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lunedì 12 maggio 2014

IL SACRO CUORE DI GESU' A ROSOLINI - PARTE PRIMA.




IL SACRO CUORE DI GESU' 
A
 ROSOLINI 
La storia di due grandi tesori spirituali seminati da 
Dio nel cuore di Rosolini: 
il Santuario del Sacro Cuore di Gesù e il Monastero 
della Visitazione di Santa Maria a cinquanta cinque 
anni dalla fondazione



Dalla ferita del Sacro Cuore 

Ritorno alle sorgenti 
Celebrare il Giubileo, a cinquanta anni dalla fondazione, significa per un monastero fermarsi un istante e volgere lo sguardo indietro fino alla scaturigine, quel momento lontano, ma sempre presente nella realtà di oggi, come il seme è presente nel frutto maturo. 
E l'esperienza commossa e gioiosa della Visitazione del monastero di Rosolini, che vivono questa significativa memoria rievocando la loro storia con viva gratitudine verso Colui che tutto opera attraverso l'umile mediazione umana. 
L'inizio di questa storia risale al 1959, data canonica dell'erezione della fondazione; ma tale inizio invita a riscoprire la ancora più lontana origine nella Santa Sorgente, luogo considerato come la fonte da cui come ruscelli sono scaturiti, uno dopo l'altro, i Monasteri della Visitazione nel corso di quattro lunghi secoli. 
Lì dobbiamo risalire, sui monti della Savoia, per scoprire il fondamento dell'edificio, la roccia su cui sorge il piccolo monastero di Rosolini. 
E' la sera del 6 giugno 1610, giorno in cui quell'anno ricorreva la Solennità della Santissima Trinità. Francesco di Sales, Vescovo di Ginevra, benedice e accompagna nella modesta “Casa della galleria”di Annency , 
la baronessa Giovanna Francesca Frémiot di Chantal e le sue due compagne, dando inizio nell'umiltà e nella povertà alla sua Congregazione. Quel piccolo seme avrebbe dato vita all'Ordine della Visitazione, una nuova famiglia religiosa che sarebbe stata scelta come depositaria, custode e apostola delle più sconvolgenti rivelazioni dell'Amore: i messaggi del Sacro Cuore a Santa Margherita Maria Alacoque, destinati a segnare profondamente la spiritualità degli ultimi secoli in tutta la Chiesa cattolica. 
A differenza di altri Ordini religiosi già esistenti, che ponevano l'accento sulle macerazioni e sulle austerità come mezzi di santificazione, il Fondatore della Visitazione propone alle sue Figlie una ascesi che impegna nel volontario spogliamento di se stessi, per divenire le imitatrici dei Sacri annientamenti del Verbo incarnato. 
Il modello da seguire è Gesù, fattosi ubbidiente fino alla morte, per amore
In uno dei Trattenimenti Spirituali sulle Regole, il santo Vescovo sintetizza con una frase lapidaria le caratteristiche del nuovo istituto: Lo spirito della Visitazione è uno spirito di profonda umiltà verso Dio e di grande dolcezza verso il prossimo (Francesco di Sales, Trattenimenti Spirituali, Paoline, Milano, p.222.). 
Non meno significativa, e perfino profetica, è l'intuizione della Fondatrice, Santa Giovanna Francesca di Chantal: Le religiose della Visitazione che avranno la fortuna di osservare fedelmente la loro Regola, potranno veramente portare il nome di Figlie evangeliche, chiamate ad essere in modo particolare le imitatrici delle virtù più care al Sacro Cuore del Verbo Incarnato: la dolcezza e l'umiltà, che sono la base e il fondamento del loro Ordine e danno loro il privilegio particolare di portare il carattere di Figlie del Cuore di Gesù (Giovanna Francesca di Chantal, Opere, curate dal Monastero di Annency, p.489.). 
Tale programma troviamo chiaramente espresso in una celebre lettera inviata da Francesco di Sales a Giovanna Francesca di Chantal, il 10 giugno 1611: quel giorno era il venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini, una data che non può non colpire alla luce dei successivi avvenimenti di Paray-le-Monial, per la sua valenza profetica: 
Vi comunico.....il pensiero che Dio mi ha dato questa notte: la nostra casa della Visitazione è, per sua grazia, così nobile e degna di stima da avere le sue armi, il suo blasone, la sua divisa e il suo grido di guerra. Ho dunque pensato, mia cara Madre, se siete d'accordo, che dobbiamo prendere come nostra arma un unico cuore trafitto da due frecce, racchiuso in una corona di spine, un povero cuore che serve da piedistallo ad una croce che lo sormonterà e porterà scolpiti i due nomi di Gesù e di Maria. La nostra piccola Congregazione è davvero un'opera del Cuore di Gesù e di Maria. Il Salvatore morente ci ha generati dall'apertura del suo Sacro Cuore (San Francesco di Sales, Tutte le lettere, Paoline 1967, vol.I, lett.693.). 
Se le Suore della nostra Congregazione sono umili e fedeli a Dio, avranno il Cuore di Gesù, loro Sposo crocifisso, per soggiorno e dimora in questo mondo, e il suo palazzo celeste come abitazione eterna (Vol.II,lett.1470). 
Forte tensione spirituale, sorretta da una fede incrollabile come quella di Abramo, virtù che riempiono di consolazione il cuore del santo Vescovo e lo inducono a concludere: ….... io non cesso di sperare che il Dio dei nostri Padri moltiplicherà la sua devota discendenza come le stelle del cielo e come l'arena che è sulle rive dei mari (Vol.II, lett.1470). 
In un frammento della già citata lettera ribadisce ancora: Non meravigliatevi quando vedete le nostre Figlie di Santa Maria così trascurate e abbandonate, Dio le soccorrerà e le farà crescere: questo piccolo Istituto si moltiplicherà e come le violette spargerà dappertutto il suo profumo (Vol.III, lett. 1576). 
Il linguaggio del Fondatore, nel definire la nuova famiglia religiosa, è volutamente sobrio e concreto: Non si ottiene la perfezione incrociando le braccia, ma lavorando coscienziosamente e operando come donne forti, con virile e soda perfezione (Costituzione XXXIII del 1618). 
Sostenute dall'incessante anelito di unione con il Diletto, abbandonate con semplicità alla volontà di Dio, forti per fede e soavi per umiltà, le Visitandine ben presto si moltiplicano, l'albero estende i suoi rami di paese in paese, oltre i monti della Savoia e viva via oltre il mare. 
Continua 
Fonte: 
“Cinquant'anni di storia 1959-2009, Monastero della Visitazione di Santa Maria-Santuario Sacro Cuore di Gesù di Rosolini”, a cura della Federazione dei Monasteri della Visitazione dell'Italia Centro-Sud. Giugno 2009. 



LAUS  DEO 

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano