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martedì 7 maggio 2013

IMITAZIONE DI CRISTO , CAP. XX .

DALL’IMITAZIONE DI CRISTO .
CAP. XX

RIFLESSIONE

Che cosa cercate voi nel mondo ? La felicità ?
Non v’è . Ve lo dicano quelle voci lamentevoli di miseria che da ogni punto della terra si alzano e si prolungano di secolo in secolo .
E’ questa la voce del mondo . E che cercate voi ?
Lumi , soccorsi , consolazioni per compiere in pace il vostro pellegrinaggio ?
Il mondo è abbandonato allo spirito di tenebre ( I Joann. V , 19 ) , a tutte le concupiscenze che ispira a tutti i delitti e a tutti i mali dei quali è il principio ; e perciò esclama il Profeta :
Io mi sono allontanato , sono fuggito , e sono rimasto nella solitudine ( Ps. LIV. , 8 ) .
In questa , nel silenzio delle creature , Dio parla al cuore , e la sua parola è sì meravigliosa , sì dolce , sì penetrante , che l’anima non vuol più udire altri che Lui sino al giorno in cui strappato ogni velo , lo contemplerà faccia a faccia ( I Cor. XIII , 12 ) .
Il cristianesimo ha popolato il deserto di quelle anime elette che , involandosi al mondo e calpestando i suoi piaceri , i suoi onori , i suoi tesori , e la carne e il sangue , offrono nella purezza della loro vita degli Angeli .
Non sono tutti i cristiani chiamati a quello stato sublime di perfezione : ma in mezzo allo strepito ed al tumulto della società debbono tutti crearsi in fondo del loro cuore una solitudine in cui possono ricoverarsi per conversare con Gesù , e vivere raccolti al Suo Cospetto .
Ricondotti in tal guisa dai pensieri del tempo al pensiero delle cose Eterne , avranno a nausea le cose passeggere , e saranno nel mondo come se non vi fossero ; stato felice , in cui compiesi pel fedele ciò che dice l’Apostolo :
La nostra vita è nascosta in Dio con Gesù Cristo ( Collos. III , 3 ) .


ORAZIONE 

O mio Dio , e quando mai la ritiratezza , il silenzio e l’orazione saranno l’impiego di tutto me stesso , come ora sono l’oggetto de’ miei desideri ?
Oh quanto mi affligge il parlare di tante cose ed anche di Voi ; e poi fare si poco per Voi ?
Venite mio Signore ; venite unisco scopo dell’amor mio , centro e bene sovrano dell’anima mia .
Venite ; parlate al mio cuore , e ditegli quanto volete che operi ad Onor Vostro ; ma fate in lui , con lui e per lui quel che Voi gli dite .
Ahimè ! Durerà tuttavia lungo tempo il mio esilio ?
Quando a me si squarcerà il velo che separa il tempo dalla eternità ?
Quando vedrò quel ch’io credo ; quando troverò quel ch’io cerco ; quando possederò quel ch’io amo , cioè Voi mio Dio ?
Fate intanto Signore , che questi desideri da voi ispiratimi , siano seguiti dal possesso dell’Eterna Beatitudine , la quale io spero ne’ meriti del Vostro Figliuolo Gesù Cristo .
Così sia .

Fonte : Imitazione di Cristo , edizioni del 1751 e del 1959 .


                                                                                 LAUS DEO

                                                                Francesco di Santa Maria di Gesù
                                                                         Terziario Francescano