Ciccina (Francesca) Costanzo
Terziaria Cappuccina
PER CONOSCERE SE STESSA
Manoscritto A10
Se ti amo così poco, o mio Gesù, è perché amo troppo me stessa. Non ho ancora imparato a disprezzarmi; non conosco ancor abbastanza l'abisso di miseria che io sono. Tu solo puoi gettar un raggio di Luce sul mio nulla e farmene comprendere l'estensione e la profondità.
Vieni, vieni, Tu che sei la vera Luce che illumina ogni creatura di questo mondo............
Vieni e come una lampada rischiara quanto c'è in me, sì che io lo veda ed impari a disprezzarmi. Le letture e le meditazioni che faccio, le prediche che ascolto, le esortazioni ed i rimproveri che ricevo, mi dicono già qualche cosa di quel che sono; ma se vieni Tu stesso nel mio cuore, se mi visiti e mi scruti l'anima, la rivelazione del mio essere sarà perfetta.
O Gesù, che cosa sono io? E' vero che quanto io sono lo debbo a Te, e che se Tu non mi sostieni, io ripiombo nel nulla? E' vero che senza la Tua grazia non posso neppur concepir un buon pensiero?
Queste cose le conosco, ma solo con la mente e non ancora col cuore; ed è il cuore che ha bisogno di saperle e di sentirle. Dunque vieni nel mio animo e parla..................., parla forte o Gesù, perché io intenda.
Sono piena d'orgoglio.............,eppure non so spogliarmene, perché mi sento quasi in diritto di reputarmi meglio degli altri. Prego, ma mi par di pregar meglio e più degli altri; faccio qualche cosa di bene, ma le mie opere mi paiono sempre le più perfette; faccio qualche sacrificio, ma mi sembra che i miei siano i più generosi..................., mi vengono i rossori al volto nel confessarlo, ma è così.....................: sono SUPERBA!
O Gesù, un po' di Luce! Umiliami davanti a me stessa, fammi conoscere quel che sono..............., destami nel cuore la persuasione chiara e profonda che se prego è con languore che prego ed in mezzo a distrazioni volontarie; che se faccio qualche cosa di bene, lo faccio intercalato e guasto da mille imperfezioni e venialità, che se faccio qualche sacrificio, contento molte volte la mia indolenza e la mia sensualità con atti di pigrizia, di gola e d'intemperanza.
O Gesù, un poco di Luce sulla mia coscienza! Fammi conoscere quanto fui e quanto sono ingrata ai tuoi benefizi, come corrispondo male alla mia vocazione e come è grande il debito di penitenza che ancor mi resta a fare.
Un poco di Luce o Gesù! Mettimi davanti agli occhi tutta la bassezza mia e l'altrui virtù, affinché da questo terribile contrasto io impari non a scoraggiarmi, ma ad umiliarmi. E quando alla prima conoscenza di me stessa, quando saprò star umile nella mia indegnità, allora spero che saprò amarti..................
O Gesù, vieni, vieni qui nel mio cuore e concedimi questa grazia: che io riesca a glorificare con quell'amore che vive di umiliazioni e di umiltà
Tua
Ciccina Costanzo, Terziaria Cappuccina
LAUS DEO
Pax et Bonum
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano