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domenica 12 maggio 2013

VENERABILE FRA INNOCENZO MARCINO' SACERDOTE DELL'ORDINE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI - PARTE SECONDA .




VENERABILE FRA INNOCENZO MARCINO'DA CALTAGIRONE 
( GIUSEPPE MARCINO' )
SACERDOTE - GENERALE
DELL'ORDINE DEI FRATI FRANCESCANI CAPPUCCINI
Seconda Parte

Ingresso tra i Frati Cappuccini Giuseppe , decisosi di entrare tra i Cappuccini e sorretto dalla preghiera dei suoi cari , in modo particolare dalle sorelle Claustrali Suor Bonaventura e Suor Rosa , si presentò al Padre Guardiano del Convento di Caltagirone .
Il Padre Guardiano gli consigliò di presentarsi al Rev.do Padre Provinciale , Fra Giammaria da Noto , che si trovava impegnato con la Visita canonica alla Provincia Religiosa dei Cappuccini .
Giuseppe attese che il Padre Giammaria raggiungesse uno dei conventi più vicini a Caltagirone .
Così , il 27 agosto 1607 , Giuseppe potè incontrare Padre Giammaria a Mineo e qui chiese , per amore di  Gesù Cristo , d'essere ricevuto nell'Ordine . Il Padre Zaccaria Barbieri da Bologna , scriverà a riguardo che il Padre Provinciale , Fra Giammaria da Noto , al vedere e udire questo giovinetto , ne constatò lo spirito dal quale era animato , lo giudicò molto adatto alla vita Religiosa . Tuttavia non lo ammise immediatamente , ma esortò Giuseppe a pregare molto il Signore e che ben presto egli avrebbe raggiunto Caltagirone e lì avrebbe dato una risposta definitiva . Dopo qualche giorno , giunto il Provinciale in Caltagirone , lo chiamò a sé e gli spiegò l'austerità della vita Religiosa .
Sorprenderà questa “ prassi dissuasiva ” da parte di un superiore nei confronti di un candidato alla vita Religiosa , ciò serviva a saggiare meglio il cuore del candidato con un sano realismo che presentava la vita Religiosa come luogo dove ci si poneva alla Sequela del Signore certamente nella gioia e confortati da una comunità di fratelli ma senza mai perdere , nemmeno per un attimo , gli obiettivi per conformarsi alla Sequela e per conquistare la meta :  
diffondere nel mondo il Regno di Dio ed essere santi .
Ricevuto il consenso da Fra Giammaria da Noto , Giuseppe si reca ad Agira nel Noviziato Serafico di San Filippo d'Agira , distanza che da Caltagirone il nostro Giuseppe volle percorrere a piedi . Giuseppe si recava ad abitare nella casa del Signore , raggiungeva il luogo benedetto dove doveva deporre le spoglie del secolo per indossare la cara veste ruvida della penitenza .
Raggiungeva quell'ambita solitudine nella quale Dio gli avrebbe parlato con frequenza e con più dolcezza ; dove egli avrebbe ascoltato con più silenzio interiore , con più raccoglimento , con più quiete la Santa Parola del Signore . Salita la montagna sulla quale la città di Agira è posta , si trovò dinanzi al Convento e subito si inginocchiò dietro la porta della Chiesa per ringraziare il Signore del grande beneficio di averlo Chiamato . Poi andò a presentarsi al Padre Ruggero da Siracusa , Guardiano del Convento e Maestro dei Novizi , il quale lo accolse con molto amore, lo fece rifocillare e gli assegnò la celletta .  
Per Giuseppe la gioia di trovarsi finalmente nella desiderata solitudine , gli inebriavano e saziavano l'anima . Gli parve di trovarsi tra il Cielo e la terra , di respirare un'aria di Paradiso , d'incominciare a vivere in un atmosfera di Santità .
Ogni cosa gli faceva la più bella impressione e lo stringeva più intimamente a Dio .
Il portamento dei Religiosi , l'ordine che respirava in Convento, il silenzio in cui tutto sembrava avvolto , l'aspirazione alle cose sante che si leggeva sul volto di ciascuno , gli davano una sensazione di benessere spirituale .
 Il 7 settembre , giorno in cui doveva abbandonare per sempre le vesti del secolo , per indossare quelle di  San Francesco , giorno in cui questo spogliamento e la nuova vestizione dovevano significare una rinnovazione completa .
 Ci sembra di sentire la stessa testimonianza di profonda ed intima gioia vissuta nel giorno benedetto della Vestizione Religiosa e dell'inizio del Noviziato Canonico , di altri confratelli di Giuseppe :
come non pensare a Fra Pio da Pietrelcina ? A Fra Ignazio da Laconi ? A Fra Felice da Nicosia ? Terminato il rito della Vestizione , mentre Giuseppe stava ancora con le mani giunte , Padre Ruggero da Siracusa gli disse dall'Altare :
Figliolo mio , da oggi in poi , affinchè la vostra vita sia Nuova e tutta Divina , non vi chiamerete più Giuseppe , ma Fra Innocenzo .
Perchè il nome di Innocenzo ? Il Padre Maestro , Fra Ruggero da Siracusa , aveva senza dubbio ricevuto informazioni e assicurazioni da Caltagirone intorno alla bontà non ordinaria del giovane ; ma nei pochi giorni che precedettero la Vestizione , potè confermarsi che non solo era buono , ma altresì aveva conservato l'innocenza battesimale .
In maniera positiva dovette desumerlo dalla Confessione che il giovane avrà fatta sicuramente con lui prima di vestire l'Abito Religioso . Padre Zaccaria Barbieri da Bologna , scrive :
Dal tempo del suo arrivo ad Agira , a quello della vestizione , che fu di pochi giorni , il giovane diede al Padre Maestro contrassegni tanto espressivi della sua più che ordinaria innocenza , che questi si persuase di non potergli imporre altro nome più adeguato che quello di Fra Innocenzo . Possiamo senz'altro dare un'immagine complessiva dell'anno di Noviziato vissuto da Fra Innocenzo con le parole del Padre Zaccaria :
Nell'osservare come viveva l'umiltà , la quale lo faceva procedere con semplicità , con calma e con soavità , i Frati professi e il Padre Maestro stesso si riempivano di consolazione e di giubilo .
( Il Rev.do Padre Ruggero da Siracusa si spense nello stesso anno del suo Santo Novizio Fra Innocenzo Marcinò , cioè nell'anno 1655 . Dagli Annali della Provincia dei Cappuccini di Siracusa si apprende che il Padre Ruggero fu 4 volte Maestro dei Novizi in Agira , Noto , Modica . Ben 8 volte Padre Guardiano in vari conventi ) .
Giunse così il gran giorno della Professione dei Voti di Fra Innocenzo , la Comunità di formazione di Agira decise di ammetterlo all'unanimità ed egli potè ai piedi dell'Altare pronunziare quelle parole che Suggellarono le cocenti aspirazioni della sua anima .
Si legava e si stringeva alla Croce e a San Francesco .
Fra Innocenzo trascorrerà alcuni anni nei conventi di Vizzini , Siracusa , Malta per gli studi di filosofia e teologia . Nel 1613 fu ordinato Sacerdote . San Francesco , appassionato amatore dell'umiltà e della semplicità , pur essendo giusto estimatore di quella scienza che conduce a Dio , cioè la teologia , nel timore che i suoi Frati , inorgogliti del sapere , perdessero con facilità i cari lineamenti da lui impressi all'Ordine , raccomandò vivamente che al di sopra d'ogni cosa amassero lo spirito della Santa Orazione e devozione , al quale spirito tutte le altre cose devono servire .
I Superiori disposero che Padre Innocenzo andasse a Roma a completare gli studi , partì il 12 novembre 1615 . Nel tempo decorso dal ritorno da Roma nel 1617 , alla sua assunzione a Ministro Generale dell'Ordine dei Frati Minori Francescani Cappuccini nel 1643 , ovvero lo spazio di circa 25 anni ; fu dai Superiori destinato in molti uffici delicati e assunto ancora giovanissimo a cariche che d'ordinario sono affidati a Religiosi oltre che virtuosi , anziani .
Ciò è degno di rilievo , perchè la Provincia di Siracusa dei Cappuccini con i suoi 30 Conventi e 500 Religiosi , abbondava di Frati , i quali alla bontà della vita e alla dottrina univano la perfezione , l'esperienza .
Nel 1621 , a soli 32 anni , fu nominato Definitore Provinciale e nel 1635 per suffragio dei religiosi della Provincia , fu eletto Provinciale .


SEGUE

LAUS  DEO

Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano