Ciccina (Francesca) Costanzo
Terziaria Cappuccina
DURANTE LA REFEZIONE
(Manoscritto A3)
La tua Provvidenza mi manda pane a sostegno del corpo; e io te ne ringrazio, o Gesù, lodando e benedicendo la tua bontà, ma tu lo sai che desidero e bramo molto più il Pane del Tabernacolo.
L'anima mia è affamata ben più del mio corpo e la soavità della Comunione è infinitamente più grande per me di qualunque mensa terrena. Io mangio la Manna che ogni mattino fai scendere dal Cielo. Quì, il mio gusto assapora un po' di terra trasformata in pane, all'altare il mio cuore si delizia di un pane sostanzialmente trasformato nel tuo Corpo.
Il cibo di quest'ora non mi scampa dalla morte, quello di domani mi assicura la vita eterna. O Gesù, tu mi hai destinata al Paradiso..........dunque dammi il Pane che mi comunica la vita di Lassù......................., vieni nel mio cuore.........
E' dopo una refezione materiale che hai istituito e regalato ai tuoi Apostoli la Santa Eucarestia...........dunque anche adesso puoi fare a me il medesimo dono.......anche adesso io posso fare una Comunione almeno spiritualmente, dunque vieni, vieni nel mio cuore, o caro Gesù.
Vieni a portarmi nuove energie allo spirito, nuove forze per compiere i miei doveri, e mentre il corpo si nutre per sostenere nuove fatiche materiali, l'anima si ringargliardisce a continuare il cammino di perfezione e a proseguire con crescente alacrità sulla via del Cielo.
Vieni e santifica con la tua presenza l'azione volgare che sto compiendo parlandomi al cuore delle delizie soprannaturali serbate alle anime amanti della vita dello spirito, infondendomi l'amore alla mortificazione, il desiderio e il proposito di sottomettere sempre il corpo alle esigenze della virtù, ricordandomi il dovere che ho di far penitenza dei miei peccati e mostrandomi a quale altezza di santità arriva chi disprezza i diletti della terra.
Vieni in me o Gesù! E come tu, dopo l'Ultima Cena sorgesti per dar principio alla tua dolorosa Passione, così da questa Mensa mi alzi con la disposizione a compiere qualunque sacrificio a cui sia chiamata dalla tua amorosa Provvidenza.
Oh quanto mi pesa il dovermi sacrificare per obbedir alla tua adorabile volontà! Quanto mi costa il dover rinnegare le tendenze ed i capricci di questo mio corpo! Basta alle volte il solo concedergli lo stretto necessario per dargli occasione di ribellarsi. Ma giacché non mi è possibile rifiutargli questo nutrimento, vieni o Gesù a tenerlo in freno con la tua presenza.
Vieni ad alimentar lo spirito mio, o Gesù, mentre io sostento il corpo. Vieni a parlarmi del tuo lungo digiuno e della fame patita da te nel Deserto. Vieni a spiegarmi di che natura era la sete che provasti al Pozzo di Sicar e quanto è saporoso il cibo che dicesti di usare nel fare la volontà del Padre tuo. Vieni a rivelarmi almeno in parte l'ardor della sete che ti tormentò in Croce e quanto crudele fu lo scherno dei crocifissori che t'abbeveraron di fiele.
Oh! L'anima mia sarà assai più vantaggiata dalle tue parole che non il corpo del suo nutrimento. Dunque, o Gesù, per quell'amor che mi portasti da tutta l'eternità, vieni meco, sta con me, entra nel mio cuore e fammi partecipare alla Mensa della tua Carità; dammi il Pane che avvalora il cuore umano e lo conferma nei propositi della Virtù.
Dammi quel Vino (il tuo sangue) che fa germogliare i candidi gigli e concedimi fin d'ora di gustar una stilla di quella dolcezza onde sarò per sempre inebbriata in Paradiso.
Ciccina Costanzo, Terziaria Cappuccina
LAUS DEO
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano