MARIE-JOSEPH CASSANT
Monaco Cistercense Trappista
Beato
DIMORARE NEL CUORE DI GESU'
Alla scuola del servizio del Signore
Discepolo di San Benedetto Abate, fra Joseph si dedica, giorno dopo giorno, a leggere, meditare, applicare la Regola in tutte le sue occupazioni quotidiane. Scriverà per sé un riassunto della Regola, senza grettezza di spirito né legalismo, grazie ai consigli del suo Padre Maestro.
Difatti, è proprio Dom André Malet a definire la vita religiosa come : “un perfezionamento, una scoperta della Via d'unione con Gesù Cristo”, unione che “si realizza attraverso la conformazione delle nostre azioni alla Volontà divina”.
Ecco tutto il lavoro dell'ascesi: “abbracciare la vita religiosa....equivale a prendere posto in un campo di battaglia dove il coprifuoco è aperto”.
“Una vita religiosa che non ha bisogno di pusillanimi, di volontà indecise, irrisolute, di corporature fragili; bensì di anime coraggiose, anime dalla volontà ferma e decisa, dei corpi pronti al sacrificio” (Cf, Dom André Malet, Notion fondamentales sur la vie religieuse et la vie cistercienne).
Tuttavia, così come il discepolo vive solo per Dio, l'umiltà, l'obbedienza, il lavoro, il silenzio, le letture spirituali, rendono possibile quel momento privilegiato che è l'incontro con Dio nella preghiera, nella contemplazione. Attraverso la penitenza, il monaco emerge dal basso dei sensi; attraverso la contemplazione...egli vive con Dio.
Padre André Malet osserva come durante i primi secoli dalla fondazione di Citeaux, i Monaci cistercensi vivessero di un grande spirito d'amore e con un grande fervore: l'amore infatti unisce a Dio e rende caritatevole il monaco verso i fratelli, il fervore invece fa abbracciare con fervore le austerità della Regola.
Con docilità, fra Joseph vive come sua priorità quella di penetrare nell'amore di Dio, di accostarsi il più possibile all'unione con Gesù. Ricorderà infatti a sé stesso che il suo unico desiderio è quello di riempire e vivere il suo tempo come se fosse una “lectio divina”, e l'obiettivo di vivere in questo modo la vita religiosa è quello di riempirci di Dio.
Il libro fondamentale del novizio Trappista è la Regola di San Benedetto, gli Usi di Citeaux e il Direttorio Cistercense del 1869. Il novizio segue poi le conferenze del Padre Maestro, il quale presenta la storia e le consuetudini dell'Ordine Cistercense, la liturgia, la dottrina cristiana e la vita interiore.
Fra Joseph cerca di seguire fedelmente questo programma dell'iniziazione monastica cistercense, malgrado la sua difficoltà a memorizzare i contenuti, tuttavia persevera nella lettura personale sforzandosi di allontanarsi dalle fantasie e dalle dispersioni.
La sua passione è la lettura delle biografie dei monaci cistercensi contemporanei, specialmente quella di Padre Jean-Baptiste dell'Abbazia di Melleray, morto di tubercolosi a soli ventiquattro anni. E' forse questo un presagio della sua morte? Il novizio legge con attenzione particolare il “Trattato sul Purgatorio” di Santa Caterina da Genova, mentre per nutrire la sua vita di preghiera legge gli scritti di Santa Teresa d'Avila.
Cerca di comprendere quei testi in profondità e, se necessario, consulta il suo Padre Maestro André Malet per capire meglio ciò che ha letto. Secondo lui, tutto deve condurre all'amore con generosa risoluzione. Per tale ragione, con un'instancabile perseveranza egli trascrive dei riassunti, numerosi estratti, dai testi che legge, persino dalle letture spirituali che si leggono in refettorio o in chiostro. Egli gioisce per i consigli ricevuti dal suo Padre Maestro.
Padre André Malet insiste molto sulla forza e sul valore della preghiera liturgica: “la preghiera liturgica ufficiale del discepolo di Cristo crea e forma parole, pensieri, sentimenti di Dio e su Dio; divinizza l'anima del monaco e gli dona la facoltà di intercedere per tutti”.
Fra Marie-Joseph segue l'istruzione del suo Padre Maestro e si prepara con cura, ogni giorno, l'ufficio divino del giorno seguente.
A tale scopo legge “L'Anno Liturgico” del servo di Dio Dom Prosper Guéranger che lo aiuterà a interiorizzare i Salmi, mentre utilizza dei buoni commentari per capire meglio la Parola del Signore. Predilige la lettura del Vangelo e terrà a memoria parecchie pericopi, specialmente quelle riguardanti la Passione del Signore Gesù.
Tuttavia, così come al Convitto dei Salettiani di Casseneuil, gli costa, gli pesa parecchio il lavoro intellettuale e spesso gli causa stanchezza e sofferenza. Comprendere e assimilare e trattenere in mente …., non è per lui un gioco.
Dom Chenevière dirà giustamente: “egli ebbe sempre il broncio verso i libri che furono la più grande croce della sua anima”.
Dopo qualche anno, la sua perseveranza gli donerà una grande maturità. Così come testimonia il suo Padre Maestro Dom André Malet: “fra Marie-Joseph sarà un eccellente direttore di anime”.
Da: Demeurer dans le Coeur de Jésus, Fr. Jean-Christophe (Abbaye Sainte-Marie-du Désert, près Toulouse). Editions Traditions Manastiques 2008.
Traduzione e adattamento dal francese a cura di Enzo Digrandi.
LAUS DEO
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano