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lunedì 19 agosto 2013

SAN PAOLO DELLA CROCE E LE SUE QUALITA' NATURALI - PARTE SECONDA .


IN DIO 
TUTTE LE SPERANZE

Se la fede di Paolo era ammirabile , non poteva esserlo meno la sua speranza . Si considerava un bambino tra le braccia della mamma . Sì , vedeva intorno a sé pericoli e precipizi , ma se una madre non si lascia sfuggire il figlio nel vuoto , come è possibile che questo avvenga a Dio ?
Fondato su questa verità , Paolo diceva di vivere tranquillo , abbandonato sul seno della Bontà di Dio e la sua speranza diveniva tanto più forte , quanto maggiori erano gli ostacoli . Quale coraggio e quanta costanza non dimostrava quando lo richiedeva la Gloria di Dio e il bene della Congregazione !
Per quest’ora infatti quante fatiche , quanti disgusti e quante umiliazioni dovette sopportare !
E tutto questo per lo spazio di 47 anni , prima di vederla approvata dalla Chiesa !
Quando andò la prima volta a Roma , a chi gli avesse domandato per quale motivo era venuto da solo , scalzo e mal vestito , avrebbe risposto : - Per fondare una nuova Congregazione di Apostoli che porteranno nel mondo la luce l’amore che scaturiscono da Gesù Crocifisso . 


- Se meravigliati di questo piano grandioso , gli avessero chiesto dei suoi protettori a Roma , dei suoi compagni e delle sue risorse , Paolo avrebbe dovuto rispondere :  
<< Io non ho né protettori , né amici , né compagni , né denaro , né scienza ; vado perché Dio me l’impone ed io non conto che su di Lui >> .  
Che concludere da una tale risposta ? O questo giovane è un eroe di fiducia di Dio o è il presuntuoso degli uomini , la vittima più compassionevole delle proprie illusioni . Ma Paolo ha fondato la sua Grande Opera , lasciando alla sua morte 14 Case piene di vita spirituale e di attività apostolica , con un buon numero di religiosi . E’ vero che spesso la vide , secondo la sua espressione , attaccata ad un filo , ma egli non ebbe mai il più piccolo dubbio che la Congregazione avrebbe progredito :  
<< Vedrete , vedrete , diceva ai suoi figli ; so io… che sarà di questa Congregazione >> .
Le sue parole ebbero la più solenne conferma : grandi personaggi , Sacerdoti , Vescovi , Cardinali e Sommi Pontefici gli offrirono tutto il loro appoggio . Era il premio della fiducia che Paolo aveva riposto in Dio .

LA SUA CARITA’ VERSO IL PROSSIMO
Che dire della sua Carità ? Abbiamo già riferito fatti meravigliosi , da strappare un grido di ammirazione per questo SERAFINO della terra , ma quanti altri se ne potrebbero riferire !
Ci contentiamo di dire che San Paolo della Croce è una di quelle anime che maggiormente hanno fatto sbalordire il mondo con l’ardore della loro carità verso Dio . Diamo un semplice sguardo ai suoi invincibili slanci verso l’Eterno Amore , diadema di luce che coronerà la sua Gloria .
L’Amore di Dio è il principio e la misura dell’amore del prossimo . Quando Gesù Crocifisso entra in un’anima non vi entra solo , ma con l’umanità intera , racchiusa nel suo Cuore .
Ecco perché accade in questa anima un amore inestinguibile e universale , mentre delle sue Piaghe emana un’immensa compassione per ogni dolore ; compassione ardente e generosa che va fino la sacrificio , alla completa immolazione di sé per recare conforto e aiuto .
Tale fu la carità del nostro Santo che visse per gli uomini perché viveva per Iddio . Egli avrebbe voluto , anche a prezzo del suo sangue , comunicare a tutti i veri beni : la luce , la verità, la pace , il cielo , Dio . Come il Divino Maestro , anch’egli sarebbe morto per un’anima ; come il Grande Apostolo , avrebbe consentito di essere anatema per i fratelli .
Nessuno ama i poveri come li amano i Santi che possiedono il SEGRETO della vera CARITA’ che dà e si dona . Paolo si era fatto povero , ma anche nella sua povertà , sapeva dare . Per nutrire le membra sofferenti di Gesù Cristo soffriva la fame : << La minestra mia datela ai poveri e ancora la pagnotta ; per me ponete in refettorio un tozzo di pane , avete capito ? >> . Così ordinò in anno di carestia . Andava alle volte egli stesso alla porta , anche da vecchio , per dare l’elemosina ai poveri . E con quanta bontà la porgeva ! Si metteva in ginocchio davanti a loro e a capo scoperto , con le lacrime agli occhi , li esortava a mangiare . Dopo l’elemosina materiale , quella spirituale , incoraggiandoli a soffrire pazientemente la loro miseria per amore di Dio : << Fatevi coraggio , poverelli di Gesù Cristo , perché il Paradiso è dei poveri . Guai a ricchi ! Le loro ricchezze saranno di maggior tormento nell’inferno >> .
Volendo ispirare la sua tenera carità ai suoi figlioli , diceva alle volte : << Guardatevi in fronte…, portano scolpito il nome di Gesù Cristo >> . E voleva che nelle nostre case i poveri trovassero sempre la carità . In tempo di carestia faceva appello ai suoi figli invitandoli a cedere la metà del loro povero pasto per aiutare meglio gl’indigenti . E come era grande la gioia del padre nel vedere i suoi religiosi che con santa emulazione si privavano in parte del loro nutrimento per i poveri !
La sua carità era delicata ed ingegnosa ; per quanto dipendeva da lui avrebbe voluto togliere l’umiliazione dell’indigenza . Era generoso specialmente quando si trattava di salvare l’innocenza che la miseria esponeva al pericolo . Un giorno aveva ricevuto una moneta d’oro . Tornando a casa incontrò due povere giovani che gli domandarono l’elemosina . Paolo , dopo aver raccomandato di essere virtuose e devote alla Passione di Gesù , donò loro la preziosa moneta . Arrivò perfino a dare dei mobili e denaro per facilitare il collocamento di giovani povere . A Orbetello , una donna gravemente malata , avrebbe lasciato con la sua morte , una figlia giovane , sola e povera . Il Santo ne fu commosso e disse al Padre Fulgenti : << Quanto desidererei soccorrerla ! >> . 
La notte seguente apparve all’ammalata e miracolosamente guarì . Quando non aveva nulla , la sua voce d’Apostolo patrocinava la causa dei poveri di Gesù e si faceva mendicante , per essi , alla porta dei ricchi .  Le malattie , le tristezze , le agonie trovavano in lui  un Angelo Consolatore .
Non era possibile che partisse da un luogo dove aveva predicato senza aver portato negli Apostoli e nelle prigioni il Balsamo 
della sua Carità . Se così pensava alle indigenze materiali dei vivi , poteva trascurare quelle spirituali dei morti che sono molto più bisognosi di aiuto ?

Ed eccolo il grande Discepolo della Carità di Gesù usar tutti i mezzi disponibili per aiutare le ANIME DEL PURGATORIO : preghiera , indulgenze e aspre discipline fino a cadere svenuto . Non poteva fare diversamente perché , accompagnato dalla Madonna e dell’Angelo Custode a VISITARE il PURGATORIO , aveva visto che quelle pene hanno tanta rassomiglianza con quelle dell’inferno . Ma i bisogni erano tanto grandi e numerosi che ci voleva altro per sollevarli tutti ! 
E il nostro Santo si fa Apostolo delle anime del Purgatorio chiamando altri in aiuto , fomentando quella devozione specialmente tra i suoi figli . 
Si vide così nella sua camera una continua processione di anime che venivano a raccomandarsi alle sue preghiere o a ringraziarlo di quelle fatte . Riportiamo un fatto narrato da Paolo stesso a Rosa Calabresi . Vi fu un Sacerdote al quale aveva raccomandato di emendarsi di alcuni difetti . La raccomandazione , purtroppo , non ebbe buoni risultati . Una notte nel Ritiro di Sant’Angelo , mentre Paolo riposava , sentì picchiare forte alla porta . Credendo che fosse il demonio che veniva a disturbarlo , il Servo di Dio , gli disse : << Va via >> . Dopo un po’ , un altro busso come prima . E Paolo , di nuovo : << Va via >> . Alla terza volta pensò che non fosse il demonio e rispose : << Io ti comando da parte di Dio che dica chi sei e cosa vuoi >> . Sente una voce rispondere : << Sono l’anima di… ( il Sacerdote amico ) che sono morto questa notte alle sei e mezza , e sono stato condannato al Purgatorio per quei difetti dei quali più volte mi ha avvertito . Oh , che pene ! Mi pare che siano migliaia di anni che mi trovo in Purgatorio ! >> . Paolo guardò l’orologio ; erano le sei e tre quarti . << E’ un quarto d’ora che siete spirato e vi paiono migliaia di anni ? >> . - << Sì , mi paiono migliaia di anni >> . Mosso a compassione per le sofferenze di quell’anima , dà mano alla disciplina e si batte con gran fervore . Non avendo ricevuto nessun segno di liberazione , ripete la disciplina e prega fervorosamente il Signore . Iddio gli fa capire allora che quell’anima sarà liberata il giorno seguente . La mattina durante la consumazione nella Santa Messa vede quell’anima che tutta circondata di luce sale alla Gloria del Cielo .
E’ stato detto che la riconoscenza è il fiore della carità ; essa dunque spicca più che in tutti nei Santi . Sensibile al più piccolo beneficio , Paolo mostrava la più viva gratitudine per i Benefattori . La sua anima strettamente legata ad essi , era piena di attenzione verso di loro ; pareva che avesse voluto procurare loro ogni bene in questo 
mondo e i primi posti in Paradiso .
Ne parlava ai suoi religiosi per accenderli della stessa riconoscenza ed esortarli alla preghiera . Se li sapeva nel dolore voleva che tutta la Comunità facesse violenza la Cielo con insistenti preghiere perché fossero confortati . Li accoglieva in Ritiro o li visitava in casa con la più grande carità e gentilezza . Alla loro morte faceva raddoppiare le preghiere , affinché potessero al più presto godere della Felicità Eterna . Oltre le preghiere quotidiane , prescrisse che per i Benefattori vivi e defunti si facessero preghiere speciali al principio di ogni mese , in certe solennità dell’anno e nell’Ottavario dei Defunti . In loro vantaggio , mentre ancora era in vita , ottenne da Dio il potere di OPERARE MIRACOLI , come avvenne per la famiglia Grazi di Orbetello , per i Costantini di Tarquinia , per i Frattini di Roma , per gli Angeletti di Ceccano e per altri .
Ma la carità di predilezione il nostro Santo la riservò per i suoi nemici . Ebbe persecutori che attaccarono la sua persona e la sua OPERA con tutti i mezzi e in tutti i modo cercarono di rovinare tutto . Arrivarono a calunniarlo , perfino a percuoterlo ed attentargli la vita . Paolo , anziché credersi dispensato dall’amarli e beneficarli aumentò verso di essi amore e benefici . Per lui le ingiurie erano un titolo speciale alla benevolenza . Essendo stato accusato da alcuni calunniatori in un tribunale ecclesiastico , Paolo , dopo essersi rimesso interamente nelle mani di Dio , disse : << Adesso mi corre l’obbligo di raccomandarli particolarmente al Signore >> . In un viaggio che fece a Roma per ottenere l’approvazione delle Regole , incontrò una persona che , perduto lo spirito della sua vocazione e dimenticò anche di quello cristiano , incominciò ad insultarlo . Paolo tacque . Quella mansuetudine , invece di calmarlo , lo irritò maggiormente , dalle parole ai fatti , lo investì gettandolo a terra e calpestandolo . Il nostro Santo , calmo e silenzioso , ad imitazione del suo Gesù , si lasciò flagellare , dispiancente solo dell’offesa a Dio . Ad un Sacerdote suo amico che , vedendolo più serio e pensieroso del solito , gli aveva domandato cosa avesse , Paolo della Croce rispose semplicemente invitandolo a pregare per un’anima che stava in grave pericolo di perdersi .


TESTO TRATTO DAL PADRE LUIGI TERESA DI GESU' AGONIZZANTE , C. P.
SAN PAOLO DELLA CROCE 
FONDATORE DEI PASSIONISTI 
POSTULAZIONE GENERALE PP. PASSIONISTI 
SS. GIOVANNI E PAOLO - ROMA .


LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano