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martedì 16 luglio 2013

SAN PAOLO DELLA CROCE GUIDA DI ANIME .


SAN PAOLO DELLA CROCE 
GUIDA DI ANIME .

Non erano le Spose di Cristo viventi all’ombra dei chiostri che si mettevano sotto la direzione del nostro Santo , ma anche anime che gemevano nel mondo come colombe fuori dell’arca ; vergini , vedove , spose uomini e Sacerdoti . Questo eccellente Maestro della vita spirituale formò con l’orazione una scelta di anime pure Consacrate al Santo Amore . Pur conservandole fedeli ai doveri del loro stato , voleva che la loro conversazione fosse in Cielo con gli Angeli e con Dio . La sua corrispondenza soprattutto , mostra la grande abilità che aveva acquistato nella scienza dei Santi , scienza che attingeva continuamente ai Piedi di Gesù Crocifisso .
Direttore Illuminato , possedeva a fondo i grandi Mistici ; era soprattutto uomo di Orazione , iniziato dallo Spirito Santo a tutte le vie della Grazia . Con dolcezza e con forza sapeva dissipare i timori , guarire gli scrupoli , rialzare il coraggio , prevenire le illusioni , scoprire gli inganni dello spirito maligno , trarre profitto dalle colpe per l’interesse dell’anima , ispirandole umiltà , disprezzo di sé , diffidenza della propria debolezza , fiducia in Dio . Sopra questo soggetto , del quale si potrebbero dire tante cose , faremo solo qualche rilievo parlando in modo generale delle sue qualità di Direttore , dei suoi principi , e con qualche tratto delle sue lettere , vedremo come parlasse il vero linguaggio della spiritualità solida , pratica , lontana da artifici , asilo sicuro da ogni illusione , semplice e insieme sublime .  
La prima qualità di un Direttore di anime è il discernimento degli spiriti . Il discernimento degli spiriti , propriamente parlando , non è il dono della profezia né quella penetrazione delle coscienze che scopre i segreti dei cuori , dono sublime che il Santo possedeva in grado sublime . Il discernimento degli spiriti , secondo il senso ordinario , è una luce speciale che fa distinguere da quale principio procedono i moti interni e giudicare sicuramente della direzione che si deve dare alla coscienza . Ora è in Dio che un Direttore vede le anime , le sente , le indovina . E’ dunque necessaria una luce superiore per discernere in esse o la fibra umana o la suggestione satanica o l’impulso dello Spirito Santo . E’ questo un punto capitale . Senza un profondo discernimento di spirito , si corre pericolo di guidare le anime per vie errate e funeste . Il nostro Santo possedeva lo Spirito di Dio che penetra fino al fondo dei cuori e discernere i diversi movimenti . Spirito sempre ricco di eloquenza , d’insinuazione , di dolcezza e di Grazia che , essendo uno e multiplo nei suoi ammirabili effetti , si fa tutto a tutti , ora innalzandosi con i perfetti all’apice della Santità , ora abbassandosi come una tenera madre con i deboli . Sì , egli possedeva questo Spirito che parla da Maestro di ogni verità , che non ha per le anime che sussulti Divini e parole di Amore . Come infatti non crede che egli fosse animato da questo Spirito ? I suoi insegnamenti che erano sempre così oppurtuni e così saggi , la facilità con la quale si entrava nelle diverse situazioni delle anime per applicare a ciascuna il soccorso conveniente ; la facilità , la chiarezza con cui esponeva i più Segreti Misteri che Dio Opera nel suo Santuario dell’anima , tutto ciò non poteva essere il prodotto dello spirito umano che è così incapace , con i suoi occhi oscuri , di vedere la Luce delle Sublimi Verità e che è così debole , così incostante nei suoi pensieri .  
Il suo principio di vita spirituale , di purificazione di progresso , e di perfezione , era la Passione di Gesù Cristo .
Via la più breve , secondo lui , la più semplice , la più sicura per arrivare allo spogliamento di sé e al rivestimento di Dio . La Passione di Gesù Cristo era la porta che da nei Pascoli deliziosi dell’anima . << Ego sum ostium >> diceva con gran affetto ; << Ego sum ostium >> . Un’anima che entra per questa porta va sicura .
Nella Passione non c’è inganno , no , non c’è inganno . 
Nella Contemplazione delle sofferenze del Salvatore vedeva dunque il mezzo più efficace per correggersi dei propri difetti e di spogliarsi dei propri peccati .  
<< Pensando a un Dio che ha patito per me , a un Dio Flagellato , Coronato di Spine , sputacchiato per me , in Croce per me , come è possibile che penetrato oggi e domani da queste verità di fede , si abbia ad offendere ?… >> .
Da Direttore prudente , il Santo dava i consigli più opportuni per l’acquisto delle virtù . Scrivendo ad un numero di Novizi , dice : << …..Sebbene NN. Cominci ad avere dono di orazione , conviene stare in guardia che non si addormenti nell’esercizio delle virtù e dell’imitazione di Gesù Cristo , portando sempre all’Orazione qualche Mistero della Passione , senza mai forzarsi per meditare ; ma a modo di dolci colloqui soliloqui e quando poi Iddio tira al silenzio di fede e di Amore in sinu Dei , che è l’orazione che dice V. R. , non bisogna allora disturbare l’anima con riflessioni esplicite da tal riposo e quiete ecc. ; ma soprattutto fondi bene tutti nella profonda umiltà , odio di se stessi ecc. perché questo non è mai abbastanza….. >> .
<< Ringrazio la Divina Misericordia , scriveva a Sr. Chiara di San Filippo , che il di lei Spirito non si allontani mai dalla memoria delle pene dello Sposo Celeste . Vorrei però che si lasciasse tutta penetrare dall’amore con cui egli le ha patite ; la via corta però è di perdersi tutta nel mare di queste pene , giacché , come dice il Profeta , la Passione di Gesù è un Mare di Amore e di Dolore . Ah figliola , questo è un gran segreto scoperto solo agli umili di cuore . In questo gran Mare l’anima pesca le perle delle virtù , e si fa sue le pene dell’Amato Bene . Ho viva fiducia che lo Sposo le insegnerà questa Divina Pesca , e le sarà insegnata nella solitudine interna , sgombra da tutte le immagini , sola da ogni affetto terreno , astratta da ogni cosa creata , in pura fede e Santo Amore… >> .
Scrive ad un Religioso : << Non dubito che lei non se ne stia in sinu Dei intus , nel nihilo passivo modo , viia curta per perdersi e abissarsi nell’Infinito tutto , passando però per la porta deifica che è Cristo Crocifisso , facendosi proprie le di Lui Pene amarissime . L’amore insegna tutto , giacché la SS. Passione è Opera dell’Infinito Amore ecc… >> .
Man mano che l’anima camminava per le vie dell’orazione e della virtù , dava con discrezione , gli avvisi più propri per farla progredire .
Scrive a Suor Cherubina Bresciani : << Le sue lettere mi rallegrano molto in Dio , e mi danno motivo di benedire quella sovrana Bontà che usa tanta misericordia e quella figliola che la Sua Altissima Provvidenza mi ha confidato ; e desidero una sopragrande fedeltà al Sommo e Infinito Bene , in corrispondenza ai benefici tanto eccelsi , i quali preparano l’anima a grazie più grandi , a lumi più alti e sublimi , per i quali l’anima s’innamorerà più di Dio , acquisterà più virtù , l’eserciterà in modo più eroico perché quando l’anima è più illuminata in Santa fede nella Santa Orazione , resta più intimamente unita con Dio ; e per mezzo di questa unione col Sommo e Infinito Bene , vengono all’anima tutti i beni , ed opera alla grande , con vera umiltà ed annichilamento di se stessa , e quest’annichilamento dispone la medesima anima ad essere assorbita in Dio nella Santa contemplazione….. Le raccomando di non perdere di vista la SS. Passione e Morte di Gesù , nostra Vita . Avverta , figlia mia , che adesso non deve meditare come al principio , ma secondo le Sante Regole che le ho date… L’amore è virtù unitiva e fa le sue le pene dell’Amato Bene >> .
Dopo aver indicato la via che consiste nel far proprie le sofferenze dell’Amato Bene , il saggio Direttore sorvegliava l’Azione Divina nelle anime raccomandando di lasciarsi guidare da Dio .
Ecco come scriveva ad Agnese Grazi : << Bisogna annichilarsi sempre più e sotto i piedi di tutti , lasciando l’anima in Santa libertà di fare GRAN VOLI AL LUME E POI SI BRUCIA IN ESSO . Così l’anima giri pure intorno , anzi dentro a quel Lume Divino e tutta s’incenerisca in esso e massime in questa grande e dolcissima ottava dell’Amor Sacramentato… >> .
Dirigendole sempre verso l’umiltà e gli atti di virtù , questo GRANDE MAESTRO vedeva le anime , affidate alle sue cure , innalzarsi di grado in grado ai più alti stati dell’orazione , raccoglimento , silenzio spirituale , riposo , unione , trasformanza Divina . Ci si permetta qualche altra citazione , nella quale ci guarderemo dal portare lo scalpello di una rigida analisi per non guastare l’attrattiva e l’unzione Celeste che il nostro Santo ha saputo dare alle sue parole .
<< Dopo che vi sarete ben annichilata , sprezzata ed abissata nel niente , scrive a Suor Bresciani , domandate licenza a Gesù di entrare nel suo Cuore Divino e subito l’otterrete . Poi volate in spirito in quel bel Cuore ed ivi mettetevi come una vittima sopra quell’Altare Divino , nel quale ARDE SEMPRE IL FUOCO DEL SANTO AMORE , e lasciatevi penetrare fino al midollo della ossa da quelle sacre fiamme , anzi lasciatevi tutta incenerire e se il vento soavissimo dello Spirito Santo innalza questa cenere alla contemplazione dei Divini Misteri , date libertà all’anima d’ingolfarsi tutta in questa Sacra contemplazione… >> .
Per farsi meglio comprendere illustrava i suoi insegnamenti con graziosi paragoni : << Il bambino dopo aver fatto molte carezze e scherzi amorosi intorno al collo della madre , si riposa nel seno della medesima e si addormenta , senza lasciare di muovere le piccole labbra succhiando il latte . Così l’anima , stanca già dagli affetti , sol deve prendere riposo nel nel seno del Celeste Padre e non risvegliarsi da quella dolce attenzione amorosa e di fede , senza licenza del Sommo e Infinito Bene… >> .
A Suor Chiara di San Filippo scrive : <<Se lo Sposo Divino vi facesse prendere sonno , dormite pure in pace , e non vi svegliate senza sua licenza . Questo sonno divino è un’un erd che il Divin Padre ai suoi diletti . In questo sonno di fede e di amore s’impara la Scienza dei Santi e si digeriscono tutti i bocconi amari delle avversità ecc. Oh silenzio ! Oh sonno santo ! O solitudine preziosa ! Lei si umili sempre più ; stia sempre in vera povertà di spirito ; si spogli come le dissi , di tutti i doni giacché restano imbrattati dal suo fango , e en faccia un sacrificio di lode , di onore di benedizione all’Altissimo , restandosene nella sua nudità . Tal sacrificio si deve fare nel fuoco dell’amore , senza mai uscire dal Sacro deserto >> , ecc.
Però se in questo riposo interiore Iddio invita l’anima ad alcuni atti , bisogna seguire quei moti interni . Il Santo infatti continua : << Quando l’anima sta in quella dolce solitudine , in quel sacro silenzio di fede e di amore , se sente qualche tocco interno o svegliamento di carità di esclamare per i bisogni della Chiesa e del mondo o particolari o generali , conviene farlo subito , ma cessata quella dolce esclamazione interiore , bisogna subito ripigliare il Sacro riposo in Dio ; che se si convertisse in sonno d’amore e di fede ecc , sarà meglio . Spero che Dio le farà intendere quanto dico , se sarà ben umile e buttata nel niente… >> .
Ecco come egli parla dei contatti Divini che provocano l’anima a uscire da tutto e da se stessa per inabissarsi in Dio : << Gl’impeti del Santo Amore con cui la Sua Divina Maestà assalta il suo cuore , non li deve lasciar uscire dall’interno , poiché quel Dolce Gesù Sacramentato con cui l’impeto la porta ad unirsi , già lo tiene seco ; né potrebbe amarlo , se non avesse seco il fonte vivissimo del Santo e Puro Amore . Onde quando è assalita da tali impeti , , che sono grazie singolari del Santo , Puro e netto Divino , li lasci sparire in quell’Infinito Bene , a cui di già è unito il suo spirito per grazia ed ivi la faccia da bambina e si addormenti con sonno di fede e di Santo Amore nel seno del Celeste Sposo… L’amore lascia parlar poco . Osservi però se questa sovrana grazia di orazione che le dona l’Altissimo , produce in lei maggior cognizione del suo vero orribile niente , di essere segreta a tutte le creature e scoperta solo a Dio , con vivo desiderio della Sua maggior Gloria e proprio disprezzo di se stessa , con l’accompagnamento di tutte di tutte le virtù , massime dell’umiltà , pazienza , mansuetudine , tranquillità di cuore e perfetta carità uguale col prossimo… >> .
Ascoltiamolo nel suo insegnamento come l’anima si perda in Dio per non più ritrovare se stessa : << …Lei deve starsene tutta abissata in Dio e lasciar perdere codesta goccia del povero suo spirito in quel Mare Immenso di Carità , ed ivi riposarsi e ricevere ciò che Dio le comunica , senza perdere di vista il suo niente . In quella Divina solitudine interiore s’impara tutto… In questa Divina scuola interiore s’impara più con tacere che col parlare . Santa Maria Maddalena cadeva d’amore ai piedi di Gesù ; ivi taceva , ascoltava , amava , anzi si liquefaceva d’Amore . Questa orazione e raccoglimento interiore lo porti sempre seco alla ruota del suo ufficio , ed in ogni luogo esca da se stessa e si perda in Dio ; esca dal tempo e si perda nell’eternità : in Dio non v’è temporale , ma tutto è Eterno… >> . 
<< Io , per esempio , mi trovo alla spiaggia del mare , tengo una goccia d’acqua pendente da un dito di mia mano , parlo a questa goccia di acqua : O povera piccola goccia , dove vorresti essere ? Sentite la risposta : al mare , al mare , dice essa . Ed io che fo ? Scuoto il dito e lascio cadere questa piccola goccia nel mare . Or domando io : vi è questa piccola goccia nel mare , è vero ? Certamente vi è ; ma trovala , se ti dà l’animo . E’ abissata in quel gran mare suo centro . Oh , se potesse parlare , che direbbe ? Faccia la conseguenza ed applichi la similitudine . Perda di vista e cielo e terra e mare e arene ed ogni cosa creata e lasci che codesta goccia di spirito che Dio le ha dato si perda nella sua origine che è Dio , ed ivi , nascosta nella Divinità , lasci operare l’amore e sia più passiva che attiva . Lei m’intenderà : per fare questo bel volo d’amore , bisogna passare per la porta che è Cristo… >> .
Quale linguaggio ! Per parlare così , bisogna essere sotto l’ispirazione dello Spirito Santo .  
Ma saliamo , saliamo ancora . Ecco l’annientamento completo del’io umano , la sommità della Croce , la morte mistica col Dio del Calvario , per arrivare alla vita Divina , poi l’anima potrà esclamare : << Non sono io che vivo , 
ma Gesù Cristo che vive in me >> .
Il nostro Santo propone Gesù Crocifisso a modello di questa morte con le sue angosce e la sua sete d’amore :
<< Stia sul suo letto come sulla Croce . Gesù ( pregò ) tre ore sulla Croce , fu un’Orazione veramente Crocifissa , senza conforto né di dentro , né di fuori . Oh Dio ! Che grande insegnamento ! Preghi Gesù che me l’imprima nel cuore . Oh , quanto vi è da meditare sopra ciò ! Io ho letto che quando Gesù era agonizzante sula Croce dopo le tre prime Fiamme d’Amore , cioè dopo le tre prime parole , stette in silenzio tutto il resto fino all’ora nona , e in questo tempo pregò . Le lascio considerate che Orazione penosa fosse quella… >> .
Si riposi sulla nuda Croce del Dolce Gesù , e non faccia altro lamento che questo gemito da bambina : - Padre mio , Padre mio , sia fatta la vostra Volontà - e poi zitta , e seguiti il suo riposo sulla Croce , sin tanto che arrivi il prezioso tempo della vera morte mistica , poiché in tal preziosa morte più desiderabile della stessa vita , si troverà tutta nascosta , come dice San Paolo , con Gesù Cristo in Dio , e si troverà in quell’altissima solitudine che brama , con totale spogliamento di ogni cosa creata . Ora è tempo di silente e tranquilla pazienza , soffrendo con alta rassegnazione l’agonia in cui si trova , che la porta alla mistica morte >> . 
Ma se l’anima muore , muore per ricevere una nuova vita ; se essa è spoglia , si riveste di tesori Celesti . Citiamo alcune parole del nostro Santo su questa trasformazione Divina : << …Con questi sentimenti di totale annientamento e spogliamento si butti con ogni fiducia in quell’Abisso di ogni Bene e lasci la cura a quell’Infinità Bontà… di trapassarla con i raggi della sua Divina Luce , di trasformarla tutta in sé per amore , di farla vivere del suo Divinissimo Spirito , di vivere vita d’amore , vita Divina , vita Santa . Lasci che la povera farfallina , dopo aver girato attorno a questo Lume Divino con le ali degli affetti delle umili azioni , e soprattutto di viva fede e carità , si slanci un questo Lume Divinissimo , che è lo stesso Dio , ed ivi resti incenerita che è più che morta , che così vivrà vita non sua , ma nella vita del Sommo e Infinito Bene . Queste sono le opere eccelse , che fa Sua Divina Maestà nelle anime che si annichilano , che si impiccoliscono , che danno tutta la Gloria a Dio dei suoi doni , e li rimandano con umile ed amorosa offerta al suo Divino Cospetto , come un odoroso incenso . Legga con attenzione tutti questi sentimenti , ma li legga con un cuore umile , semplice ed aperto come una madreperla che riceve la rugiada del cielo , poi si serra forte , se ne va al fondo del mare ed ivi genera la sua cara perla… >> .
Il pio lettore ha dovuto notare come il Santo , per non lasciar l’anima smarrirsi nel vuoto , nell’illusione o nella sterilità , dà come pietra fondamentale l’orazione e i frutti che deve produrre : la pratica delle virtù , l’umiltà soprattutto , e il disprezzo di se stessi . Noi non abbiamo preteso dare un ritratto completo di San Paolo della Croce come Direttore delle anime , ma un semplice tratto , il grande tratto della sua predestinazione :
la parte che riguarda la Passione di Gesù Cristo .
Noi non abbiamo voluto che indicare come egli abbia saputo fare della Passione del Salvatore la potente leva che , per mezzo delle ascenzioni del cuore innalza gradatamente le anime alla più alta contemplazione .
Noi lasciamo con dispiacere questi PREZIOSI TESORI SPIRITUALI , usciti dalla sua bocca e dal suo cuore : e tutto ciò , detto nell’armoniosa e ricca lingua italiana , così adatta per esprimere gli affetti dell’anima . Tuttavia , questo semplice cenno basterà , spero , per far capire che non si parla di cose così sublimi , con tanta luce e con tanta facilità , se non quando si vive in queste regioni superiori di amore e di fede . Il nostro Santo può dunque prender posto vicino ai grandi Maestri della vita spirituale .


Testo Tratto dal Padre Luigi Teresa di Gesù Agonizzante , C.P.
San Paolo della Croce Fondatore dei Passionisti 
Postulazione Generale PP. Passionisti 
SS. Giovanni e Paolo - Roma . 1952 .


                                                                                      
LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano