SAN PAOLO DELLA CROCE
E GLI ASSALTI DEL DEMONIO .
La Provvidenza spesso si serve anche del demonio per formare i suoi Santi ; al nostro era necessaria in modo particolare la rassomiglianza con Gesù Cristo che nell’ora della prova nel deserto , nell’ora della potestà delle tenebre della Passione , abbandonò , lui stesso , il suo corpo alla discrezione di satana . Sapendo Iddio che Paolo era un generoso atleta , lo scelse per umiliare il genio superbo di satana che freme di rabbia quando si vede vinto da una debole creatura .
Per prepararlo al combattimento il Signore disse un giorno al nostro Santo nel segreto dell’anima :
<< Ti voglio far calpestare dai diavoli >> . Gli spiriti maligni , per vendicarsi della santità di Paolo che tanto l’irritava e , soprattutto per fargli pagare a buon prezzo le continue brecce che egli apriva nel loro tenebroso regno , approfittarono largamente del permesso avuto da Dio per scagliarli addosso tutto il loro furore .
Ascoltiamo lo stesso Santo : << Oh , quanto fa fracasso il diavolo con noi ! Oh , quanto è arrabbiato contro la Congregazione ! Non è poco tempo , anzi molto lungo , che un povero vecchio di Congregazione , e vecchio nei vizi , sente di notte chiari fischi nelle orecchie che lo svegliano e fanno tremare , ma tutto passa… e nulla gli nuocerà : non temete , non abbiate paura , il Signore combatterà per voi : Alleluia , Alleluia , Alleluia !
Il diavolo si spaventa anche dell’Alleluia , voce venuta dal Paradiso >> .
<< Io sto nelle mani della Divina Misericordia , ma molto flagellato dai ministri della sua giustizia , e molto più dei miei peccati >> . Gli attacchi satanici , sempre ispirati da una malizia profonda , rivestono talvolta degli andamenti rumorosi , meschini e puerili . Quando si tratta di nuocere , questo nemico non è davvero delicato ; tutti i mezzi gli sono buoni , per riuscire nei suoi neri progetti : non arrossisce nel discendere ai più ridicoli dispetti e di prendere le forme degli animali , non come Dio li ha creati , ma contraffatti . Sembra che operando in questo modo , sia più cattivo che superbo seppure non si voglia dire che è uno dei castighi del suo orgoglio , per insegnarci che ogni genio , qualunque sia la sua sublimità nella luce , quando vuol innalzarsi al di sopra di Dio , cade perfino al di sotto del bruto .
Spesso , dunque , i demoni apparivano al nostro Santo sotto forme orribili di gatti selvatici , di mastini arrabbiati , di uccellaci da preda . Per tendere più dolorose le loro vessazioni , sapevano abilmente cogliere le occasioni : il tempo delle sue malattie e degli abbandoni Divini . Appena dopo lunghe insonnie Paolo incominciava a dormire un poco , quei maligni interrompevano il suo sonno , urlando , fischiando , facendo altri rumori assordanti : alle volte gli riproducevano all’orecchio la denotazione di parecchi pezzi dell’artiglieria . Paolo si svegliava di soprassalto spaventato perché alle volte gli tiravano con rabbia le coperte e altre volte gli camminavano come gatti sopra il letto .
Nella terribile malattia che soffrì ad Orbetello furono così atroci i dolori , che per quaranta giorni e altrettante notti non poté chiudere occhio . Una notte , calmati un poco i dolori , incominciò ad assopirsi . Fu un riposo brevissimo : improvvisamente il diavolo si mise ad aprire e chiudere con violenza uno scaldaletto che stava in camera . Il povero malato si svegliò e armato di pazienza , preso il bastoncello che aveva vicino al letto , e rivolto verso il demonio , minacciandolo disse :
<< Questa è quella notte che ti spezzo le corna >> .
Satana nel suo orgoglio ne fu sconcertato e prese la fuga , lasciandolo per un po’ di tempo senza molestarlo . Paolo che sapeva nascondere così bene le sue virtù , nel raccontare questi fatti al suo Confessore , quasi celiando , diceva :
<< Ma che te ne pare ? Dice il proverbio : non stuzzicare il cane che dorme . Un pover’uomo che di quaranta giorni e quaranta notti non dormiva , al primo addormentarsi , sentirsi svegliare ? Son cose da farsi , queste ? >> . Un’altra volta il Santo stava a letto tormentato dalla gotta . Il demonio per farlo soffrire più crudelmente , gli afferrò il pollice del piede che era il più addolorato e glielo torse con tanta violenza , che il Servo di Dio credette provare un tormento d’inferno . Quando Paolo era occupato in qualche opera che doveva dar Gloria a Dio o cooperare alla salute del prossimo , allora più che mai i demoni l’attaccavano con maggior accanimento . Cominciava la sua orazione o il suo Ufficio ? Sembrava che si fosse scatenato l’inferno . Se prendeva la penna per trattare qualche affare importante , la rabbia del demonio scoppiava con rumore spaventoso ; se in ricreazione parlava delle cose di Dio , i demoni sfogavano contro di lui la loro collera appena rientrava in cella . Nel Luglio del 1770 , mentre stava lavorando col più grande zelo per fondare le Religiose della Passione , il demonio gli cagionava le più penose insonnie . Una notte , essendosi alzatosi un pochino perché non dormiva , una mano invisibile gli afferrò la testa e la batté con forza contro il muro . Il rumore così forte , che svegliò perfino l’infermiere della camera vicina . Alla domanda rivoltegli dal Confessore , come stesse , Paolo rispose sorridendo : << Iddio non permette che le operazioni del demonio facciano molto nocumento , ma del bene non te en fanno >> .
E continuò : << Adesso al diavolo scotta questo Monastero >> .
Da Apostolo pieno di zelo , Paolo lavorava per la salvezza delle anime che numerose ritornavano a Dio . E questa era la causa principale che suscitava il furore di satana . Nei primi tempi del suo soggiorno al monte Argentario , andando a il sabato a Portercole per il servizio spirituale del prossimo , mentre durante la notte , pregava davanti a Gesù Sacramentato
il demonio cercava di spaventarlo con fracasso infernale , ma Paolo senza tenerne conto , continuava la sua Preghiera e al mattino si metteva all’Opera Apostolica con un successo spirituale che corrispondeva alla preparazione .
Se andava in missione , satana pare lo seguisse per fargli pagare care le anime che il suo zelo gli rapiva . E non solo lo tormentava per tutto il tempo , ma appena il Santo missionario , spossato per fatica appesantito dal bisogno del sonno , poggiava la testa per prendere qualche ora di riposo , pare che entrasse nella sua camera un battaglione di demoni , producendo il fragore di un popolo in rivoluzione . Qualche volta lo levavano a forza dal suo letto e trascinandolo lontano dalla camera , gli dicevano :
<< Tu sei venuto a tormentarmi… mi hai rubato già un grande numero di anime…! >> .
Le sue meditazioni sulla Passione cagionavano ad essi le più profonde ferite ; dovettero confessarlo per bocca di un ossesso mentre veniva esorcizzato da un Santo Sacerdote .
Detto che la Messa del Padre Paolo era la loro tortura , furono interrogati se ci fosse qualche altra cosa che tanto scottasse al Servo di Dio . Il demonio con un grido di rabbia rispose :
<< La Passione…, la Passione…! >> .
Durante la notte battevano il suo corpo con sì terribili colpi , che , fatto giorno , si trovava il pover’uomo pallido in volto , con le gambe livide e costretto a rimanere a letto senza potersi muovere . Accadde pure di vederlo arrivare in Convento quasi trascinandosi . Un giorno , mentre si recava al Monte Argentario , giunto alla Feniglia , ai piedi del monte , fu assalito in forma visibile dai demoni che gli fecero ala , ma nel passare in mezzo , lo battevano crudelmente con le verghe . Non è possibile raccontare tutti i maltrattamenti che il terribile nemico fece al nostro Santo , l’importante però è questo , che più diminuiva le forze al suo corpo e più aumentava il vigore della sua anima .
Il nostro Apostolo diventava sempre più ardente nel combattimento ; satana gli dava occasione di affilare sempre più la spada contro se stesso . Per meglio ingannarlo , i demoni qualche volta rivestirono la forma umana . Così nella malattia che ebbe a Sant’Angelo poco dopo la morte del Padre Gian Battista , Paolo una notte vide entrare nella sua camera sei o sette persone che si presentarono come medici dei dintorni . Dissero che avendo saputo della sua malattia , erano venuti a dirgli che si preparasse alla morte , perché il suo male era senza rimedio , tanto più che perfino suo fratello in un’apparizione aveva assicurato che il mercoledì prossimo sarebbe morto . Chi sa che avranno preteso quei dottori di nuovo genere ? Forse di spaventarlo ? Si sarebbero ingannati . Il nostro Servo di Dio non aveva altro desiderio che di lasciare l’esilio per unirsi al suo Dio nella Patria Eterna . Però vedendo che tra essi mancava il Dott. Mattioli , il suo medico curante , capì il tranello e rispose tranquillamente che loro signori avevano potuto risparmiarsi quella fatica , bastandogli la parola del suo medico . Confusi per non avere potuto scuotere l’uniformità del Santo alla Volontà di Dio , i demoni scomparvero . Un’altra volta Paolo alloggiava con un nostro Religioso presso un benefattore . Appena ritirati in camera per il riposo notturno , apparve il demonio sotto l’aspetto di un uomo di statura gigantesca e di aspetto spaventoso . Il compagno tutto tremante gli disse : << Vede lei…? >> . E Paolo , abituato a quelle visite : << State quieto , non è venuto per voi…! >> . Si vide infatti il giorno seguente contro chi dei due fosse arrabbiato il demonio . Paolo aveva le gambe nere per i colpi che aveva ricevuto nella notte . Da questi assalti vigorosamente sostenuti , si può comprendere , si può comprendere quale coraggio animasse il Servo di Dio nel perseverare fino alla fine della sua vita .
Del resto sapeva benissimo che di un tale nemico non bisogna aver paura , né mostrare di avere paura , bisogna invece affrontarlo con la confidenza in Dio . Avrebbe potuto invocare spesso il Soccorso Divino , ma non lo faceva per mostrare al suo nemico che non lo temeva affatto . Sapendo che è più audace che sapiente , non opponeva altro a quel genio superbo , che un profondo disprezzo : si armava del suo Crocifisso , si metteva il Rosario al collo e , invocando i nomi di Gesù e Maria , comandava con tono fermo al demonio di fuggire . E realmente fuggiva , ma non tardava a rinnovare i suoi assalti .
DESOLAZIONI INTERNE
Gli attacchi esterni però non sono né i più penosi , né i più pericolosi . Il ruggito del leone avverte del pericolo , il serpente che si nasconde silenzioso nell’ombra è più da temersi . E quegli spiriti malvagi non si arrestarono all’esterno , ma tentarono d’infiltrarsi segretamente anche nella sua anima per tormentarla . . Ed eccoli all’assalto , provocando disgusti , noie , tristezze le più strazianti : << Oggi mi sentivo impeti fortissimi di andarmene disperso per queste selve >> , disse un girono Paolo al suo Confessore .
Altre volte erano provocazioni così violente alla collera , che ci voleva la virtù eroica del Santo per non esplodere . Che martirio essere di peso perfino a se stesso !… Per timore che in tali circostanze gli sfuggisse qualche parola d’impazienza , se en stava solo e chiuso nel suo silenzio , soffriva tutto per amor di Dio , benché le tentazioni lo provocasse orribilmente e alla bestemmia e al suicidio e alla disperazione . Parlando col suo Direttore gli disse un giorno che era stato tentato fortemente di gettarsi dalla finestra . Ma gli sforzi maggiori i demoni li facevano suscitandogli dubbi intorno alla sua salvezza . Quanto sofismi a questo riguardo ! E glieli presentavano con tanta astuzia , che il povero Servo di Dio durava gran fatica a resistere , tanto più a questi assalti venivano specialmente quando la sua anima era nelle tenebre e nell’abbandono .
Allora quegli spiriti menzogneri più che mai si affacendavano per dare colore di verità alle loro menzogne .
Ma tutte queste tentazioni non facevano che moltiplicare i suoi meriti , lepiù dei miei peccati >> . renderlo un abilissimo maestro nell’arte di dirigere le anime . Insegnando agli altri i mezzi per combattere e vincere , ci rivela il segreto delle sue vittorie . Diceva che si mette il freno al demonio , resistendogli con coraggio e disprezzando i suoi furori . E al Padre Gian Maria di Sant’Ignazio , Maestro dei Novizi , che aveva un discepolo tormentato da satana , diceva :
<< Non mi stupisco delle mie tempeste ed assalti dei diavoli , perché alla fine sta scritto che sono molti i flagelli del peccatore , ma di codesti buoni figlioli innocenti ho gran compassione . Bisogna però far argine al nemico , mostrargli , come si suol dire , i denti , tormentarlo con rigorosi precetti ,
A Suor Chiara di San Filippo scriveva :
<< Si armi sempre più di fede , di confidenza in Dio e di profonda umiltà di cuore , e rinnovi precetti al diavolo , gli comandi in Nome di Gesù Cristo che si parta da lei e vada al luogo destinatogli da Dio per la di lui superbia . Non tema di nulla ; questa diaboliche apparizioni con le orribili tentazioni che le accompagnano sono ottimi segni e il patire che l’anima sua si sente serve di fuoco per più purificarla e renderla sempre più disposta all’unione d’amore con Dio… >> . << Oh , che bel lavoro…! Profonda umiltà , silenzio , annichilamento… Questa è la regola per far un voto alto… Quando l’anima sua si ritrova più approfondita in solitudine interiore ed in maggior riposo d’amore nel seno del Padre Celeste , faccia anche qualche gemito da bambina e gli mostri ciò che fa la rabbia del demonio . Egli già lo sa , ma vuole che lei glielo dica con gemito bambinesco . Gli dica con profondo annichilimento che non permetta al diavolo di molestarla con quelle bruttissime apparizioni , però si abbandoni alla SS. Sua Volontà che deve essere il suo cibo continuo , poiché il dolce Gesù sempre si cibò della Volontà del Padre in un mare di patimenti . Lei si faccia un animo grande e avverta a ( non ) lasciarsi mai spaventare dal demonio ; stia nascosta in Dio , niuna cosa ; mai lasci l’orazione quando vede quei fantasmi , ma stia forte , costante , né si levi mai dal luogo dell’orazione . In tal forma il diavolo partirà confuso . Animo grande ché Dio la vuol far santa… >> . Maestro di menzogna , il diavolo spesso si presenta come angelo di luce . Chi può prevedere il danno che fa questo nemico se non è riconosciuto ? Paolo , sempre vigilante intorno alla salute dei suoi figli , ecco come parlava ad uno di essi : << In ordine al Confratel NN. anch’io spero che la sua condotta sia secondo Dio , ma il diavolo fa molto la scimmia sotto un gran preteso falso di bene . Nelle stesse battaglie vi può far nascere un’occulta superbia ; …conviene fargli conoscere che per un sol peccato veniale meriterebbe la pena del danno e del senso nel purgatorio con pene orribili , che gran cosa è l’Infinita Bontà di Dio gli
muta tal pene in queste piccole gocce di travagli ?…
Si umili , si
rassegni , e si abbandoni in Dio con grande confidenza in lui e stia
sempre nel suo nulla >> .
Sono tratti maestri che
rilevano l’esperienza di un Santo che ha trascorso la sua lunga vita ,
non solo tra gli assalti dell’inferno , ma anche negli abbandoni più
dolorosi da parte di Dio .
TESTO TRATTO :
DAL PADRE LUIGI TERESA DI GESU' AGONIZZANTE , C. P.
SAN PAOLO DELLA CROCE
FONDATORE DEI PASSIONISTI
POSTULAZIONE GENERALE PP. PASSIONISTI
SS. GIOVANNI E PAOLO - ROMA
LAUS DEO
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano