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sabato 25 aprile 2015

LA VENERATA MADRE AGNESE ( PAOLINA ) DI GESU' CARMELITANA SCALZA - LA " PICCOLA MADRE " DI SANTA TERESA DI LISIEUX - VENTOTTESIMA PARTE .



La Venerata Madre 
Agnese (Paolina)di Gesù 
Carmelitana Scalza 
La “piccola madre” di Santa Teresa di Lisieux  
Luminoso tramonto” 

Non ci resta che dipingere il tramonto di questa vita lunga e feconda. Tramonto radioso, simile a quello che chiude una splendida giornata di sole.


Fino al 1945, quando una rovinosa caduta cominciò a minacciarne seriamente la salute, la vita di Madre Agnese di Gesù mantenne il suo ritmo normale ed intenso. Nel 1948, terminato il suo ritiro privato, ritornò tra noi con questo mazzetto spirituale:

“Fin dal primo giorno, Nostro Signore mi ha raggiunta nel mio viaggio, come i discepoli di Emmaus, accompagnandomi fino all'ultimo, e, da parte mia, non l'ho lasciato partire.
La mia speranza, quindi, è che sia rimasto con me, perché <<...si fa tardi ed il giorno della mia vita già declina...>>.
Della mia ed anche della vostra, care Consorelle, perché la vita, anche la più lunga, è sempre breve.
Che dobbiamo allora fare, io e voi?
Ascoltare continuamente Nostro Signore; seguirne le ispirazioni, ogni giorno, ogni ora; accettare tutto quello che permette; riporre in Lui la nostra fiducia; dire con la nostra Santa Teresa del Bambin Gesù: <<...E' sempre quello che Egli fa che io amo..>>.
Verrà un giorno, l'ultimo, ed Egli ci farà entrare nella Sua Casa; lì ci sarà dato di conoscerLo appieno << ...alla frazione del Pane...>>, nella Comunione Eterna”.
 
Ad una monaca che nell'intimità le chiese come Gesù l'avesse trattata durante quel periodo di solitudine, rispose:

...”Non con delle consolazioni, ma con delle grazie di forza e di verità...”

Verso la medesima epoca, raccontò pure:

...”Stanotte ho visto in sogno la piccola Teresa. Era come l'avevo conosciuta....e mi disse, sorridendo:
<<..Lei invecchia, mia “Piccola Madre”!>>

Le ho risposto:
...Non potrebbe dirmi nulla che mi faccia maggior piacere...

 
Non si illudeva, dunque; anzi, spesso accennava alla sua prossima morte. Già nel gennaio del 1943, all'arrivo del nuovo Cappellano, al primo incontro, gli aveva detto:

...”Lei padre, mi darà l'Estrema Unzione”....

 
Il primo novembre del 1950, Madre Agnese di Gesù potè ancora ricevere una professione. Qualche giorno dopo, cadde in uno stato di depressione totale che destò nella comunità monastica la più viva preoccupazione.
La lampada si spegne per mancanza d'olio; la vedrete addormentarsi senza più risvegliarsi, dicevano i medici.
Perciò si credette opportuno, il 12 novembre, di farle amministrare l'Estrema Unzione. Era estenuata, eppure con piena conoscenza seguì la cerimonia e alla fine, quando le si chiese se desiderasse qualche cosa, con un filo di voce, mormorò:

….”Solo il Cielo”...

 

Durante il mese di dicembre del 1950, il Carmelo di Lisieux ebbe notizia della Costituzione Apostolica <<Sponsa Christi>> datata il 21 novembre e dell'invito rivolto dal Santo Padre Pio XII alle monache di clausura di riprendere i Voti Solenni.
Dato che il Cielo conservava ancora <<la piccola Madre>>, le monache Carmelitane Scalze di Lisieux desiderarono fare, al più presto, questo dono totale nelle mani della loro Priora, Madre Agnese di Gesù.

Il ritorno della primavera permise di portarla in giardino e farle fare i suoi “cari pellegrinaggi”. Il sole la rinvigoriva, leggeva e mostrava sempre maggiore interesse ad ogni cosa.
Pareva un vero ritorno alla vita che infondeva nella comunità monastica la gioia e la speranza.
Ella però rimaneva presaga della sua prossima fine:

...”Sono come colui che è già vicino al Cielo. Gesù mi lascia ancora un po' sulla terra, ma è come se non ci fossi più....
Quanto è bello appartenere al Signore! Che belle cose ci riserva il Cielo. Non si può sapere in che cosa consista conoscerLo. Ho sete delle acque della vita Eterna!”.

Il 7 aprile del 1897, la << piccola Madre >> aveva confessato a Santa Teresa del Bambin Gesù le sue apprensioni intorno al terribile passaggio della morte, e questa le aveva risposto:

….”Il buon Dio l'assorbirà come una gocciolina di rugiada”...

La mattina del 28 luglio, giorno di sabato, il medico notò un generale indebolimento ed avvisò che la fine era imminente. Nelle prime ore del pomeriggio, il respiro affannoso si fece intermittente, ma il cuore lottò ancora per qualche ora.
La comunità monastica circondava la Madre diletta e, a malincuore, la lasciò per il canto della Salve Regina e per la benedizione del Santissimo.
Ritornò in fretta, chiamata dalla campana dell'infermeria; un quarto d'ora prima dell'Ave Maria d'un tratto, le mani inerti e ghiaccie della santa morente strinsero quelle delle infermiere intrecciate alle sue; poi i suoi begli occhi si aprirono, posando sulle sue figlie uno sguardo chiaro e lucidissimo.
Una leggera inclinazione del capo, un movimento delle labbra, un sorriso, ci dissero che era presente. Era dunque ritornata in piena conoscenza, per darci l'ultimo addio.
Piccola Madre, tutte le sue figlie le sono vicine, con Suor Genoveffa (Celina Martin).
Il suo sguardo allora le abbracciò tutte, volgendosi verso la carissima sorella Celina.....Si continuarono le invocazioni al Sacro Cuore di Gesù da lei tanto amate: <<Gesù, dolce ed umile di Cuore, prendete il mio cuore, fatelo vostro, cambiatelo con il vostro, mettetelo vicino al vostro>>.

Una nuova inclinazione del capo ci assicurò che ella si univa alla nostra preghiera.

Fu recitato a voce bassa l'Atto di Offerta di Teresa, poi disse:
<<Mio Dio, vi amo..., Vergine del Sorriso, sorridetemi....piccola Santa Teresa, aiutatemi, venitemi a prendere....>>

E Teresa discese a questo grido. In quello stesso istante, con gli occhi semichiusi, la sua << piccola Madre>> emise l'ultimo respiro e spiccò il volo per l'ineffabile incontro con il Signore.



Fine capitolo 28

Madre Agnese di Gesù, la “piccola madre di Santa Teresa di Lisieux, Editrice Ancora, 1956. A cura della Procura delle Missioni dei Carmelitani Scalzi – Roma.


LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano