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domenica 18 gennaio 2015

LA VENERATA MADRE AGNESE ( PAOLINA ) DI GESU' CARMELITANA SCALZA - LA " PICCOLA MADRE " DI SANTA TERESA DI LISIEUX - PARTE OTTAVA .



La Venerata Madre 
Agnese (Paolina)di Gesù 
Carmelitana Scalza 
La “piccola madre” di Santa Teresa di Lisieux  
Madre Agnese di Gesù guida i passi di Teresa 

Il Carmelo di Lisieux aprirà ben presto le sue porte anche alla carissima beniamina “Teresita”; così amavano chiamarla per analogia con la nipotina Teresita di Santa Teresa d'Avila. 

 
TERESA MARTIN
Santa Teresa del Bambin Gesù
e del Volto Santo 
La Comunità del Carmelo, conoscendone la precoce virtù, era in genere molto favorevole ad accoglierla. L'appoggio più forte e sicuro l'ebbe dalla sua “piccola Madre Paolina” e dalla Reverenda Madre Priora Maria di San Luigi Gonzaga 
 La Reverenda Madre Priora Madre Maria di San Luigi Gonzaga
e Madre Agnese di Gesù ( Paolina Martin )
Madre Agnese in principio, per prudenza, cercò di frenarne l'ardore; ma poi avendo intuito più di qualunque altro gli ammirabili disegni di Dio su quella fanciulla predestinata, riprese senza esitazione alcuna a secondarla sotto ogni aspetto. 
Non è il caso di ritessere la storia delle difficoltà incontrate da Teresa, a cominciare dallo zio, dal Superiore del Carmelo, dal Vescovo di Bayeux, fino alla coraggiosa perorazione dinanzi a Sua Santità Papa Leone XIII. Ispiratrice di tutti questi passi fu sempre Suor Agnese di Gesù. Personalmente affrontò l'opposizione dello zio Guérin, facendogli notare l'angoscia morale e la ripercussione fisica che il suo rifiuto avrebbe procurato alla più giovane delle nipoti. 
Il Canonico Delatroette, chiuso nella sua inflessibilità anche a causa di certe critiche mossegli da una famiglia influente della città di Lisieux, la cui figlia chiedeva l'ammissione al Carmelo, non sembrava elemento espugnabile. Tant'è che le molte istanze del signor Louis Martin, della Reverenda Madre Maria di San Luigi Gonzaga e della stessa veneranda Madre Genoveffa, fondatrice del Carmelo di Lisieux, erano tutte andate a vuoto. 
La Venerata Madre Genoveffa
fondatrice del Carmelo di Lisieux 
E Suor Agnese di Gesù convergerà i suoi sforzi verso questo obiettivo. Ne persuade il padre, comunicandogli un colloquio avuto con il reverendo Don Youf, cappellano delle Carmelitane: 
<<E' una simpaticissima fanciulla, aveva detto questi (il rev.do don Youf), mi fa tanta buona impressione. E poiché il suo impareggiabile padre ha l'eroico coraggio di accompagnarla da Monsignore il Vescovo, si rechi pure a Bayeux; per conto mio spero un risultato favorevole>>.
<<Ecco, babbo mio, quello che mi ha detto pressapoco don Youf; da parte mia ti confesso che egli mostra un interesse grande e sincero, anzi ho potuto ammirare in lui un sacerdote che comprende che Dio è libero di chiamare le anime a quell'età che vuole. Se il frutto è maturo, anche prima del tempo, non ti par giusto che la sua mano divina si stenda per coglierlo? Tutto il Carmelo prega per il padre del nostro “Giglio”, quest'albero fecondo il quale non sa produrre che vergini... Si prega pure per il piccolo Giglio, la cui corolla oggi si è rivelata piena di diamanti. Che non si scoraggi, che speri....niente è perduto!
Temo di essere temeraria a domandarti di nuovo il viaggio a Bayeux. Eppure è necessario, se vuoi che il grande pellegrinaggio per Roma del “Beniamino” (riferito sempre a Teresa) non sia velato da una nube di tristezza. Oh quanto sei buono e quanto ti voglio bene! Se tu conoscessi la commozione del mio cuore quando penso tutto quello che vuoi fare per il bene della tua Regina (Teresa), a tutto quello che hai fatto per noi! Su, non temere, l'ingratitudine non ha dimora nel Carmelo; sapremo ricordarci i tuoi benefici e poi...c'è Dio che li conta. Quale corona Egli non ti riserverà Lassù!
Quale gioia poter mirare il sorgere del giorno eterno dopo questa notte caliginosa! Esulteremo allora dei sacrifici del tempo, e il sorriso eterno di Dio sarà la nostra ricompensa. Nell'attesa, il tuo sorriso è per me il sorriso di Dio>>.  
Il Beato Louis Martin
A Bayeux dal Vescovo, insuccesso! Quale sarà ora la tattica per Roma approfittando del pellegrinaggio che il signor Louis Martin e figlie si accingono a fare? Teresa voleva parlare con il Papa, Sua Santità Leone XIII. Ci fu un momento di perplessità, poi si decise che fosse meglio tacere; infine, il 10 novembre, ecco una lettera di Suor Agnese di Gesù, tutta confidenziale, alla piccola Teresa in pellegrinaggio: 
<<Ti avevo detto di non chiedere nulla al Santo Padre; oggi invece Nostra Madre Maria di San Luigi Gonzaga e Madre Genoveffa ti consigliano di parlare, qualora ne senta il desiderio.
….Il tuo cuoricino non si deve sgomentare e neppure devi badare a tutta quella gente che ti vedrai d'intorno; che importa che ti sentano? Proprio nulla.
Chiedi a Gesù come ti devi comportare; è Lui che ti deve istruire perché è per il Suo amore che parlerai. Pensa che parli con lo stesso Gesù e ciò ti sarà di aiuto. Durante la vita mortale, i Giudei non avevano vergogna di manifestargli i loro bisogni, pur in mezzo alla folla; non arrossire, parla e non temere. Soprattutto ti raccomando di non far sapere nulla di questa lettera a Monsignor Révérony: ciò farebbe andar tutto all'aria. Ti ho detto il mio pensiero dopo averci riflettuto. Madre Genoveffa mi diceva ieri: “Non le impedisca di parlare con il Santo Padre”. Nostra Madre Maria di San Luigi Gongaza è del medesimo parere; quindi è mio dovere “togliere la proibizione”. D'altronde, è affare tuo; fa come Gesù ti ispirerà; certo è che l'occasione è buona davvero.
Coraggio! Importa che non ti abbatta a un primo rifiuto, pensa alle insistenze della Cananea. Se ti accorgi che il Santo Padre propende per il no, non potete dirmi di no; sapete bene che Gesù ha detto: “Lasciate che i piccoli vengano a me”>>.
Ecco qui, colte al vivo le qualità principali della Madre Agnese di Gesù nel difendere una causa. Tenacia, accorgimento, semplicità, destrezza, ricerca dei mezzi adeguati per vincere le difficoltà, coraggio e lealtà e soprattutto un grande spirito soprannaturale. Ogni sua impresa la trova rivestita della corazza della preghiera e della fiducia. Si assicurava che Dio fosse dalla sua parte e poi....più nessuna paura per la lotta. E quando la vittoria tardava a venire, ecco come sapeva reagire; sentiamola consolare Teresa dopo l'amara delusione dell'udienza pontificia: 
<<Teresa mia, e non ti senti ancora fiera, non ti senti felice della “singolare preferenza” che Gesù ti mostra? Giovanissima, di appena quindici anni, Egli ti trova già degna di portare la Sua Croce, ti trova degna di soffrire! Quale onore per te, se riuscissi a comprendere quanto le prove fanno avanzare la tua anima nella via della santità! Devi fare un atto di abbandono, ecco la volontà di Dio per te. Che meraviglia! Gesù par che dorma nella tua piccola barca, ma siine certa, il Suo Cuore veglia!>>.
Ma anche quello della << Piccola Madre>> vegliava! Dopo il ritorno a Lisieux dal pellegrinaggio a Roma, suggerisce a Teresa di scrivere nuovamente al Vescovo di Bayeux, poi al terribile Vicario Generale, che pur bisognava diplomaticamente far capitolare. Dopo aver tentate tutte le vie umane, non rimaneva che attendere l'Ora Divina. 
Finalmente questa scoccò per la “nuova Teresita” e Suor Agnese di Gesù l'esorta a scendere coraggiosamente in lizza: 
<<Amiamo Gesù che ci ha tanto amate. La piccola fidanzata non abbia paura a seguire il Diletto sulla Via del Calvario...Per farsi simile a Lui e meritare il nome di Sposa bisogna continuamente provare l'amore nella sofferenza>>.
Non omette al tempo stesso di lenire la ferita del cuore paterno: 
<<Ieri ho notato sul tuo viso un velo di malinconia e qualche lacrima nei tuoi occhi. Non piangere, caro babbo. Se mai, le tue siano lacrime di gioia, perché non ad uno sposo mortale tu ci sacrifichi, bensì a Dio che non muore. Un giorno, nell'Eternità, da quest'albero della Croce che quaggiù non ci dona che frutti amari, raccoglierai frutti di gloria. Perciò, per un cuore che ama Dio, qualunque sacrificio è dolce. I Santi, perché vedevano le cose fino in fondo, desideravano la sofferenza; spingendo le cose fino in fondo, desideravano la sofferenza; spingendo lo sguardo nell'Eternità, essi sapevano valutare la vanità delle cose e la verità dell'Unum Necessarium.
Addio, o nostro tutto quaggiù, dopo Gesù. La tua povera piccola perla. Agnese di Gesù>>.

 
Fine capitolo 8 
Madre Agnese di Gesù, la “piccola madre di Santa Teresa di Lisieux, 
Editrice Ancora, 1956. A cura della Procura delle Missioni dei Carmelitani Scalzi – Roma. 

  
LAUS  DEO 

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano