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domenica 15 settembre 2013

SAN PAOLO DELLA CROCE E LE SUE QUALITA' NATURALI QUARTA ED ULTIMA PARTE .

 << MARIA E GIOVANNI SOTTO LA CROCE .  
Giovanni 19 , 25-27 >> .
Presso la Croce di Gesù 
stavano la Madre e la sorella di sua madre , Maria di Cleofa , 
e Maria Maddalena . 
Gesù , vedendo la Madre e vicino a lei il Discepolo ch'egli amava , disse alla Madre : 
<< Donna , ecco tuo figlio >> . 
Poi disse al Discepolo : 
<< Ecco tua Madre >> . 
E da quel momento il Discepolo la prese con sè .


LA SUA ANGELICA PUREZZA .

Che diremo della sua purezza ? 
In tutto il corso di questa vita , come in un giardino ricco dei più bei fiori , noi abbiamo respirato il soave profumo della Purezza Verginale che EMANAVA dall’anima del nostro Santo , sempre PURA ed IMMACOLATA come un GIGLIO .
Il suo motto programmatico che fin dall’infanzia aveva preso come norma della sua vita era :
<< La morte , ma non il peccato>> 
E l’innocenza fu la candida veste che lo accompagnò fino all’ultimo respiro . Parlando un giorno del tempo della sua gioventù , si rimproverava di essere stato un po’ troppo vivace , ma aggiungeva che Dio l’aveva preservato dagli scogli nei quali tanti giovani fanno triste naufragio . Durante la sua grave malattia che soffrì ad Orbetello , credendosi solo , si sfogava con Dio : 
<< Sapete , Signore che il vostro Paolo non sa , per grazia vostra , di aver macchiato l’anima con colpa da lui avvertita >> .
Non si creda però che la virtù in lui fosse frutto spontaneo di un temperamento freddo e insensibile . Aveva al contrario una squisita tenerezza di cuore , una costituzione ardente , una immaginazione viva . L’avere ritenuto la bellezza angelica nella sua anima era frutto di lotte e di sanguinosi combattimenti . La sua giovinezza dotata dei più ricchi tesori della natura e di quella attrattiva della virtù che non è senza pericolo , malgrado la sua più scrupolosa vigilanza , più volte dovette sostenere assalti che avrebbero scosso una virtù meno solida .
Il Giglio della Verginità BRILLO’ in lui in tutto il SUO SPLENDORE perché lo circondò delle SPINE di una vita austera e ne affidò la custodia ad una MODESTIA INVIOLABILE , sempre forte nella fuga delle occasioni , sempre piena di diffidenza di sé . La sua modestia , secondo la deposizione di un Sacerdote , l’avrebbe fatto scambiare per un Angelo . Arrivò a dire che avrebbe preferito farsi cavare gli occhi , anziché fissarli sul volto di una donna . Ad Orbetello tra le sue penitenti vi era una signora spagnola della quale tutti lodavano la rara avvenenza . Il nostro Santo , benché dovesse trattarci , la riconosceva solo dalla voce . Quando doveva trattare con donne , i suoi discorsi spiravano grande vita religiosa e unzione Celeste ; era di poche parole , voleva che la porta del parlatorio rimanesse aperta e un altro religioso , quasi Angelo Custode ,
doveva assistere ad una certa distanza .
Da questa norma Paolo non si allontanò mai , qualunque fosse la condizione della persona interlocutrice . Un giorno fu una principessa che venne a parlargli della sua vita spirituale . Qualcuno per riguardo socchiuse la porta . Il buon Padre , accortosene , alzò la voce :
<< Aprite , aprite perché parlare a porte chiuse è contro la Regola dell’Istituto >> . 
Il suo amore per la PUREZZA fu così GRANDE , che arrivò ad apparire incivile . E’ Paolo stesso che schiettamente lo confessa : << Non mi fido di me ; in questa materia ho usate tante cautele , che ho commesso perfino delle inciviltà >> . Gloriose inciviltà che creano i Santi !
Nella direzione spirituale delle anime di Paolo vigilava una somma cura per non farvi scivolare il più piccolo sentimento umano ; il suo unico scopo era la Gloria di Dio e il progresso delle anime . Il pensiero di poter essere ladro della Gloria di Dio l’atterriva . Una signora un giorno lo pregò che la raccomandasse al Signore . Il Santo promise di pregare per lei . Desiderando che quella preghiera fosse continua , si fece ardita a dirgli che l’avesse << tenuta sempre presente nelle sue orazioni senza mai scordarsi di lei >> . - << Questo poi , no , rispose Paolo ; quando io ho trattato con donne , aiutandole come ho potuto , le raccomando al Signore e procuro di scordarmi subito di loro >> .
La risposta non è certo un modello di gentilezza , ma esprime il segreto della sua PUREZZA ANGELICA . Era convinto che un po’ di Santa rustichezza con le persone dell’altro sesso salva il GIGLIO della PUREZZA ; al contrario un po’ di familiarità può metterla in serio pericolo . Ma il Servo di Dio voleva che la virtù degli Angeli risplendesse in grado eminente anche nei suoi figli della di Congregazione ; ed eccolo Maestro vigilante che insegna a custodire e rendere più profumato ed amabile questo bel fiore . Non si saprebbe dire con quanto zelo li esortasse a ricopiare in se stessi la modestia del Salvatore . Li esortava non solo alla vigilanza degli occhi e degli altri sensi , ma ad uniformare tutta la loro vita alle regole della più preziosa modestia , decenza e dignità . Era salito così in alto nell’amore Celeste , che anche la sua vita mortale Iddio lo innalzò ad essere un POTENTE PROTETTORE della castità di chi era in pericolo . Aveva predicato la missione a Valentano , provincia di Viterbo . Prima di partire gli si presenta una giovane . Paolo ha visto il suo avvenire e per metterla in guardia , le dice chiaramente : << Figlia , state attenta , Iddio mi ha fatto conoscere che dovrete sostenere una grande lotta , una persecuzione contro la vostra onestà >> . Però dopo questa triste notizia gliene dà una consolazione : abbiate grande fiducia in Dio ; col suo aiuto riuscirete vincitrice . Per qualche anno tutto andò bene , dimentica perfino della predizione , ma dopo quattro anni eccola realmente perseguitata da un dissoluto che tentò più volte di rapirle il prezioso tesoro della purezza . Sul punto di cadere vittima , non sapendo come respingere l’assalitore , le venne in mente quanto le era stato predetto ; invocò in aiuto il Padre Paolo e con la sua Celeste Assistenza riportò il più completo trionfo da quei pericolosi combattimenti . Quasi un premio dello zelo che Paolo spiegava per suscitare l’amore all’ANGELICA PUREZZA anche in altre anime , Iddio intervenne con SEGNI SOPRANNATURALI . Parlando con lui si provava una dolce attrattiva per la Santa Virtù . Alle volte emanava dalle sue mani , dagli oggetti che aveva toccato , dalle camere da lui abitate , da tutta la sua persona un PROFUMO SCONOSCIUTO alla terra . 
Alle volte la sua carne pareva avesse ricevuto in anticipo le qualità dei corpi gloriosi : l’impassibilità , la chiarezza , l’agilità , la sottigliezza . L’abbiamo visto : nelle estasi non sente più il dolore , brilla di vivissima luce e sollevato da terra , vola come gli Angeli ; l’abbiamo visto uscire di casa a porte chiuse , presente nello stesso tempo in più luoghi .

Questi fenomeni si sono ripetuti più volte nel corso della sua vita , ma in modo più SOLENNE negli ultimi mesi che precedettero la sua morte ,quando il nostro Santo continuamente avvolto nella luce soprannaturale , pareva che non appartenesse più alla terra , ma già fosse in Cielo . Ma per dare al nostro Santo quest’ultimo colpo di pennello ci vorrebbe un raggio della LUCE più PURA , la mano di un Angelo e i colori che abbelliscono la Gerusalemme Celeste .

PRELUDI DI GLORIA ETERNA 
Come abbiamo promesso narreremo qui i prodigi che avvennero durante i colloqui spirituali che Paolo tenne quasi tutti i giorni , per oltre due mesi , mezz’anno prima della sua morte con la pia vergine di Cerveteri , Rosa Calabresi . Parlando di Dio , il Santo vegliardo appariva tutto TRASFORMATO e le sue PAROLE parevano  FRECCE di AMORE . Un giorno , rapito in estasi , s’innalzò di due palmi al disopra della poltrona . Inebriandosi alla sorgente della Luce Divina , ne rifletteva anche i Raggi ; il suo volto divenne risplendente come il sole ; aveva le braccia ora stese , ora incrociate sul petto e le ginocchia piegate . In quest’atteggiamento devoto , sospeso tra il cielo e terra , con lo sguardo fisso in alto , rimase per lo spazio di un’ora .
Un’altra volta , parlando del Mistero della Trinità , si rinnovò quel che avvenne a San Giovanni della Croce con Santa Teresa : si accese il volto , il suo capo fu circondato da una specie di aureola luminosa e sentì i segni precursori dell’estasi . Credendo d’impedire quella manifestazione che tanto dispiaceva alla sua umiltà , si attaccò ai braccioli della poltrona , mentre si appoggiava fortemente al dorsale . Quell’industria della sua umiltà servì solo a far rispendere meglio il MIRACOLO , perché fu innalzato 7-8 palmi con tutta la poltrona . Dopo circa un’ora di altissima contemplazione trascorsa immobile con le mani giunte davanti al petto , la poltrona col Santo si ribassò e senza alcun rumore si rimise al posto di prima . In uno dei suoi colloqui essendo sorto un dubbio intorno ad una cosa manifestata dalla Serva di Gesù , Paolo la esortò alla preghiera . Rosa si mise in ginocchio e Paolo pregava dalla sua sedia che era di fronte all’Immagine della Madonna .
Mentre stavano in profonda preghiera all’improvviso Gesù in forma di grazioso Bambino ,
tutto festoso , così bello e leggiadro , che al vederlo rapiva il cuore ; era in mezzo ad una LUCE VIVISSIMA che abbagliava la vista .
Scomparsi tutti i dolori , di un IMPETO di AMORE , il nostro Santo si alza e si prostra in ginocchio con la faccia per terra . Dopo aver ricevuto la BENEDIZIONE , mentre la pia vergine rimase silenziosa , facendo atti d’amore nel suo cuore , il NOSTRO Paolo sopraffatto dalla MERAVIGLIA e dalla DOLCEZZA , esclama :
<< Oh , bontà ! Oh , benignità ! Oh , amore ! Degnarsi il FIGLIO di DIO farsi vedere da un vivissimo verme ! >> .
Avvolto dai raggi di quella LUCE PURISSIMA , si vede più colpevole che mai , gli pare che la sua vita sia tutta intessuta di colpe e sinceramente contrito , con parole interrotte da singhiozzi , tra un profluvio di lacrime , prega : << Signore , vi domando perdono delle innumerevoli colpe che avrò commesso in tanti anni di predicazione , in tanti sacramenti e ricevuti e amministrati , di tante irriverenze , di tante ingratitudini >> .
Gesù consolò il suo fedelissimo Servo con queste precise parole , da me chiaramente sentite -dice la fortunata verginella : - << Tutto è andato bene e secondo la mia Volontà >> .
Ma quell’umilissimo Paolo che non sapeva capire come il Figlio di Dio gli si fosse manifestato , ora ha un desiderio ardente di avere Gesù tra le sue braccia e poterlo stringere al cuore .
Gesù lo contentò e andato tra le sue braccia , gli strinse << amorosamente il collo >> , come io vidi - aggiunse la Calabresi . Era il momento più propizio per domandare la Grazia Suprema : la salvezza dell’anima .
E Gesù : << Questa è tanto certa , quanto è certo che tu mi tieni nella braccia >> .
La visione disparve lasciando il Santo vecchio in ginocchio , incapace da solo di rimettersi a sedere . 
In quel momento comparvero due Spiriti Celesti , San Michele Arcangelo e un altro Angelo che lo rimisero in poltrona . 
Ma la Vergine Benedetta non vuol essere da meno del suo Divin Figlio ; Maria lo ha iniziato alla sublime vocazione , tocca a Lei dare l’ultimo ritocco alla vita mistica del nostro Paolo , ed eccola in Santa gara con Gesù a chi può meglio e più abbondantemente BEATIFICARE il devotissimo SERVO , arrivato ormai alle PORTE DELL’ETRNITA’ . 
Era in conferenza spirituale con Rosa Calabresi . Inaspettatamente , da un grande quadro che rappresentava la Madonna col Bambino , parte una voce articolata , sensibile : 
<< Paolo , Paolo ! >> . Nel medesimo istante raggiante come un sole , appare Maria Santissima , in forma naturale ed umana , recante tra le braccia il Divin Figlio , sorprese da quella Celeste Visione e inondate di gioia ineffabile , le due anime contemplative si prostrano in ginocchio davanti alla Grande Signora . 
Indirizzandosi al nostro Santo , la Regina del Cielo gli dice : 
<< Figlio , chiedimi grazie >> . 
Paolo col volto chino , le risponde : 
<< La salvezza dell’anima mia >> . 
E Maria : << Sta sicuro che la grazia è fatta >> .
Ma Paolo pensava anche all’Opera Prediletta del suo cuore , alla sua amata Congregazione : 
<< Sta sicuro , gli dice la Madonna , che La Congregazione va molto bene ed il tuo operare è molto gradito a Dio >> .
Parla poi Gesù Bambino e gli dice cose ineffabili , che la fortunata spettatrice non si sente capace di esprimere . Consolò mirabilmente il suo Servo e tra le altre cose gli disse : 
<< che era Martire per i patimenti e le sofferenze >> .
Questa volta il desiderio del nostro Padre e di sentirsi posare la mano sul capo dai due Celesti visitatori che benignamente accondiscesero posando ciascuno una mano sul capo dei due devoti Servi . Ormai non rimaneva che scioglersi dai legami dal corpo ed entrare in quella beatitudine eterna che già aveva incominciato a pregustare . Paolo vive di questo ; la CELESTE REGINA gli annunzia che presto si realizzerà , nel prossimo Ottobre , in un giorno di mercoledì .
Verso la fine di quella visione avrebbe voluto essere benedetto da Gesù e dalla sua Santissima Madre .  
Non sentendosi però degno dice alla sua Santa figliuola che la domandi lei . La pia Calabresi non meno umile e confusa del Santo Direttore , gli rispondeva che toccava a lui domandarla . Gesù e la sua Santissima Madre godevano di quella gara di umiltà che finì col trionfo del nostro Santo il quale lo impose alla docile figliuola in virtù di Santa Obbedienza . 
La domanda fu subito esaudita : 
Madre e Figlio alzarono la mano e BENEDIRONO i loro devoti Servi che rimasero assorti in estasi . La pia verginella , tornata in sé , vide solo il suo venerato Padre , innalzato di alcuni palmi da terra , con le ginocchia piegate e col viso raggiante di luce . Quanto tempo durasse la visione e l’estasi non sapremo dirlo ; la devota Discepola dice << che durò molto tempo e non si riscosse , né tornò al suo stato naturale che verso la sera >> . Felice trasfigurazione merita con la sofferenza e con l’amore , preludio di quella eterna che avrà inizio tra non molto con la morte ! 

TESTO TRATTO DAL PADRE LUIGI TERESA DI GESU' AGONIZZANTE , C. P.
SAN PAOLO DELLA CROCE 
FONDATORE DEI PASSIONISTI 
POSTULAZIONE GENERALE PP. PASSIONISTI 
SS. GIOVANNI E PAOLO - ROMA 

  
LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
                                   Terziario Francescano