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venerdì 29 giugno 2012

MORTE DI DUE CHIERICI CAPPUCCINI

( Immagini dei Santi Apostoli Pietro e Paolo )

MORTE DI DUE CHIERICI CAPPUCCINI

MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .

“ SS. PETRI ET PAULI APP. ”
Act. 12 , 1 -3
Misit Heròdes rex manus ut afflìgeret quosdam de Ecclesia . Occìdit autem Iacòbum fratrem Ioànnis glàdio . Videns autem quia placèret Iudaeis , appòsuit ut apprehènderet et Petrum .
Atti 12 , 1 -3
E intorno a quel tempo , il re Erode mise mano a maltrattare alcuni della Chiesa . Fece morir di spada Giacomo , Fratello di Giovanni . Visto poi che ciò piaceva a’ Giudei , procedette anche all’arresto di Pietro .

                                                                                        *  *  *

Se preziosa come dice il SALMISTA , nel cospetto del SIGNORE
è la MORTE DEI SANTI SUOI ,
tale dobbiamo dire che fu nel 1554 quella di due NOSTRI CHIERICI nell’Antico Convento di Castro Giovanni ( Caltanissetta ) .
L’uno di essi si chiamava “ Fra Bernardo ” .
Dopo una vita ammirabile per CANDORE DI PURITA’ e per ECCELLENZA DI OGNI VIRTU’ , con chiarissimo esempio di PAZIENZA e di RASSEGNAZIONE alla VOLONTA’ DEL SIGNORE egli passò da questo brutto mondo a VITA MIGLIORE , e non più soggetta alla morte .
Appena costui nel BACIO DI DIO SPIRO’ LA SUA BELL’ANIMA ,
l’altro che chiamavasi “ Fra Daniele ” ,
si trovava nelle ultime agonie , nulla sapendo di quanto era avvenuto al Compagno , CHE GLI CONPARVE LIETO E SORRIDENTE , IN ATTO DI MOSTRARGLI LA VIA DEL CIELO .
A tal vista ei ripieno il cuore d’immensa gioia si mise ad esclamare :
“ ECCO CHE IO VENGO , BERNARDO MIO , ECCO CHE IO VENGO .
Pregò quindi i Frati a differire un poco la sepoltura del Compagno , affinché per questo e per lui si facesse unica Funzione .
E NON VEDETE VOI , quindi soggiunse ,
IL MIO CARISSIMO COLLEGA , CHE GIA’ MI ASPETTA ? ” .

Poi nel momento di Sprigionarsi l’anima dal corpo con nuova allegrezza rivoltosi agli astanti che mossi da RELIGIOSA PIETA’
lo assistevano :
“ LEVATEMI IN PIEDI , disse loro ,
E CON I DOVUTI ONORI RICEVETE ANCHE VOI COSI’ BELLA COMPAGNIA DEI SANTI CHE QUI SE NE VIENE .
ECCO FRA GLI ALTRI IL MIO “ CARISSIMO PATRIARCA SAN GIUSEPPE ” ,
DEL QUALE SEMPRE SONO STATO SINGOLARMENTE DIVOTO ” .

Pronunziate le quali parole , con volto sereno e lieto rese anche egli lo Spirito al CREATORE , e in Compagnia di
“ Fra Bernardo ”
salì alle BEATE SEDI DEL PARADISO .

Così questi DUE FERVIDI CHIERICI CAPPUCCINI
che erano stati Compagni nella Pratica della VIRTU’
e dell’OSSERVANZA della REGOLA nello stesso Convento ,
ora sono COMPAGNI , come SPERAR CI E’ DATO ,
nella STESSA GLORIA E GODIMENTO ETERNO .
Fra Daniele era di Lentini ( SR ) .

                                                                                           FINE

                                                                                      LAUS  DEO

                                                                                    Pax et Bonum


                                                                    Francesco di Santa Maria di Gesù
                                                                            Terziario Francescano

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MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DI SIARCUSA DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .

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giovedì 28 giugno 2012

IL M. R. P. RUGGIERO DA CASTROGIOVANNI OFM CAPPUCCINO - PREDICATORE .

( Vera Immagine del Serafico Padre San Francesco d'Assisi )

IL M. R. P. RUGGIERO DA CASTROGIOVANNI OFM CAPPUCCINO - PREDICATORE .

MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .

Il Primo Frate di un Convento che poi fece parte della Provincia Monastica di Siracusa , e del quale ci hanno lasciato MEMORIA gli Annali dell’Ordine , è il Padre Ruggiero da Castrogiovanni , in cui ricordano la BEATA Morte nel 1550 .
Di lui sappiamo pochissime notizie , dalle quali facilmente può argomentarsi che egli dovette essere ESEMPLARE DI GRANDE PERFEZIONE ,
OSSERVATORE FEDELE DELLA SERAFICA REGOLA ,
Penitente e Fervido di Amor DIVINO .
Certe GRAZIE difatti singolari ordinariamente L’ALTISSIMO non le CONCEDE in morte se non a coloro che HANNO CASTIGATO L’UOMO VECCHIO IN VITA , PER FARE RIVIVERE IN SE’ L’UOMO NUOVO , CONFORME AGLI ESEMPI DEL REDENTORE .
Aveva il Buon Frate trascorsi molti anni fra le Austerità Religiose , quando ricco di Opere Sante si ridusse alle ultime agonie .
Allora lo spietato nemico d’ogni bene e della salvazione degli eletti cominciò a tormentarlo , PERMETTENDOLO IDDIO , con fieri assalti , e , per trarlo in disperazione , cominciò a rappresentargli alla mente che già era stato abbandonato da Dio in punizione delle colpe commesse .
Allora l’umile Servo del Signore RICORSE , COME SEMPRE AVEVA FATTO ,
ALLA PREGHIERA ,
ARMA POTENTE CONTRO LE ARTI MALIGNE DEL NEMICO ;
dopo la quale si vide COMPARIRE
IL MANSUETO NAZARENO PORTANTE SULLE LACERE SPALLE IL PESANTE LEGNO DELLA CROCE E DICENDOGLI :
“ RUGGERO METTI TUTTI I TUOI PECCATI IN QUESTA MIA CROCE , SULLA QUALE SOFFRI LA MORTE PER LA SALVEZZA DEL MONDO , CHE’ IN ESSA TROVERAI PACE , VITA E SALVAZIONE ETERNA ” .
A questa dolce PROMESSA sollevato a più liete SPERANZE l’animo abbattuto dell’Agonizzante Religioso Cappuccino , collocò senza timore tutta la sua fiducia nei MERITI INFINITI DEL SALVATORE ,
e placidamente si ADDORMENTO’ COL SONNO DEI GIUSTI .


                                                                                                    FINE

                                                                                              LAUS DEO .

                                                                                            Pax et Bonum


                                                                            Francesco di Santa Maria di Gesù
                                                                                     Terziario Francescano

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IL M. R. P. RUGGERO DA CASTROGIOVANNI OFM CAPPUCCINO - PREDICATORE .

MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .

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martedì 26 giugno 2012

FRAT'ANGELO DA MAZZARINO FRATE LAICO CAPPUCCINO . 1743 - 1809 .



FRAT’ANGELO MARIA DA MAZZARINO 
FRATE LAICO CAPPUCCINO . 
1743 - 1809 .


Dalla Storia inedita di Mazzarino scritta da Pietro Giorgio rileviamo quanto segue
“ FRA I TANTI CAPPUCCINI CHE PER NOBILTA’ DI SINGOLARE INGEGNO E PER CAPOLAVORI DI BELLE ARTI SI SONO RESI FAMOSI E CELEBRI NON SOLO TRA I LORO CONTEMPORANEI , MA ANCHE TRA I POSTERI CHE NE HANNO AMMIRATO LE OPERE STUPENDE , E DEGNO DI ONOREVOLE E PERENNE RICORDANZA NELLA STORIA DEGLI “ ARTISTI ” DEL SECOLO XVIII :
IL LAICO PROFESSO CAPPUCCINO , FRAT’ANGELO MARIA DA MAZZARINO IVI NATO NEL 1743 ” .
“ A 19 anni , nel 1762 , VOLLE VESTIRE QUELLE ROZZE LANE per cercare nella Tranquillità e Pacifica Solitudine del chiostro il TEMPO da potere impiegare nello sviluppo del suo ACUTISSIMO INGEGNO ; sviluppo che in altro stato non avrebbe potuto forse conseguire .
LA PROVVIDENZA infatti che DISPONE MIRABILMENTE DELLE SUE CREATURE PERMISE che il nostro Frate , anche nella ristrettezza Cella del suo Cenobio potesse spaziarsi nel vasto orizzonte del suo GRAN GENIO , e trovar mezzi onde coltivarloin UN’OPERA da Immortalare il SUO NOME ” .
Aveva ben 13 anni di Religione , quando nel FIORE DI SUA VITA volle occuparsi intorno al lavoro propostosi .
Ne fece il DISEGNO , ne modellò il rilievo in creta , ne prese le proporzioni , si pose ALL’OPERA .
Vi faticò indefessamente per lo spazio di anni 18 con CENOBITICA PAZIENZA , i poi mostrò il suo ARTISTICO LAVORO a tutto punto completo e di finissimi legni composto , ove PRIMEGIANO l’ebano , l’avorio , la tartaruga , il corallo , il mirto , l’osso , ciliegio , nespolo e rosa canina .
E questa la MANIFICA CUSTODIA CHE SI AMMIRA NEL NOSTRO CONVENTO DI MAZZARINO , di cui parlai a suo luogo , e della quale è meglio non dir nulla che dir poco , tanta è la sua ESTETICA BELLEZZA E L’AMMIRAZIONE PROFONDA CHE DESTA IN CHI ATTENTAMENTE LA MIRA .
Dopo aver portato a termine questo CAPOLAVORO DELL’ARTE , l’Umile Fraticello non si gonfia per le meritate lodi che da tutti si riceve , non se ne sta nell’ozio , credendo di non avere più dovere alla fatica ; ma LABORIOSO fino al termine dei suoi giorni intraprendere altri lavori , sì per adempiere al PRECETTO DEL LAVORIZIO DATO DA DIO e ricordato dal PADRE SERAFICO SAN FRANCESCO , e si ancora per l’UBBIDIENZA dovuta ai suoi Superiori .
Per Volontà di essi infatti COSTRUISCE LA CUSTODIA DELLA CHIESA DEL NOSTRO CONVENTO DI SORTINO ED ALTRE ANCORA , sebbene di Pregio Inferiore , e per la nostra Chiesa di Mazzarino l’ALTARE in legno della Madonna delle Grazie , di San Francesco d’Assisi e di Santa Veronica , nonché le Cornici pei tre Quadri dell’Altare Maggiore .
SCOLPI’ DUE CROCIFISSI IN CORALLO MASSICCIO , ALTI CM 30 , E UNA PICCOLA ARA PEL CORO OV’E’ LA CAPPELLETTA DELL’ADDOLORATA .
E questo oltre a diverse OPERE , sempre di Soggetti Sacri , che portò a COMPIMENTO .
Mentre si esercitava nei lavori fabbrili od artistici NON DIMENTICAVA di essere figlio di San Francesco , e quindi di Osservare la REGOLA Professata , le Costituzioni , gli Statuti e le Costumanza dell’Ordine ; di RECITARE L’UFFICIO PESCRITTO DAL NOSTRO LEGISLATORE AI LAICI , di mantenersi povero , sottomesso umile ; d’intervenire al Coro e alla Chiesa nelle pubbliche Funzioni ; di adempiere insomma a tutti i doveri di un FRATE MINORE CAPPUCCINO .
La fatica non estingueva in lui lo spirito della SANTA ORAZIONE , e non gli era d’impedimento a CONSERVARSI alla PRESENZA DI DIO . Un uomo di tanto merito , Disegnatore , Artista dei premi , e più di tutto RELIGIOSO secondo il CUORE DI DIO e CARO ad ogni ceto di persone per le sue virtù , dopo 66 anni di vita LABORIOSISSIMA , rassegnato e OBBEDIENTE PAGA A DIO IL TRIBUTO CHE CON LA MORTE gli deve ogni figlio di Adamo . Ha trascorso LODEVOLMENTE 47 ANNI NELLA RELIGIONE DEI CAPPUCCINI , Servendo al Signore e per Lui operando ; ma eccolo ora disteso nel suo povero lettuccio , oppresso da grave malattia . Si adoperano per lui tutti i rimedi : la scienza medica s’impegna a prolungare una vita sì PREZIOSA : i Confratelli ne pongono all’Altissimo , Fervide Preghiere .
Ma l’ora è segnata - Constituisti terminos eius - egli CONFORTATO DAI SACRAMENTI e della presenza dei Religiosi che tanto lo avevano AMATO E STIMATO , con la MORTE DEI GIUSTI lascia il corpo alla terra e VOLA A DIO , PRINCIPIO E FINE di tutte le cose , il 13 Febbraio del 1809 .
Un Ritratto con la seguente iscrizione ricorda a tutti questo BUON FRATE LAICO CAPPUCCINO :
“ Frater Angelus Maria Ordinis Capuccinorum , Laicus Professus Mazarinensis , Vir pietate , paupertate , obbedientia et osservanti nemini secundus . Pulcherrimarum artium Magister expertissimus . Spatio anno rum 18 in perficiendia speciosissima Altaris Custodia laboravit , qua expleta, post annos 16 requievit in Domino , die XIII Februarii 1809 , aetatis suae 66 , Religionis vero 47 ” .

FINE

LAUS DEO


Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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FRAT’ANGELO DA MAZZARINO FRATE LAICO CAPPUCCINO . 1743 - 1809 .

MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .

venerdì 22 giugno 2012

IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO . 1911 . OTTAVA ED ULTIMA PARTE .



IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO 
EX PROVINCIALE CAPPUCCINO 
ELOGIO FUNEBRE 
LETTO NELLA MADRE CHIESA 
INSIGNE COLLEGIATA DI SORTINO 
IL 30 APRILE 1911 .
MEMORIE STORICHE PUBBLICATE 
DAL M. R. P. LORENZO GLIGLIUTO 
OFM CAPPUCCINO .

OTTAVA ED ULTIMA PARTE


Nell’anno 1871 venne chiamato in Piazza Armerina , dove con Breve Pontificio gli venne Comunicata l’Ascensione a MINISTRO PROVINCIALE .
Nel 1875 a Sortino fu confermato ugualmente , e poi nel 1878 per schede aperte in Roma .
Con tutte le energie del suo Spirito si dedicò a fare RISPLENDERE LA PROVINCIA , e nell’anno 1874 si cooperò per l’ACQUISTO del Convento di Vizzini ; nell’anno 1878 lottò , vinse e riuscì a comprare questo Convento con la Chiesa e il grande giardino , e in data del 21 Ottobre dello stesso anno PERGIUNGEVA A LUI LA BENEDIZIONE APOSTOLICA DEL ROMANO PONTEFICE LEONE XIII . ( Tibi , dilecte fili , tuisque coeptis benedicemus optantes ut Seraphici Patris spiritus Domibus reciviscat et floreat . Leone XIII ) .
Il cuore di lui non è APPIENO SODDISFATTO : tiene altri desii , e mentre col senno e con la mano s’impegna per AVERE ALTRI CONVENTI , APRE IN SORTINO IL NOVIZIATO nel 1880 , nel quale vennero ad ABBRACCIARE IL NOSTRO ISTITUTO , non solo giovani della nostra Provincia , ma ancora di Napoli , di Palermo e di Messina .
Nel 1884 al 10 Dicembre del Capitolo tenuto in Calascibetta fu ELETTO LA QUARTA VOLTA PROVINCIALE , ed egli , instancabile , continuò l’OPERA SUA , e precedette tutti i Religiosi al Coro , al Sacrifizio , al Silenzio all’Austerità , alla Ritiratezza , alla Povertà , alla Sobrietà Esemplare , alla Preghiera Orale e Mentale , diurna e notturna , mentre si DISTINGUEVA PER PRUDENZA E CARITA’ . IN LUI SI ERA POTENTEMENTE INCARNATO L’AMORE ALL’ORDINE CAPPUCCINO , E FU RICONOSCIUTO ASSAI DESTRO NEL MANEGGIO DEL GOVERNO , TANTO CHE A LUI VENGONO AFFIDATE ALTRE DELICATE MISSIONI .
Il Reverendissimo Padre Egidio da Cortona , essendo Generale dell’Ordine , lo manda , suo malgrado , due volte a presiedere il Capitolo Provinciale a Malta ed una volta lo mandò in qualità di VISITATORE GENERALE .
Il Padre Bernardo d’Andermatt , successore del Padre Egidio , l’ebbe pure in Gran Concetto , ed una volta lo mandò in qualità di COMMISSARIO GENERALE nella Provincia di Messina .
Ovunque venne ACCOLTO CON VENERAZIONE , perché se ne conoscevano i meriti peculiari e peregrini , ed egli seppe compiere dignitosamente le missioni affidategli . In seguito , sebbene avanzato in età , fu GUARDIANO a Sortino , DEFINITORE PROVINCIALE e MAESTRO DEI NOVIZIATO , e giammai venne meno alle Regole dei Cappuccini .
Fu sempre AUSTERO con se stesso sopra qualsiasi immaginazione , e , DESIDERANDO CHE L’ORDINE CRESCESSE IN DECORO E LUSTRO , NON VOLEVA TOLLERARE ALCUNA NOVITA’ .
Modesto , serio , dignitoso nel portamento , semplice nel vestire , il piede sempre scalzo , amante del Coro , della solitudine : tale fu sempre , e nessuna forza umana avrebbe potuto distoglierlo dalle LODEVOLISSIME abitudini .
Anche molto accasciato , mostrossi rigido , e si preparava alla morte . Infatti è stato trovato nella sua Cella il Testamento dell’Anima , Scritto e Firmato di Proprio Pugno , in cui , dopo d’essersi
RACCOMANDATO ALLA SANTISSIMA TRINITA’ E RINNOVATA LA PROFESSIONE DI FEDE , CONCHIUDE : “ RINNOVO LA MIA PROFESSIONE DI CAPPUCCINO ” .
                                                                                                  *
                                                                                                *  *
Il PADRE EUGENIO AMO’ LA SUA PATRIA , come l’AMANO I GIUSTI , e , promovendo il buon costume evitando gli scandali e facendo tutto quel BENE che poté , ed edificando con gli esempi d’una vita irreprensibile , insegnò a tutti il VERO PATRIOTTISMO .
Fece chiaramente rilevare che “ ESSERE SCHERNITORE DELLA RELIGIONE E DEI BUONI COSTUMI , ED AMARE DEGNAMENTE LA PATRIA , E’ COSA INCOPATIBILE ” . ( Silvio Pellico ) . Il suo ZELO APOSTOLICO si notò pure fra noi , allorquando avanzavasi il socialismo . Egli in diverse Chiese lo stigmatizzò energicamente , e , grazie alla sua parola , il socialismo fu qui sconfitto con tutti i suoi paladini ; e in seguito lo vedemmo Festante quando s’impiantò il Circolo Cattolico Santa Sofia , a cui egli Benedisse il Glorioso Vessillo . In Sortino coltivò il Terz’Ordine , ed ISTITUI’ le Congregazioni delle Figlie di Maria , di San Giuseppe , della Guardia d’Onore .
Introdusse per DIVINA ISPIRAZIONE , e propagò la DIVOZIONE A NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE DI GESU’ , dove trovano RIPOSO tante anime e salute gli ammalati .
Fu il decoro , la STELLA di questo Convento .
Era l’ANGEO tutelare di Sortino .
                                                                                                 
                                                                                              
Quest’ANGELO era ATTESO nei Cieli…….;
i SERAFINI avean posta l’ultima PERLA AL SERTO TRAPUNTO DI STELLE E GLORIOSO INTRECCIATO PER LUI ;
…… egli COME COLOMBA DAL DESIO CHIAMATA 
( Dante alighieri )
vuole volare agli amplessi dolcissimi del Suo Fattore :…. con tutta l’espansione dell’anima ha ripetuto : “ Cupio dissolvi et esse cum Christo ” ( San Paolo ) ; desidero sciogliermi dai legami del corpo per essere con Cristo .
Ha già ricevuto telegraficamente la BENEDIZIONE DEL SANTO PADRE PIO X., DEL PADRE GENERALE E DELL’ARCIVESCOVO DI SIRACUSA , e l’ultimo addio rivolge quaggiù !…..
Addio !…. Addio , o deliziosa Sortino e poetiche contrade natie !….
Addio , o figli o amici , o fratelli !…..
Addio , o Convento , o Chiesa , o Cella , luoghi delle mie Aspirazioni e delle mie fatiche !!!……

Le Gioie del cielo lo rapiscono , e dagli Angioli viene inviato da UNA DI FLAUTI LENTA MELODIA 
( Giosuè Carducci ) .
Vedendosi al sospirato momento di cingere la SPLENDIDISSIMA CORONA , esulta in una GLORIA inenarrabile in quella maniera che la vista del porto rallegra l’animo del marinaio CHE LASCIA DIETRO A SE’ MAR SI CRUDELE ( Dante Alighieri ) .
In un’Estasi d’Amore ha esclamato : L’anima mia sospira…. Sospira il cielo e s’avvia
 ……. PER I FIORIDI
SENTIERI DELLA SPERANZA
AI CAMPI ETERNI , AL PREMIO
CHE I DESIDERI AVANZA ( Alessandro Manzoni ) .

UN INNAMORATO CHERUBINO LO BACIA CON ARDORE IN FRONTE , MENTRE DI VARIOPINTI E PROFUMATI FIORI GLI CINGE IL CAPO , ………… E SPIRA TRA LE BRACCIA DI NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE DI GESU’ !!!
Spirò placidamente tra le ANGELICHE MELODIE E LE MESTE PREGHIERE DEI RELIGIOSI ,
mentre col sorriso ANGELICO su le labbra teneva rivolte le pupille in un CIELO GLORIATO DI LUCE E DI AMORE .
Ed ora la NOBILE FIGURA DELL’APOSTOLO giace immobile e gelida sulla funerea bara !…
Quell’inclita mano che additava il Cielo e che generosa stendevasi per SOCCORRERE l’indigenza , è divenuta immobile !….
La sua Voce Fiera e Soave insieme che sempre echeggiò SANTAMENTE , è muta !….
Sono chiusi e spenti gli occhi vivaci , uno sguardo dei quali poteva CONVERTIRE un peccatore , e non batte più quel NOBILE CUORE , il cui ideale era : “ RELIGIONE E PATRIA !…. ” .
Il nostro EROE è dipartito da noi , ma rimanga la sua MEMORIA SEMPRE con noi , guida per tutti nelle PROVE DELLA VITA , perché gli uomini GRANDI NON MUOIONO MAI NE’ PER LA PATRIA , DALLA QUALE SONO USCITI , E NEPPURE PER QUEI LUOGHI CHE HANNO CON IL CREATORE LO SPIRITO RISPLAMATI .
Egli è scomparso , ma noi andremo alla SUA TOMBA , e lo RISVEGLIEREMO NELLA NOSTRA FANTASIA PER RIVEDERLO CON GLI OCCHI DELLA MENTE .
E tu Padre Amoroso e Benedetto , godi il Cielo il DEGNO PREMIO DELLE TUE VIRTU’ , RIPOSA NEL SENO DEI BEATI ; ma ricordati di noi , e Prega per i nostri bisogni spirituali e temporali .
Ottieni da Dio che i Sacerdoti onorino , COME TU ONORASTI , IL TERRIBILE MINISTERO , E L’ESEMPIO TUO LI CONFORTI A CAMMINARE ANIMOSI NELLA VIA DEL DOVERE .
OTTIENI DA DIO CHE I TUOI DILETTI FIGLI DI SAN FRANCESCO TI ABBIANO COME MODELLO DI PERFEZIONE ; che tutti i Cattolici da te IMPARINO a sostenere le battaglie della
BELLA IMMORTAL BENEFICA FEDE AI TRIONFI AVVEZZA ; ( Alessandro Manzoni )
e che Sortino , consolata di averti dato i Natali , superba di tua grandezza , si conservi nella Fede , si animi nella Speranza , t’imiti nella Carità seguendo il Vangelo CODICE ETERNO DI PACE , di fratellanza , di rassegnazione , di Santità .
Ed ora . . . . . . . addio !…
Addio !.. . . . . . . . .
Questo saluto affettuoso che mi sgorga dal cuore , viene a te in nome de’ miei Confratelli , de’ tuoi amici , della Patria nostra diletta che qui è meco adunata nei suoi più distinti RAPPRESENTANTI - Magistrati - Municipio - Cittadinanza eletta e Popolo .
Addio ! E col cuore !……………………
PACE E GLORIA A TE , E A NOI DALL’ALTO , O PADRE SCENDA VIVIFICATRICE LA TUA BENEDIZIONE .
Sortino 30 Aprile 1911

                                                                                                              Padre Lorenzo Gigliuto
                                                                                                              OFM Cappuccino



  ISCRIZIONI

 ( Sulla porta della Chiesa )

ONORI E SUFRAGI AL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO L’UME E DECORO FULGIDISSIMO
DELL’ORDINE DEI CAPPUCCINI RINNOVELLATO NELLA PROVINCIA DI SIRACUSA
SOTTO GLI AUSPICI DELL’OPERA SUA SANTA
Nacque il 6 Novembre 1827 - Morì il 29 Aprile 1911
                                                                 _______________________________


( Nel centro del Catafalco )

ESEMPIO SUBLIME DI VIRTU’ PURISSIMA A CRISTO AL PAPA ALL’ORDINE DEI CAPPUCCINI
CON UMILTA’ DI CREDENTE CON FORTEZZA DI MARTIRE SACRIFICASTI TE STESSO LE TUE ENERGIE TUTTO INSENGNANDO SINO ALLA MORTE COME SOLO E’ DEI GRANDI SAPERE GRANDEMENTE SOFFRIRE ED AMARE
                                                                  _________________________________


( Da un lato del Catafalco )

DELLA DIVINA PAROLA ANNUNZIATORE FERVENTE RESTANO INDELEBILMENTE STAMPATE LE ORME DEL TUO INSTANCABILE APOSTOLATO IN CUI NON RICONOSCENTI CHE UN’ARA RELIGIONE E PATRIA
                                                                       ___________________________



 ( Dall’altro lato del Catafalco )

LA FAMIGLIA CAPPUCCINA LE FIGLIE DI MARIA IL TERZ’ORDINE I CITTADINI TUTTI PIANGONO LA TUA DIPARTITA E IMPLORANO DA TE AMATISSIMO PADRE LE BENEDIZIONI VIVIFICATRICI
                                                               _________________________________


                                                                                                       PADRE LORENZO GIGLIUTO
                                                                                                       OFM CAPPUCCINO

FINE 

LAUS  DEO 

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano
                                                                           

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IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO ELOGIO FUNEBRE LETTO NELLA MADRE CHIESA INSIGNE COLLEGIATA DI SORTINO IL 30 APRILE 1911 .
MEMORIE STORICHE PUBBLICATE DAL M. R. P. LORENZO GIGLIUTO OFM CAPPUCCINO .

Per Ulteriori Informazioni
Visitare il Sito :
www.fraticappuccinisiracusa.it/fragiuseppemaria/ 

                                                                                             















                                         

venerdì 15 giugno 2012

IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO . 1911 . PARTE SETTIMA .




IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO 
EX PROVINCIALE CAPPUCCINO 
ELOGIO FUNEBRE 
LETTO NELLA MADRE CHIESA 
INSIGNE COLLEGIATA DI SORTINO 
IL 30 APRILE 1911 .
MEMORIE PUBBLICATE DAL M. R. P. LORENZO GIGLIUTO OFM CAPPUCCINO

IN FESTO SACRATISSIMI CORDIS IESU A. D. 2012 .


Ephes. 3 , 8-9
Fratres : Mihi omnium sanctorum mìnimo data est gràtia haec , in géntibus evangelizàre investigàbiles divìtias Christi ; et illuminàre omone , quae sit dispesàtio sacramenti abscònditi a saeculis in Deo .
Fratelli : A me che sono meno che l’infimo di tutti i santi fu data questa grazia di recare ai Gentili la buona novella della imperscrutabile ricchezza di Cristo , e mettere a tutti in luce , qual sia la traduzione in atto dell’arcano nascosto da secoli in Dio Creatore di ogni cosa .


PARTE SETTIMA .

Ma più che le mie parole venga la Sicilia a parlarvi dell’instancabile APOSTOLATO DEL GRANDE UOMO .
Sorgano i popoli della Diocesi di Siracusa , Noto , Catania , Caltagirone , Piazza Armerina , Messina ecc. , e al nostro cospetto facciamo il rinnovamento dei loro applausi e delle loro manifestazioni sincere di stima , e , mi si permetta dire , di trasporto e di passioni inverosimile .
Sorgano gli Istituti , i Collegi , i Monasteri , i Seminari , e ad UNA VOCE ci diranno che il GRANDE ORATORE da noi compianto , n’era l’ANGELO CONSOLATORE , il MISSIONARIO APOSTOLICO IMPAREGGIABILE .
Pertanto il mio pensiero vola a Modica ( RG ) .
Correva il 27 Gennaio del 1861 , ed egli per l’esercizio del suo Ministero trovandosi a Scicli ( RG ) , dove da un Delegato di P. S. venne preso in arresto e tratto alla carcere di Modica Qui ripete a se stesso :
“ Coraggio Sempre ! Senza questa condizione noe è virtù ” ( Silvio Pellico )
e si dà a tutt’uomo a PARLARE della RELIGIONE CATTOLICA , e chiama alla sequela di CRISTO un NOBILE PERSONAGGIO il quale fa proprie le parole :
“ Io credo , profondamente credo………… Ci credo con tutte le potenze della mia convinzione ” . ( Victor Hugo ) .
Modica lo ricorda con simpatia per altre cento prove di VITA ESEMPLARE e LABORIOSA , e con essa Messina , Catania , Piazza Armerina , Siracusa ,Noto , Augusta , Lentini , Melilli , Palazzolo Acreide , Francofonte , Ferla , le due Raguse , Comiso , Avola , Vittoria , Mineo , Niscemi , Mazzarino , Floridia , Belpasso ecc.
Stancherei certamente la vostra attenzione , se dovessi passare in rassegna tutti i prodigi e i luoghi dove il PADRE EUGENIO SPEZZO IL PANE DELLA DIVINA PAROLA , LASCIANDO ORME INDELEBILI . A me sembra in questi momenti LEVARSI L’INNO da tutte le Contrade Sicule che , sfilando addolorate innanzi a lui , dicano : PERDENDO TE , NOI PERDIAMO UNA STELLA , QUELLA STELLA CHE , MANDANDO FASCI DI LUCE , ILLUMINO’ LA NOSTRA INTELIGGENZA , INFIAMMO’ I NOSTRI CUORI . A tutte queste VOCI s’intreccia la VOCE DI MALTA .
Nella Concattedrale di Valletta Predicò il Novenario Solenne di San Giovanni Battista , e riportò APPLAUSI INAUDITI , e rimase scolpita colà per sempre l’IMMAGINE NOBILE DI LUI .
Ma perché io debbo correre lontano da qui ?
Qui , quante volte non avete ascoltato voi e i vostri padri la sua parola libera e facile ?
Quanti cuori qui non si sono rammoliti ?
Quante lagrime e quante prodigiose CONVERSIONI ?
L’Apostolo insigne fu CARO ai Vescovi e ai CARDINALI DI SICILIA e specialmente a Saeva , Gerbino , Palermo , Morana , Bongiorno , La Vecchia , Duvet , Guarino , IL QUALE ULTIMO LO PROPOSE PER UNA SEDE VESCOVILE ; ma il nostro EROE D’UMILTA’ rinunziò , preferendo agli onori si ritirò nella propria Cella che formava una vera DELIZIA per lui .
Ed oggi i Rev.mi Cardinale Francica Nava , l’Arcivescovo Bignami , i Vescovi Blandini , Sturzo e De Bono e Mons. Tartaglia con altri Parroci , partecipando con telegrammi al nostro dolore , hanno elogiato l’ESTINTO con ESPRESSIONI NOBILISSIME , e lo stesso hanno fatto diversi Sindaci e moltissime distinte persone . ( Qui seguì la lettura dei telegrammi di Condoglianze diretti all’egregio Sindaco Sig. S. Bonnici e al Convento dei RR. PP. Cappuccini ) .
Qui pure potrei farvi la citazione di altri PRODIGI CHE GLI RENDONO OMAGGIO , ma tralascio per amor di brevità . Non dimenticheremo però che il nostro PADRE EUGENIO occupa una pagina eccellente nella storia del Professore S. Pisano ( Storia di Sortino e dintorni ) , e il suo nome trovasi pure iscritto tra gli UOMINI DEGNI DI MEMORIA nel Supplemento del Blasone in Sicilia 1887 . ( Supplemento al Blasone in Sicilia , opera illustrata dal Prof. Cav. F. Gravina ) .
*
* *
Dieci lustri son quasi passati , da quando l’atmosfera politica e sociale apparve gravida di densi nuvoloni : il cielo si oscurò , e fu un rombare di tuono e uno scrosciare di folgore . Il turbine s’avvicinava minaccioso di stragi e di rovine , e la devastazione era pronta .
Mistici giardini che olezzavano dei fiori più belli in breve dovevano rimaner preda della vorticosa che nel suo passaggio avrebbe sdradicato le piante , tritate le foglie , scomposte le aiuole .
IL PADRE EUGENIO , COL SUO OCCHIO PERSPICACE , L’AVEVA VEDUTO , QUAND’ERA PUR ANCO LONTANA , ED AVEVA AVVISATO AI MEZZI , ONDE SVENTARE IN PARTE I LAGRIMEVOLI EFFETTI .

Frattanto la rivoluzione successe , e il MONACHISMO dovette soccombere .

“ A 7 Luglio del 1866 ne fu decretata la soppressione in tutto il regno d’Italia , e a 16 Ottobre nella Provincia civile di Siracusa , venne intimato ai Monaci di abbandonare i Conventi la sera del 24 dello stesso mese , dopo aver fatto la consegna di tutto……. Così tutti i Frati , cedendo alla forza e costretti dalla necessità , la sera destinata abbandonarono i cenobi . ( Memorie Storiche dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Monastica di Siracusa , raccolte e pubblicate dal M. R. P. Samuele Cultrera Ministro provinciale della stessa ) .
Il nostro PADRE EUGENIO , pur uscendo dal Convento , RIMASE IL FRATE ESATTO DI UN TEMPO , E SOVENTE RICORDAVASI DALLE PAROLE REGISTRATE DELLA SACRA SCRITTURA : Fili…. Ne dimittas legem matris tuae . ( Proverbi VI ) .
Così continuò a camminare per la via della PERFEZIONE , dedicandosi alla SALVEZZA dei popoli , FERMO nei suoi nobili ideali e molto più nel SENTIMENTO DELL’ONORE E DEL DOVERE .
Egli Pregava , incessantemente Pregava , affinché novellamente la Provincia risorgesse , e la sua umile Preghiera S’INNALZO’ COME PROFUMO D’INCENSO AL CIELO .
Il Dio che atterra e suscita che affanna e che consola ( Alessandro Manzoni ) ,
rallegrò l’anima del ZELANTE RELIGIOSO CAPPUCCINO , avendogli concesso la GRAZIA di riprendere la VESTE del proprio ISTITUTO A FARE RITORNO AL CONVENTO .



FINE DELLA PARTE SETTIMA

LAUS DEO .

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO ELOGIO FUNEBRE LETTO NELLA MADRE CHIESA INSIGNE COLLEGIATA DI SORTINO IL 30 APRILE 1911 .

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domenica 10 giugno 2012

IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO . 1911 . PARTE SESTA .




IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO 
EX PROVINCIALE CAPPUCCINO 
ELOGIO FUNEBRE 
LETTO NELLA MADRE CHIESA 
INSIGNE COLLEGIATA DI SORTINO
IL 30 APRILE 1911 .
MEMORIE PUBBLICATE DAL M. R. P. LORENZO GIGLIUTO OFM CAPPUCCINO

IN FESTO SANCTISSIMI CORPORIS CHRISTI A. D. 2012

I Cor. II,23-24
Frates : Ego enim accépi a Domino , quod et tràdidi vobis , quòniam Dòminus Iesus , in qua nocte tradebàtur , accépit panem , et gràtias agens fregit , et dixit : Accìpite et manducàte ; hoc est corpus meum , quod pro vobis tradétur : hoc fàcite in meam commemoratiònem
Fratelli : poiché quello che io ho trasmesso , anche a voi l’ho ricevuto dal Signore ; e ciò è che il Signore Gesù la notte in cui fu tradito , prese del pane , e dopo rese grazie a Dio , lo spezzo e disse : “ Prendete e mangiatene ; questo è il mio Corpo che sarà Immolato per voi ; fate questo in ricordo mio ” .

PARTE SESTA


Dovrei parlarvi del suo AFFETTO del suo ZELO , del suo ESEMPIO , delle VEGLIE , della MODESTIA , delle MORTIFICAZIONI , di lui , e dirvi ch’egli era il Primo , il PRIMISSIMO a Coro di giorno e di notte ; era il MODELLO della Religiosa Famiglia , il SANTO , L’ANGELO TUTELARE della Comunità .
Ma Sortino , giustamente invidiosa della sorte di Militello , vuole qui il suo Figlio ; ed allora egli , UBBIDIENTE alla Voce della sua terra diletta , lascia nel dolore e nel pianto quella Comunità , e viene tra noi a COSTITUIRE UN MODELLO NOVIZIATO .
Sotto il cielo natio , PADRE EUGENIO spiega le sue energie per la educazione di altri Novizi ; ma……… anche costoro , a loro volta , restano poco dopo privi dell’Amoroso Padre , perché la FAMA della QUALITA’ di lui è VOLATA FINO A ROMA .
Il Reverendissimo Padre Salvatore da Ozieri , Generale dei Cappuccini , viene nella Provincia Monastica di Siracusana per la Visita dei Conventi , e arrivato a Siracusa , chiama il giovane Sacerdote qual suo SEGRETARIO e CONFIDENTE per avere le giuste informazioni sullo stato della Provincia , e con lui lo trattiene parecchi mesi , fino al riordinamento della stessa .
Nell’anno 1855 , e precisamente il giorno 15 Aprile , per BREVE PONTIFICIO , venne assunto alla carica di Provinciale il M. R. P. Angelo da Sortino , e poi confermato di nuovo con BREVE PONTIFICIO in data 15 Agosto 1858 .
Questi conoscendo intimamente le alte QUALITA’ di MENTE e di CUORE del PADRE EUGENIO , lo volle vicino a sé con la carica di SEGRETARIO .
Ed ora è il SEGRETARIO PADRE EUGENIO , insieme al suo Degnissimo Provinciale , che dirige i Conventi , e i suoi savi consigli e la sua perspicacia e la sua vita esemplarissima fa sì che i Confratelli lo guardino più in là , e lo Venerino come il VERO FIGLIO DI SAN FRANCESCO .
PADRE EUGENIO non conta che 35 anni appena , e l’avete Salutato Lettore , Maestro dei Novizi , Segretario Generale , Segretario Provinciale , ed ora vedete in lui una SCINTILLANTE STELLA per la Predicazione Apostolica , giacché vi si prepara col NOME DI GESU’ su le labbra e con la FEDE degli APOSTOLI nel cuore .
                                                                                   *
                                                                                 *  *
Intraprendere , Agire , Resistere alle Difficoltà , Combattere , Soffrire sino al Sacrifizio , sono la FEBBRE che RIMESCOLA , Consuma , Divora l’uomo di FORTE Ingegno .
COM’EGLI CONCEPISCE ALTAMENTE , COSI’ PORTA ALL’OPERA SPIRITO ARDENTE , ENERGIA INDOMABILE , ATTIVITA’ VIVA , ASSIDUA , INFATICABILE .
CON LA FORZA RAGGIANTE DI CHE ABBONDA , ESERCITA E COMUNICA , ANZI CREA UNA POTANZA STRAORDINARIA , DESTA IL CORAGGIO , L’ENTUSIASMO , LA DIVOZIONE , E , SUSCITANDO L’AMMIRAZIONE DELL’UMANITA’ , LA TRASCINA A SEGUIRNE LE IDEE , GLI ATTI I COSTUMI .
PADRE EUGENIO fu di quelli , in cui prese forma e persona il “ GENIO DEL CRISTIANESIMO ”
ed infatti nel bel Fiore della Giovinezza , aveva lasciato la Cella per correre in SOCCORSO delle anime traviate , abbattute e bisognose d’aiuti ; la PROVVIDENZA l’aveva DESTINATO all’APOSTOLATO , alla SALVEZZA dei popoli .
L’ora era SUONATA per DIVENIRE egli APOSTOLO dell’età paganizzante , e qui siamo GIUNTI al MOMENTO più SUBLIME DELL’ASCENSIONE LUMINOSA del nostro SANTO e CARO PADRE .
Vi debbo dire ch’egli riempì di GLORIA IL MINISTERO DELL’APOSTOLATO IN SICILIA
a datare specialmente dall’anno 1862 ?
IDDIO GLI AVEVA TUTTO CONCESSO .
FIGLIO di quest’Isola , ove trionfano il SOLE e la BELLEZZA , aveva il cuore caldo e GRANDE come il SOLE , aveva GAGLIARDIA e INTREPIDEZZA FORTE come la LAVA del VULCANO , ZELO , SCIENZA e ARTE di dire REQUISITI indispensabili per formare un ORATORE OTTIMO .
Io sento vibrare in me ogni fibra al RIEVOCARE allo Spirito la MAESTOSA FIGURA del FIGLIO DI FRANCESCO , quando con l’occhio fulmineo , col viso dell’asceta , con la parola sublime e sonora , col gesto immenso come il CIELO , SPEZZAVA LE CATENE DEL peccato , e traeva i popoli a BATTERSI IL PETTO e a PIAGERE A PIE’ DI GESU’ CROCIFISSO .

Lo Zelo del PADRE EUGENIO ?
Ardeva nell’animo suo il FUOCO SACRO dell’AMORE DI DIO E DELLE ANIME ,
attinto in lunghe Preghiere al CUORE AMOROSISSIMO DI GESU’ .
Predicava con l’Abnegazione e con la costanza degli APOSTOLI , e se IDDIO gli avesse concesso , sarebbe partito per le Missioni , pronto anche a spargere il suo SANGUE PER LA FEDE .
Infatti il suo pensiero vola tra i popoli incivili , e vuol divenire Missionario del Brasile per ricercare e riscaldare gli oppressi .
Ne ottiene il PERMESSO , va a Roma e per gli esami in Propaganda , li sostiene Lodevolmente ; ma… si ammala , gli acciacchi non gli permettono d’avventurarsi a difficili e lunghi viaggi , ed è costretto a ritornare un Provincia , la quale l’accoglie novellamente con gioia .
Le sue Prediche erano la PAROLA DI DIO , il domma e la morale Cristiana , e , memore delle Costituzioni dell’Ordine , ALLONTANAVA “ le frasche , le novelle , le inutili questioni e le opinioni soverchie e curiose e le sottilità da pochi intese ”
( Costituzioni dei Frati Minori Cappuccini ) contentandosi di “ parlare ad utilità ed edificazione dei popoli ” .
( Regola di San Francesco ) .
In tal guisa scuoteva , conquideva l’orgoglio dell’uomo , e le anime TRAEVA sulle grandi scene dell’avvenire .





FINE DELLA PARTE SESTA

LAUS DEO .

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO ELOGIO FUNEBRE LETTO NELLA MADRE CHIESA INSIGNE COLLEGIATA DI SORTINO IL 30 APRILE 1911 .
MEMORIE PUBBLICATE DAL M. R. P. LORENZO GIGLIUTO OFM CAPPUCCINO

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martedì 5 giugno 2012

IN MORTE DEL M. R . P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO 1911 . PARTE QUINTA .


IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO 
EX PROVINCIALE CAPPUCCINO 
ELOGIO FUNEBRE LETTO NELLA MADRE CHIESA 
INSIGNE COLLEGIATA DI SORTINO 
IL 30 APRILE 1911 .
MEMORIE PUBBLICATE DAL M. R. P. LORENZO GIGLIUTO OFM CAPPUCCINO

PARTE QUINTA

Le sublimi verità della Fede , meditate nella serena solitudine del chiostro , esercitano un FASCINO DIVINO su i geni e su i cuori ; hanno voci grandi , immense , potenti che investono , innalzano tutto l’essere .
Fu in quel SACRO RECINTO che , SOTTO GLI OCCHI DI DIO , FRAT’EUGENIO vide APRIRSI ORIZZONTI SCONFINATI DI LUCE ALL’INTELIGGENZA , sentì dilatarsi , accendere , FREMERE L’ANIMA DI ARDORI , D’IMPAZIENZA PER RAGGIUNGERE L’ALTO IDEALE DEL SACERDOTE CATTOLICO , DEL RELIGIOSO CAPPUCCINO CHE DEV’ESSERE IL SALE DELLA TERRA PER PRESERVARLA DALLA CORRUZIONE , LA LUCERNA POSTA SUL CANDELABRO PER RISPLENDERE AI POPOLI CON LA LUCE DELLA SANTITA’ , “ L’ANGELO MANDATO DA DIO ”
PER ANNUNZIARE I SUOI VOLERI AI GRANDI E AI PICCOLI , AI RE E AI SUDDITI , PER STABILIRE E PROPAGARE IL SUO REGNO , PUR DOVENDO SOFFRIRE PERICOLI E PERSECUZIONI , SCHERNI E CALUNNIE , FAME E SETE , CARCERE E MORTE .
Tali furono le aspirazioni del giovine FIGLIO di FRANCESCO ; e il suo Noviziato fu anzitutto una PREGHIERA continua , FERVIDA , insistente ai PIEDI del SIGNORE CROCIFISSO e del SACRAMENTO D’AMORE per impetrare la GRAZIA , la FEDE Viva , la SPERANZA Forte , la CARITA’ Ardente , il TIMORE di DIO , la FORZA contro ogni genere di nemici , un ESERCIZIO assiduo , PERFETTO di UBBIDIENZA , di MORTIFICAZIONE , di PUREZZA .
E il FRAT’EUGENIO così armò , decorò la sua giovinezza ; il suo labbro non profferì mai parola oziosa ; la sua CONVERSAZIONE era CELESTE , perché il suo Cuore aveva pieno di Dio e di GRANDI Desideri ; il suo viso ilare e devoto , i suoi occhi scintillanti di luci , il suo sorriso incantevole come il SORRISO DEGLI ANGELI rispecchiavano la Lucentezza del suo Spirito , il candore del cuore , la VERGINEA BELLEZZA DELL’ANIMA , e tante preclare virtù gli attiravano l’affetto e la VENERAZIONE di tutti ;e , come spesso ebbe a dire il Maestro dei Novizi il M. R. P. Francesco da Monte Maggiore :
                              “ FRAT’EUGENIO ERA UN SERAFINO ! ” .
                                     
( Serafico Crocifisso di Frate Umile da Petralia che si trova nella Chiesa dei Frati Minori in Chiaramonte Gulfi - RG )


………… L’aure sicane
nutrir san dunque in procellosi tempi
nel sentir di virtù menti sovrane . ( Borghi )

Terminato il SANTO Noviziato lasciava Militello per portarsi a Piazza Armerina a studiare dietro la guida del Lettore Padre Ottavio da Piazza .
Siamo al 1847 .
Il Sacerdote deve CUSTODIRE LA SCIENZA , poiché il SACERDOTE SANTO non è tutto il sacerdote ; egli onorerebbe solo in parte il suo Ministero .
Deve pur BRILLARE ed ECCELLERE nella SCIENZA , nella SCIENZA DE’ SANTI ,
 nella SCIENZA SACRA e quella profana che vi ha attinenza , perché GESU’ CRISTO
L’HA ELETTO CON LA PRECISA MISSIONE D’INSEGNARE , DI ESSERE IL MAESTRO .
Signori , la vita del Convento si alterna con la PREGHIERA e lo STUDIO .
Lungi dalle gazzarre e dalle vertigini del secolo , sgombra l’anima dalle cure pungenti della vita e dalle malvage esigenze del senso , là , nella quiete , il GENIO si TROVA nel SACRO TEMPIO del SAPERE , LIBERO SEMPRE di DOMANDARNE e ATTIGERNE ai TORRENTI la LUCE INEBRIANTE .
Ed ora allo studente FRAT’EUGENIO io posso applicare le parole : “ quasi sol rifulgersi sic ille effulsit ” . Egli spiegò l’ardore giovanile nello studio assiduo delle lettere e della filosofia manifestandosi d’impegno pronto , acuto e largo che “ sovra gli altri come aquila vola ” . ( Dante Alighieri ) .
Lunghi anni dedicò agli Studi Sacri , lunghi anni trascorse nella scuola e nella cella , giorno e notte , sui VOLUMI GLORIOSI DE’ GRANDI LUMINARI delle DISCIPLINE SACRE e specialmente di SANT’AGOSTINO , di SAN TOMMASO , di SAN BONAVENTURA e di SANT’ALFONSO DEI LIGUORI .
E tutto trovava posto nella sua lucida mente da divenire un PROFONDO TEOLOGO , un esatto moralista ; ma oramai ha salito con gioia e tenerezza i GRADINI DELL’ALTARE ed è già SACERDOTE . Ogni uomo deve compiere ed onorare l’Ufficio , a cui viene CHIAMATO dalla Provvidenza .
La disciplina , il coraggio , il sacrifizio ONORANO la divisa del soldato ; l’incorruttibilità , la giustizia danno la MAESTA’ alla toga del magistrato ; l’illibatezza del costume , l’ardore nel promuovere la felicità temporale de’ popoli sono le FULGIDE GEMME della corona del principe ; la fedeltà , l’osservanza della legge sono L’AUREOLA più luminosa del cittadino .
Il Sacerdote è SOLDATO di CRISTO ; è GIUDICE SUPREMO , nelle cui MANI sta la BILANCIA che PESA le COSCIENZE , il vizio e la virtù , il TEMPO e l’ETERNITA’ ; è più che i re della terra , perché il suo trono poggia sulla terra , ma S’INNALZA SINO al CIELO ; è il CANALE che SPANDE le GRAZIE di DIO , che APRE il CIELO , e spalanca l’inferno .
Dunque è SOVRANO delle anime e SOLE d’umanità ; ma solo allora IMPERA e BRILLA , quando l’Abnegazione e il Sacrifizio , la Sapienza e la Giustizia , la Fede e l’Amore , la Pietà e la Purezza lo ACCOMPAGNANO in tutti i suoi PASSI , lo COMPENETRANO fino a TRASFORMARLO in GESU’ CRISTO , di cui è MINISTRO .
E non fu tale il compianto PADRE EUGENIO che la morte ha rapito alla Chiesa e ai nostri cuori ?
Voi che lo vedeste nella Gloria del pergamo e nella quiete operosa della cella , sull’Altare Divino e in mezzo ai POVERI e ai SOFFERENTI , sulla Cattedra e nel TRIBUNALE DELLA PENITENZA
e nelle magnanime imprese , non credeste scorgere nel PADRE EUGENIO un Sacerdote MODELLO ,
VIA VERITA’ E VITA delle anime ?
Trascorso poco tempo dall’Ordinazione Sacerdotale , si Laureò i Filosofia e Teologia , e posto nella carriera dell’Insegnamento dai Padri Superiori della Provincia , perché più degli altri si distingueva “ per Pietà , Scienza , Dottrina , Prontezza d’Ingegno e facilità di comunicativa , per l’Amore allo studio e sopra tutto per la RELIGIOSITA’ E BONTA’ DI COSTUME ” ( Costituzioni dei Frati Minori Cappuccini ) . La Religione , data da Dio come RIMEDIO di tutte le miserie e di tutte le debolezze umane , si vale naturalmente dell’insegnamento per diradare e combattere l’ignoranza ch’è la miseria che più degrada lo Spirito . ALTISSIMA è la MISSIONE del MAESTRO SACERDOTE ; quando poi essa è rivolta a dare NUOVI SACERDOTI , si rende ancora più ALTA , e TOCCA L’APICE SUPREMO DELL’APOSTOLATO .
Il Lettore PADRE EUGENIO , conscio dell’alto Ufficio affidatogli , mette tutto lo studio per disimpegnarlo con Lode . Le sue lezioni non sono uno stralcio fatto ai giornali dubbi e pettegoli , o a libriccini leggieri e profumati ; ma sono il FRUTTO di lunghe MEDITAZIONI , di ricerche sinceramente discusse , d’esami e ragionamenti vigorosi , d’umile Preghiera .
Così innalzava nelle intelligenze , su basi granitiche , l’edifizio della scienza e l’Amore di Gesù Cristo che è LUCE ed AMORE , SAPIENZA e VIRTU’ .
Gli studenti sentono entusiasmo per lui , la Provincia vede una VERA consolazione lo sviluppo
intellettuale della GIOVENTU’ SERAFICA e la Formazione morale delle nuove PIANTICELLE FRANCESCANE , affinché a SUO TEMPO diano FRUTTI DI VIRTU’ , e concorrano al miglioramento della società .
DIFFICILE è l’Ufficio di MAESTRO di NOVIZIATO ; eppure a PADRE EUGENIO veniva questo affidato in Militello appena raggiunti i 26 anni .

* E quindi dovrei fermarmi alquanto , per farvi RILEVARE QUALE FU LO STUDIO DI LUI NELL’ISTILLARE NEI GIOVANI CUORI SENTIMENTI DELLA VITA RELIGIOSA , ONDE FORMARE I BUONI CAPPUCCINI DEL DOMANI .


FINE DELLA PARTE QUINTA

LAUS DEO .


Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO ELOGIO FUNEBRE LETTO NELLA MADRE CHIESA INSIGNE COLLEGIATA DI SORTINO IL 30 APRILE 1911 .
MEMORIE PUBBLICATE DAL M. R. P. LORENZO GIGLIUTO OFM CAPPUCCINO .

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sabato 2 giugno 2012

IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO 1911 . PARTE QUARTA .


IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO
ELOGIO FUNEBRE LETTO NELLA MADRE CHIESA ,
INSIGNE COLLEGIATA DI SORTINO
IL 30 APRILE 1911 .

MEMORIE PUBBLICATE DAL M. R. P. LORENZO GIGLIUTO OFM CAPPUCCINO


IN FESTO SANCTISSIMAE TRINITATIS   AD I  VESPERAS    A. D. 2012 .
Rom. II,33
O altitùdo divitiàrum sapiéntiae et sciéntiae Dei : quam incoprehensibìlia sunt iudìcia eius , et investigate viae eius !
O profondità della ricchezza e sapienza e conoscenza di Dio : come imperscrutabili sono i suoi giudizi e non intracciabili le sue vie !

PARTE QUARTA


Nacque al mondo un sole ” . ( Dante Alighieri ) .

GENTILI SIGNORE E SIGNORI EGREGI ,

Un ASTRO SMAGLIANTE della RELIGIONE NAZARENA , una GEMMA PREZIOSA DELL’ORDINE DEI CAPPUCCINI , un SACERDOTE D’ILLIBATI E SANTI COSTUMI , un INSIGNE PREDICATORE , un ILLUSTRE BENEFATTORE DELL’UMILTA’ ,
un ANGELO CONSOLATORE , un INTEGGERRIMO CITTADINO ,
una NOBILE ESISTENZA , GLORIA di SORTINO e SCOMPARSA dal nostro ORIZZONTE !
IL PADRE EUGENIO SCAMPORLINO NON E’ PIU’ !…………………………................
EGLI GIACE IMMOTO E CEREO, LA’ , TRA I FUNEBRI LUMI E I MESTI FIORI !………………………….

Piangiamo non per lui , perché non giova il pianto SU LA TOMBA DEI GIUSTI ; ma per noi .
A lui INNI e CORONE da’ popoli all’APOSTOLO DELLA CARITA’ ;
INNI e CORONE da’ Figli di Francesco d’Assisi al PADRE ILLUMINATORE E RESTAURATORE , CHE IN SICILIA SEPPE SVENTOLARE LA GLORIOSA BANDIERA CAPPUCCINA ;
INNI e CORONE dalla Patria sua diletta , cui con ANIMO SEMPRE VERDE spinse energicamente ALL’ONESTA’ E ALL’EDEMPIMENTO DEL DOVERE , nobili ideali della vita ;
INNI e CORONE e dell’Armonia si RIEMPIA LA TERRA , e il grato OLEZZO giunga alle STELLE .
Sotto questo cielo incantevole e trionfante d’azzurro e di luce , a noi è dato assistere ad uno spettacolo commovente che ben di rado si rinnova nel volgere dei secoli , e ch’è l’omaggio alla verità e alla giustizia , all’onestà e alla virtù.
Chi è mai colui , di cui ognuno si occupa con mestizia per manifestargli pubblicamente stima , affetto e venerazione , intrecciando serti , erompendo in encomi caldi e profondamente sentiti ?
Egli è un umile Frate , DEGNO Figlio del Poverello d’Assisi , un SACERDOTE DELL’ALTISSIMO che ONORO’ SEMPRE il proprio MINISTERO , CAMMINANDO esattamente nella VIA TRACCIATAGLI dalla DIVINA PROVVIDENZA .
In questo pensiero io già ho inteso PRESENTARVI L’ARGOMENTO DEL FUNEBRE ELOGIO ,
e così all’impareggiabile Sacerdote che nel Santuario del mio cuore aprì soavemente la sua corolla .
Queste modeste parole che con la rapidità dell’elettrico mi son cadute dalla penna sulla carta , e che ora leggo alla vostra presenza con lo schianto affannoso del mio cuore , se non formeranno un MERITATO ELOGIO , saranno però l’espressione sincera dell’animo mio .
Ma più che le mie parole ineleganti e spoglie degli ornamenti dell’arte , formano uno splendido elogio il pubblico lutto , le vostre amare lagrime e le mie e le spontanee manifestazioni di riconoscenza , di rispetto e di amore .
La figura maestosa del venerando PADRE EUGENIO SCAMPORLINO SEGNERA’ una pagina BRILLANTE e GLORIOSA nella STORIA della CHIESA e della PATRIA , e la MEMORIA di lui ISPIRERA’ ALTI e FECONDI INSEGNAMENTI , e solo allora , ricorrendo alla tomba che ne chiude le sfoglie , si potrà meglio esclamare : “ A egregie cose il forte animo accendono l’urne dei forti ” . 
( Ugo Foscolo )
Fu Grande .
Egli ebbe i Natali in Sortino il giorno 6 Novembre 1927 da Sebastiano Scamporlino e da Lucia Rossitto , e gli venne dato il nome di Vincenzo .
Educato all’ombra del focolare domestico con la severa semplicità antica dei nostri padri , in quella RELIGIONE che SCHIUSE la LUCE ai GENI , e CORAZZO’ i PETTI dei FORTI , ben presto cominciò a segnalarsi nelle opere della fede .
Si vedeva tutto occupato a comporre altarini , ad il Canto dei Sacerdoti , cambiando i puerili trastulli in esercizi di Pietà , come ci viene raccontato da coetanei che lo conobbero .
Crebbe PIO e PURO , come ANGELO , dal cui VISO TRALUCE L’ANIMA SANTA E LA PRIMAVERA D’UNA VITA INTEMERATA .
Quando il sorriso dell’adolescenza adornò la sua fronte , venne affidato dai genitori ai maestri savi , i quali subito NOTARONO che singolari erano in lui le doti di cuore e di mente .
Il SIGNORE gl’ISPIRO’ di abbracciare l’ORDINE dei CAPPUCCINI , ove doveva cogliere gli ALLORI per il suo genio alto e brillante , per il cuore vasto e integro , per il carattere FIERO e TETRAGONO ;
e FRANCESCO diviene l’ideale della sua vita .
Con verace ardore , pronto a distaccarsi dalle fugaci vanità del mondo , aspira alla poetica solitudine del Convento , e il giorno 7 Novembre dell’anno 1846 , contento a cielo , in Militello , veste le simpatiche Lane di colui che : “ fu tutto Serafico in ardore ” . ( Dante Alighieri ) .
Vincenzo è gia NOVIZIO CAPPUCCINO , ed ora cominciate a chiamarlo FRAT’EUGENIO , e PENSATE che DIVERRA’ una delle più SPLENDIDE e delle più BENEFICHE EMANAZIONI dello SPIRITO FRANCESCANO .


   FINE DELLA QUARTA PARTE

LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
                                   Terziario Francescano                                           

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IN MORTE DEL M. R. P. EUGENIO SCAMPORLINO EX PROVINCIALE CAPPUCCINO , ELOGIO FUNEBRE LETTO NELLA MADRE CHIESA INSIGNE COLLEGIATA DI SORTINO IL 30 APRILE 1911 .
MEMORIE PUBBLICATE DAL M. R. P. LORENZO GIGLIUTO OFM CAPPUCCINO .

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