Visualizzazioni totali

domenica 3 marzo 2013

PADRE GIACINTO DA PALAZZOLO ACREIDE DEFINITORE CAPPUCCINO .



MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .


PADRE GIACINTO DA PALAZZOLO ACREIDE DEFINITORE CAPPUCCINO .

Fu costui uno di quelli uomini che da principio nulla promettono , ma che poi fanno una LUMINOSA COMPARSA nella società e nella CHIESA .
In tenera età imparò a leggere e scrivere assai mediocremente , e quindi si addisse ai lavori della campagna sino al quarto lustro ( ogni lustro equivale a 5 anni ) .
Intanto sentiva un forte impulso che lo CHIAMAVA ALLA VITA DEI CAPPUCCINI .
Risolvette al fine , tornò a studiare , si presentò all’esame fu accettato ed entrò nel Noviziato . In questo diede segni di VOCAZIONE e di VIRTU’ : ognuno presagiva che sarebbe stato un BUON RELIGIOSO , ma non mai che si sarebbe distinto , che avrebbe fatto una qualche riuscita .
Per il fatto mostrò che un grande impegno allo studio ed una mente svegliata lo misero accanto ai migliori soggetti della Provincia . Sostenne con lode il concorso di Lettore in filosofia e Teologia e con Zelo esercitò per molti anni l’insegnamento dell’una e dell’altra scienza .
Nella Sacra Visita che fece in Provincia il Rev.mo Generale Padre Salvatore d’Ozieri fu trovato dei migliori , e d’allora in poi venne Definitore nel 1855 e poi confermato nella carica nel 1858 .
Esercitò l’Apostolico Ufficio della Predicazione , nella quale fu popolarissimo , FACENDOSI TUTTO A TUTTI E SPEZZANDO IL PANE DELLA DIVINA PAROLA a chi ne aveva maggior bisogno .
Per i suoi meriti venne eletto PREFETTO nelle due Missioni che tennero i Cappuccini in Scordia e Vittoria : per diversi anni Predicò in vari paesi la Quaresima , e in tutte le Chiese di Palazzolo Acreide , sua Patria , ANNUNZIO’ continuamente la PAROLA DI DIO , SEMPRE CON FRUTTO SPIRITUALE DEI FEDELI , CHE NUMEROSISSIMI SI AFFOLLAVANO A SENTIRLO .
Zelantissimo della SALUTE delle anime , non contento della sola Predicazione , spese gran parte della vita nell’ASCOLTARE LE CONFESSIONI dell’uno e dell’altro sesso ; ed AVEVA TANTA EFFICACIA NELL’AMMINISTRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA PENITENZA CHE INNUMEREVOLI ANIME PECCATRICI , CONVERTITE A DIO , STETTERO FERME PER TUTTA LA VITA NEL LORO RAVVEDIMENTO .
Diresse in Patria il TERZ’ORDINE del NOSTRO CARO SAN FRANCESCO e lo dilatò assai .
Molto si distinse nel colera del 1855 , prima ed ultima volta che Palazzolo Acreide sino al presente sia stato visitato da questa luttuosa epidemia , che è uno dei GRANDI FLAGELLI CON CUI IDDIO UNISCE LE COLPE DEGLI UOMINI .
La povera gente spaventata dello sterminio che minacciava quel morbo fatale , se ne fuggiva in campagna , ove pure il male era penetrato , e vi faceva innumerevoli stragi . Il Padre Giacinto persuaso che il MINISTERO SACERDOTALE ERA PIU’ NECESSARIO NELLE CAMPAGNE CHE NELLA CITTA’ , IN ESSA SI PORTO’ E , FACENDO CENTRO DI SUA ABITAZIONE L’EREMO DI SANTA LUCIA SI MUTO’ BEN PRESTO IN FREQUENTISSIMA PARROCCHIA , LA GENTE VI SI AFFOLLAVA DA TUTTE LE PARTI A CONFESSARE I PROPRI PECCATI ED A :
<< RICEVERE LE CARNI DELL’IMMACOLATO AGNELLO >> .


Spesso egli era costretto a percorrere molte miglia di strada difficile per recare i conforti spirituali a qualche moribondo , e i non moribondi si prostravano innanzi a lui per confessare le loro colpe e averne l’ASSOLUZIONE .
Era ammirabile vedere in un momento come improvvisava i Confessionali per le donne : allora si appuntava un lungo bastone in qualche buco di parete esterna di casa campestre o anche in qualche rupe , vi si appendeva una coltre o una tenda qualunque o quivi , sotto la volta del cielo ,
ESERCITAVA IL SACRAMENTO DEL PERDONO ,
ascoltando le Confessioni da un lato , mentre le penitenti , l’una dopo l’altra , si succedevano dall’altro a dichiarare con umiltà e contrizione i loro traviamenti .
La CARITA’ per i poverelli ebbe sempre nel suo tenero cuore un posto distinto .
Egli non si vergognava di DOMANDARE elemosine per sfamare qualche ritirata famiglia , ora per vestire oneste persone , perché potessero frequentare la Chiesa .
E ancora a memoria di tutti come in quella copiosa neve del 1856 , che per triste rinomanza e chiamata tutt’ora NEVE GRANDE , pensando quanti infelici si trovassero fra le strettezze della miseria e della fame , il Padre Giacinto non potendo più camminare a piedi , come aveva fatto sempre in ossequio al Precetto della Regola , e costretto a cavalcare una mula , andava a battere ai portoni dei ricchi e a raccogliere pane , denaro e legumi in gran copia .
Così molte famiglie bisognose ebbero inaspettato sollievo , e cento minestre quotidiane , per molto tempo , si distribuivano ai poveri alla porta del Convento .
Scrisse e pubblicò per le Stampe LA NAZARENA . I critici vi fecero delle osservazioni . Ma l’intento dell’Autore era quello di mettere un libro di ASCETICA IN MANO DI ANIME DEVOTE CHE VOLESSERO ESSERE GUIDATE NELLA VIA DELLA PERFEZIONE
e che sapessero almeno leggere , o che non sapendo leggere , capissero subito , queste ascoltando e quelle leggendo , il senso dello Scrittore .
Questo fine fu al certo raggiunto , almeno nel suo paese , ove aveva molte PENITENTI che professavano VITA DEVOTA .
Volle pure scrivere di cose Patrie , e un grandissimo zibaldone , riepilogata la SELVA DI MEMORIE STORICHE dell’antico Padre Giacinto , notò sino alla sua morte quanto di utile ed anche d’inutile poté sapere intorno a Palazzolo Acreide . Veramente la sua Opera , rimasta manoscritta , riuscì una selva troppo selvaggia sì per mancanza di ordine , come di criterio storico .
Però fece un GRAN BENE , perché in quell’informe compagine si trova sempre ciò che si cerca in ordine alla sua Patria . Godeva di una Vena Poetica , e scrisse molte poesie , parte in italiano e parte in siciliano . In esse si scorge una disposizione spontanea ed un sentimento delicato e pio .
I SUOI CANTI DEVOTI E POPOLARI HANNO SPESSO UNA GRAZIA ED UN’UNZIONE CHE SCENDONO DIRITTO A TOCCARE LE FIBRE DEL CUORE .
“ Il suo Patri , deh Patri teneru , a lu to Cori amanti ” tradotto in italiano in una nostra operetta sul CUORE DI GESU’


si legge con gran piacere ( l’anima cristiana guidata nella dolce Devozione al CUORE SS. Di GESU’ ) , e la sua Coroncina a SAN FRANCESCO D’ASSISI ,


ristampata senza nome dell’autore a migliaia di copie in Trapani e stupendamente musicata , si eseguisce per tutti i giorni del NOVENARIO DEL SERAFICO PATRIARCA nella Chiesa dell’Abbadia Grande , ove abitano in Clausura numerose Francescane che professano la Regola del Terz’Ordine .
La presente rivoluzione , sotto la quale giace l’Italia , all’epoca nefasta della soppressione degli Ordini Religiosi , lo giudicò degno dei suoi strali , e lo cacciò vestito da Prete a domicilio coatto sino a Como . Ivi egli fu l’anima e il conforto dei suoi numerosi compagni di sventura , e per questo in una fotografia che fu tirata su di loro occupa il primo posto . Ritornato in Patria , vi continuò per molti anni il SUO APOSTOLICO MINISTERO , finché , travagliato da lunga e penosa malattia sofferta con Religiosa rassegnazione e munito dei CRISTIANI SOCCORSI , il 16 Giugno , passò a vita migliore .
Quando la di lui Salma veniva trasportata all’ultima dimora coll’accompagnamento di gran popolo mesto e dolente , uno degli oratori che dissero parole di lode sull’illustre estinto ,
credette incominciare col dire :
<< Pertransiit bene faciendo >> .




                                                                                     FINE

                                                                                LAUS DEO

                                                                              Pax et Bonum


                                                              Francesco di Santa Maria di Gesù
                                                                      Terziario Francescano


MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .

Per Ulteriori Informazioni Visitare il Sito : ù
www.fraticappuccinisiracusa.it/fragiuseppemaria/