infuocato di Dio ” . Diciamo subito : fu un’esperienza senza fenomeni esterni , senza fenomeni fisici . Conobbe profondo raccoglimento , intimità assai sentita , sensibilità spirituale e niente più .
In questo fu sanjuanista più che teresiana . Cioè , la vita Mistica della Madre Maravillas rientra nella semplicità di tutta la sua vita . E ciò indica già favorevolmente la sua autenticità .
Ebbe Grazie Intime , intellettuali , parole sostanziali , che sono la stessa unione , secondo San Giovanni della Croce . Ebbe anche tocchi vivi , che subito proiettò attraverso i suoi meccanismi psicologici e i suoi “ archivi ” concettuali e immaginativi , tanto sobri ed esatti . Ricordiamo che questi tocchi di Dio nell’anima di ogni persona li traduce poi in un linguaggio umano , attraverso quelle forme di pensiero e di fantasia che ciascuno di noi possiede . Sono la traduzione umana di una Grazia ineffabile , DIVINA , che è per sé intraducibile .
Tutto questo lo visse in un clima di PURA FEDE , ancora secondo i SEVERI e sicuri INSEGNAMENTI di San Giovanni della Croce , secondo le LEZIONI di quel CAPOLAVORO che è il secondo libro della “ Salita al Monte Carmelo ” . “ All’oscuro , di nascosto ” , ripeteva Madre Maravillas , con quella FEDE PURA , che è chiamata radicale e che è la risposta , la donazione da parte dell’uomo .
In questo clima di Fede Pura e Profonda e si svolse e fiorì la vita Spirituale della Madre Maravillas . Attraverso le lettere al Padre Alfonso Torres e al Padre Fiorenzo del Bambino Gesù dell’anno 1938 possiamo renderci conto che la sua vita Spirituale si caratterizzò con un alternarsi di AMORE PURIFICANTE , “ schivo ” , direbbe San Giovanni della Croce , e di Amore Fiammeggiante , gioioso in ogni caso unitivo . Si pensi alle “ Seste mansioni ” di Santa Teresa , si pensi alla Madre Maria dell’Incarnazione , la famosa Orsolina di Québec . Oppure a San Giovanni della Croce che afferma come là , alla metà della notte , si dà “ un influsso d’amore allo Spirito , in cui , nel mezzo di queste oscure angustie, si sente che l’anima viene ferita vivamente e acutamente , in un forte Amor Divino…
Si sente qui lo SPIRITO APPASSIONATO di grande AMORE , perché questo INFIAMMARSI SPIRITUALE reca PASSIONE d’AMORE , che per quanto questo Amore sia INFUSO , è più passivo che attivo , e così genera nell’anima una FORTE PASSIONE d’AMORE ” . ( N 2,11) .
E’ il FUOCO che TRASFORMA il legno in brace viva e rovente , che riduce poi in cenere tutto che ciò che disturba questa meravigliosa relazione . Perciò queste sensazioni Spirituali , un giorno di dolore e un giorno di esultante gioia , sono in definitiva due effetti distinti di una stessa azione Divina .
Scelgo alcuni frammenti delle lettere della Madre . Nell’anno 1931-32 al Padre Torres : “ Mi trovo così un niente , così incapace per ogni virtù ! Ma ho la sensazione come se il Signore volesse che lasciassi perdere tutto questo nulla in Lui , ed essere Lui che vive in me . E da tempo che sento come un’attrattiva di starmene ad amare e adorare il Signore , lo sento forte , anche se così in oscurità e così di nascosto nel più intimo dell’anima . E’ una cosa che sembra manifesta per se stessa . E’ questa la differenza delle mansioni dell’anima di cui parla la Nostra Madre . Padre , sarà vero ciò che chiede il Signore da me , ciò questo restar così , amando e adorando con maggiore e minore vuoto , nel dolore e nel godimento , non soffermandosi in altro che in ciò che Lui può fare in questo tempio dell’anima mia quanto vuole , lasciandolo operare ? ”…
“ E’ un qualcosa che sente l’anima là nel più profondo, che non c’è niente per poterlo esprimere , ma che è per lei molto . Avviene all’oscuro , senza poter distinguere nulla : è un pretendere qualcosa da parte del Signore , che , senza essere questo o quello , presuppone un donarsi , meglio , un lasciarsi prendere del tutto . E ciò che sente l’anima produce un’intensa sofferenza , per vedersi da una parte così fortemente attratta e stimolata e , dall’altra parte , così lontana dal Signore . E tuttavia questa sofferenza sembra che costituisca la sua vita e il suo maggior dolore sarebbe che finisse ” .
“ Andandomi a comunicare ieri notte , rimanendo totalmente arida durante tutto l’Ufficio - è la notte di Natale del 1931 - sentii d’improvviso ravvivarsi la fede , e mi sembrò , non so in che modo , che la Santissima Vergine mi consegnasse in quel momento il Bambino , però questo era così chiaro e così forte , che istintivamente liberai le mani incrociate e feci come se realmente lo prendessi in braccio ; tornai la mio posto con affanno . Lì non so che cosa avvenne .
Questa volta , molta dolcezza e molto amore .
Sentivo la grandezza di Dio e allo stesso tempo , in maniera confusa , la sentivo al di sopra di tutto questo mondo . Sentivo che a Lui nulla può arrivare ( non so come spiegarmi ) e nello stesso tempo il dolore per le offese che solitamente commettono le sue creature . Mi sembrava di vedere , sentire , non so , l’amore del Signore per la mia anima , che si consumava nella sua miseria ” .
Perché “ mi vedo molto più miserabile , ancora più un nulla , senza paragone , di tutte le creature che sono esistite , che esistono e che esisteranno . Questo è certamente sicuro . Non so come , poiché ero disfatta , e non facevo altro che affidarmi a Lui , chiedere senza parole di soffrire , offrire tutto ” .
“ Ah , Padre ! Le dico tutte queste cose prima , e non è questo , è un’altra cosa , è molto di più di ciò che posso dire…
Quello che provo è così grande e d’altra parte così semplice… mi sembra che noi , io , per lo meno , lo renda tutto complicato ed è così una sola cosa essenziale…
Che fatica , Padre , per spiegarmi ! Infine , vostra Reverenza supplirà e mi dirà per carità se mi sbaglio , perché non posso dirle niente sulle virtù , che sarebbe la cosa buona ; al contrario , mi trovo assai capace di maggior peccati , se il Signore mi lasciasse un momento , ciò fino a che punto…
Altre volte non c’è niente di tutto quello che dico , se non soltanto un’immensa amarezza , una sofferenza così grande senza nient’altro che questo , e allora solo posso , come abbassando la testa , accettarlo , e restare così perché lo vuole il Signore . La vigilia e il giorno della nostra Santa Madre sono stati ricchi di tutto questo . Che vergogna dirle queste cose ! ” .
“ Senza che ci sia quella sofferenza di cui le parlavo questa mattina , è come se si fosse acceso nell’anima un fuoco d’amore così forte che ad ogni passo non si possa sopportare ” .
Questo è il tono incessante delle lettere di questi anni ( 1931 - 1932 ) dirette al Padre Alfonso Torres : un alternarsi , come si vede , di dolore e di amore .
Notte passiva dello spirito che si fa più acuta nell’anno 1938 , durante la sua permanenza a Las Batuecas . Tale notte passiva , la purifica fino alle stesse radici dell’essere . Trascrivo certe frasi delle lettere scritte allora al Padre Fiorenzo :
“ Padre nostro , non ne posso più… nemmeno scrivere , il che mi servirebbe almeno di sollievo… non so quello che mi capita . Io voglio soffrire , questo sì .
Il Signore sa che lo desidero con tutta l’anima , perché , siccome non posso nulla , questo mi sembrava che mi avvicinasse sempre più al Signore . Per questa e altre ragioni lo desideravo e lo desidero con ardore . Malgrado la mia povertà e la mia miseria , non voglio altro che si compia in me la volontà di Dio , nel grande e nel piccolo , e nel suo compimento incontrare la massima felicità . Di tutto cuore desidero e dico al Signore che mi tolga tutto , tutto quello che vuole , esteriore e interiore , corporale e spirituale , perché ciò che soltanto voglio e desidero e Lui . Però sta di fatto , Padre , che ho perso veramente tutto , e io così non posso vivere . Ma giustamente mi rifiuta e mi abbandona . Non posso spiegarle quello che soffro e che è senza speranza di rimedio ” .
E in un’altra lettera , queste frasi impressionanti :
“ Padre nostro , durante l’orazione pensavo di morire… Sono di sicuro che il Signore molto giustamente mi ha abbandonata per sempre ” .
“ Accetto tutto , Padre , anche l’inferno , se lì potrò per caso amare Dio . Scrivo questa breve lettera senza sapere se faccio male , ma no ne posso più . Se vedesse come sto , certamente avrebbe compassione di me ” .
E questo sublime abbandono , a cui giungono le anime in quella notte passiva dello spirito , in cui Dio purifica fino al midollo dell’essere e che andò poi in lei manifestandosi sempre più come luce e gioia nella sua anima . Così alcune lettere posteriori troviamo :
“ Generalmente rimango fino all’una ( in orazione ) e qualche giorno un po’ di più , quando ho meno da fare o quando mi sento fortemente attratta ai piedi del Tabernacolo . Allora non faccio altro che rimanere accanto al Signore in un profondo silenzio interiore , e amarlo ” .
E altrove :
“ In conseguenza di ciò non ho altro desiderio che quello di unire del tutto la mia volontà con quella di Dio , né maggior pena che quella di averlo offeso e di aver perso così il tempo che egli mi ha dato per amarlo e servirlo ” .
E finalmente in questo testo :
“ Dall’altro giorno ho un tormento , dolcissimo , questo sì , che non vorrei finisse , ma se dura , io non so come posso vivere , soprattutto se devo nasconderlo e attendere a tante cose che non sono Dio . So bene che tutto è per Lui , che in ogni cosa si può piacere a Lui , ma se non smette di alimentare questa fiamma del suo amore e del desiderio di possederlo , veramente credo che non potrò resistere molto ” .
Riassumendo , ella aveva una profonda vita interiore con esperienza della stessa , una viva coscienza della sua vita in Cristo , in Dio , con gli inevitabili momenti brucianti , laceranti , che purificano perché la Carità Divina possegga sempre più il cuore , perché unisca , perché divinizzi , perché rapisca con la fiamma che “ consuma e no dà pena ” . Viveva tutto molto nella fede , molto in clima spirituale , semplice , teresiano , sanjuanista , giovanneo e paolino , cristallino : insomma , in modo molto Cristocentrico .
E che dire dell’itinerario delle “ mansioni ” teresiane ? Sicuramente il suo fu più semplice , meno riducibile a quelle e più alla maniera di San Giovanni della Croce . Ma per me è evidente che Madre Maravillas giunse all’unione trasformante , all’unione abissale : e tutto velato dal suo sorriso semplice , umile , attraverso il suo dominio interiore ed esteriore . Lei non era “ nulla ” .
Si capisce meglio , per tutto questo , la sua bontà così umana , perché soprannaturale , il suo influsso penetrante ed efficace su tante persone , non solo sulle sue Figlie , ma persino sugli intellettuali che ebbero relazioni con lei , come il dottor Maranòn , il dottoe Vega Dìaz . Grande era la sua forza irradiante e straordinaria l’intuizione che possedeva nel conoscere le situazioni delle anime . Ho saputo di qualche caso di giudizio realmente sorprendente e soprannaturale della Madre circa la possibilità di Vocazioni al Carmelo di qualche giovane .
Questa vita mistica aveva ogni garanzia di autenticità . Ortodossa sulla base dottrinale e con un profondo senso ecclesiale fatto di fede , la vita di Madre Maravillas fu approvata da uomini illustri nella dottrina e nello spirito che la conobbero . Si riconosceva poi in una vita piena di equilibrio e di saggezza nei giudizi , nei comportamenti , in ogni realizzazioni . Le sue virtù erano solide ed eroiche . Possedeva una grande capacità di formatrice : lo provano i suoi Carmeli , le sue Figlie , le sue Opere .
Un capitolo interessantissimo della sua biografia è quello della Madre Maravillas formatrice . “ Dai suoi Frutti li riconoscerete ” .

MADRE MARAVILLAS è per tutto ciò una MAGNIFICA TESTIMONIANZA di DIO tra noi , nel mondo d’oggi .




LAUS DEO .

Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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La sua vita è stata scritta dal Padre Baldomero Jimènez Duque , Carmelitano Scalzo “ Cristo unica Ragione di vivere ”
Traduzione del Padre Vincenzo Prandoni a cura della Postulazione Generalizia OCD .

mercoledì 22 febbraio 2012

In Memoria del M. R. P. Guglielmo Maria Raele , OFM Cappuccino




E la Benedizione di Dio Onnipotente
Padre Figlio e Spirito Santo , 
discende su di voi e con voi rimanga sempre . Amen
Padre Guglielmo .


IN MEMORIA DEL M. P. R. GUGLLIELMO MARIA RAELE
ORDINE FRANCESCANO MINORE CAPPUCCINO .

Vorrei ricordare Padre Guglielmo Maria Raele Tornato tra le Braccia di Dio Padre ieri mattina alle 07,45 nel Convento dei Frati Cappuccini di Ferla nel giorno della Memoria di San Pier Damiani , Vescovo e Dottore della Chiesa e nell‘ultimo giorno delle Solenne Quarantore nella Chiesa dei Cappuccini di Ferla ( SR ) .
Fin dall’adolescenza sentii la Chiamata del Signore e per 97 anni è stato un Autentico Discepolo di Gesù Crocifisso e Figlio del Serafico Padre San Francesco .
Educatore di anime e di giovani Chierici svolse il suo Ministero Sacerdotale suscitando nel popolo di Dio e tra i confratelli Ammirazione , Stima , Affetto .
Uomo dalle spiccate virtù Evangeliche , visse sempre nel Nascondimento e nella Contemplazione . La sua Anima si è sempre Nutrita leggendo l’Imitazione di Cristo . Fu designato come RETTORE della Chiesa di Santa Maria di Gesù di Ferla ( SR ) dove è Venerato il Serafico Crocifisso ligneo di Fra Umile da Petralia al quale Padre Guglielmo era particolarmente Legato .
La sua Anima riposi in Pace nel Cuore di Cristo mentre elevo alla Santissima Trinità la mia Lode e Gratitudine per la seconda testimonianza di Vita Cristiana di Padre Guglielmo . La sua Memoria è in Benedizione .

Anno del Signore 22 Febbraio Mercoledì delle Sacre Ceneri nel Convento dei Padri Cappuccini ore 15,00 viene Celebrata in Forma Solenne il Rito Funebre per Padre Guglielmo e la Santa Messa è presieduta dal Padre Provinciale Enzo Zagarella . Il Padre Provinciale ha esposto il Ministero di Padre Guglielmo : da Autentico Figlio dell’Ordine Serafico Francescano e degno di essere stato per il popolo ferlese un PADRE , AMANDO Profondamente le anime a lui affidate dal Sommo e Infinito Bene .

Io Francesco di Santa Maria di Gesù Terziario Francescano , esprimo i miei ultimi pensieri pubblici per questo GRANDE SACERDOTE che mi è stato vicino con la Grazia di Dio , stando vicino a lui nell’aiutarlo durante il Santo Sacrificio dell’Altare in Santa Maria di Gesù ai Santi Piedi di Gesù Crocifisso :

Nunc dimìttis servum tum , Domine , -- Ora , o Signore , lascia che il tuo servo
secundum verbum tuum in pace . -- se ne vada in pace secondo la tua parola .

Come il vecchio Simeone , Padre Guglielmo , la sua Missione è stata soprattutto per il bene e la salvezza delle anime , ( quando ero vicino a lui gli dicevo , che io Pregavo per lui e per il suo ritorno tra le Braccia del Padre andando in Paradiso , Padre Guglielmo mi rispondeva che era la più bella Preghiera che potevo fare per lui : la Gloria Eterna ) accettando ogni Croce , sopportando con Amore e nel Silenzio quelle Prove che il Cristo Morto in Croce gli dava .

Quia vidérunt òculi mei salutem tuam ,-- Perché gli occhi miei hanno veduto
Quam paràsti ante facies omnium -- la tua salvezza , da te preparata al
populòrum . -- cospetto di tutti i popoli .

Quando eravamo in Santa Maria di Gesù , la prima genoflessione era nel Tabernacolo e lui mi diceva che la Presenza Reale è là , dentro quella piccola porticina , dove Spiritualmente vi è la Santa Vergine Maria , San Giuseppe e gli Angeli e poi dopo la genoflessione i suoi occhi Contemplavano Gesù Crocifisso e capivo che per Padre Guglielmo è stato questo SGUARDO d'AMORE la sua SALVEZZA e non la DANNAZIONE ETERNA ; mi ripeteva sempre lo hai guardato bene ? Io rispondevo di si e lui mi diceva : tutte le nostre SOFFERENZE tutte a GLORIA SUA ! Sentivo quella voce piena di GIUSTIZIA e di VERITA’ e tanto AMORE SERAFICO : attraverso Padre Guglielmo quasto Santo Sguardo lo ha deposto nel mio cuore .
Come dimenticare un pezzo della mia vita ( 8 anni ) vicino a Padre Guglielmo ?

Dall’Imitazione di Cristo : che la pace non deve fondarsi negli uomini .

1. Figliuolo , se tu riponi la tua pace in alcuno , perché ti va a genio ed ha con te dimestichezza , sari mal sicuro ed intricato . Ma se tu hai ricorso alla sempre viva e permanente Verità , non ti contristerà la partenza o la morte dell’amico .

Dio solo è il nodo di tutte le nostre amicizie , ed il principio , l’oggetto e il fine di ogni nostra affezione , se vogliamo che siano durevoli e stabili , e che non ci cagionino inquietudini ed affanni . Affinché , siccome Dio solo può riempire il nostro cuore ; così non è giusto che lo dividiamo tra Lui e la creatura . Non tanto però ci ritira da Dio quel che si ama , quanto il disordine , con cui si ama .

Questo passo dell’Imitazione di Cristo con la Riflessione , Padre Guglielmo me lo ha donato e me lo ha espresso con Amore di Padre per il mio cammino con Cristo per Cristo e in Cristo .

Grazie Gesù di Misericordia per il Tuo Figlio Guglielmo che vicino mi hai messo , ti chiedo Padre Guglielmo che da Lassù vicino alla Vergine Maria di Guardarci sempre con Amore come Gesù Sommo e Infinito Bene Vuole .
Pace e Bene Padre Guglielmo , Pace e Bene…

Lascio ad ognuno di voi una GIACULATORIA ISPIRATA da Padre Guglielmo , che lui ripeteva sempre con me e che voi tutti potete farvi vostra questa GRAZIA d'AMORE , didicata alla MADONNA e a GESU' :
" SANTA MARIA DI GESU' , VOGLIO AMARTI SEMPRE PIU' " .
 
ANNIVERSARIO DELLA PROFESSIONE RELIGIOSA DI
Padre Guglielmo Maria Raele OFM Cappuccino ,
Anno del Signore 17 Settembre 2011 ,
In Impressione Ss. Stigmatum S. P. N. Francisci Conf.
compie 80 anni di Professione Religiosa di Vita Consacrata a Gesù Croifisso . Stasera nell'Antica Rettoria di Santa Maria di Gesù di Ferla ( SR ) , il Padre Guglielmo , ha Celebrato il Santo Sacrificio Dolce Olocausto dell'Altare , con il Padre Fiorenzo da Sortino OFM Cappuccino , nuovo Responsabile della Detta Rettoria . La Grazia del Crocifisso che in Padre Guglielmo si è Manifestata , anche a noi popolo ferlese : “ Con il nuovo Amministratore , cioè la NON CHIUSURA dell'Antica Rettoria e la CONTINUITA' della Santa Messa giornaliera , Amministrata da un Frate Francescano , perchè la CHIESA è FRANCESCANA dal 1409 anno di fondazione , ad opera del Padre Antonino Milone OFM Riformato , che fu il Confessore della Regina Bianca di Catania , sposa del Re Filippo ” .
Padre Guglielmo data la sua Veneranda età di 96 anni e 73 di Sacerdozio , non è mai venuto meno alla Sua Chiamata Sacerdotale , Amministrando , l'Amore del Cristo Povero Morto in Croce , ad ogni anima affidata a lui da Gesù da Giuseppe e da Maria ( la nostra Trinità Terrestre ), con la Confessione , con la Carità e con la Misericordia , che un Autentico Figlio dell'Ordine Serafico , abbia Obbedito all'Unica Regola , nel Professare con il Sacrificio : “ Il Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo il Crocifisso ” .
Il Padre Guglielmo è un Modello di Vita , spesa per il Bene del prossimo , che ogni Religioso , ogni Sacerdote e noi laici , dovremmo tutti Imitare . Fedele alla Regola , ( mi viene da ricordare un episodio avvenuto 3 anni fa nel mese di Agosto , dove il caldo era insopportabile , ed io gli dissi che non si doveva mettere la casula , lui mi rispose : “ Figlio mio tutte le nostre Sofferenze a Gloria di Dio ! ” ) .
Data la sua veneranda età , ricca di Saggezza , il suo Amore si riflette nei suoi occhi nel Contemplare il Crocifisso e la Vergine Maria . Il Crocifisso dall'Albero della Santa Croce di Santa Maria di Gesù , riflette nel nostro animo e cuore , la Saggezza del Padre Guglielmo , nell'Amare ( Padre Guglielmo Maria ) la Madonna Madre Sua e Madre nostra : “ é un Santo ” .
La sua Preghiera è stata e sarà ancora Profumo d'Incenso , al Cospetto del Crocifisso della Vergine Maria e del Grande Patriarca San Giuseppe , per i Bambini , per i giovani per gli adulti e per gli anziani .
Padre Guglielmo è STATO e SARA' per SEMPRE per il paese di Ferla ( SR ) un PILASTRO di SANTITA' della FEDE con Carisma Francescano Cappuccino .
Possano tutti i Santi dell'Ordine Serafico , in questo giorno di Festa " In Impressione Ss Stigmatum S. P. F. Francisci Conf " , Intercedere per questo loro Confratello , Elevarlo alla Santità Serafica , come il Padre Guglielmo stesso si è Sacrificato attraverso il Santo Vangelo e Sacrificandosi ancora con la Preghiera Orante , per il BENE e la SALVEZZA delle ANIME , a lui Affidate dal SOMMO e INFINITO BENE . Pax et Bonum .

Grazie Gesù Crocifisso , abbi pietà di noi poveri peccatori che spesso niente sappiamo fare e illudendoci di quei beni materiali che spesso la vita ci offre .

Iesum cruènto stìpiti
Fixum crucis , sub àspero
Francìscus orans vèrtice ,
Ardens amòre cògitat .
Utràmque , clamat , fèrreis
Clavis manum quis sàuciet ,
Meùmque diro lànceae
Mucròne pectus vùlneret ?
Illi ex olympi cùlmine
Quino rùbescens vùlnere ,
Alìsque amìctus Sèrafhim ,
Repènte Christus àdvolat .
Et quina torquens spìcula ,
Mànsuro in aevum Stìgmate ,
Manus pedèsque làrgiter ,
Pectùsque amàntis cònfodit .
Quid tunc tibi solàcii ,
Maeròris aut quid òbtigit ,
Francìsce ? Amòris fòrtior ,
Dolòloris an sensun , latet .
Iesu , tibi sit glòria ,
Qui te revèlans pàrvulis ,
Cum Patre , et almo Spìritu ,
In sempitèrna sàecula .
Amen .

LAUS DEO .

Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

mercoledì 15 febbraio 2012

Santa Maria Maravillas de Jesus , Cristo unica Ragione di vivere . - Parte Nona .



SANTA MARIA MARAVILLAS DE JESUS , 
Carmelitana Scalza .

PARTE NONA


“ LA SUA ANIMA ”

Prima di fare la storia dei suoi ultimi anni , dobbiamo soffermarci per parlare della sua vita interiore e spiare nella sua anima .
Questo è un problema difficile , se non impossibile . Ogni anima è un Mistero , ogni uomo ha il suo segreto che solo Dio sa mentre forse lo stesso interessato no .
Certo che abbiamo una sufficiente documentazione sulla Madre ; in molti l’hanno conosciuta direttamente , soprattutto le sue Figlie . E tutti concordano nel dire che le caratteristiche sono state l’UMILTA’ e la BONTA’ .
Un’UMILTA’ AUTENTICAMENTE CRISTIANA , molto TERESIANA .
Madre Maravillas fu SINCERAMENTE UMILE . “ UMILTA’ di RADICE ” , come ella amava dire . Un’Umiltà infusa . Lei stessa , come abbiamo detto , racconta che un giorno , agli inizi della sua vita Carmelitana , dopo essere stata in parlatorio dove avevano lodato alcune delle sue splendide qualità , se ne andava un po’ compiaciuta di queste lodi che aveva ricevuto , ma le sembrò di dire in fondo all’anima questa frase misteriosa : “ E IO SONO STATO PRESO PER PAZZO ” .
Questo lo radicò per sempre nell’UMILTA’ . Sentire la sua Povertà , percepire il suo nulla , voler essere tenuta per un niente : ecco il suo IDEALE per sempre .
L’essere presa in considerazione quasi la feriva .
Come Santa Teresa , andava sempre parlando della sua “ meschina vita ” .
Ma non perdiamo di vista il piano alto , MISTICO , non solamente morale , in cui lei si muove . Quando si giunge a quest’altezza la vicinanza di Dio pone vivamente in rilievo il LIMITE e la POVERTA’ umana di fronte all’INFINITA’ e PUREZZA DIVINA , e bisogna necessariamente radicarsi nell’UMILTA’ e alla VERITA’ .
Qualche testo della Madre a questo proposito ritorna utile .
“ Mai ho sentito come adesso di non essere santa . E al posto di questo vedo con chiarezza la mia povertà e miseria ” ( Lettera al Padre Alfonso Torres , 1931 ) .
“ Padre nostro , il Signore mi sta facendo vedere la mia miseria in maniera diversa da quella di prima , poiché è come la sua presenza , e con pace . Però mi nasconderei nelle viscere della terra , e dinanzi alle mie sorelle non solleverei gli occhi dalla grande vergogna . Come può andare d’accordo con ciò la sete che di amare il Signore , di unirmi a Lui ? ” ( Lettera al Padre Fiorenzo del Bambino Gesù , 1938 ) .
“ Io avrei bisogno di un vocabolario speciale per me , per far capire ciò che sento . A volte vorrei usare parole che non piacciono per niente , che non mi vanno , che non vanno sicuramente , e tuttavia non ne so altre . Ma quelle che non vorrei dire , che non van bene sicuramente sono le uniche con le quali posso esprimermi ” . Non abbia paura di dirmi , padre , tutto quello che sono . Perché credo che l’unica cosa che desidero è servire il Signore nella verità e , a volte , temo di non farlo , e temo che tutto sia illusione e menzogna ” ( Lettera al Padre Torres , 1932 ) .
“ Abitualmente non tengo dentro niente di mio , solo questo soffrire scioccamente , ma oggi in refettorio , senza pensar a nulla , ho avuto una visione così chiara e globale della mia miseria , che dovetti fare un grande sforzo per rimanere al mio posto e non inginocchiarmi in mezzo al refettorio per manifestarlo il più possibile… ” . Infatti , io non so , è stato un farmi vedere , da parte del Signore , il mio nulla e miseria , sia con il manifestarlo da anni quasi sempre , ma alcune volte , come questa , quasi fosse la prima : sia con l’avermelo mostrato in modo repentino , totale , con tutti il suo abisso . Non so , ma è un riempire di vergogna e nel medesimo tempo un riaccendere di amore . 
” ( Lettera al Padre Torres , 1932 ) .
“ Ho una vera sete di amare il Signore . Ho sete di disprezzi e di sofferenze ” .
E’ sempre questo il suo tono . Da qui , come dico , veniva la semplicità , la naturalezza in tutto . Nelle parole : era donna di poche parole , però così precise , così penetranti quando le diceva ! Nelle sue lettere , che sono gli unici scritti che ci ha lasciato e che sono così SIMILI alle lettere della sua Santa Madre Teresa .
Nei suoi gesti , in tutte le manifestazioni . Non usò nessuna finzione nella vita .
A volte , davanti a un problema che le presentavano e che sorgevano nei suoi Monasteri , diceva con semplicità : “ Non ho luce , non so come risolverlo ” .
Ella non richiamava l’attenzione , non voleva mai richiamarla . “ Esser nulla ” , ripeteva incessantemente . Abbiamo già detto di come non voleva esser Priora e dei suoi desideri di scomparire . Ha il tono di semplicità che tengono tutte le anime Umili anime grandi . Da qui vengono , come in Teresa , i suoi timori prima delle invasioni delle Grazie Divine , che la fanno ricorrere con tutta Umiltà ai suoi Direttori . Scrive per esempio , al Padre Torres :
“ Poi ho incominciato a pensare che tutto questo non è che immaginazione , che quello che devo fare e non farci caso e non dire niente a vostra reverenza giudicherà . Sto soffrendo molto , però nonostante tutto provo pace . L’unica cosa che voglio è di non offendere il Signore , e una volta che è così , il resto importa poco . Anche se nulla fosse vero , non lo offenderò col provare queste cose e queste sofferenze , no ? ” .

Fu anche la conseguenza della sua Umiltà quel Silenzio che OSSERVO’ sempre sulla sua vita interiore . E’ impressionante : non fece mai confidenze a nessuno , se non strettamente ai Direttori della sua anima . Le sue Figlie più intime , che hanno vissuto con lei anno dopo anno , non sospettavano nulla della sua vita interiore . Certo , si rendevano conto che aveva una vita molto profonda , molto spirituale , molto “ estasiata ” . Ma dei fenomeni MISTICI che le afferavano nel segreto del suo cuore , NESSUNO sapeva NULLA . Osservò “ IL SEGRETO DEL RE ” .
Se non fosse stato per le lettere ai suoi Direttori , che fortunatamente si sono salvate e sono apparse dopo la sua morte , non sapremmo nulla della sua profonda vita interiore .
Viveva un’intimità Divina tra Dio e la sua anima . 
E l’intimità condivisa non si può RIVELARE senza il PERMESSO di chi la condivide . Pertanto , questi Segreti di Dio nell’anima , se non c’è la necessità di ricorrere a qualcuno che li orienti e lo confermi , o magari per il bene di altri , non si debbono rivelare . Madre Maravillas è
un ESEMPIO STRAORDINARIO di incantevole discrezione . Non fu una scrittrice . Ci rimangono solo le sue lettere , meravigliose lettere , soprattutto ai suoi Direttori e alle sue Figlie . Perché né Dio né alcun altro pretese che fosse scrittrice : non si trovò nelle stesse situazioni della Santa Madre Teresa , per esempio . Si limitò ad essere Semplice , Umile , Pura Bontà , in tutto e sempre . Certo sarebbe interessante avvicinarci , se lo potessimo , al segreto della sua vita interiore . Pensiamo subito che si tratta di una Carmelitana Scalza .
Il Carmelo è un luogo elevato dello Spirito . L’intensa vita Spirituale del Carmelo Riformato è Eredità della Madre Teresa e del Padre Maestro Giovanni della Croce e si conserva e si vive intensamente nei “ piccoli Colombai della Vergine ” .
La Vocazione della Carmelitana Scalza è una Vocazione Contemplativa , e il Carmelo offre il clima ideale perché questa vita vi possa fiorire . Il suo Silenzio , il suo raccoglimento , l’austerità , la gioia predispongono e aiutano perché la vita contemplativa e mistica vi si possa sviluppare splendidamente .
La dottrina , la vita , l’eredità ricchissima di Santa Teresa e di San Giovanni della Croce furono un grande nutrimento per la Madre Maravillas : pane fragarante delle terre di Avila in cui tutti e tre nacquero . Madre Maravillas l’assimilò meravigliosamente . Persino le frasi , persino la terminologia delle sue lettere e profondamente e chiaramente Teresiana . Lo stile ascetico e affettuoso delle sue virtù è Teresiano : la Carità , l’Umiltà , la Semplicità , il Distacco , la Povertà .
Il suo Cristocentrismo è tipicamente Teresiano . “ Cristo nostro Bene ” , dicono Santa Teresa e Madre Maravillas innumerevoli volte , come una consegna e una spiegazione di se stesse . Non dimentichiamo d’altra parte che il Cristocentrismo è pure la Chiave di tutta la dottrina di San Giovanni della Croce . La sua spiritualità è evidente Cristocentrica , anche se non si vede così chiaramente come nella Madre Teresa . Inoltre la vita profonda della Madre Maravillas si spiega molto meglio alla luce di San Giovanni della Croce , dei suoi insegnamenti , che alla luce di quella di Santa Teresa , anche se i suoi elementi “ formali ” sono più Teresiani ( dopotutto , ambedue erano donne ) .
Dopo che io ho conosciuta la Madre Maravillas e dopo che l’ho conosciuta meglio attraverso i suoi documenti confidenziali mi sono reso conto che la sua spiritualità era sulla linea di San Giovanni della Croce . Evidentemente ogni anima fa a sé .
Gli schemi sanjuanisti sono solamente schemi , più o meno teorici , che orientano ma non esauriscono la realtà esistenziale di ciascuna esperienza mistica .
Ogni esperienza è diversa perché la persona umana è qualcosa di irrepetibile .
Le notti classiche di San Giovanni della Croce per esempio ( notti passive e notti attive , del senso e dello Spirito ) , sono un utile schema . Indicano quattro momenti che non pensiamo si succedono l’uno all’altro in maniera rigorosa : si interferiscono , si alternano , si approfondiscono secondo le necessità psicologiche e spirituali di ogni anima , secondo i piani di Dio sopra ciascuna .
Orbene : Madre Maravillas ha sperimentato sicuramente vari elementi descritti da San Giovanni ; ma ha compiuto un itinerario spirituale suo proprio che il Santo Dottore può solo in parte a capire .



LAUS DEO .

Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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La sua vita è stata scritta dal Padre Baldomero Jiménez Duque , Carmelitano Scalzo “ Cristo unica Ragione di vivere ” .
Traduzione del Padre Vincenzo Prandoni a cura della Postulazione Generalizia OCD .

lunedì 13 febbraio 2012

Santa Maria Maravillas de Jesus , Cristo unica Ragione di vivere . - Parte Ottava .





SANTA MARIA MARAVILLAS DE JESUS , 
Carmelitana Scalza .

PARTE OTTAVA


LA ALDEHUELA

La Aldehuela non è neppure un paesino : è un terreno con un paesaggio arido , senza bellezza . Sta nei dintorni di Madrid , in un angolo di sobborghi disagiati .
E’ vicino al Cerro , che si intravede a circa due chilometri . Appartiene infatti a Getafe . In questo luogo era esistita la trappa di San Giuseppe , che si trasferì , nel 1927 , in Navarra . Donna Asunciò , Jaraba , vedova di Mac-Crohon , padrona di quelle terre , offrì alla Madre un pezzo di podere , e don Riccardo Fenàndez Hontoria , padre di una Monaca , le costruì il Monastero . Non ebbe infatti problemi di questo senso . L’8 Gennaio 1961 , quando Madre Maravillas impiantò la sua piccola “ Colombaia ” La Aldehuela riprese il suo carattere Spirituale e Mistico , che aveva perduto . Dall’orto si scorgeva il Cerro de Los Angeles , e la sagoma maestosa del Cuore di Gesù . Per più , il posto era così ritirato e nascosto che incantò la Madre . Di fatto , tutti quelli che ci vanno per la prima volta sono conquistati . Era un angolo oscuro , che il momento rendeva celebre senza volerlo . Il giorno 22 Dicembre del 1960 la Madre venne via da Arenas , e il 9 Gennaio del 1961 assistette alla prima Messa del nuovo Nido . Rimase a trascorrere alcuni giorni anche al Cerro , al suo Cerro !
A La Aldehuela la sua vita aveva il ritmo di sempre : Orazione , lavoro ( i Rosari di petali di rose soprattutto ) , uscite per la Fondazione di Montemar , dell’Escorial e di Avila , di cui subito diremo . Era malata , sempre più curva , con molti acciacchi : polmoniti , negli anni dal 1968 al 1970 un favo maligno che le fece soffrire molto , da ultimo il cuore che infine cedette .
Scriveva lettere alle sue Figlie di tutti i Monasteri e a molte altre persone , accettava consultazioni e visite . Era come una LAMPADA che , vicina a SPEGNERSI , ravviva la FIAMMA ancor più INTENSAMENTE .
Uno strumento rudimentale le permetteva di mettersi in contatto con il Cerro : poi arrivò il telefono , di cui fece un uso personale molto discreto .
A proposito delle sue malattie , basterebbe citare il dottor Maranòn , che conosceva la Madre prima che entrasse in Monastero e continuò a curare lei e anche le sue Monache finché morì nel 1957 . Un suo figlio era sposato con uuna nipote della Madre . Nel Novembre del 1962 ella ebbe dei sintomi di emiplagia . Da quel momento la curò il dottor Francisco Vega Diaz , fino alla sua morte . Tutti e due i medici la VENERANO . E l’ultimo scrisse su di lei nella stampa e tenne una conferenza che fu subito pubblicata .
In mezzo a tanti affari e tanti acciacchi trovò grande gioia nel 1968 per la visita del Braccio di Santa Teresa . Tuttavia da La Aldehuela le rimaneva molto da fare .

L’ESCORIAL E L’INCARNAZIONE

Nel Novembre del 1963 il Servo di Dio José Maria Garcìa Lahiguera , Vescovo ausiliare di Madrid e visitatore delle Religiose , scrisse alla Madre chiedendole che si recasse all’allesso , perché il Monastero Carmelitano affondava e aveva bisogno di riprendere vigore . Il Carmelo dell’Escorial era il “ suo ” Carmelo . In esso avrebbe , di norma , dovuto vivere fino alla morte . A quella richiesta non poteva rifiutarsi . Nel corso dell’anno 1964 ci andò molte volte , per vedere che c’era da fare e come . Dovette lavorare molto , più del previsto . I mezzi li andava mandando la PROVVIDENZA . Il 24 Agosto 1964 molte Monache dei suoi Monasteri si sobbarcarono il sostegno di quella Casa della Vergine , che ora Fiorisce in Vocazioni e Santità .
La restaurazione del Monastero dell’Incarnazione di Avila fu una delle sue Grandi Realizzazioni . La sua storia è nota . E’ il Monastero dove entrò Carmelitana , Santa Teresa , dove rimase trent’anni e da dove uscì per iniziare la sua RIFORMA nel Monastero di SAN GIUSEPPE .
Il 24 Agosto del 1940 la stessa Comunità dell’Incarnazione passò alla RIFORMA .
Ma il Monastero si indeboliva , la Comunità invecchiava e aveva bisogno di essere rivitalizzata . Il Vescovo di Avila , Don Santos Moro , si rivolse alla Madre . Ella oppose una certa resistenza : altre Comunità venivano più a proposito ; in più lei contava già un’età avanzata , aveva le sue malattie che le creavano non poche difficoltà . Ma dovette occuparsene , poiché Don Santos le faceva pressione .
L’anno 1966 andò al Monastero per vederlo e ci tornò altre volte ; e infine mandò nove Monache dalle sue Case per rinforzare la Comunità ( 24 Settembre 1966 ) . Per i lavori dovette ricorrere alla Direzione Generale dell’Architettura , e lo Stato l’aiutò molto . Un tale Monumento stava in piedi per Miracolo : le travi che erano senza appoggio , si sfarinavano cadendo al suolo e lasciando come ricordo le figure capricciose dei legni . Cinque anni durarono i lavori , diretti da Suor Isabella di Gesù “ l’architetto ”, e da sua sorella , Madre Maddalena di Gesù , Priora del Monastero . Era difficile : si doveva restaurare , conservando tutto quello che so poteva dei tempi di Santa Teresa .
Si dovette costruire un piccolo Monastero nel vecchio , poiché l’edificio originario era immenso ( un tempo ospitava 180 Monache ! ) . Si scoprirono la cucina della cella di Santa Teresa mentre vi era conventuale e la porta attraverso la quale entrò per essere Priora , in mezzo al chiasso monacale ( infatti , quando Santa Teresa fu invitata come Priora all’Incarnazione , fu accolta da un grande chiasso dalle Suore , che però finirono per accettarla ed amarla ) .
Si fece un museo bellissimo per i pellegrini e i turisti , e un Monasterino di Religiose “ Serve del Vangelo ” che si occuparono della sacrestia , e anche una zona per ospiti . Ma tutto fu fatto mentre ormai la Madre stava declinando per le polmoniti frequenti e lo sfinimento dovuto agli anni e ai lavori .




LAUS DEO .

Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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La sua vita è stata scritta dal Padre Baldomero Jiménez Duque , Carmelitano Scalzo “ Cristo unica Ragione di vivere ” .
Traduzione del Padre Vincenzo Prandoni a cura della Postulazione Generalizia OCD .

sabato 11 febbraio 2012

Santa Maria Maravillas de Jesus , Cristo unica Ragione di vivere . - Parte Settima .




SANTA MARIA MARAVILLAS DE JESUS , 
Carmelitana Scalza .

PARTE SETTIMA


“ MONASTERI MISSIONARI ”

Le prime Fondazioni procurarono alla Madre molti rompicapi e visite sui cantieri . Poi quando la salute andò peggiorando , le sue Figlie e Manuel Mulas le risparmiarono molte fatiche . E , soprattutto , la sua stessa fama risvegliava in alcune famiglie delle buone possibilità economiche e il desiderio di facilitarle la fondazione di nuovi Carmeli , per cui le davano quasi tutto il necessario .
Così le capitò con quello di San Callisto , nella Sierra di Cordoba . Era il posto dell’antico Monastero del Tardòn dei Monaci di San Basilio , seguaci di San Giovanni d’Avila, che dovettero aggregarsi a qualche Ordine per una disposizione di San Pio V . in quel luogo si resero celebri Matteo della Fonte , Diego Vidal , Stefano di Centenares ed altri . Ma tutto scomparve con la soppressione del secolo scorso . Tutto no : rimasero l’edificio della Chiesa e le rovine del Monastero .
Avevano comprato il podere dei marchesi di Salinas ,che vi fecero la loro casa di campagna . Ma erano disposti a rifondare un Monastero dove c’era stato l’antico ; però non trovavano che lo volesse . Siccome avevano una figlia nel carmelo , ne parlarono con Madre Maravillas , che andò a vederlo da Arenas .
Partì il 22 Aprile 1955 e vi trascorse il giorno 23 . La solitudine era totale ; i paesi più vicini stavano a molti chilometri . C’erano solo sugheri e cervi . Nell’immenso spazio di tutta la Sierra non c’era nemmeno una Cappella . La Madre ascoltò i marchesi e rimase impressionata . Essi si offrirono di consegnarglielo tutto a posto . Ma non si decideva . Lei non si lanciava mai in una cosa senza prima aver fatto molta Orazione e aver ben riflettuto . In questa occasione prima di ritirarsi a riposare ebbe la certezza che Dio lo voleva , e andò a comunicarlo ai signori , ma pose loro la condizione che si facesse tutto con la massima Povertà .
Il 30 Maggio dell’anno dopo si inaugurava Solennemente . Non mancava niente : né il pollaio , né la mucca nella stalla , né la dispensa fornita . E ora a Pregare , a coltivar l’orto e a lavorare . Le circostanze vollero che da Cordoba la fama del nuovo Tardòn si divulgasse subito e le Monache si videro sommerse da lavori e Vocazioni . Da Arenas intanto si fece la Fondazione di Aravaca ( Madrid ) . Il terreno fu un omaggio della famiglia Oriol . Quei dintorni di Madrid erano pieni di villette , di luoghi di riposo per il fine settimana e , non discosti , da altri posti non così “ sani ” ( una casa di villeggiatura ) per Gesù Cristo , che fosse anche di riparazione . Questa volta si incaricò di realizzare il progetto Madre Maddalena dell’Eucaristia , che dal Cerro , inoltre seguiva i lavori con facilità . E siccome a lei , quando si trattava di Povertà , tutto sembrava troppo , fece un Monasterino che fu il più piccolo di tutti , però con un buon orto , questi sì , circondato da una Solitudine Carmelitana . Madre Maddalena divenne la Priora di questo Carmelo . L’inaugurazione fu fatta il 21 Giugno 1958 . Madre Maddalena dovette partire dopo tre anni da Aravaca per la fondazione di Montemar ( Torremolinos - Màlaga ) , fondazione difficile , per tornare immediatamente a Aravaca per vari motivi e sopportare il suo “ Martirio ” e Morire Santamente . Ancora da Arenas Madre Maravillas fece la Fondazione di Aldehuela ( 1961 ) . Ne parleremo in seguito , perché questo fu il posto del suo ultimo riposo e della sua sepoltura .
La casa di Montemar fu un ALTRO DONO AL SACRO CUORE .
Montemar è un poco sopra Torremolinos . Questo nome suona per gli Spagnoli come qualcosa di moralmente pericoloso : questa costa della zona di Màlaga , verso Marbella , si era mutata in una terra di divertimento , senza morale cristiana . Non che tutti quelli che ci vivevano fossero peccatori , ma avevano molte occasioni di esserlo . La terra , il mare , il clima erano squisiti , ma avevano bisogno della presenza di altri valori spirituali .
Nel 1961 donna Carlotta Alessandri , che era padrona di molti terreni da quelle parti e la cui famiglia fu in buona misura la causa di quell’urbanizzazione , volle fare qualcosa che desse ossigeno all’ambiente . Parlò con qualche Congregazione Religiosa di vita attiva , che non accettò . Un giorno Padre Borja Medina S.J. , che celebrava la Messa nella sua Cappella privata , le parlò dei Monasteri di Madre Maravillas e la mise in contatto con lei . Si susseguirono lettere e visite della signora e del Padre Borja con Madre Maravillas ; questa non si decideva .
Là , così lontano , in un ambiente così difficile…
Ma il Padre la convinse : un Carmelo sarebbe stato una Testimonianza di Fede viva di cui c’era tanto bisogno . E Madre Maravillas mandò a vederlo le Monache , che tornarono ben impressionate . Ci andò anche lei varie volte , spesso già molto ammalata , e tutto fu deciso e si progettò la costruzione .
Donna Carlotta fece il Monastero Povero , ma bellissimo , com’era la zona : circondato da sesami , gelsomini , buganville , arance , limoni… E soprattutto , con un’Aria Spirituale . Fu inaugurato il 7 Maggio 1964 .
Priora fu Madre Maddalena poiché c’era bisogno di una Monaca di esperienza e di vivaci intelligenze come era lei .
Madre Maravillas fece di più : comprò a poco prezzo altri terreni da donna Carlotta , per costruirvi una residenza per le signore , una scuola per bambini e un’altra residenza per le dipendenti degli alberghi , e uno spazio perché la Diocesi facesse una Parrocchia . Tutto fu affidato alle Carmelitane Missionarie . Ne seguì un bene immenso per la gente . Ne guadagnò anche il Carmelo , con la sua testimonianza : furono varie le Conversioni di gente “ allegra ” , di cantanti e così via , che solo per il fatto di sapere che c’erano quelle Monache o soltanto ascoltando le campagne si avvicinavano e poi cambiavano vita .
I testimoni raccontarono che le Campane Suonarono da sole al momento della Consacrazione nella Messa che si Celebrò per donna Carlotta il giorno della sua morte .
La prima Monaca che morì a Montemar era molta Amata dalla Madre : Suor Maria Maddalena di Cristo . Era sposata con Don Manuel Alemàn e con permesso egli poté diventare Sacerdote in Avila , e lei Carmelitana a Duruelo .
Scriveva la Madre : “ Guarda come ha voluto passarmi davanti nell’andare a vedere Cristo nostro Bene , il Volto sconosciuto e Amato … che sara ? ” . ( Lettera alla Madre Carmen di Santa Teresa , Ottobre 1965 ) .
“ Io l’amavo moltissimo e veramente l’ho Sentito . Fortunata lei che ha già superato questo momento della morte , sempre duro per la natura , e sta godendosi il suo Dio per sempre , sempre , sempre…
Si rende conto della felicità di morire nella Casa della Vergine ? ” . 
( Lettera alla stessa , 22 Dicembre 1966 ) .





LAUS DEO .

Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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La sua vita è stata scritta dal Padre Baldomero Jiménez Duque , Carmelitano Scalzo “ Cristo unica Ragione di vivere ” .
Traduzione del Padre Vincenzo Prandoni a cura della Postulazione Generalizia OCD .

martedì 7 febbraio 2012

Santa Maria Maravillas de Jesus , Cristo unica Ragione di vivere . - Parte Sesta .



SANTA MARIA AMRAVILLAS DE JESUS , 
Carmelitana Scalza .

PARTE SESTA


“ FIORITURA DI MONASTERI ”

Da un certo momento le fondazioni si fecero in serie . Da ogni parte chiedevano nuovi Monasteri e Monache per rinforzarne altri . La Madre poteva esaudire solo una parte di queste richieste , perché la maggioranza delle Monache erano Novizie o Professe molto giovani . C’era una lista di più di venti domande , una di queste in Giappone , che molto la entusiasmò , ma che non poté realizzare . A volte fece viaggi per vedere i luoghi e le condizioni , come per esempio nelle terre di Burgos , dove ebbe contatto con il Carmelo di questa città per in incarico del Generale Padre Silverio di Santa Teresa , per vedere le “ alpargatas ” ( calzature caratteristiche ) di Santa Teresa che si conservano lì , perché ambedue desideravano che le Monache portassero i sandali come li aveva pensati Santa Teresa . Le Monache fecero provare alla Madre le alpargatas , che coincidevano esattamente con il suo piede . Il modello fu adottato in tutti i Monasteri delle Carmelitane Scalze . Uno dei lavori delle Monache di Duruelo fu di fare le alpargatas . Nel 1949 il Padre Generale chiese Monache per il Carmelo di Newport negli Stati Uniti . La Madre si preparò per andarci . Ma le Preghiere delle sue Figlie lo resero impossibile , perché si ebbe un crescendo di tensioni e dovette desistere . Nuovi impegni la aspettavano in Spagna . La comunità di Las Batuecas aveva ottenuto di innalzare un bel Monastero vicino all’antica Chiesa restaurata .
Madre Maravillas dovette aiutarle molto , perché in quell’avvallamento mancava tutto , eccetto l’acqua e la vegetazione . Così , dopo che avevano trascorsi pochi anni nella nuova Colombaia , Padre Silverio pensò di chiedere alla Madre di restaurarvi l’antico Deserto dei Padri . Passo la richiesta alla comunità di Las Batuecas , che con molto Sacrificio cedette l’Eremo ai Carmelitani , che sono ancora là . Madre Mercedes , la Priora e le sue Monache , furono eroiche a lasciare il Monastero il 1° Ottobre 1950 .
Ma c’era da trovare un altro posto per loro . Ed ecco la Madre Maravillas mettersi in movimento per trovarne uno adatto . L’anno 1949 fu dedicato alla ricerca e alla scoperta . Si decisero per l’Eremitaggio di San Cristo di Cabrera ( Salamanca ) , molto venerato nella zona . Lei da Duruelo e Madre Mercedes da Las Batuecas seguirono i lavori . I padroni del terreno regalarono tutto quello che mancava . Adattare l’Eremitaggio , innalzare il Monastero , cercar l’acqua… , c’era molto da fare . La solitudine era incantevole : non esistevano paesi , c’erano soltanto querce e tori allo stato brado…
L’ 11 Aprile del 1951 si inaugurò Solennemente il nuovo Monastero . E in quell’occasione la Madre poté celebrare con dieci giorni di Raccoglimento Rigoroso le Nozze d’Argento di Professione .
Ma una nuova fondazione si impose . Il Vescovo di Avila Don Santos Moro , da cui dipendeva giuridicamente Duruelo , le chiese un Carmelo ad Arenas de Sa Pedro , paese molto bisognoso Spiritualmente e luogo di sepoltura del Grande San Pietro d’Alcantara OFM , che tanto aiutò Santa Teresa . Offrì una Cappella Dedicata alla Vergine di Lourdes , una casa e il terreno annesso . Lei non poteva rifiutarsi all’ottimo Don Santos . Andò ad Arenas a visitare il luogo , poi a San Pietro d’Alcantara . Ma non era adatto : dentro il paese , era molto piccolo . Lo disse a Don Santos e questi le diede ampia facoltà di trovare un altro terreno e fare come le conveniva . L’Importante era Fondare .
In un’altra visita trovò il terreno ideale . Arenas è l’Andalusia di Avila : pinete immense , frutta , perfino arance , palmeti ! Sullo sfondo , la Sierra di Gredos coperta di neve . Ma come costruire senza un centesimo ?
Con il denaro che arrivò provvidenzialmente e salvò la situazione . E così l’8 Dicembre 1954 , anno Santo Mariano , si inaugurarono la Chiesa e il bellissimo Monastero nel cui orto subito crebbero legumi , ortaggi e fiori .
Le Suore ripresero i propositi di fare i Rosari di petali di rosa , che avevano cominciato a Duruelo , per non fare concorrenza ai lavori con i telai e alla preparazione di alpargatas degli altri Monasteri . Per il momento fecero prove molto imperfette , che non mancarono di migliorare fino alla Aldehuela . Un lavoro “ Mariano ” , profumato , silenzioso e insieme Apostolico .
In quel periodo la Madre Ines del Bambino Gesù di Mancera e due Monache furono inviate dalla Madre maravillas al Monastero di Cuenca , in Ecuador , per tre anni , su richiesta del Vescovo di Salamanca . La Madre lasciò Duruelo per andare ad Aranas , dove neppure questa volta poté liberarsi da Priorato . Prima di lasciare la sua amata Duruelo , il 5 Dicembre , abbandonò in una cartella quello che le sue Figlie considerarono come il suo Testamento . Dice così :
“ Figlie mie amatissime , se il Signore volesse chiamarmi presso di Lui in qualsiasi momento , voglio farvi qualche preghiera con tutto il cuore . Primo che mi perdoniate il tanto che mi dovete perdonare per Amor di Cristo , nostro Bene , non prendo in nulla esempio da ciò che per disgrazia avete visto in me , che non sono che una cattiva monaca . Secondo , che mi raccomandiate al Signore , che ne avrò tantissimo bisogno e procuriate di vivere come esige l’Amore del nostro Dio , come quella Umiltà e Carità che tanto piacciono a Lui , dimentiche totalmente di voi stesse . Terzo : che , se se volete assecondarmi e compiere i miei desideri , non travisate la Verità col parlare di me , come per esempio nella circolare per la morte : almeno sia corta e dite che avevo grandi desideri .

Grandi Desideri e Opere ! Perché questa Monaca così semplice e serena , così desiderosa di nascondersi e di non far parlare di sé , si trasformò in una Monaca girovaca che Fondò Monasteri e che , senza volerlo , fu Madre di centinaia di Monache . Con le malate , già lo sappiamo , era quasi esagerata nelle attenzioni e delicatezze . Era lei , ad accompagnarle quasi sempre dal medico , o nelle operazioni e assisteva in clinica quelle che ne avevano bisogno .
Una volta che andrò a Madrid per questa ragione , si fermò a salutare le Carmelitane di Tavalera de la Reina , e queste le parlarono delle necessità Spirituali di quella città in espansione . Nacque l’iniziativa di offrire lì ai Padri Carmelitani una Chiesa e un Convento in un rione nuovo fuori città .
E così sorse San Giuseppe di Talavera .
Nel 1956 morì donna Catalina Urquijo de Oriol , grande Benefattrice , e alla figlia , Monaca al Cerro , toccò una parte di eredità , che venne impiegata per quest’Opera , terminata e inaugurata il 15 Ottobre del 1960 . Il bene da questo Convento , divenuto in seguito anche Parrocchia , fu immenso .
E intanto le Carmelitane di Talavera e quelle di Arenas avevano disponibili Confessori dell’Ordine .





LAUS DEO .

Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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La sua vita è stata scritta dal Padre Baldomero Jimènez Duque , Carmelitano Scalzo “ Cristo unica Ragione di vivere ” .
Traduzione del Padre Vincenzo Prandoni a cura della Postulazione Generalizia OCD .

sabato 4 febbraio 2012

Santa Maria Maravillas de Jesus , Cristo unica Ragione di vivere . - Parte Quinta .




SANTA MARAVILLAS DE JESUS , 
Carmelitana Scalza .

PARTE QUINTA

“ I DIRETTORI SPIRITUALI ”

E ora di trattare dei Direttori Spirituali della Madre Maravillas .
Nel mondo l’aveva diretta Padre il Padre Giovanni Francesco Lopez S.J. , uomo con fama meritata di Santo che la preparò alla vita al Carmelo . Ma con la Fondazione del Cerro cominciò a mettersi in relazione con il Padre Alfonso Torres S.J. e a porsi sotto la sua direzione . Il Padre Torres ( 1879 - 1946 ) fu un uomo straordinario , un oratore nato : le sue Predicazioni erano vere “ LEZIONI SACRE ” , piene di contenuto Evangelico . Possedevano una bella forma , a volte suntuosa , ma senza strani artifici , che servì molto a rinnovare l’oratoria barocca , che ancora sopravviveva in Spagna . Lavorò specialmente con gente dell’alta società di Madrid , i suoi “ Cavalieri del Pilar ” , che aiutò molto spiritualmente .
Diede pure molti corsi di Esercizi ad ogni classe di persone .
Con le Monache si era appena messo in contatto quando la fondazione del Carmelo del Cerro lo avvicinò alle Carmelitane dell’Escorial . La nuova Fondazione divenne , per una serie di circostanze , un’opera molto sua e lo portò all’incontro della sua grande anima con quella della Madre Maravillas . Aiutò molto in tutti i particolari , persino materiali , la fondazione . Orientò al Monastero molte Vocazioni . Fu vero Padre Spirituale di quella casa , aiutandola con discorsi , esercizi , corrispondenza . La Madre incominciò a mettersi in contatto con lui a partire dal 1923 . Ma le sue lettere , allora si riferivano piuttosto a problemi inerenti alla fondazione ; tuttavia , questa la portò ad aprirgli la sua anima .
Le prime confidenze si trovano in una lettera del 19 Settembre 1924 . Poi si van facendo più frequenti . Già durante gli esercizi che egli tenne alla comunità del Cerro , quando era nella casa di Getafe , nel Novembre del 1925 , iniziò la totale e intensa Direzione Spirituale della Madre da parte del Padre Torres .
Fu una direzione provvidenziale , al cento per cento . La Madre incominciava a soffrire le prove interiori , che avrebbero affinato e cresciuto incessantemente la sua alta vita mistica di amore e di vittima . Ella trovò in Padre Torres l’appoggio Divino-umano di cui abbisognava per poterle superare , soprattutto in quegli anni più aridi che vanno dal 29 al 32 .
In seguito il Padre poté occuparsi meno di lei , perché era fuori Spagna , costretto dalle circostanze politiche della Repubblica . Dopo la guerra tornò in Spagna , però rimase sempre destinato all’Andalusia , e precisamente a Siviglia , fino alla sua morte in Granada il 29 Settembre 1946 . Ma rimase in costante amicizia con la Madre e le sue Figlie . Tenne loro gli Esercizi al Cerro e a Las Batuecas . Gli ultimi , nel 1946 , a Mancera , dove stava la Madre .
Si conservano alcune lettere del Padre a lei durante questi anni ( 1939 - 1946 ) , ma in esse non parla della sua vita interiore , solo di problemi di fondazione e di vocazioni soprattutto ( qualche volta fa qualche piccola e vaga illusione ) .
Madre Maravillas , nel Novembre del 1939 , si rivolse al suo Provinciale , il Padre Valentino di San Giuseppe OCD , di grandi doti Spirituali , che la diresse data la lontananza del Padre Torres e la momentanea facilità che allora gli offriva la vicinanza . Anche se il Carmelitano dapprima non voleva , Madre Maravillas lo consultava in tutto . Sappiamo che ella scriveva molto al Padre Torres , ma non si son trovate le sue lettere di quegli anni : senza dubbio sono andate perdute a Siviglia , alla morte del Padre . E nemmeno possediamo quelle del Padre alla Madre , prima della guerra : furono bruciate dalla persona cui le aveva affidate per timore di rappresaglie . Attraverso le lettere della Madre al altre persone , con l’intenzione di comunicare con il Padre , vediamo quanto la addolorò la sua morte . Tra loro c’era qualcosa non di provvisorio , bensì di stabile che durò tutta la vita . Vuol dire che gli insegnamenti , i consigli e la Forza Spirituale che ricevette dal Padre Torres si depositarono dentro la sua anima . Il Padre Valentino scriveva alla Morte del Padre Torres : “ Apprezzavo assai un così Buon Religioso per lo Spirito tanto Carmelitano che dava alle Carmelitane , lui era Gesuita ” .
Sì il Padre Torres esercitò sulla Madre Maravillas un Influsso Fortissimo .
Fu il suo Sostegno Visibile , il suo Padre ( “ Così Padre ” “ Padre mio e lo sarà sempre ” ) .
La sua assenza in quegli anni in cui dovette allontanarsi dalla Spagna furono per lei un grande sacrificio . Le sofferenze di lui le sentiva più che le proprie . La sua riconoscenza fu costante . Anzi temeva che fosse esagerata ( Lettere : 2.12.1927 ; 28.5.1929 ; 7.7.1927...) . Ma poi insisteva non sentendosi legata perché Dio e il padre erano come una cosa sola , quasi il Padre non esistesse : vedeva Dio in lui .
“ Vostra Reverenza è Lui per me ” ( 6.2.1929 ) .
“ In Vostra Reverenza incontro unicamente Dio ” ( 1929 ) .
Sottolineava sempre il rispetto che ella univa all’amore più sincero .
Ci ricorda San Francesco di Sales e Santa Giovanna Francesca di Chantal , Madre Sorazu e Padre mariano de Vega OFM Cappuccino e molti altri casi .
Ponderando bene il tutto , l’impressione che si ha della direzione del Padre Torres è che fu Voluta da Dio , come mezzo di cui si servì per aiutare quest’anima così provata . Ella si attaccò ad essa come un’ancora , con ardore , perché diversamente si vedeva perduta . E tutto fu purissimo e limpido , anche se , come è naturale , ella vi pose un sano e vivissimo affetto . Ma poiché era sano , si deve pensare che era nei Piani di Dio , Piani Misteriosi , per realizzarli attraverso lei . Negli ultimi anni del Padre , questi con discrezione sparì , come abbiamo detto , data la lontananza e la sua precaria salute . Ma la sua Ombra Benedetta si proiettò su di lei più o meno fino alla morte .
Anche il Padre Fiorenzo ( 1877 - 1939 ) aiutò la Madre e le sue Figlie durante gli anni della guerra . Si incontrò con loro a Madrid e le accompagnò nella famosa uscita dalla Spagna nazionalista e durante il lungo anno di Las Batuecas .
Così poterono avere il Cappellano e l’Assistenza Spirituale . Il Padre capì la Madre e l’orientò e la sostenne sulla stessa linea del Padre Torres : egli anzi poté introdursi in un maggior numero di dettagli della sua vita e delle sue realizzazioni come Priora , poiché stava a Las Batuecas . Le Suore poterono in lui avere il Cappellano . Egli capì la Madre e l’orientò e la sostenne sulla stessa linea del Padre Torres . Ebbe il vantaggio di poter introdursi in un maggior numero di dettagli della sua vita e delle sue realizzazioni come Priora , poiché a Las Batuecas non c’era Clausura Papale . Ella gli chiese che la umiliasse e la esercitasse nell’Obbedienza . Il Padre conservò le lettere e i bigliettini che le scriveva , per darle l’Obbedienza ai suoi comandi . Così possiamo seguire il filo della sua vita in questo tempo di Deserto .
Il Padre Fiorenzo morì immediatamente dopo la guerra . Allora apparve il Padre Valentino di San Giuseppe ( 1896 - 1989 ) , Provinciale dell’Ordine , che restò il suo confidente e consigliere fino alla sua morte . Tuttavia , egli non sempre poté seguirla : il fatto di essere più volte Provinciale e spesso in viaggio e poi di vivere al Deserto di Las Batuecas ( 1951 - 1954 e 1961 - 1989 ) non glielo permise , anche se a volte riusciva a spostarsi per dare esercizi a diversi Carmeli .
Seguiva la Madre per corrispondenza , che si è conservata abbastanza , anche se la maggior parte delle lettere non sono di direzione , ma vertono su problemi di fondazioni . Ella si trovava generalmente più serena , ormai sapendo meglio come reagire . Con tutto questo , si lamentava , poverina , a volte in quanto avrebbe voluto vederlo , Confessarsi da lui , essere aiutata dalle sue parole . Ma Dio le chiese pure questa solitudine così dura in cui si trovò abitualmente .
Ci risulta che tutti questi direttori o consiglieri della Madre la trovarono un’anima di Dio e ammirarono le sue virtù e la sua vita . Il Padre Valentino , che le sopravvisse , poté dare di lei una splendida testimonianza nelle dichiarazioni del processo .
Quando il Padre Torres fece gli esercizi nel 1946 a Mancera , l’ultimo giorno disse alle Monache che aveva sognato di Morire tra di loro . Esse gli chiesero se sarebbero state martiri . Egli disse di no , ma che un’altra cosa doveva capitare .
Poco dopo una signora , donna Mercedes Martìnez Montales , offrì una fondazione in un podere vicino alla Madre , ad Alcalà Real stessa , e Madre Maravvilas andò a vederla con Suor Maddalena dell’Eucaristia . Furono d’accordo che andasse anche il Padre Torres , che allora stava a Granada . Fu un memorabile viaggio in treno e in pullman di linea . Senza portarsi quasi nulla , in totale povertà . Aspettavano in casa di donna Mercedes il Padre che non arrivava . Invece arrivò la notizia che gli stava morendo in ospedale , e che ci andassero . Accorsero e poterono vederlo, animarlo , ricevere gli ultimi consigli e la sua Benedizione .
Cantarono anche , quando lo chiese , “ Ti vedano i miei occhi ” di San Giovanni della Croce . La fondazione in seguito non si fece . La Madre rimase molto colpita .



LAUS DEO .

Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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La sua vita è stata scritta dal Padre Baldomero Jiménez Duque , Carmelitano Scalzo “ Cristo unica Ragione di vivere ” .
Traduzione del Padre Vincenzo Prandoni , a cura della Postulazione Generalizia OCD .

mercoledì 1 febbraio 2012

Santa Maria Maravillas de Jesus , Cristo unica Ragione di vivere . - Parte Quarta .




SANTA MARIA MARAVILLAS DE JESUS , 
Carmelitana Scalza .

PARTE TERZA

“ ALTRE FONDAZIONI ”

Il 1° Dicembre 1944 si inaugurò il Carmelo di Mancera de Abajo ( Salamanca , Diocesi di Avila ) . Lo si fece senza averlo programmato . Come mai ? La Madre pensava di fare la fondazione di Duruelo ( Avila ) : un luogo disabitato , una solitudine tra querce , un luogo storico del Carmelo : il 28 Novembre 1568 , il Padre Antonio di Gesù e il Santo Padre Giovanni della Croce vi avevano la Riforma degli Scalzi . Vicino c’era il paese di Mancera , dove si era trasferita l’Antica Comunità di Duruelo un anno e mezzo dopo la Fondazione . Era anch’esso un luogo ugualmente sanjuanista . Il Convento di Mancera si trasferì poi ad Avila nel 1600 . In seguito i Padri tornarono a costruire un piccolo Convento in Duruelo . Con l’esclaustrazione del 1836 essi scomparvero e a Duruelo rimase solo una parte di Convento . Quando la Madre volle comprare il terreno , non poté farlo : il costo era molto alto . Allora si decise per Mancera . Anche se non rimaneva che l’orto , il posto era lo stesso importante e l’acquisto ragionevole . La Madre arrivò a Mancera per la prima volta il 29 Settembre 1943 . L’accompagnavano le Suore Dolores di Gesù e Isabella di Gesù , quest’ultima un “ architetto ” improvvisato , che disignerà i piani di ciascuna fondazione . Incontrò un capomastro , un giovane di Penaranda de Bracamonte , Manuel Martinez Mulas , che fu presente , anche dopo , in quasi tutte le Fondazioni . Bisognava andare e venire a vedere i lavori , prendendo il treno degli operai al mattino , per tornare ogni volta a mezzanotte .
Stipati , in piedi , essi parlavano gentilmente con loro : così molte volte . Finché il 27 Aprile 1944 se ne uscì definitivamente dal Cerro e traslocò a Mancera , passando per Las Batuecas , dove la richiedevano per risolvere certi loro problemi . All’uscire dal Cerro , Benedisse le sue Figlie con un Bambino Gesù , detto “ el Priorito ” il Piccolo Priore , che lasciò in mano alla Madre Maddalena dell’Eucaristia , che restava a capo della comunità . Grande fu l’emozione . La Madre se ne andò dal Cerro alcuni giorni prima del previsto , poi in Madrid ; sapendo che partiva , c’era stato un piccolo movimento per impedirlo . Andava a nascondersi in un paesino piccolo e lontano . Così pensava lei .
L’inaugurazione definitiva del Carmelo di Mancera fu fatta il primo Dicembre e fu presieduta dal Vescovo di Salamanca ( che prima era stato Vescovo di Coria-Càceres ) , che tanto la stimava fin dal tempo di Las Batuecas .
Mancera venne su secondo i desideri della Madre ( il Cerro invece non tanto) : molto modesto , piccolino , in povertà . Gli acquisti degli alimenti e i vari conti fanno sorridere . C’era Madre Maddalena del Cerro , che era attenta ed era la provvidenza , perché non mancasse l’indispensabile . Ma la vita era dura per il freddo , le nevicate di Mancera . Si puntava sul lavoro dei telai : “ Siamo povere e dobbiamo lavorare ” . Nell’intervento del 1945 Madre Maravillas offrì al paese alcune missioni che lo rinnovarono . Era importante anche quest’opera .
Intanto si assicurò anche il Duruelo . Il podere era stato diviso in tre appezzamenti , e se ne poteva comperare uno con una parte di quello che era stato il Convento , la parte acquistata dalla federazione Cattolica agraria di Avila . Mulas si incaricò della gestione e Madre Maddalena della ricerca del denaro . I lavori incominciarono il 15 Agosto del 45 e durarono fino al Luglio del 47 . Nel frattempo la Madre dovette fare molti viaggi tra Mancera e Duruelo , su di un auto scassata e con un percosso infernale , pantano in inverno e polvere in estate , dovendo a volte scendere perché la vettura potesse superare le buche . Viaggi come quelli della Santa Madre Teresa . Alla fine tutto fu pronto . Il 19 Luglio partirono da Mancera Madre Maravillas e le sue Monache sulla strada di Duruelo . Andavano a piedi con a capo il Generale dell’Ordine Padre Silverio . Questi se ne andava entusiasta ed emozionato per i ricordi di quei posti . Il giorno seguente , Festa di Sant’Elia , ebbe luogo l’inaugurazione ufficiale . Dalla Chiesa di Bercimule , che dista tre chilometri , si portò processionalmente il SANTISSIMO SACRAMENTO fino a Duruelo , nelle mani di Padre Silverio . In testa a tutti , il Vescovo di Salamanca . Fu un GIORNO di GLORIA .
La Madre era “ umiliata ” dagli elogi che si fecero nel decorso . Il Colombaio di Duruelo era ancora più piccolo che mai : l’iedale della Madre . SOLITUDINE TOTALE , querce , la “ Fonte del Santo ” , il torrente Almar ; come luce solo quella della lanterna , praticamente neanche sentieri , isolate .
Ma la Madre neppure a Duruelo potè evitare che le sue Figlie la Volessero Priora . E lei a lavorar sodo nell’orto e ai telai , a sopportar freddo e caldo , ad amare…
Madre Maravillas vi si trovava “ ESTASIATA ” .

Per dare un’idea un po’ migliore dell’animo di questa donna , inserisco alcuni frammenti di lettere di questi tempi di Duruelo . Sono molto simili a quelle semplici , di Santa Teresa : spontanee , trattano di cose Spirituali e materiali , di tutto .

“ Importantissimo . Se voi conservate le lettere che vi scrive la vostra madre , ebbene , Figlie , non lo potrò tornare a scrivere , o se lo faccio , compierò quelle di Madame de Sevigné , perché non ho tanta umiltà perché arrivino ai posteri , cos’ Divinamente scritte … Bene - ora parlo seriamente - non fate stupidaggini , capito ? ” . ( Lettera a Madre Maddalena dell’Eucaristia , 7 Aprile 1946 ) .
“ Poiché lo si va raccontando , minutamente , non vi dico nulla perché ho molto altro da dire . Solo che la venuta all’alba del nostro Padre Generale , la Messa e i Vespri non li dimenticheremo per tutta la vita . Voglia il Signore che sappiamo ringraziarlo per tanti benefici , e incominciamo a servirlo e ad Amarlo con tutta l’anima , essendo noi , come si dice in una canzone del Cerro , un gruppetto di anime fedeli , un gruppetto di amici che lo consolano , un Nido d’Amore , un orto rinchiuso per il suo Cuore solo e disprezzato ” .
“ Il piccolo Monastero è una Meraviglia . Siccome è così bisogna osservare uno stretto silenzio , e fa una devozione , tutto così povero , così silenzioso , così piccolo ! ” ( Lettera a Madre Mercedes del Sacro Cuore , 25 Luglio 1947 ) .
“ E’ certo che qui a Duruelo si sta benissimo . Quello che incanta veramente , è che non c’è dubbio che siamo tutte contentissime in questa Solitudine . Abbiamo un tale eremitaggio nell’orto che non ho visto una cosa somigliante e non so che cos’è questo che si nota , quel “ non so che ” come direbbe il nostro Santo Padre . Ci costa moltissima fatica lavorare l’orto , è molto selvatico e quest’anno non so se lo lasciamo così , perché siccome non c’è luce elettrica , non c’è acqua per irrigarlo , ci fa pena rovinarlo . Pregate molto , perché sappiamo approfittare di questa Grazia di vivere a Duruelo , che se anche se il posto no dà la Santità , ci sprona molto il pensiero di come vivrebbero qui quegli Antichi Padri , e soprattutto il nostro Santo Padre . ( Lettera alla Madre Mercedes del Sacro Cuore , Gennaio 1948 ) .
“ E’ una Provvidenza di Dio il modo in cui viene incontro a queste case della Madre sua in tutto il necessario . Immagini come viviamo e senza un centesimo . Si può ben dire che spendiamo solo per mangiare , proprio perché altra cosa non sciupiamo se non il carburo per illuminare , il petrolio per il motore , il pane , l’olio , il vettovagliamento e il pesce . Abbiamo chiesto e ci hanno mandato del “ castaneta ” ( tipo di pesce ) che è buonissimo e che costa al chilo cinque e novanta , e “ chicarros ” a due pesetas . Ci sono costati , i ventitre chili , cento e otto pesetas , e ne abbiamo in abbondanza per tre volte , compresi il cappellano , quelli di fuori e tutti ” . ( Lettera a Madre Maddalena dell’Eucaristia , 15 Ottobre 1948 ) .
“ L’orto è un sogno tutto coperto di fiori di campo , però messi come un vero tappeto . Averlo lasciato così , completamente selvaggio , costituisce il suo grande incanto ” . ( Lettera alla stessa , 4 Giugno 1948 ) .
“ La verità è che questa vita è niente . Che letizia viverla bene , poiché , in cambio , ci può dare un immenso tesoro , come l’unirci con il nostro Dio e quale desiderio di approfittare di tutti i momenti di essa ! Ma realmente non so come ci affanniamo poi per le creature , se non per compiere la sua Adorabilissima Volontà e accontentarlo , occupandoci solo di questo , per guadagnargli anime , in cui Egli ponga le Sue Delizie ( … ) Dio vi ricompensi per i saporitissimi fagiolini . Come sono buoni ! ” . ( Lettera a Madre Mercedes del Sacro Cuore , 31 Luglio 1948 ) .
“ Sì abbiamo nostalgia del nostro Cerro e della nostra Madre , e delle nostre Sorelle , però siamo entusiaste di offrire tutto , Cerro e Monache , al mio Cristo , che è più Bello del sole e in Lui non si trova solo il Vero Calore , ma tutto quello che si può desiderare . Che scoperta vero ? ” . ( Lettera a Madre Maddalena dell’Eucaristia , 22 Dicembre 1949 ) .






El Priorito immagine di Gesù Bambino lascito dalla Madre Maravillas al Monastero del Cerro , San Giovanni della Croce e Santa Teresa Davila .



LAUS DEO 

Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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La sua vita è stata scritta dal Padre Baldomero Jimènez Duque , Carmelitano Scalzo “ Cristo unica Ragione di vivere ” .
Traduzione del Padre Vincenzo Prandomi a cura della Postulazione Generalizia OCD .