La Venerata Madre
Agnese (Paolina)di Gesù
Carmelitana Scalza
La “piccola madre” di Santa Teresa di Lisieux
“Ascoltando una santa: il primo priorato”
Fin qui Suor Agnese di Gesù aveva assodata la sua virtù nell'ombra. Ora Dio stava per porla, benché giovane di trentun anni e mezzo, sul candelabro.
Alcuni mesi prima della morte della venerata Madre Genoveffa, fondatrice del Carmelo di Lisieux; Suor Agnese di Gesù per caso entrò nell'infermeria mentre la Fondatrice pareva facesse una confidenza alla Madre Maria di San Luigi Gonzaga. Questa gettò sopra la giovane Suore uno sguardo misterioso, facendole chiaramente capire essere lei l'oggetto della loro conversazione. Difatti, in seguito, le disse che Madre Genoveffa l'aveva indicata come eventuale futura Priora del Carmelo.
Con scrupolosa lealtà, il 20 febbraio 1893, alla vigilia di lasciare la carica, Madre Maria di San Luigi Gonzaga preparò l'elezione della Madre Agnese di Gesù che stimava per le sue doti e amava sinceramente.
Il superiore, confermando la nomina, rivolgeva all'eletta queste parole:
“La santa Madre Genoveffa l'aiuterà. Si studi di imitare i preziosi esempi che ha lasciati. Posso dire, senza peccare di indiscrezione, che, se la maggior parte delle religiose ha pensato a lei nel dare il voto, ciò significa che in lei hanno riscontrata la volontà di emulare le virtù che ha visto praticare dalla Madre Genoveffa”.
Tuttavia il carattere autoritario della vecchia priora Madre Maria di San Luigi Gonzaga presto si adombrò e non permise che la nuova eletta entrasse nel pieno esercizio della sua carica e ne assumesse tutte le responsabilità: avrebbe voluto tenerla come sotto tutela, sebbene ciò fosse di scapito al bene comune.
Di qui la frase felice di Santa Teresa del Bambin Gesù circa questo laborioso triennio della sua amatissima Madre Agnese: “Lei ha imitato David che suona l'arpa dinanzi a Saul”.
Data la natura impressionabile e sensibile della Madre Agnese di Gesù, questa posizione a volte toccò le note della tragicità. Scrisse infatti:
“Devo riconoscere che un tale giogo mi era necessario. Mi ha maturata ed ha staccato la mia anima dagli onori”.
In verità, seppe usare tutte le delicatezze possibili, senza mai mancare alla prudenza. Ad esempio, dovendo per deferenza nominare maestra delle novizie la Madre Maria di San Luigi Gonzaga, con santa accortezza le pose accanto, come aiuto nel disimpegno del suo ufficio, Suor Teresa del Bambin Gesù in qualità di angelo del noviziato, sicura che l'influenza di questa avrebbe temperato soavemente e giudiziosamente quanto l'altra avrebbe potuto avere di difettoso.
E la sua fiducia non ebbe delusioni, perché Madre Maria di San Luigi Gonzaga nel riprendere, passati i tre anni, il comando, pur riservandosi la direzione del noviziato e lo avrebbe potuto affidare benissimo alla Madre Agnese di Gesù, confermò come sotto-maestra Suor Teresa del Bambin Gesù.
E' facile immaginare la gioia tutta soprannaturale provata da Suor Teresa del Bambin Gesù alla elezione della sua piccola Madre. Ne abbiamo ampia testimonianza nelle parole che le scrisse la sera stessa, e che furono pubblicate nel volume delle sue Lettere. La gioia filiale è velata però da una certa trepidazione che non esita a manifestare, aggiungendo il consiglio:
“Ora, toccherà a Lei penetrare nel santuario delle anime e spargervi quel tesoro di grazie delle quali l'ha arricchita Gesù. Certo avrà da soffrire....Troppo piccoli saranno i vasi per contenere il profumo prezioso che vorrà deporvi, ma anche Gesù adopera piccolissimi strumenti di musica per far sentire la melodia del suo amore, e poi....Egli sa fare buon uso di tutti quelli che Gli si presentano. Lei appunto farà come Gesù. Sorellina, Madre carissima, cuore del mio cuore, il cuore della sua figlia è tutto una piccola lira. Quando sarà stanca di far vibrare le arpe, venga a prendere la sua piccola lira, e appena toccata essa darà le melodie che vuole...Al semplice tocco delle sue dita materne, essa comprenderà, e la sua tenue melodia vibrerà all'unisono con il canto del suo cuore”.
In occasione della prima festa di Sant'Agnese, 21 gennaio 1894, Suor Teresa del Bambin Gesù ideò e dipinse il quadretto: Il sogno del Bambin Gesù. L'accompagnò con un biglietto esplicativo ed una lettera nella quale troviamo apprezzamenti e rilievi così delicati su Madre Agnese di Gesù, che non possiamo dispensarci dal riportarli in queste pagine:
Cara Madre,
avrà letto il sogno che la sua figlia ha voluto riprodurre in occasione della sua festa. Ma, povera me! Solo il suo pennello d'artista avrebbe potuto ritrarre un sì dolce mistero! E' lei Madre mia, sono le sue virtù che ho voluto rappresentare nei fiorellini che Gesù stringe sul Cuore. I fiori non sono solo per Gesù? Proprio così, le virtù della mia cara Madre resteranno sempre nascoste con il piccolo Gesù della capanna; eppure, nonostante l'umiltà li voglia velare, emana da quei fiori un misterioso profumo che mi fa pregustare le meraviglie che un giorno vedrò nella Patria eterna, quando potrò contemplare i tesori di tenerezza di cui ora circonda il piccolo Gesù.
Madre mia, lo sa bene, giammai io riuscirò ad esprimerle tutta la mia riconoscenza per avermi guidata, come un Angelo del Cielo, lungo i sentieri della vita. Lei mi ha fatto conoscere Gesù, Lei mi ha insegnato ad amarLo. Ed ora, che è doppiamente mia Madre, oh, mi guidi, la prego, verso il Diletto, m'insegni a praticare le virtù, perché in Cielo non voglio stare lontana da Lei, perché mi possa riconoscere per sua figlia e sorellina.
Suor Teresa del Bambin Gesù.
Ed ora, a confronto, ecco quanto scriveva da parte sua Madre Agnese di Gesù in vista dei Processi di Beatificazione:
“Un giorno, durante il mio Priorato, la Serva di Dio si intrattenne con me un'ora intera; caso raro, perché la vedevo meno di tutte le altre. Grande fu la mia sorpresa nel constatare il suo progresso nelle virtù: più mi parlava del suo amore per Dio, del suo desiderio di soffrire per Lui e di passare sconosciuta sulla terra, e maggiormente io mi sentivo invadere da un sentimento di rispetto e di ammirazione, tanta era l'unzione e la verità che vedevo nelle sue parole. Comunicai questa mia impressione a Suor Teresa di Sant'Agostino venuta a trovarmi dopo di lei. Questa religiosa pensava che un giorno Suor Teresa del Bambin Gesù sarebbe stata Priora: << Si disilluda, le dissi, vedrà che non resterà a lungo con noi; è troppo santa perché Iddio non la chiami in Cielo molto presto>>. Allora, ella stava assai bene di salute e doveva avere ventuno o ventidue anni”.
Il 7 settembre 1895, compleanno della sua Madre diletta, Suor Teresa del Bambin Gesù espresse ancora tutta la riconoscenza del suo cuore in una lirica intitolata: Alla mia cara Madre, il bell'Angelo della mia infanzia.
Vi descrive a lungo la materna sollecitudine della sua Paolina:
<< Lungi dal Cielo, dolce Patria mia,
nel triste esilio sola son quaggiù:
solerte un Angelo m'indica la via.
Ogni mio passo guidando fin lassù.
Quest'Angelo sì bello, oh! Gran mistero...
Mi chiamava sorella con amor...
Di una madre avea tratto e pensiero
Lieta e fidente io le posavo in cor! >>
Fine capitolo 13
Madre Agnese di Gesù, la “piccola madre di Santa Teresa di Lisieux, Editrice Ancora, 1956. A cura della Procura delle Missioni dei Carmelitani Scalzi – Roma.
LAUS DEO
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano