Visualizzazioni totali

domenica 13 gennaio 2013

I CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA NEL COLERA DEL 1837 .



MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .


 I CAPPUCCINI NEL COLERA DEL 1837 .

Dagli annali dell’Ordine e delle tradizioni popolari chiaramente si rileva che in tutte le pestilenze con cui IDDIO ha punito le colpe degli uomini , prevaricatori in ogni tempo dell’immacolata sua legge , i Cappuccini ARDENTI DEL FUOCO CELESTE DI CRISTO RECO’ SULLA TERRA SONO STATI DEI PRIMI A PRESTARE PIETOSA ASSISTENZA ai colpiti dal rio malore , a soffrire ed anche a morire pei loro fratelli che portano l’IMMAGINE DEL CREATORE , E SONO STATI REDENTI CON LO STESSO SANGUE DIVINO DEL NAZARENO .
In questo secolo di traviamenti e di politiche innovazioni , l’Europa si è vista invasa da nuova crudelissima peste importata dall’Oriente nell’Inghilterra e poi estesa dovunque .
Nei primi di Luglio del 1837 essa che cholera morbus si appella , dal continente passava a gettare nella costernazione la Sicilia , ove successero popolari tumulti e private vendette .
Ostinati i nemici del Governo passato nell’idea che tal male fosse cagionato da opera umana , ne davano le più strane spiegazioni , e l’Avv. Mario Adorno da Siracusa si gloriava in un suo manifesto , che faceva il giro dell’Europa , di avere scoperto di essere il morbo micidiale che il risultato di polvere e liquidi venefici , i quali agiscono nelle sostanze cibarie , nei potabili e anche per via per organi respiratori , infettando l’aria con micidiale fetore .
Quindi concludeva che il colera aveva trovato sua tomba nella patria dell’immortale Archimede .
Belle parole CHE NON ALTRO SERVIVANO SE NON A MUOVERE I POPOLI ALLA RIVOLTA , giacché il colera , grande flagello di DIO , è riapparso altre volte e sotto il Governo che non è il Borbonico , e dopo che al 1860 certi apostoli della menzogna avevano buccinato nelle piazze che più non sarebbe comparso a desolare le famiglie e i paesi .
Lasciamo queste ILLUSIONI e riconosciamo il colera , come ogni altra pestilenza , la fame e la guerra , per castighi della tremenda GIUSTIZIA DELL’ALTISSIMO , e veniamo all’argomento .
Sviluppatosi il morbo epidemico nella nostra Provincia , si videro in ogni paese
DOLOROSISSIME SCENE , che la morte squallida penetrava senza ritegno o riguardi ora in questa , ora in quella famiglia , togliendo in brevissimo tempo a chi il padre , a chi lo sposo , la sorella , il figlio , l’amico , il benefattore .
Le acerbe pene , il pianto , il lutto si erano estesi quasi in ogni famiglia , e venivano accresciuti dal continuo girare dei carri , ove raccoglievano i cadaveri per trasportarli a sepoltura , e dai gemiti , i singhiozzi , le voci pietose dei superstiti che SALIVANO SINO AL TRONO DI DIO PER OTTENERE MISERICORDIA E PERDONO AI VIVI E AI TRAPASSATI .
In tali sventure che straziano il cuore l’UNICO CONFORTO E’ LA RELIGIONE CHE CI ACCOMPAGNA DALLA CULLA ALLA TOMBA , e che mentre indirizza i Suffragi per gli esistenti , CONFORTA CON LA SUA DOTTRINA I VIVENTI .
Quale AIUTO PERCIO’ SPIRITUALE NON APPRESTA IN TALI CALAMITA’ LA PRESENZA DI UN MINISTRO DI TALE RELIGIONE BENEFICA CHE , PENETRATO DELLO SPIRITO DI ESSA , QUALE AMOROSO SAMARITANO RISANA LE MORALI FERITI LASCIATE NEL CUORE DAL PECCATO E LENISCE IL DOLORE CON LA SPERANZA DI UN PREMIO ETERNO ?
I CAPPUCCINI , in ogni paese , CONOSCENDO LA PROPRIA MISSIONE , appena sviluppatosi il morbo fatale COMINCIARONO A COMPIERE CON EROISMO E SENZA TIMORE DI PERICOLO IL LORO AFFETTUOSO MINISTERO , sia amministrando di giorno e di notte i SACRAMENTI , sia ASSTISTENDO agli agonizzanti , sia ESORTANDO i superstiti alla rassegnazione , sia PREGANDO per coloro che erano passati all’altra vita , sia procurando soccorsi alle povere famiglie degli estinti , restando alcuni di essi VITTIMA DELLA LORO CARITA’ , come successe al Padre Fedele di Avola già Lettore .
Egli era PROFONDO CONOSCITORE DELLA LETTERATURA LATINA , semplice e retto ,
un VERO ISRAELITA .
Se per caso riceveva un offesa , non si lamentava , anzi credeva che ciò fosse avvenuto per sua colpa .
Se forse veniva meno al suo dovere verso qualche Frate , la sera NON ANDAVA A RIPOSO , se prima non gli domandava scusa e perdono .
La sua CARITA’ NON CONOSCEVA OSTACOLI , E DI ESSA MORI’ VITTIMA , quando inferiva in Avola il colera .
Di notte fu chiamato a ricevere la SACRAMENTALE CONFESSIONE di una persona , nella quale si era manifestato il funesto malore .
EGLI SENZA PERDERE TEMPO , SI ALZO’ , CORSE , UDI’ LA CONFESSIONE ; MA VENNE PURE COLPITO DAL PESTIFERO MORBO , CHE TRA SPASIMI E DOLORI L’INDOMANI LO TRASCINO’ AL SEPOLCRO . Era il 26 Settembre del 1837 .
In quella generale costernazione i tristi abusavano per fare stragi e private vendette , gridando :
Morte agli avvelenatori .
Fu allora che il M. R. P. Angelo da Sortino , UOMO DI DIO E AMANTE DELLA PACE E DELLA CONCORDIA , a serenare gli animi dei suoi concittadini , a riconciliarli , a far deporre le armi , IMPUGNATO IL CROCIFISSO E SEGUITO DALLA RELIGIOSA COMUNITA’ SI PORTO’ INTREPIDO NELLA PIAZZA , OVE TANTO DISSE CONTRO QUELLI SCIAGURATI AVIDI DEL SANGUE DI COLORO CHE STOLTAMENTE CREDEVANO RAPINATORI DEL COLERA , CHE CON L’EFFICACIA DELLA SUA PAROLA LI CONVINSE DELLE LORO SCELLERATE RISOLUZIONI , LI CHIAMO’ ALLA CALMA E AL PERDONO E LI FECE PACIFICAMENTE TORNARE ALLE LORO FAMIGLIE .
COSI’ EGLI SALVO’ LA PATRIA DA UN IMMINENTE CATASTROFE , CHE AVREBBE RADDOPPIATO IL DOLORE E LE LACRIME NEI SUOI COSTERNATI SUOI CONCITTADINI .

<< QUESTI UOMINI EGREGI CHE HANNO CURATO LA VITA PER AMORE DEL PROSSIMO , PERCHE’ ANIMATI DALLO SPIRITO DEL SIGNORE CHE E’ CARITA’ : Deus Charitas est ,
CI SERVANO DI ESEMPIO , DOPO
CRISTO E I SUOI SANTI
A TRASCURARE NOI STESSI PER IL BENE DEI NOSTRI FRATELLI >> .

<< LA VIRTA DEI GIUSTI SI COMPENDIA IN QUESTE PAROLE :
ESSERE RIGIDI CONTRO DI SE’ , CONDISCENDENTI E PIETOSI VERSO GLI ALTRI SINO
AL SACRIFICIO DELLA PROPRIA ESISTENZA >> .


                                                                                FINE

                                                                           LAUS DEO

                                                                         Pax et Bonum


                                                         Francesco di Santa Maria di Gesù
                                                                 Terziario Francescano


MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .

Per Ulteriori Informazioni Visitare il Sito :
www.fraticappuccinisiracusa.it/fragiuseppemaria/