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lunedì 23 settembre 2013

IL SANTO PAPA PIO X , TERZIARIO CAPPUCCINO - PARTE PRIMA .


IL SANTO PAPA 
PIO X 
TERZIARIO CAPPUCCINO

Unione con Cristo
Ai tre disordini che perdono una gran parte dei viventi nel secolo - disobbedienza , danaro , donna - la Chiesa , sapientissima contrappone tre virtù costruttrici d’ordine : umiltà , carità , castità . Strana magia di parole , il trinomio forma l’acrostico che abbiamo messo per titolo di questo capitolo e che è proprio il programma della perfetta vita cristiana . Chi lo pratica è perfetto o quasi perfetto . Di questi perfetti - nel senso e nell’estensione comprensibile pel nostro giudizio - è stato PIO X , l’uomo del quale mi accingo a tracciar << LA MIRABILE VITA >> . 
Preso da intensa passione per l’argomento , ma poco fidando delle mie forze , fin dall’inizio ho pregato quell’Anima Santa di assistermi nel far cosa non del tutto indegna di lui . Ora che l’ho finita mi domando se ci sarò riuscito .
E un’altra cosa era poi necessario scrivere ancora di Pio X dopo le opere esaurienti , alcuni imponenti , offerte da uomini autorevolissimi e da scrittori di fama ? C’è qualcosa di inesplorato nella vita di Pio X che non sia venuto alla LUCE per soddisfare la legittima brama dei milioni di ammiratori della benedetta Memoria ? Che io sappia , no . E allora ? Allora la ragione per cui ho preso la penna è questa : far giungere qualche raggio di questa LUMINOSA FIGURA anche là dove le altre vite più luminose e quindi più costose non potrebbero giungere . E poi il mio manuale non ha pretese , aggiunto ai cinque , che lo hanno preceduto , per completare la serie dell’annata , esso è fatto più che altro per gli ascritti alla nostra Opera delle Biblioteche Francescane e non promette più quello che può mantenere , poiché non è in 64 pagine che si possa scrivere tante cose .  E allora , considerato da questo punto di vista , il volume è possibile che riesca a smontare i giudizi mal prevenuti e anche interessare qualche lettore incontentabile e forse deluso . Avverto che non è una biografia quella che ho scritta , dovendo inquadrare altrimenti la figura di Pio X ; e quindi esula dal mio campo rifrustare notizie che si possono leggere in qualunque vita completa del Papa . Nondimeno , ai fini dell’argomento , era necessario ricordare , in compendio , quelli che sono i punti basilari dell’ascensione pastorale , i perni del perfezionamento individuale del Servo di Dio . Tanto perché il lettore comprenda - leggendolo comprenderà anche meglio - lo spirito di questo scritto dirò che la vita di Pio X , invece della solita cosa piatta e usuale , viene qui incorniciata negli episodi e negli aneddoti che da soli devono riprodurla al vivo nei vari momenti e nei tratti personali più accentuati .
Se fu Santo , come ormai il popolo l’ha battezzato , la Santità deve essere il suo riverbero anche dai piccoli fatti , dagli episodi che pullulano a centinaia intorno alla sua persona . Moti di questi potranno sembrare di piccolo conto e accessori , ma altri hanno tale spunto e significato da travalicare di molti il fatto semplice e occasionale . Da tutti poi , piccoli e grandi , potenzialmente emerge il fatto accertato della predilezione che la Provvidenza ebbe per questa creatura eccezionale .

< Nato per l’apostolato > 
Infatti , se ben consideriamo , la vita del Sarto fu tutta un apostolato . Apostolato quello del fanciullo che , a manine giunte , pregava nella sua Chiesa parrocchiale ; apostolato quello dello scolaretto che , due volte a giorno , d’inverno d’estate , percorreva a piedi nudi , con le scarpette a tracolla e un po’ di pan secco in saccoccia , le sette miglia che dividevano il suo villaggio dalla sua più vicina scuola comunale ; apostolato la condotta irreprensibile del giovinetto seminarista . Questo è apostolato potenziale , ma c’è poi l’apostolato attivo , quello del Ministro di Dio , in tutti i campi e in tutti i grandi della gerarchia , dal primo e più piccolo all’ultimo e più piccolo all’ultimo è più grande di tutti : il soglio Pontificio . Giuseppe Melchiorre Sarto nacque nel 1835 a Riese in condizione di estrema povertà . I suoi genitori erano soltanto dei poveretti di null’altro forniti se non di quella che sola si considera ricchezza dei poveri : nove figliuoli e un Santo timor di Dio . Quando poi Margherita Sanson rimase vedova aggiunse al patrimonio della famiglia altri due tesori , che il mondo non comprende e non apprezza , la rassegnazione e la virtù del sacrificio . Cosi essa , senza saperlo , diveniva la classica madre cristiana , il focolare domestico un Santuario e la casa dei Sarto scuola d’esempio nell’umile borgo del trevigiano . Il padre Giovan Battista fu un cristiano patriarcale , zelante e operosissimo che , quando avrebbe dovuto pensare alla sistemazione della numerosa figliolanza , morì ; sicché fu la madre che ebbe una parte preponderante nella formazione del futuro PASTORE , sia perché come mamma era toccata a lei la cura maggiore dell’educazione del figliolo , sia perché la vedovanza più che mai glielo dava in piena balìa , per il morale e per il materiale . Fu questa madre di nove figli , in strettezze e angustie , che appagò la VOCAZIONE del figlio per il SACERDOZIO col SACRIFICIO di tutta la sua vita , levandosi gli occhi , lavorando il giorno e la notte , sempre pronta e sempre propensa ad ogni pena e ad ogni rinuncia .

< Mamma “ cara mamma ” >
Si può ben comprendere allora perché il Sarto AMASSE SUA MADRE COSI’ DA ESSERNE TOTALMENTE COMPENETRATO ; l’amasse di una traboccante tenerezza che distanziava di molto ogni altro affetto terreno . Era devozione , culto . LA PROVVIDENZA CONCESSE ALLA PIA DONNA DI VIVER TANTO DA VEDERE IL FIGLIO INNALZATO ALLE PIU’ ALTE DIGNITA’ DELLA CHIESA . E quando la mamma morì , quali accenti di santo dolore traboccarono nel cuore di quel Patriarca nell’elogio che scrisse per i suffragi e nell’epigrafe che dettò nell’umile tomba !
Don Giuseppe percosse assai rapidamente i gradi della gerarchia : Cappellano , Parroco , Canonico e Maestro di anima in un seminario , Vicario Capitolare , Vescovo , Cardinale e Patriarca . 
E’ una progressione PRODIGIOSA in quanto che suo APOSTOLATO si circondò sempre di discrezione e di oscurità . Col crescere dei gradi cresceva la fama della sua probità . Il popolo lo idolatrava , le autorità lo additavano come il PASTORE ESEMPLARE . Così l’estimazione dell’ambito ristretto della parrocchia e della diocesi si amplificò facendosi UNIVERSALE IN BREVISSIMO TEMPO . 
Dio serbava il suo SERVO ai PIU’ ALTI DESTINI . Mirava a lui come al PILOTA della SUA BARCA .

< Le chiavi dello scrigno > 
Gli era necessario il Governo della sua CHIESA IN UN MOMENTO TANTO DIFFICILE , E GLI SERBAVA , IN SEGRETO , LE CHIAVI DEL SUO SCRIGNO .
Chi ci mancava ? Ancora un filo sottile che compisse la TRAMA INVISIBILE DEL SIGNORE e il Sarto si sarebbe INSEDIATO AL POSTO DI PIETRO . E quel giorno venne , quando , inaspettato e splendente , FU PAPA PIO X . Egli vi si assise , - MAESTRO - in maestosa regalità , l’eterna regalità che non è come quella del mondo , fluttuante e fallace , ma prudente e infallibile perché a consiglio e assistenza dello SPIRITO SANTO . Mai regalità di VICARIO fu meglio conforme a UMILTA’ e RASEGNAZIONE ; ché se , come la storia ci dice , qualcuno oppose rifiuto al grave peso per pusillanimità , Pio X si sottomise per mansuetudine , facendo SUE le PAROLE di CRISTO :  
Si calix iste a me transire non potest fiat voluntas Dei
E’ straordinario notare come la PROVVIDENZA GUIDI gli avvenimenti umani secondo i SUOI INSINDICABILI DISEGNI ; e come si SERVA proprio di coloro sui quali l’attenzione degli uomini meno si posa . Così un FIGLIO dei CAMPI , ancora una volta , ascese alla CATTEDRA DI PIETRO nel secolo in un cui la società civile più che mai si affanna e si agita per difendere le posizioni del povero e del lavoratore . Ciò nella Chiesa è quasi normale .
PIETRO FU IL PRIMO . La storia del papato è tutta una concatenazione di fatti sensazionali nei quali è palese l’INETERVENTO DELLA DIVINA VOLONTA’ . A quando a quando , con regolare ricorso , quasi che ciò fosse necessario per la conservazione d’un patrimonio ideale di principi , gli umili hanno giocato la parte più nobile nelle vicende del papato . Se non ci fossero altri precedenti Pio X ha avuto due grandi predecessori del suo umile rango , Benedetto XI e Sisto V anche loro figli di poveri campagnoli .

< L’avverarsi d’un presagio scritturale >
Pio X realizzò in pieno il vaticinio suscitans a terra inopie 
del Salmista , ed a pochi come a lui può essere applicato 
tutto intero il presagio scritturale << ut collocet eum cum principibus populi sui >> . Un tribolato che accettò la vita come Dio gliela aveva mandata , quasi letiziando , e per questa via giunse ai confini dell’umana perfezione , cioè quasi alle soglie della santità . Considerato nel suo complesso - morale e intellettuale , intimo e manifesto - Pio X fu quello che si dice una personalità . E’ vero che cercò sempre di nasconderla e umiliarla. Ma è proprio questo che lo rende amabile ed ammirabile . Egli ostentò di non essere né sapiente né dotto ed invece lo fu in GRADO ELEVATISSIMO . Saggezza e sapienza imparò sul LIBRO DEI LIBRI : LA SCRITTURA . 

Il VANGELO fu il suo ideale , la CROCE il suo forte . Non è facile trovare pienezza di pratica Evangelica più coerente della sua . Sta qui l’ascendente esercitato da lui sui cuori , il segreto della sua immensa popolarità sulle masse . Da vivo come da morto , da morto come da vivo irradia su tutti un fascino irresistibile . Prima era la sua persona che attirava i cuori come il nettare l’ape , ora è la sua tomba , nei sotterranei di San Pietro , che è meta di visite e pellegrinaggi di gente di ogni condizione e d’ogni paese .  
E’ LA POTENZA DELLA SUA PERSONALITA’ RISUSCITATA E RIUNITA CON CRISTO .
Ho letto il Liber Pontificalis , apologetico dei primi Santi Pontefici , in alcuni punti schematico e quasi scheletrico , e in altri invece ricco di edificanti dettagli ; e dalla lettura diligente di questo libro ho tratto la conclusione che non c’è almeno in questa storia , una figura di Santo Pontefice - anche di quelli che allora erano tanti vicini al popolo - che combaci perfettamente con la figura di Pio X .
Per la devozione alla suprema dignità Sacerdotale sì , ma per affetto e attaccamento alla persona , no . In ogni ordine e in ogni ceto - del mondo ecclesiastico e laico - si trovano i devoti , gli ammiratori che vogliono saper di lui , che si entusiasmano , che si appassionano delle cose che lo riguardano .  
Per quale altro Papa è stata fatta tanta letteratura , dirò meglio , è stato riunito tanto materiale biografico e bibliografico 
come per Pio X ? Perché mai tanta popolarità ?  
La spiegazione è facile . La bontà ha sempre fatto nei cuori degli uomini più breccia della prosopopea . La forza brutale casca in terra di scoppio , stramazzata . La forza spirituale è la leva che svolge il mondo e lo innalza . La semplicità , degli atti e delle parole , è tal forza persuasiva che ammansisce qualunque scontrosità di liberi mal pensanti , soggioga qualunque bassezza di animo sarcastico e scanzonato . Talvolta ho cercato d’immaginarmi , per ipotesi non del tutto oziosa , che sarebbe stato se San Pio X forse apparso inaspettatamente in luoghi impensati , fra la gente scioperata lontana le mille miglia da Dio . Facile immaginarlo . Sarebbe successo quello che del resto succedeva sempre : soltanto con l’augusta maestà dell’aspetto , con la bellezza dell’angelico viso avrebbe indotto in ammirazione , avrebbe forzato i peccatori più repulsivi a piegare il ginocchio dinanzi a lui . Tale è la potenza degli uomini che riverberano dal loro interno la presenza di Dio . 

< Come l'araldo di Cristo >
Così era San Francesco , così San Filippo Neri , così tutti i Santi , Araldi di Cristo , Corifei del Gran Re . Una certa patriarcale benomìa , quel non so che di paterno nell’accogliere la figliolanza spirituale si ritrova in qualche predecessore di Pio X - il Cardinale Lambertini per esempio che fu Papa Benedetto XIV , anche lui caro al suo clero e caro al suo popolo - ma è un’altra cosa . Senza poi contare l’assenza di ogni esteriore mondanità , il puro stile dell’uomo di Chiesa che era nel Sarto . Prestante della persona e dell’aspetto maestoso , l’occhio penetrante e vivo , insinuante nel trattare , per amare il Sarto non occorreva essere gente di Chiesa o cattolici , bastava essere uomini . Basta dire che lo vollero vedere , per baciare l’Anello del Pescatore , ebrei turchi e cinesi . Re , diplomatici , scrittori , nobili - italiani stranieri - ne restarono incantati , lo trovarono adorabile , ne ammirarono la finezza e il tatto . Non potevano sottrarsi dal correre col correre ai due Papi che avevano governato nel cinquantennio precedente , entrambi usciti dalla migliore società blasonata , per far il confronto con l’umile campagnolo di Riese . Il Pastor , il celebre autore della Storia dei Papi , scrisse che Pio X era semplicemente affascinante . Un altro illustre francese dice di lui queste testuali parole : << La ferrea tenacia nel tener fermo ai principali si concilia in lui alla più squisita cortesia delle forme >> .
Dopo la sua elezione al Pontificato un diplomatico tedesco , uscendo dalla udienza accordata al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede , diceva all’allora Monsignor Merj del Val : - << Ma che cos’ha quell’uomo da attirare in quella maniera ? >> - Ce lo dice il Bazin che cosa aveva , con una proposizioni acuta e geniale : << Aveva certe altissime relazioni che non tutti i diplomatici hanno . Mediatore da sessanta , conversare abitualmente con Cristo , con gli Angioli e coi Santi non è cosa che tolga alle belle maniere , e scema invece la timidezza davanti alle grandezza del mondo >> . Ecco che cosa aveva ! 

Testo Tratto : IL SANTO PAPA PIO X , Opere delle Biblioteche Francescane - ALESSANDRO FRANCINI BRUNI -
UNIONE FRANCESCANA , via Cappuccini 28 - FIRENZE . 1936  .


                                                             

LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano