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martedì 20 maggio 2014

IL SACRO CUORE DI GESU' A ROSOLINI - PARTE QUARTA .






IL SACRO CUORE DI GESU' 
ROSOLINI 
La storia di due grandi tesori spirituali seminati 
da Dio nel cuore di Rosolini: 
il Santuario del Sacro Cuore di Gesù 
e il Monastero 
della Visitazione di Santa Maria 
a cinquanta cinque anni dalla fondazione 


La Grande Guerra e la Grande Fede 
E' il 1915, anno tragico per l'Italia, l'Europa e il mondo intero. Nell'Archivio del Monastero della Visitazione di Rosolini, troviamo due documenti commoventi, che trascriviamo per la loro intensa espressione di fede e quale testimonianza di quanto viva fosse già a Rosolini la devozione al Sacro Cuore di Gesù (I Documenti citati sono datati al 6 luglio 1015). 
I Documento 
Quì riunite nel vostro piccolo Santuario, prostrate ai vostri santissimi piedi, purificate dalla Santa Comunione, imploriamo con infinito ardore la pace universale e, a vittoria ottenuta, vi promettiamo in questo momento e sempre di ringraziarvi nel modo migliore che potranno i nostri cuori contriti e riconoscenti, e di presentarvi i doni promessi insieme con i nostri uomini. 
Seguono i nomi di 18 spose che implorano la salvezza per i loro mariti impegnati al fronte. 
II Documento 
Offerta di un cuore d'argento (simboleggiante il cuore delle donatrici). Le afflitte spose, madri, sorelle e parenti depongono i nomi dei rispettivi sposi, figli, fratelli, congiunti, nel vostro purissimo e miracoloso Cuore, accioché abbiano tutti la vostra Celeste Benedizione. Vegliate, Cuore Divino, accanto ad essi, santificate ogni loro pensiero, ogni loro azione e fate che mostrandosi prodi e valorosi soldati, tornino sani e floridi e coperti di gloria. 
Seguono i nomi di trenta soldati. 
E' bello pensare che nell'infuriare del conflitto, i cuori di tante donne vegliano in preghiera fidente davanti all'immagine del Cuore Divino, il cui potere taumaturgico è sempre più sperimentato e riconosciuto, con rendimento di grazie. 
Da ora in poi, le richieste di preghiere, le suppliche e gli attestati di gratitudine si moltiplicano. 
Le prime compagne di Madre Carmela 
La giovane vedova Carmela Aprile, tutta dedita ad onorare il Sacro Cuore di Gesù, ben presto si trova accanto un'ardente giovanetta disposta a collaborare e condividere la sua vita: è Filomena Scrivano, proveniente da Ragusa. 
Il loro incontro è segnato da un momento forte per entrambi: la consacrazione. Questo intimo avvenimento si desume dal fatto che già dal 1917 vengono chiamate rispettivamente Suor Carmela, o più comunemente Madre Carmela, e Suor Colomba. 
Come non pensare alla tenerezza con cui Madre Carmela avrà guardato alla giovane Filomena, la cui anima innocente le appariva come il candore di una colomba? 
Il segno esterno della loro consacrazione sarà l'abito religioso che vestiranno nel 1921: una tunica rossa ricoperta da un velo blu. 
Nel 1918 si unisce alle due apostole la piccola Giuseppina Rubbera, una bimba che Madre Carmela chiamerà Serafina
Serafina sarà una pietra miliare per la nascente opera, una creatura di eccezione nella pietà e nel servizio di Dio, che si consumerà come lampada dinanzi all'altare, riverberando sui fedeli la fiamma di carità che lo Spirito riversava nel suo intimo. 
Nasce così la prima piccola Comunità stretta attorno al Sacro Cuore di Gesù, a cui ricorrono cuori spezzati in attesa di soccorso. Piovono da ogni parte suppliche e messaggi indirizzati a Madre Carmela; la carità ha indotto questa a cancellare la firma di tanti mittenti; rimangono però a testimonianza le confessioni di tanti peccatori, indotti dai richiami di Madre Carmela, ma soprattutto dalla potenza del Cuore Divino, a cercare perdono e pace nella Confessione. 
A Rosolini, come una volta in Galilea, Nostro Signore si rivela medico delle anime, prima dei corpi, poiché attraverso i secoli la sua voce non cessa di invitare: Venite a Me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi ed io vi ristorerò. 
La gratitudine di quanti sperimentano la misericordia del Sacro Cuore di Gesù, si traduce spesso in offerte di denaro o addirittura in lasciti e legati testamentari a favore della piccola opera, che si vede così coinvolta, senza volerlo, in problemi a carattere amministrativo piuttosto complessi. 
Intanto, bisogna provvedere ad ingrandire la piccola Cappella che ospita il quadro miracoloso, troppo angusta per ricevere il flusso dei pellegrini sempre più numerosi. Si pensa di ristrutturare a questo scopo il convento dei Francescani, rimasto incompleto, adattando il refettorio a chiesa; ma durante i lavori un giovane operaio cade da un'impalcatura e solo l'intervento miracoloso del Sacro Cuore di Gesù evita pesanti conseguenze giudiziarie per Madre Carmela, dato che i lavori sono condotti in economia e gli operai non risultano assicurati. Il giovane si risveglia presto dal profondo sopore nel quale era piombato in seguito alla caduta, e quando i medici, confortati da questa svolta felice, pensano di intervenire per ridurre la brutta frattura alla gamba, ecco che l'arto appare perfettamente indenne e il giovane, tra lo sbalordimento dei sanitari, risulta guarito. 
Questo fatto induce l'anima semplice di Madre Carmela a desistere dal progetto di ingrandire la chiesa, poiché non vi riconosce la volontà di Dio. 
Un dato interessante e confortante emerge dalle numerose lettere dei devoti: le suppliche, la lode, l'onore, il rendimento di grazie, sono tutti diretti al Cuore Divino; Madre Carmela è considerata come un'anima vicina a questo Cuore Misericordiose, in grado di ottenere grazie con il suo fervore, ma nulla più. Così scrive una corrispondente dagli Stati Uniti: 
Nel leggere il contenuto della sua ultima, sono arrossita di confusione e di vergogna, nel vedere il modo con cui si abbassa ed umilia... Essendo il suo cuore infiammato del Divino Amore, vorrebbe amarlo di più di quello che può; se, invece, non masse molto Lui e la sua Croce, sarebbe soddisfatta di quello che fa e si crederebbe degna (Lettera di Angelina Lorefice, 23-05-1927 Archivio Visitazione di Rosolini). 
Queste ed altre testimonianze rivelano l'umiltà di Madre Carmela Aprile e il suo fervore, elementi necessari perché il Sacro Cuore di Gesù intrattenga con lei un rapporto privilegiato ( Il parroco della Chiesa Madre di Rosolini, Don Vincenzo Sgadari, direttore spirituale di Madre Carmela, in una lettera del 29/07/1920 a Monsignor Vizzini, Vescovo di Noto, afferma: Madre Carmela è in buona compagnia e speciale relazione con Gesù). 

Continua 
Fonte: 
“Cinquant'anni di storia 1959-2009, Monastero della Visitazione di Santa Maria-Santuario Sacro Cuore di Gesù di Rosolini”, a cura della Federazione dei Monasteri della Visitazione dell'Italia Centro-Sud. Giugno 2009.